tag:blogger.com,1999:blog-19713605462484559652024-03-13T12:59:31.554-07:00liberiamocinanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.comBlogger26125tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-24485930681483735572014-07-29T08:15:00.002-07:002014-07-29T08:15:40.191-07:00Kriya Yoga-Mudra e significati-<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-nnv6MBQ0pf8/U9e11uWaDzI/AAAAAAAAHHE/3Ll2QrGWj3Q/s1600/banner-kriya-yogapsd.jpg" height="256" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__kriya-yoga-jayadev-jaerschky.php?pn=3108" target="_blank">Clicca qui per l'anteprima</a></td></tr>
</tbody></table>
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<b>Kriya Yoga</b> (dal sanscrito<i> kriya</i>, "azione" e <i>yoga</i>, "unione") è una particolare forma di <b>Raja Yoga</b>, l'ultimo dei percorsi yoga descritti da Patanjali, definito la Via Regale di unione con Dio attraverso la meditazione.</div>
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Con questo termine si fa riferimento ad una pratica spirituale diffusa in occidente a seguito degli insegnamenti rivoluzionari di <b>Paramhansa Yogananda </b>a partire dal 1920.Di Yogananda abbiamo parlato più volte e ho recensito diversi suoi testi, lo considero uno dei miei maestri spirituali, anche se probabilmente sono molto lontana dai suoi insegnamenti ancora. </div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Fabccktd8Js/U9ezfKBZn8I/AAAAAAAAHGo/hPEiB_urTJw/s1600/manuale_yoga_parto_red.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Fabccktd8Js/U9ezfKBZn8I/AAAAAAAAHGo/hPEiB_urTJw/s1600/manuale_yoga_parto_red.jpg" height="320" width="256" /></a></div>
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Tuttavia anche io ho provato in alcuni periodi della mia vita degli esercizi yoga, soprattutto nel periodo precedente al parto e durante la gravidanza, non potendo seguire corsi a causa di una grave iperemesi gravidica ho comprato un libro che conservo ancora e a cui sono molto grata perché ne ho tratto molto beneficio: <a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__manuale_pratico_di_yoga_per_il_parto.php?pn=3108" target="_blank"><b>Manuale pratico di yoga per il parto</b> </a>di Janet Balaskas. Dopo questa esperienza avrei sempre voluto seguire un corso di yoga ma tra gli impegni e gli orari impossibili dei corsi ho sempre dovuto rimandare, ho però eseguito nel corso degli anni alcuni semplici esercizi che vanno ad integrarsi allo Yoga: i mudra. Ho creato a questo proposito delle schede con i quattro esercizi che eseguo con maggiore frequenza in attesa di leggere un titolo che mi è stato proposto oggi </div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-KlwP1CDhehI/U9e10_XVquI/AAAAAAAAHG8/QZUe8l3BgD4/s1600/kriya-yoga-il-manuale-completo-per-la-liberta-interiore-4587154.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-KlwP1CDhehI/U9e10_XVquI/AAAAAAAAHG8/QZUe8l3BgD4/s1600/kriya-yoga-il-manuale-completo-per-la-liberta-interiore-4587154.jpg" height="320" width="225" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__kriya-yoga-jayadev-jaerschky.php?pn=3108" target="_blank"><b>sconto del 15% </b></a></td></tr>
</tbody></table>
<h2 itemprop="name" style="background-color: white; border: 0px; color: #ec3c06; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.8em; line-height: 1em; margin: 0px 0px 10px; padding: 10px 0px 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__kriya-yoga-jayadev-jaerschky.php?pn=3108" target="_blank">Kriya Yoga</a></h2>
<div class="subtitle" style="background-color: white; border: 0px; color: #224477; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__kriya-yoga-jayadev-jaerschky.php?pn=3108" target="_blank">Il manuale completo per la libertà interiore</a></div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_jayadev_jaerschky.php" style="border: 0px; color: #3f75c4; font-weight: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">Jayadev Jaerschky</a></div>
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Questo libro presenta per la prima volta il Kriya Yoga in modo completo e accessibile, nelle sue molteplici sfaccettature: dalla sua storia alla sua filosofia, dal suo funzionamento sottile a come prepararsi all’iniziazione. Un testo prezioso per tutti coloro che desiderano conoscere o approfondire questa antica scienza, mantenuta a lungo segreta. E non solo: anche una miniera di pratici strumenti e tecniche per chiunque affronti la meravigliosa avventura del viaggio interiore!<a href="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/data/allegati/estratto-libro-kriya-yoga.pdf" target="_blank"> Per leggere un'anteprima del libro cliccate qui</a>. Quante volte, ad esempio, ci è capitato di muovere o tenere le nostre mani in una certa posizione senza che ce ne rendiamo conto e senza saperne il motivo.</div>
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Molti di noi pensano che questo comportamento sia solo un’abitudine o un modo per esprimere sé stessi.</div>
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Capita spesso però di tenere le mani sempre in una certa posizione e a noi preferita. Bene in questo caso, molto probabilmente, ci stiamo inconsciamente curando e stiamo facendo il cosiddetto yoga delle mani ossia<b>"Mudra".</b></div>
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Le <b>mudra </b> (gesti simbolici delle mani),insieme alle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pranayama"><b>pranayama</b></a> (tecniche respiratorie) e ai <b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mantra">mantra</a> </b>(suoni) vanno ad integrare e potenziare le <b>asana</b> (posizioni o posture utilizzate in alcune forme di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Yoga">yoga</a>) allo scopo di modificarne o potenziarne gli effetti.</div>
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Le mudra si trovano nell’arte e nei rituali di molte tradizioni sacre, tra cui l’Induismo e il Buddhismo. Le loro origini sono quasi sconosciute, ma si crede che ogni gesto sia la naturale espressione di un preciso stato interiore. Le più note rimandano alle qualità di un bodhisattva: un “guerriero yoga” che combatte impavido per porre fine alle sofferenze di tutti gli esseri.</div>
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Si può pensare alle mudra come al linguaggio dei segni che nasce da una mente aperta e un cuore consapevole e accresce di devozione la pratica. Se le si esegue durante gli asana, la meditazione, il pranayama, o i kirtan (canti) si placa il rumore incessante dei propri pensieri.</div>
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<b>COMUNICAZIONE NON VERBALE</b> Le mudra richiamano alla mente due principi fondamentali della filosofia yogica. Il primo è che ognuno di noi è già ciò che sta cercando, o almeno ha in sé un seme del la virtù che vuole coltivare. Ma questo sfugge alla coscienza individuale perché è molto più facile vedere coraggio e saggezza nelle storie e nelle immagini di divinità indù o del Buddha che osservare come tali qualità risiedano anche dentro di noi. Il secondo è che la pratica delle mudra può aiutare a trovare la giusta via per tradurre le buone intenzioni in azioni concrete. Solitamente ciò che facciamo ha una valenza comunicativa maggiore rispetto alle nostre parole. Questi gesti sacri sono un chiaro esempio di come le azioni rivelino le motivazioni più profonde: rappresentano, cioé, il ponte tra l’esperienza spirituale interiore e le interazioni esterne con il mondo.</div>
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Mudra(sigilli) è un termine sanscrito riferito a particolari posizioni delle mani e delle dita con valenze simboliche e rituali. La gestualità delle mani è sempre state in tutte le culture una forma spontanea di espressione e comunicazione a cui si fa spesso ricorso nella vita di tutti i giorni per sostituire o rafforzare la comunicazione verbale.</div>
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All'origine la funzione dei mudra era quella di esprimere attraverso i gesti, i concetti caratterizzanti una data divinità o la forma in cui essa si manifesta negli uomini. Questi venivano praticati prevalentemente nei paesi orientali ( es.India) in ambito religioso e spirituale e nelle pratiche yoga.</div>
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Nella nostra cultura occidentale e in ambito religioso venivano praticate particolari gestualità con le mani, come testimoniano i tanti dipinti esposti in musei e chiese. Anche se a queste particolari gestualità non sono stati attribuiti termini specifici, in sostanza hanno le stesse funzioni dei mudra praticati in Oriente.</div>
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Grazie al diffondersi della pratica yoga e correnti religiose orientali nel mondo occidentale abbiamo iniziato a conoscere e ad apprezzare i mudra che in questi ultimi tempi vengono praticati in tutto il mondo non solo per accompagnare pratiche yoga o per raggiungere un certo equilibrio spirituale, ma anche per ottenere benessere fisico-emotivo-mentale.</div>
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Nelle mani e nelle dita sono presenti diverse terminazioni nervose e vi scorrono dei meridiani. Nelle punte delle dita in particolare terminano i meridiani principali e di conseguenza se si riesce a sboccare uno di questi, l'organo del corpo corrispondente ne trarrà beneficio.</div>
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I mudra possono essere praticati da seduti, sdraiati o mentre si cammina e comunque in uno stato rilassato. La pressione delle dita deve essere piacevole e leggera. Alcuni autori sostengono che si possono praticare in svariati luoghi come ad esempio: alla fermata dell'autobus, in sala d 'attesa, davanti alla tv ecc.. L'importante è che, indipendentemente dal luogo, si riesca a raggiungere uno stato rilassato e sereno, stato che solo pochi riescono a raggiungere in ambienti caotici o rumorosi grazie a lunghi allenamenti e pratiche meditative.</div>
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Ad ogni modo sarebbe meglio praticarli in ambienti sani e tranquilli anche solo per 5 minuti alla volta.</div>
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Alcuni mudra sono accompagnati da particolari tecniche di respirazione e visualizzazione e altri da particolari suoni verbali ripetuti ( es. Om). Per ottenere i maggiori benefici alcuni di essi vanno eseguiti per una durata che va dai 3 ai 30 minuti per 2 o 3 o 4 volte al giorno, negli stati cronici qualcuno consiglia di eseguirli per 45 minuti una volta al giorno oppure 15 minuti per 3 volte al giorno. Altri vanno fatti solo in caso di emergenza e solo quando è necessario. E' bene non eseguire troppi mudra alla volta e non aspettarsi risultati istantanei, a volte occorre un po? di tempo per raggiungere la guarigione completa.</div>
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Ed ora vi propongo le mie quattro schede, che ho integrato con alcune similitudini naturali...spero vi piacciano...appena avrò letto il nuovo libro ne curerò una recensione per voi!</div>
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Buon Yoga a tutti!</div>
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<b>Dharmachakra</b> viene tradotto con “ruota/veicolo del dharma” e rappresenta la sincerità del cuore. La sua mudra collega ciascuno ai desideri più profondi in modo da creare, insegnare, guarire o aiutare. Per sperimentare il valore di questo gesto è possibile sedersi in <b>Baddha Konasana</b> (Posizione Legata ad Angolo) o in altra posizione, e pensare a una dimensione della propria vita verso la quale si vuole indirizzare la propria energia, domandandosi “Qual è il prossimo passo?”, “Come posso cominciare?”. Porta le mani all’altezza del cuore: la punta del pollice di ciascuna mano tocca la punta dell’indice. Ora rivolgi il palmo destro verso l’esterno e quello sinistro verso l’interno, verso il petto. La punta del dito medio sinistro deve toccare leggermente l’estremità del pollice destro.</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WiFQ0Nf8Mk0/U9evHsiJ_cI/AAAAAAAAHF8/0ZoKIJIKX-k/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-WiFQ0Nf8Mk0/U9evHsiJ_cI/AAAAAAAAHF8/0ZoKIJIKX-k/s1600/1.jpg" height="466" width="640" /></a></div>
<br /><br /><b> LOTUS MUDRA</b>-Padma Mudra -Padma significa loto.<br /><div style="text-align: justify;">
Nel Buddhismo il Fiore di Loto rappresenta l’apertura del cuore. Il fiore nasce sulla superficie dell’acqua, ma le sue radici sono immerse nel fango. Questo contrasto lo rende un simbolo di luce e bellezza che emerge dall’oscurità. Praticando la Mudra del Loto in <b>Vrksasana (Posizione dell’Albero)</b>, con le mani tenute al centro del cuore, ci si sente legati alle proprie radici. E ci si ricorda che la più grande fonte di stabilità nella vita è un cuore consapevole. Sedersi in <b>Padmasana (Posizione del Loto)</b> con le mani in questa mudra significa eseguire una <b>meditazione metta </b>(amabile, di bontà), assistere, cioé, al risveglio del proprio cuore. Unisci le mani e fai in modo che la parte finale dei palmi, la punta del pollice e la punta del mignolo si tocchino. Tieni le dita separate e lascia che fioriscano come petali di un fiore.</div>
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Il mudra si effettua portando i palmi delle mani e le dita a contatto fra loro e separando poi indici, medi e anulari. In modo da creare uno spazio fra la nostra mano destra e la nostra mano sinistra. </div>
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Questo spazio è ciò che accoglierà la luce del Divino, la sua Grazia e la sua Benedizione. Padma Mudra ci apre alla forza divina e ci permette di ricevere tutto ciò di cui abbiamo bisogno.</div>
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Padma Mudra bilancia Vata, Pitta e Kapha e stimola Prana, Apana e Vjana, dirige il respiro all'altezza del Cuore e della Gola e ha effetti riequilibranti sul sistema nervoso, immunitario e respiratorio. Padma Mudra cura il cuore e tutte le ferite della vita.</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-xa279Pj_rQs/U9evLkk1QFI/AAAAAAAAHGI/t0wMEskGt8I/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-xa279Pj_rQs/U9evLkk1QFI/AAAAAAAAHGI/t0wMEskGt8I/s1600/2.jpg" height="356" width="640" /></a></div>
<br /><b>Jnana Mudra</b> il gesto della conoscenza intuitiva<br /><div style="text-align: justify;">
Jnana significa saggezza. Il sigillo della conoscenza. Si compie portando a contatto tra loro la punta del pollice e dell'indice a formare un anello verso l'alto. Le restanti tre dita restano unite e distese. La simbologia di questa mudra è l'essenza dello yoga: l'unione tra il piccolo e grande Sé, tra l'<b>Atman</b> col il <b>Brahman</b>. L'indice rappresenta lacoscienza umana ed il pollice la coscienza cosmica. Se il pollice va a premere sull'unghia dell'indice la mudra assume un significato di arrendevolezza alla volontà divina. Se l'indice si posizione sopra il pollice si va a rinforzare il lato egoico della persona. Un errore comune infatti nello Jnana Mudra è quello di unire pollice e indice, in realtà il pollice è SOPRA l’indice.</div>
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Nella tradizione buddhista è conosciuto come <b>Vitarka Mudra</b>. <b>E' la mudra che viene usata maggiormente ed universalmente a sostegno della pratica e delle tecniche meditative.</b></div>
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La pratica regolare di questa mudrâ aiuta a stimolare la memoria, la concentrazione ed il processo di apprendimento; gli yogin affermano che parte di questi effetti sia dovuta ad un accresciuto afflusso sanguigno e ad una migliore circolazione cerebrale causata da una pratica prolungata.</div>
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Il dorso delle mani è appoggiato alla parte superiore delle ginocchia con abbandono. Così formiamo un triangolo con le braccia, che ha come vertice la testa; se la nostra colonna vertebrale sarà eretta, rappresenteremo quella tensione verso l'alto che ognuno vive, specialmente quando gli occhi sono chiusi e la concentrazione è intensa.</div>
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Un senso di calma profonda, se rimaniamo in silenzio in questa posizione qualche secondo, ci pervade e ci colma, preparandoci alla meditazione o al prânâyâma.</div>
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Jnana mudrâ ci aiuta a scendere nel nostro profondo. Le mani sono appoggiate, come abbiamo detto, sulla parte alta delle ginocchia. Pollice e indice sono uniti: l'unghia dell'indice sarà a metà del pollice, così da formare un cerchio, simbolo di unità; le altre dita sono invece unite e tese, il palmo è rivolto verso l'alto. Il pollice rappresenta il sé profondo e l'indice il nostro ego. Quando l'ego scompare e si fonde nel sé, l'essere è realizzato.</div>
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In questo gesto, l'uomo vive quella linea lontana che è l'orizzonte, che unisce in un unico afflato cielo e terra.</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-38s-67AzwJA/U9evL5W-xCI/AAAAAAAAHGM/2wAXdrCXodA/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-38s-67AzwJA/U9evL5W-xCI/AAAAAAAAHGM/2wAXdrCXodA/s1600/3.jpg" height="438" width="640" /></a></div>
<br /><b>YONI MUDRA</b><br /><br /><div style="text-align: justify;">
L'incastro delle dita in questa pratica crea un collegamento incrociato completo delle energie da destra a sinistra e viceversa. Così come bilancia le energie del corpo, aiuta anche a bilanciare le attività degli emisferi destro e sinistro del cervello.Questo rende il corpo e la mente più stabili nella meditazione e sviluppa una maggiore concentrazione, consapevolezza e rilassamento fisico interno. Reindirizza l'energia dentro al corpo che altrimenti sarebbe dispersa. La parola <b>yoni</b> significa grembo o origine. Il mudra yoni invoca l'energia primordiale insita nel grembo materno o fonte di creazione. Per formare lo Yoni mudra, le mani assumono la forma a mandorla con i pollici uniti estesi verso l'alto. Le dita sono unite alle punte estese verso il basso.</div>
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Yoni è la fonte della vita e viene indicato come simbolo del potere creativo . Questa meditazione mudra , sarà effettuata utilizzando il rilassamento della mente e si concentrerà sulla creazione . Yoni mudra è il contatto con l'energia femminile e simboleggia il grembo materno ma non solo... è il contatto con l'energia femminile nell'universo e quindi anche con la Natura e la Terra e con tutti i tipi di azioni correlate a questo tipo di energia che richiedono creatività e intuizione .</div>
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Questo mudra è congeniale per le donne in gravidanza o che cercano una gravidanza e per tutti coloro che hanno bisogno di riconnettersi con il proprio centro di creazione.</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-8WVs1TRATfA/U9evMIIn3PI/AAAAAAAAHGU/KwrJf_LzKq0/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-8WVs1TRATfA/U9evMIIn3PI/AAAAAAAAHGU/KwrJf_LzKq0/s1600/4.jpg" height="214" width="640" /></a></div>
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(Valentina Meloni)</div>
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nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-22666076637098598732014-06-11T15:22:00.000-07:002014-07-30T05:21:10.354-07:00Donne polvere<div align="center" class="MsoNormal" style="tab-stops: 12.0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Donne <i>polvere</i><o:p></o:p></span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="tab-stops: 12.0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><i><br /></i></span></b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-yxne90iLe2U/U5dQfRIdRtI/AAAAAAAAG8w/5qZUebzbXjc/s1600/DSC_0174.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-yxne90iLe2U/U5dQfRIdRtI/AAAAAAAAG8w/5qZUebzbXjc/s1600/DSC_0174.jpg" height="428" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">fotografia di Annalisa Marino </td></tr>
</tbody></table>
<div align="center" class="MsoNormal" style="tab-stops: 12.0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><i><br /></i></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Parlo e scrivo sempre di alberi ma, stavolta, dico
la verità, vorrei farne a meno… Il mango,</span><i><span style="background: white; color: #252525; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> </span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Mangifera indica, </span></i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> un albero meraviglioso, il cui frutto è uno
dei miei preferiti, simbolo di un paese dalle molte contraddizioni, il paese di Mahatma
Gandhi,<span style="background: white; color: #252525;"> di </span></span>Osho Rajneesh<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><span style="background: white; color: #252525;">, di </span>Vandana Shiva e Mātā
Amṛtānandamayī, detta Amma, “la santa che abbraccia” è sulle pagine di tutti i
quotidiani in una foto che ritrae due giovani cugine impiccate ai suoi rami. E pensare che a </span> una nuova varietà di mango, coltivata nel famoso centro di produzione di Malihabad nell'Uttar Pradesh, in India, è stata dato il nome di Nirbhaya, in memoria della ragazza ventitreenne di Delhi brutalmente aggredita e uccisa il 16 dicembre 2012. Il suo produttore, Kaleemullah Khan, ha affermato che questa varietà è il suo modo di onorare il coraggio e lo spirito della giovane fisioterapista assassinata. Sempre il mango però si trova al centro di un’altra tragedia, ai suoi rami lo scorso 29 maggio 2014 cinque uomini hanno impiccato, dopo averle violentate e uccise due cugine di 14 e 15 anni.<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Le
chiamerò Indira e Kamala (nomi scelti non a caso) perché non conosco il loro
vero nome… Forse non hanno diritto neppure ad un nome le donne dalit, casta
originata dalla polvere che copriva i piedi di Brahma.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Credo di aver controllato ogni articolo in rete in cerca di queste due
ragazze di 14 e 15 anni, la cui unica colpa è stata quella di appartenere alla casta
degli intoccabili, una casta inferiore, anzi una non casta<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></a>
e di non possedere un bagno in casa. Sì perché oggi, in India, “andare in bagno”
può costare la vita. Non agli uomini certo, parliamo di donne... Nonostante
l'esistenza di garanzie a livello costituzionale e di leggi speciali, in tutta
l'India i dalit, soprattutto le donne, sono sottoposti a molteplici livelli di
discriminazione e violenza" - ha dichiarato Divya Iyer di Amnesty
International India. "Gli appartenenti alle caste superiori usano la
violenza sessuale contro le donne e le ragazze dalit come strumento politico
per punirle, umiliarle e riaffermare il loro potere". <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Donne, loro “<i>razza inferiore,
trattate come animali, “cose di nessuno” da catturare, soggiogare e ammazzare.
[…] </i>Si recano nei campi per fare i propri bisogni all’aperto<i>, all’alba, prima che si sveglino gli
uomini, e al calar della notte, quando occhi di uomini, anche quelli di
famiglia, non le vedano, perché il loro pudore non sia offeso-il pudore degli
uomini. La muta degli uomini che bracca le ragazze mentre vanno vergognose e
spaventate nel loro buio mostra la bestialità degli stupratori e il conto che
fanno delle loro prede, femmine…” </i>scrive A. Sofri su Repubblica<i>. </i>Questo articolo titola così: “Stupri
in India, l’albero della vergogna diventa un simbolo”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Il mango era già un simbolo, ma era il simbolo di un paese illuminato da
una spiritualità tangibile, oggi invece è il simbolo della barbarie, della più
truce esibizione di superiorità che vede le donne come trofei da esibire in
cima agli alberi. <i>Sono finito in India
perché secondo me l'India è l'origine di tutto, è il punto di partenza di tutto
[...]. L'India è ancora un paese dove il divino è nella quotidianità della
gente, nei gesti [...].</i> Scrive così Tiziano Terzani in <i>Anam il
Senzanome. </i>Che avrebbe detto, che
avrebbe scritto Tiziano di questa quotidianità divina che vede la donna
immolata come un agnello sacrificale? Una quotidianità che sta diventando un <i>gioco
da ragazzi</i>, come lo ha definito il capo del partito di maggioranza, e un
oltraggio a una terra che noi
occidentali abbiamo forse mitizzato con Siddharta, senza riuscire a coglierne
davvero le contraddizioni e l’incipit di una regressione spirituale senza
tempo. Certo, chi siamo noi per giudicare un paese così lontano dal nostro
vivere? Noi, che siamo ancora appesi ad un retaggio culturale di cui non possiamo
di certo vantarci, che ancora discutiamo sui motivi che portano alcuni uomini a
fare violenza: “non era una buona madre, portava la minigonna, era una poco di
buono, era solo una prostituta” e via dicendo, sono solo alcuni dei luoghi
comuni che insozzano la nostra coscienza lavata in candeggina. Noi che
disprezziamo e ignoriamo il vero significato della parola <i>femminicidio</i>,
credendola una parola di genere, sessista, discriminante per il genere maschile,
senza conoscerne la nascita, la storia, il significato civile e l’origine,
certo, non italiana, ma non per questo meno degna di conoscenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold;">Tappiamoci gli occhi in casa nostra che si sa,
l’albero del vicino è sempre più alto e verde, ebbene allora guardiamo cosa
accade in India, nonostante l’inasprimento delle leggi<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></a>, ma non per ripulirci la
coscienza di quel che accade qui, semmai
per prendere coscienza di un incipit di violenza che ci riguarda da
vicino: è di poche ore fa, infatti, la notizia di un altro femminicidio avvenuto
in provincia di Catania. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold;">Baudan, Sitapur, per noi nomi senza una collocazione,
sono i luoghi delle tragedie che si sono consumate in India in questi giorni ma
che si perpetuano da anni: stupri di gruppo, mattanze e sposalizi con bambine.
Quest’ultimo orrore fa parte di un retaggio culturale che non si è fatto
scalfire neppure dall’Onu con la negata firma della risoluzione contro la
pratica delle “spose bambine”<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></a>.</span><span style="background: white; font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span><span style="background: white; font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Anzi,
con l’aumentare degli stupri,</span><span style="background: white; font-family: Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold;">sposare le donne in
giovane età è stato elevato ad efficace tutela contro gli stupri dai <i>gram
panchayat</i> (una sorta di consiglio del villaggio, l’unità minima
dell’amministrazione pubblica indiana) dello stato dell’Haryana: secondo loro,
infatti, passando dalla cura del padre a quella del marito in tenera età, il
rischio che la ragazza- raggiunta la pubertà- compia azioni giudicate immorali
– come il sesso prematrimoniale – si riduce sensibilmente! Non si discute però
dell’eventualità di una gravidanza precoce col rischio di morte per una
bambina! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold;">E noi restiamo a guardare, perché – diciamolo-
non è che possiamo vantare una grande civiltà nei confronti dell’infanzia
violata (vedi Vaticano, asili e scuole o le stesse famiglie), e quindi la
storia di kamala e Indira dovrebbe far
riflettere quanti si scandalizzano, quanti tacciono e non si indignano in nome
dell’innocenza. Negazionisti, bigotti, benpensanti, giudici e testimoni
corrotti e tutti quanti non credono ai risultati delle perizie che, nelle
vicende di Rignano Flaminio per esempio, senza margini interpretativi, hanno
ricollegato le sintomatologie riscontrate sui minori a traumi di natura
sessuale. Assolti con formula piena tutti gli accusati. Non ho visto né sentito
nessuno indignarsi- a parte certo- i genitori dei bambini. Indignati e
preoccupati, ma anche rabbiosi per giustizia mancata (come spesso accade nel
nostro bel paese) i genitori italiani e i genitori indiani, accanto ai quali
però si schiera l’intera popolazione del villaggio, attorno all’albero di
mango, attorno ai corpi appesi e inanimati,
di due ragazze che per molti resteranno senza nome, come tante altre citate
sempre come “ragazze indiane”, “una donna di 22 anni” ecc… Mi dico che la
scelta di non divulgarne i nomi potrebbe essere stata dettata dal bisogno di
proteggere le famiglie per nulla tutelate dalla legge, ma leggendo le notizie
senza trovare la storia e i nomi di
queste e altre vittime dell’ignoranza più bieca mi è venuto in mente (non so
poi perché… o forse sì?) il passo di “Se questo è un uomo” di Primo Levi in cui
descrive la deportazione degli Ebrei nel campo di concentramento:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">“Con la assurda precisione a cui avremmo più tardi
dovuto abituarci, i tedeschi fecero l'appello. Alla fine, - Wieviel Stück? - domandò il
maresciallo; e il caporale salutò di scatto, e rispose che i «pezzi» erano
seicentocinquanta, e che tutto era in ordine;” <a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">[4]</span></b></span><!--[endif]--></span></a><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Senza nome anche le donne sono condannate ad essere numeri, numeri di
sondaggi e di morte o peggio… pezzi, pezzi di un mondo in rovina, pezzi di una
battuta di caccia, ma anche pezzi rubati alla vita, alla loro vita, che non
potremo più proteggere, conoscere e neppure <b>ricordare!</b> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;">- Quanti pezzi? –
</span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le donne non vogliono essere contate</span></i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> eppure lo stiamo facendo, stiamo
contando e ci stanno contando… ancora!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">E’ nostro dovere ricordare, ed è nostro dovere riflettere e non ignorare
ciò che sta accadendo, per questo è necessario dare un nome agli eventi, alle
donne, ai femminicidi, alle <b>persone</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Faccio un appello ai giornalisti: date un nome a queste ragazze, non
buttatele nel mucchio delle morti per cui “tanto non si può far nulla”. Le
donne dell’India sono belle, le donne dell’India sono forti, le donne
dell’India chiedono aiuto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Le
donne dell'India non ti guardano. Camminano intente, recando in capo la brocca,
in mano il cesto, sul fianco il bimbo piccolo, dietro i grandicelli, nel ventre
il prossimo. Non occhieggiano, non civettano, non smorfiano. Il fine della
donna indiana non è l'uomo, è il figlio.[…] </span></i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">scriveva P</span><span style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">i</span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">ero
Scanziani nel suo “Verso l’Oriente”… Certo,
il fine della donna indiana è il figlio, sempre sperando che sia un figlio e
non una figlia...<i><o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">Indira e kamala- come le ho chiamate- nate dalla polvere e alla polvere
tornate, per me saranno sempre legate allo spirito del mango, con loro tutte le
altre ragazze e donne senza nome, private della dignità, private della vita,
che non posso e non voglio dimenticare, come non posso e non voglio chiudere
gli occhi sulla conta, più o meno silenziosa, che sta avvenendo…ancora.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">(Valentina Meloni)</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<a href="http://poesiesullalbero.blogspot.it/2014/06/mangifera-indica.html" target="_blank">Mangifera Indica </a></h2>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Appese ai rami dell'albero sacro </div>
<div style="text-align: center;">
vi chiamerò Kamala e Indira* </div>
<div style="text-align: center;">
i piedi al vento, nudi e liberati </div>
<div style="text-align: center;">
le vesti dai colori accesi. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ondeggiate come steli al prato: </div>
<div style="text-align: center;">
fiori recisi in mezzo al campo; </div>
<div style="text-align: center;">
voci negate da una corda-cappio </div>
<div style="text-align: center;">
polvere siete, polvere ritornerete... </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ma, per adesso, state spente e quiete </div>
<div style="text-align: center;">
così, cullate dall'albero di mango, </div>
<div style="text-align: center;">
foglie appassite senza avere sete </div>
<div style="text-align: center;">
figlie di un Dio dai piedi di fango. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ma perché adesso più non vi svegliate? </div>
<div style="text-align: center;">
(forse cullate da un muto lamento) </div>
<div style="text-align: center;">
Le dita lunghe, abbandonate al pianto </div>
<div style="text-align: center;">
di chi vi cerca e non vi può chiamare...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
(Valentina Meloni)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div>
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<br />
<div id="ftn1">
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 115%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"> Brahma, l'aspetto creatore di
Dio secondo l'Induismo, creò gli uomini traendoli dalle varie parti del suo
corpo, generando così le caste:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">"brahmini": custodi della scienza e
sacerdoti, originati dalla bocca;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">"kshatriya": guerrieri e governanti,
originati dalle braccia;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">"vaishya": agricoltori, pastori e
commercianti, originati dal ventre;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">"shudra": servi, originati dai piedi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">Infine, i dalit, originati dalla polvere che copriva
i suoi piedi.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn2">
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 115%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"> L'India ha reso più rigide le
sue leggi contro lo stupro lo scorso anno, dopo le proteste scoppiate in tutto
il Paese per il crimine in crescita, che la cultura conservatrice e
l'atteggiamento passivo delle autorità e della polizia non contribuiscono a
contrastare. Secondo i dati, nel Paese di 1,2 miliardi di abitanti avviene uno
stupro ogni 22 minuti. Gli attivisti ritengono però che questa cifra sia
inferiore alla realtà, perché molte vittime non denunciano le violenze subite.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div id="ftn3">
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="line-height: 115%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"> Dopo la cerimonia delle nozze,
le spose bambine dovrebbero tornare nella casa dei genitori fino alla prima
mestruazione, ma i genitori che hanno fretta di disfarsi di loro le consegnano
subito alla famiglia dello sposo.<br />
Rari sono i matrimoni d'amore, sostituiti da quelli combinati dai genitori
della ragazza che la cedono a un uomo di 30-40 anni, il quale la prende
in sposa che non ha più di 12 anni; a causa della grande differenza di età esse
corrono il rischio di rimanere vedove prematuramente, finendo relegate in una
casa per vedove.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";">Con il matrimonio le spose bambine abbandonano la
famiglia e la scuola per andare a vivere con il marito nella capanna dei
suoceri, dove si occupano di tutte le faccende domestiche; il loro compito
principale è mettere al mondo quanti più figli maschi possibile anche se il
loro giovane corpo non è in grado di sopportare il peso di molteplici gravidanze:
così si rischia che la madre non sopravviva al trauma del parto e che anche i
neonati abbiano poche possibilità di vivere. Dopo aver dato alla luce due
o più figli, le ragazze vengono poi spesso abbandonate dal marito che prende
un'altra giovane in sposa. Tuttavia solo cinque bambine su cento hanno il
coraggio di denunciare le violenze subite. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoFootnoteText">
<br /></div>
</div>
<div id="ftn4">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="file:///C:/Users/vale/Desktop/Donne%20Polvere%20definitivo.docx#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; line-height: 115%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></a> <span style="font-family: "Times New Roman","serif";">da “Il viaggio” – Se questo è un
uomo – Primo Levi</span><o:p></o:p></div>
</div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-32335858994714946582014-04-16T02:29:00.000-07:002014-04-16T02:47:00.640-07:00Il cielo di sotto- Sara Stradi- illustrazioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kfQ5gm3-mmU/U05MXimWERI/AAAAAAAAG10/LJU46n9J0go/s1600/il+cielo+di+sotto+copert+-+Copia+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-kfQ5gm3-mmU/U05MXimWERI/AAAAAAAAG10/LJU46n9J0go/s1600/il+cielo+di+sotto+copert+-+Copia+-+Copia.jpg" height="146" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XxdU4KAkdJQ/U05MVpvU-KI/AAAAAAAAG1g/xuDAyffOgKE/s1600/il+cielo+di+sotto+1+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-XxdU4KAkdJQ/U05MVpvU-KI/AAAAAAAAG1g/xuDAyffOgKE/s1600/il+cielo+di+sotto+1+-+Copia.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-n-WUu4Uwckc/U05LtGbH2CI/AAAAAAAAG0o/kFynNJ48WCo/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-n-WUu4Uwckc/U05LtGbH2CI/AAAAAAAAG0o/kFynNJ48WCo/s1600/2.jpg" height="238" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qj9O0BKglro/U05LvFRbWVI/AAAAAAAAG00/hz_edfIr4TU/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-qj9O0BKglro/U05LvFRbWVI/AAAAAAAAG00/hz_edfIr4TU/s1600/3.jpg" height="232" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-lAyo0hZ1_74/U05L-N8-DAI/AAAAAAAAG1A/J0x81-ZaCVE/s1600/4+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-lAyo0hZ1_74/U05L-N8-DAI/AAAAAAAAG1A/J0x81-ZaCVE/s1600/4+-+Copia.jpg" height="239" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-OVDwcKiprHk/U05MQU6ZzBI/AAAAAAAAG1Y/BlqDg9yHG9c/s1600/6+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-OVDwcKiprHk/U05MQU6ZzBI/AAAAAAAAG1Y/BlqDg9yHG9c/s1600/6+-+Copia.jpg" height="236" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-fOoKBEKgXes/U05MEtUwV1I/AAAAAAAAG1M/O0QJw019Nvg/s1600/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-fOoKBEKgXes/U05MEtUwV1I/AAAAAAAAG1M/O0QJw019Nvg/s1600/5.jpg" height="237" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-u_CerkOV3zM/U05NADR9-PI/AAAAAAAAG14/5C2Q28fq5QE/s1600/8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-u_CerkOV3zM/U05NADR9-PI/AAAAAAAAG14/5C2Q28fq5QE/s1600/8.jpg" height="229" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Illustrazioni e testo di Sara Stradinanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-71456686974074762922014-03-10T07:20:00.003-07:002014-03-10T07:37:26.962-07:00Milioni di donne in marcia contro l'endometriosi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-KB5wv7FjiXc/Ux19Wc_GQgI/AAAAAAAAGmo/j-DfRI1WeZ8/s1600/roma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-KB5wv7FjiXc/Ux19Wc_GQgI/AAAAAAAAGmo/j-DfRI1WeZ8/s1600/roma.jpg" height="236" width="640" /></a></div>
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<h2>
<span style="background-color: yellow; text-align: justify;"><span style="color: #4c1130;">MARCIA SU ROMA</span></span></h2>
<span style="background-color: yellow; text-align: justify;"><span style="color: #4c1130;">Un fiocco giallo per essere solidali. Una città, milioni di voci unite per rompere il silenzio e dare voce a una sofferenza sommersa e semisconosciuta.<b> Due miliardi</b> di donne nel mondo,<b> tre milioni</b> solo in Italia marceranno in <b>cinquanta paesi</b> diversi per uscire allo scoperto e proclamare a gran voce i propri diritti.</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Il giorno <b>13 marzo 2014</b> una marea gialla invaderà le strade e le piazze di <b>Roma</b>, donne affette dalla patologia, i loro compagni, amici e simpatizzanti provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento alla fermata metro di <b>Colosseo</b> per dare vita al corteo che, superata Isola Tiberina, si fermerà a <b>piazza Castellani</b> dove sarà possibile sensibilizzare e informare i cittadini con volantinaggio e azioni di flash mob coordinato.</span></span></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">PERCORSO (<a href="https://goo.gl/maps/OBhR4">link mappa</a>)</span></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><iframe frameborder="0" height="450" src="https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m41!1m12!1m3!1d5940.213956129693!2d12.482135803927834!3d41.89055635305732!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!4m26!1i0!3e2!4m5!1s0x0%3A0xc2f067c8ffffc983!2sColosseo!3m2!1d41.891262999999995!2d12.491468!4m5!1s0x132f604b5f3083c5%3A0x71211f3cb990ae9c!2sPiazza+del+Campidoglio%2C+Roma!3m2!1d41.893353!2d12.4825394!4m5!1s0x132f6049fc7c086b%3A0x5356bee207d424b!2sPiazza+Castellani%2C+Roma!3m2!1d41.8892768!2d12.4775884!4m5!1s0x132f61cadc47c5c5%3A0x68110dfa2da8d96c!2sCirco+Massimo%2C+Via+del+Circo+Massimo%2C+00186+Roma!3m2!1d41.886133!2d12.485133999999999!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1394443080651" style="border: 0;" width="600"></iframe></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Il percorso prevede due partenze, una dalla fermata <b>metro Colosseo</b> alle <b>13.00</b> con un percorso di circa due Km e un'altra con un percorso più breve pensato per chi ha problemi a camminare (700 mt circa) dalla fermata metro<b> Circo Massimo </b>alle <b>13.30</b>. I due cortei si daranno appuntamento a <b>Piazza Castellani</b> alle ore <b>14.00 </b>circa. L'evento è stato organizzato con tenacia e caparbietà da <b>Alina Migliori</b>, una ragazza affetta da endometriosi, che ha deciso che l'Italia doveva esserci e partecipare e far sentire la sua voce in un evento dall'eco mondiale in cui non potevamo mancare. In collaborazione con altre quattro donne volenterose come lei: Tamara, Marzia, Chiara e Alessandra, Alina ha creato un gruppo di sostegno per tutte le donne che intendono partecipare all'evento mettendo a disposizione di queste tutte le informazioni necessarie e gli aiuti possibili. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-53lXI0j6eQI/Ux2N0_G5o9I/AAAAAAAAGnE/HNYXXJ4QMog/s1600/VOLANTINO+MARCIA+ENDO+RM.jpg" imageanchor="1" style="background-color: yellow; clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: #4c1130;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-53lXI0j6eQI/Ux2N0_G5o9I/AAAAAAAAGnE/HNYXXJ4QMog/s1600/VOLANTINO+MARCIA+ENDO+RM.jpg" height="452" width="640" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Volantino informativo da stampare e diffondere</span></span></td></tr>
</tbody></table>
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">CONDIVID<i>ENDO</i></span></span></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Se andate nel <a href="https://www.facebook.com/groups/356820991011460/?fref=ts"><b>gruppo</b></a> <b><a href="https://www.facebook.com/groups/356820991011460/?fref=ts">Endometriosi marciamo su Roma più altre idee</a></b> troverete oltre alle informazioni necessarie a muovervi: i volantini da stampare autonomamente (li vedete qui sopra) il logo da far stampare sulla maglietta e il logo da appendere sul badge con il proprio nome, così da creare una rete di persone che possono aiutarsi autonomamente nelle varie fasi della manifestazione, anche se non si sono mai viste e conosciute prima. Ricordo, infatti che le donne che partecipano sono malate e molte di loro potranno aver bisogno di aiuto, confido, essendo romana di nascita, nell'aiuto e nella complicità della popolazione romana, che sono certa non mi deluderà!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-r4gxyGfxR9k/Ux2OBERJAWI/AAAAAAAAGnY/uUGQCZrE3FA/s1600/1507915_10203040926013467_2075237335_n.jpg" imageanchor="1" style="background-color: yellow; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: #4c1130;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-r4gxyGfxR9k/Ux2OBERJAWI/AAAAAAAAGnY/uUGQCZrE3FA/s1600/1507915_10203040926013467_2075237335_n.jpg" height="320" width="310" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Logo maglietta</span></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><b><a href="https://www.facebook.com/events/576134265774312/?fref=ts">La pagina fb</a> dell'evento </b>creato da Alina raccoglie per ora 360 partecipanti, più o meno quanto <a href="https://www.facebook.com/groups/356820991011460/?fref=ts">il gruppo</a><span id="goog_1553195206"></span><span id="goog_1553195207"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a> di cui parlavo sopra. Quante saremo? Non abbiamo una stima ufficiale, spero però che saremo in molte, moltissime di quelle tre milioni di donne in Italia e che seppure il giovedì è un giorno lavorativo ci saranno i compagni e gli amici e le amiche a fare da spalla!</span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-eUnBW_Woh4w/Ux2N9woy_7I/AAAAAAAAGnQ/uX4Dby-CdDo/s1600/10002928_10203339078347089_741486709_n.jpg" imageanchor="1" style="background-color: yellow; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: #4c1130;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-eUnBW_Woh4w/Ux2N9woy_7I/AAAAAAAAGnQ/uX4Dby-CdDo/s1600/10002928_10203339078347089_741486709_n.jpg" height="206" style="cursor: move;" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">badge di identificazione p. nome per partecipanti</span></span></td></tr>
</tbody></table>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">ENDOSUPPORT</span></b></h3>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><div>
<a data-pin-do="embedPin" href="http://gb.pinterest.com/pin/431008626810680161/"></a></div>
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<div>
<br /></div>
</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Il colore della manifestazione è il giallo, ogni partecipante porterà almeno un capo di vestiario di questo colore per solidarietà con tutte le altre donne del mondo affette da endometriosi che in occasione di questa giornata si faranno sentire e vedere!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Questa è la mia bacheca Pinterest con le infografiche sulla malattia e le immagini gialle da scaricare e condividere in segno di solidarietà! Quanti di voi saranno solidali? Spero tanti!</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><a data-pin-board-width="400" data-pin-do="embedUser" data-pin-scale-height="200" data-pin-scale-width="80" href="http://www.pinterest.com/valeariel/">Visit Valentina's profile on Pinterest.</a><!-- Please call pinit.js only once per page --><script async="" src="//assets.pinterest.com/js/pinit.js" type="text/javascript"></script></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<h3>
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">COS'è L'ENDOMETRIOSI? GUARDA IL <a href="http://www.pinterest.com/pin/431008626810663594/">VIDEO</a></span></b></h3>
<div style="text-align: center;">
<div>
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><a data-pin-do="embedPin" href="http://gb.pinterest.com/pin/431008626810663594/"></a></span></span></div>
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</div>
<h3>
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></b></h3>
<h3>
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">PROGRAMMA EVENTI</span></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><b>La Giornata mondiale dell'endometriosi</b> è riconosciuta da varie società scientifiche internazionali, sensibilizzate dall'American Medical Association e dall'American College of Obstetrics and Gynecology negli Usa. In Italia sarà Roma come abbiamo visto il teatro di eventi, incontri e conferenze. Il programma di eventi avrà inizio la mattina:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Dalle 10 alle 13 del 13 marzo, nell'Aula magna della Clinica ostetrica e ginecologica dell'università <b>La Sapienza-Policlinico Umberto I</b> si terrà una conferenza con medici e associazioni, alla quale le pazienti sono invitate a partecipare. Il sindaco di Roma <b>Ignazio Marino</b> aprirà la sessione pomeridiana degli appuntamenti, alle 17 dalla Sala della Protomoteca del Campidoglio: medici e delegazioni di associazioni di pazienti parleranno al pubblico della malattia.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mVqS_KPupLw/Ux3C5sPqOhI/AAAAAAAAGnk/CQE-tC2FhGI/s1600/endo+metriosi+prog.jpg" imageanchor="1" style="background-color: yellow; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #4c1130;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-mVqS_KPupLw/Ux3C5sPqOhI/AAAAAAAAGnk/CQE-tC2FhGI/s1600/endo+metriosi+prog.jpg" height="640" width="483" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Ci saremo anche noi davanti al Campidoglio per rafforzare le richieste.Cosa chiediamo? Prima di tutto ascolto e poi concretezza!</span></span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">DIRITTI</span></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">In Italia vi è, dal punto di vista legislativo, una situazione di stallo. A ottobre del 2012 l'endometriosi è stata inserita nelle tabelle dell'INPS come causa di invalidità civile. Il mese successivo, però, l'aggiornamento delle tabelle è stato bloccato ed è tuttora fermo. Le nuove tabelle aggiornate con le patologie dell'apparato riproduttivo femminile compresa l’endometriosi non sono ancora in uso perché non è ancora stato firmato il decreto legge sulla modifica. Le tabelle in uso ai medici di commissione sono quelle del 1992 e si attende la firma. <b>Scendiamo in piazza per chiedere che quella firma sia finalmente apposta</b>. Sarebbe auspicabile che la malattia fosse inserita nei nuovi <b>Livelli Essenziali di Assistenza</b>, perché alle donne affette venga garantito un minimo di prestazioni sanitarie gratuite, considerando che il massimo punteggio acquisibile per l'endometriosi è del 30% -35%, punteggio che, purtroppo, non dà diritto a nessun tipo di beneficio sia per quanto riguarda le prestazioni mediche che i farmaci.</span></span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">SPESA PUBBLICA</span></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Consideriamo che la spesa media sanitaria per le donne affette da endometriosi è altissima, che i farmaci per le cure sono a pagamento, l'ultimo farmaco che pare avere effetti di riduzione delle lesioni a base di Dienogest in Italia commercializzato da Bayer ha un costo di circa 60 euro a scatola (cura per un mese) e non è rimborsabile. Consideriamo che l'endometriosi è una malattia spesso associata ad altre del sistema immunitario e che colpisce una larghissima parte della popolazione attiva, in età riproduttiva. In Italia il 50% delle donne tra i 29 e i 39 anni è affetta da endometriosi.Che circa il 70% di queste donne lamenta problemi di infertilità e quindi alla spese mediche che sono di circa <b>54.139.000 euro</b> in Italia vanno aggiunti i costi relativi ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita che hanno come indicazione l'endometriosi. Consideriamo tutto questo capirete perché siamo qui a chiedere aiuto!</span></span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">COSTI SOCIALI-LAVORATIVI</span></b></h3>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><b>L'endometriosi è stata proclamata malattia sociale</b>. E' facile individuarne i motivi. I costi sociali otre che personali di questa patologia sono altissimi, perché colpisce la parte più produttiva della popolazione. Delle donne che lavorano affette da endometriosi : il 14% riduce l'orario di lavoro, un altro 14% abbandona/ perde il lavoro o chiede il prepensionamento, il 40% delle lavoratrici teme di parlare al proprio datore di lavoro della sua malattia per paura di conseguenze, il 32% perde almeno 5 gg lavorativi al mese per sintomi legati alla malattia.(Studio europeo EAPPG Endometriosis All Party Parlamentary Group).</span></span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">RICERCA</span></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Sono ancora troppo pochi i fondi destinati alla ricerca, in quanto questa malattia colpisce solo una parte di umanità-le donne-considerata la meno importante e la più debole economicamente. Per fare un esempio: in Usa la spesa pro-ca pite destinata ai fondi per la ricerca su Alzheimer è di 200 dollari pro-capite, contro i 0,4 dollari pro-capite destinati all'endometriosi.</span></span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">PREVENZIONE E DIAGNOSI</span></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Questa giornata è dunque molto molto importante e si inserisce in una serie di eventi tesi a sensibilizzare su questo tema (è terminata ieri la settimana di sensibilizzazione per endometriosi), è anche però un'opportunità per tessere la rete sociale delle donne affette dalla malattia, per conoscersi, per scambiarsi informazioni (i nostri medici di base non sanno ancora indirizzarci verso strutture mediche adeguate specializzate nella malattia!), per divertirsi e socializzare, per informare, per fare prevenzione (il tempo medio di diagnosi è di 7/10 anni, ancora troppo troppo tempo!), per ascoltarsi, per concretizzare un'azione sinergica contro la malattia! Spero che ci saranno tanti tantissimi uomini a marciare pacificamente con noi!</span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
</div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">COLLABORAZIONE</span></b></h3>
<h3 style="text-align: center;">
<a data-pin-do="embedPin" href="http://gb.pinterest.com/pin/431008626810680252/"></a></h3>
<h3 style="text-align: center;">
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<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">La giornata mondiale per l'endometriosi ha avuto un'eco maggiore grazie a questa marcia che altrimenti forse sarebbe passata inosservata in Italia, le associazioni per le donne affette da endometriosi dovrebbero cooperare in un'azione sinergica di supporto e collaborazione attiva, è interesse comune raggiungere un obiettivo comune: il bene del malato. Saranno presenti anche loro e spero che questa giornata serva anche a creare un clima di maggiore collaborazione tra pazienti, medici, istituzioni , associazioni e persone comuni!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">BUONA ENDOMARCH A TUTTI!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">e...<i>LIBER</i>i<i>AMO</i>ci DAL DOLORE!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">p.s. ci sarò anche io ovviamente!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;">Vale</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<span style="background-color: yellow;"><span style="color: #4c1130;"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-61988881390026033232014-02-19T05:06:00.000-08:002014-02-19T09:41:33.481-08:00Ricette per un'alimentazione sana e naturale -The China Study-<h2 itemprop="name" style="background-color: white; border: 0px; color: #ec3c06; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.8em; line-height: 1em; margin: 0px 0px 10px; padding: 10px 0px 0px; text-align: center;">
The China Study - Le Ricette</h2>
<h3 style="text-align: center;">
<span style="color: #e69138;">Per un'alimentazione sana e naturale</span></h3>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=3187" target="_blank"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-JQqK5wKQzsM/UvTNohqIYPI/AAAAAAAAGUc/qSGB__GUPhs/s1600/cover_china_study_ricette.jpg" height="400" width="396" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=3187" target="_blank">usufruisci del 15% di sconto sul prezzo di copertina cliccando qui</a></td></tr>
</tbody></table>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<i>"Le ricette presentate in queste pagine sono in linea con il messaggio di salute contenuto nel libro The China Study e sono redatte con l’intenzione di aiutare i lettori a preparare pasti veloci e nutrienti dopo una lunga giornata di lavoro"</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>T. Colin Campbell</i></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Qualche settimana fa un caro amico mi ha regalato un libro di ricette che è anche un suggerimento di stile di vita. Il libro "Un gusto superiore" è basato sugli insegnamenti di A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada che ha fondato l'associazione internazionale per la coscienza Krishna. In questo libro del 2003, che, non credo si trovi in commercio , si spiegano i valori spirituali del vegetarianesimo e i vantaggi economici, igienici e morali di un'alimentazione sana e naturale. Inoltre nel libro si fa un excursus sulla storia del vegetarianesimo e sui grandi personaggi che hanno adottato questo stile di vita a partire da Platone, per passare a Leonardo Da Vinci, Tolstoj, Goethe, Gandi, Eintein, ecc... Il volume si chiude con molte ricette di facile preparazione per ottenere menù vari, gustosi e nutrienti. Io che sono stata prima onnivora, poi vegetariana, poi vegana, adesso di nuovo onnivora anche se con il mio stile naturale di cucina e preferendo sempre verdure e cerali alla carne e ai derivati animali, ho trovato molto interessante la lettura sebbene conoscessi già molte cose di cui ho potuto leggere. Tuttavia leggendo le ricette ho poi scoperto che molte di queste io le preparavo già da anni e senza aver letto questo libro, per esempio le polpette di melanzane, le farfalle con le zucchine, le frittelle di mele, e poi molti piatti di cucina indiana come le chapati, i pakora e i samosa...le focaccine naan!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-FNDkvTbSdUM/UvTV7BA61gI/AAAAAAAAGVU/U8DNwuf6Ag8/s1600/579228_498208363546239_172540412_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-FNDkvTbSdUM/UvTV7BA61gI/AAAAAAAAGVU/U8DNwuf6Ag8/s1600/579228_498208363546239_172540412_n.jpg" height="377" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Le focaccine indiane naan allo yogurth fatte da me!</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"> Tutte queste ricette le ho avute con il passaparola o chiedendo a volte anche a persone di altre culture.Però la lettura mi ha incuriosito e mi ha fatto riflettere anche sugli studi alimentari che sono stati fatti negli anni e di cui noi occidentali siamo ancora "digiuni", perdonatemi il gioco di parole!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio quello che sembra essere lo studio più completo sull'alimentazione mai condotto, è <a href="http://www.chinastudy.it/home/" target="_blank">The China Study</a> portato avanti da T. Colin Campbell e suo padre.</div>
<div style="text-align: justify;">
T. Colin Campbell, scienziato di fama internazionale, insegna Nutrizione biochimica alla Cornell University. Dopo il dottorato, ha lavorato per oltre vent’anni in varie Commissioni di ricerca della National Academy of Science collaborando alla stesura e allo sviluppo di politiche internazionali e nazionali sulla nutrizione e la salute. Esperto di alimentazione, ha cominciato i suoi studi e ricerche in questo campo oltre 50 anni fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi asserisce che la sana nutrizione è la vera scienza biomedica del futuro. The China Study è la sua grande opera e contiene i risultati di uno studio lungo una vita. Thomas M. Campbell II ha collaborato con il padre, T. Colin, nella stesura di questa straordinaria opera.</div>
<div style="text-align: justify;">
The China Study è infatti considerato il libro più importante sull’alimentazione mai pubblicato e sta cambiando le abitudini alimentari di tantissime persone. Ci rivela come una dieta a base di proteine animali abbia effetti dannosi sulla nostra salute: dall’obesità al diabete, dalle malattie cardiache al cancro. Ci indica come, invece, una dieta a base vegetale abbia il potere di arrestare o invertire molte malattie e di mantenerci in perfetta salute.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi mi trovo di fronte a un nuovo libro che parte da questo grande studio e ne mette in pratica le basi scientifiche </div>
<div>
<h2 itemprop="name" style="background-color: white; border: 0px; color: #ec3c06; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.8em; line-height: 1em; margin: 0px 0px 10px; padding: 10px 0px 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=3187" target="_blank">The China Study - Le Ricette</a></h2>
<div class="subtitle" style="background-color: white; border: 0px; color: #224477; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=3187" target="_blank">Per un'alimentazione sana e naturale</a></div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="font-weight: normal;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-china-study-libro.php?pn=3187" target="_blank">Leanna Campbell</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono molto incuriosita perchè ho le mie ragioni di credere che queste ricette siano più che salutari e visto che la mia salute a causa della malattia cronica che mi ha colpito diversi anni fa necessita di un'alimentazione equilibrata e naturale, oltre che priva di prodotti di derivazione animale, ho pensato che potrebbe essere il mio prossimo acquisto e il prossimo acquisto di tutte quelle persone che come me sono alla ricerca di un equilibrio naturale in ogni ambito della via, alimentazione compresa!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le straordinarie scoperte scientifiche contenute in The China Study sono state utilizzate per realizzare questo ricettario. Scritto da LeAnne Campbell, figlia di T. Colin Campbell e madre di due figli affamati, The China Study - Le Ricette presenta ricette vegane deliziose e facili da preparare, senza aggiunta di grassi, sale e zucchero.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre 120 ricette vegetali e integrali. Dalla Focaccia dolce ai mirtilli ai Muffin al papavero e al limone, dalla Minestra aromatica di zucca al Tortino ai porri, dal Pane alle noci e uvetta all’Hamburger di ceci e spinaci, tutte le ricette di LeAnne seguono tre principi indispensabili per la nostra salute:</div>
<div style="text-align: justify;">
mangiare del buon cibo sano e non utilizzare integratori;</div>
<div style="text-align: justify;">
scegliere prodotti locali e possibilmente biologici;</div>
<div style="text-align: justify;">
utilizzare gli alimenti nella maniera più naturale possibile, scegliendo cibi integrali e poco elaborati o raffinati.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scelto qualche ricetta vegetariana che mi è piaciuta e di cui vi linko il procedimento (basta cliccare sulla foto).</div>
<h2 style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;">RICETTE</span></b></h2>
<div style="text-align: justify;">
Gli Hamburger vegetariani sono un'ottima scelta per quei ragazzi che amano essere alla moda ma tengono alla linea a e alla salute: i ragazzi insistono per mangiare ogni tanto gli Hamburger ma... non sapete come fare? Eccovi la soluzione! Una ricetta veloce e facile per preparare degli Hamburger alternativi, salutari e leggeri, in linea con i principi della dieta vegana.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegana-hamburger-di-fagioli/" target="_blank"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-YP8QovvzAp4/UvTSQ_16X-I/AAAAAAAAGUo/XTjFX-6V6x0/s1600/hamburger-di-fagioli.jpg" height="320" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h3 class="entry-title" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.3em; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="color: #c32d2d;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegana-hamburger-di-fagioli/" target="_blank">Hamburger di fagioli</a></span></h3>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Un dolce alternativo, leggero e salutare e nuovo...per sorprendere i vostri amici!</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-flan-di-zucca-allarancia/" target="_blank"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-3LRDFaLPwpc/UvTSWYdfViI/AAAAAAAAGUw/rOpD5he1h-I/s1600/flan-di-zucca-allarancia.jpg" height="320" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h3 class="entry-title" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.3em; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="color: #c32d2d;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-flan-di-zucca-allarancia/" target="_blank">Flan di zucca all’arancia</a></span></h3>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi capita di avere voglia di mangiare qualcosa di nuovo? Qualcosa di sfizioso ma salutare e alternativo? Questa ricetta vegetariana è l’alternativa giusta ai solito secondi ... Veloce, economica e salutare è davvero un peccato non provarla! Con questi sformatini ho sorpreso i miei amici anche incalliti onnivori!</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-sformatini-di-catalogna-e-piantaggine/" target="_blank"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/--ourRzFwEaA/UvTSWyH30bI/AAAAAAAAGU8/cEA9unBVoqk/s1600/sformatini-dicatalogna-e-piantaggine.jpg" height="320" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h3 class="entry-title" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.3em; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="color: #660000;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-sformatini-di-catalogna-e-piantaggine/" target="_blank">Sformatini di catalogna e piantaggine</a></span></h3>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questo stufato di lenticchie rosse e patate dolci è un piatto dal sapore delicatamente dolce o speziato che può essere gustato da solo o con un semplice raita (insalata indiana) preparata con yogurt di soia, semi di cumino tostati e cetrioli. Io ve lo consiglio speziato e accompagnato con le classiche <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=498208363546239&set=a.472693729431036.111052.103616773005402&type=3&theater" target="_blank">focaccine naan.</a></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegana-stufato-katmandu/" target="_blank"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-_XA1ElPaGbE/UvTSW5mZoGI/AAAAAAAAGU4/g8F2-PUd1dY/s1600/strufato-di-lenticchie.jpg" height="320" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h3 class="entry-title" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.3em; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="color: #660000;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegana-stufato-katmandu/" target="_blank">Stufato Katmandu</a></span></h3>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ecco una gustosa variante vegetariana dei soliti Burritos messicani di carne. Facilissimi da preparare, leggeri e sfiziosi. Un’idea originale per cambiare menu e provare ogni tanto qualcosa di nuovo.Sono sfiziosissimi provateli!</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-burritos-messicani/" target="_blank"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-m2vKuOOkSuE/UvTSbKAftVI/AAAAAAAAGVI/MUcecZ_bXEg/s1600/burritos-messicani.jpg" height="320" width="320" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><h3 class="entry-title" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Lucida Grande', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.3em; margin: 0px; padding: 0px; text-align: center;">
<span style="color: #c32d2d;"><a href="http://www.chinastudy.it/ricetta-vegetariana-burritos-messicani/" target="_blank">Burritos Messicani</a></span></h3>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<h3 style="text-align: center;">
...e questa invece è la mia ricetta per il <b>PANE INDIANO NAAN</b></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DK1-R03U7Q0/UvTXiZT30pI/AAAAAAAAGVg/i0fthirJ-Iw/s1600/SAM_1725.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DK1-R03U7Q0/UvTXiZT30pI/AAAAAAAAGVg/i0fthirJ-Iw/s1600/SAM_1725.JPG" height="338" width="640" /></a></div>
<div>
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui lo vedete accompagnato dalle lenticchie rosse stufate e da la gomma da cancellare! Scusate ma mentre mangiavo prendevo appunti per questo post! La ricetta del pane Naan è semplice perché questo alimento deve sposarsi perfettamente con ogni sapore, accompagnando ogni tipo di pietanza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
400 gr. di farina </div>
<div style="text-align: justify;">
200 gr. di yogurt al naturale</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cubetto di lievito di birra </div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di miele </div>
<div style="text-align: justify;">
Sale q.b. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco la ricetta che sta alla base dell’intera cucina indiana: quella del tradizionale tipo di pane chiamato Naan. Questo alimento, che accompagna immancabilmente ogni pasto, viene rigorosamente cotto nel forno Tandoor, che sostituiremo con una pentola antiaderente per rendere questa ricetta alla portata di tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Preparazione:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sciogliete il lievito di birra in poca acqua tiepida aggiungendo un cucchiaino di miele.</div>
<div style="text-align: justify;">
Disponete la farina su un piano di lavoro, aggiungete un pizzico di sale e versate, in una piccola cavità che avrete creato al centro, lo yogurt e il lievito sciolto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Impastate fino a che non avrete ottenuto un composto morbido e omogeneo, dopodiché modellate una palla e lasciatela riposare in un recipiente coperto da un panno per un’ora circa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando l’impasto sarà lievitato, dividetelo in piccole parti uguali e create delle palline.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con l’aiuto di un mattarello stendete le palline per ottenere dei dischi alti circa mezzo centimetro. Per evitare che la pasta si appiccichi al mattarello durante questa operazione, spolverate lo strumento e la pallina di impasto con un velo di farina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete sul fuoco alto una padella antiaderente e, non appena è calda, cuocete il pane facendolo rosolare per un paio di minuti ogni lato.Appena messe su piastra le focacce iniziano a gonfiarsi facendo grandi bolle, dategli il tempo per gonfiarsi bene. Una volta totlte dalla padella spennellatele di burro chiarificato oppure ne mettete un poco in padella. </div>
<div style="text-align: justify;">
Potete aggiungere all'impasto foglie di menta tritate o farcirle con formaggio fresco o patate speziate lesse (queste sono due varianti tipiche indiane), oppure possono accompagnare tutte le pietanze in maniera ottima. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Accorgimenti:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando impastate il preparato di farina e yogurt fate attenzione a non creare grumi lavorandolo bene con le mani. Se si rivela troppo difficile da impastare aggiungete poca acqua, mentre se è eccessivamente liquido spolverate con altra farina.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><b>A questo punto non mi resta che augurarci</b></b></div>
<b>
</b>
<div style="text-align: center;">
<b><b><br /></b></b></div>
<b>
</b><br />
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<b>LIBERiAMOci</b></div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
dalle tossine e dalle malattie: adottiamo una sana alimentazione!</div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
Buon appetito...</div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
ehm buona lettura!</div>
<div class="autore" itemprop="author" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.2em; font-style: italic; font-weight: bold; line-height: 1.6em; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: center;">
Vale</div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-938560447892215232013-12-25T10:42:00.002-08:002013-12-25T10:42:22.311-08:00Se un albero...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-xcL4y0mkr7g/UrsjA4UeUuI/AAAAAAAAGOQ/BPWwBfjaAkM/s1600/tumblr_mpqrek5ctm1rs8b72o1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-xcL4y0mkr7g/UrsjA4UeUuI/AAAAAAAAGOQ/BPWwBfjaAkM/s1600/tumblr_mpqrek5ctm1rs8b72o1_500.jpg" height="640" width="360" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Se un albero scrivesse l’autobiografia, non sarebbe diversa dalla storia di un popolo.</div>
<div style="text-align: center;">
Kahlil Gibran</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'uomo, come l'albero, ha un potenziale di crescita del tutto particolare. Si tratta, infatti, di una crescita che comporta un salto di qualità: dal seme, ad un livello completamente nuovo e differente. E' una crescita lenta ma esponenziale e salda. Nell'albero sono racchiuse silenziosamente qualità e informazioni invisibili che si manifestano nel tempo alla giusta occasione. L'albero è radicato alla terra ma vive in comunione con gli altri esseri e elementi, comunica con i suoi simili e colonizza terre nuove popolando la terra e alimentando l'aria. Ogni singolo albero racchiude in sé anche la storia di tutti i suoi fratelli che sono stati tagliati via dalla furia del vento...o dall'uomo. Ogni albero è testimone del tempo, ogni corteccia ha la sua storia e milioni di invisibili cerchi da leggere...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> LIBER</b><i>i</i><b>AMO</b><i>ci</i></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-72419775286912370062013-11-29T15:54:00.001-08:002013-11-29T16:34:43.863-08:00Poesieinfiore contro il femminicidio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-_x0mHmJW6TA/UpjFjOwz4wI/AAAAAAAAGFM/RFKXUS23kI8/s1600/201052162-0626f6f3-be34-4e0d-988b-6ba60060d5c7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="424" src="http://3.bp.blogspot.com/-_x0mHmJW6TA/UpjFjOwz4wI/AAAAAAAAGFM/RFKXUS23kI8/s640/201052162-0626f6f3-be34-4e0d-988b-6ba60060d5c7.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Milano Poesieinfiore</td></tr>
</tbody></table>
Un tappeto di origami rosa a Milano con i versi di Alda Merini. Un prato di fiori rosa fatti in origami, nel Museo della scienza e della tecnica a Milano, per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. E i fogli da cui sono stati ricavati gli origami sono le pagine con la poesia 'Ogni mattina' della poetessa Alda Merini. L'iniziativa è stata realizzata dal portale MilanoFree.it<br />
<br />
<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-G42UpUGDJvA/UpjFkCgDtsI/AAAAAAAAGFg/8LNfENlirqs/s1600/201053171-35a385ab-e7dc-4216-b67b-0a4936358c33.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="424" src="http://1.bp.blogspot.com/-G42UpUGDJvA/UpjFkCgDtsI/AAAAAAAAGFg/8LNfENlirqs/s640/201053171-35a385ab-e7dc-4216-b67b-0a4936358c33.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Milano Poesieinfiore</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: start;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: verdana, geneva;"><em><strong><span style="color: #c00000; line-height: 19px;"><span style="font-size: small;">Ogni mattina </span></span></strong></em></span></span><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: verdana, geneva;"><em><strong><span style="color: #c00000; line-height: 19px;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></strong></em></span></span></div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: start;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: verdana, geneva;"><span style="color: #c00000; line-height: 19px;"></span></span></span></div>
<span style="text-align: start;"><em></em></span><br />
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em>Ogni mattina il mio stelo vorrebbe levarsi nel vento</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>soffiato ebrietudine di vita,</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>ma qualcosa lo tiene a terra,</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>una lunga pesante catena d'angoscia</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>che non si dissolve.</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>Allora mi alzo dal letto</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>e cerco un riquadro di vento</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>e trovo uno scacco di sole</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>entro il quale poggio i piedi nudi.</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>Di questa grazia segreta</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>dopo non avrò memoria</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>perché anche la malattia ha un senso</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>una dismisura, un passo,</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>anche la malattia è matrice di vita.</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>Ecco, sto qui in ginocchio</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>aspettando che un angelo mi sfiori</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>leggermente con grazia,</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>e intanto accarezzo i miei piedi pallidi</em></span><br />
<span style="text-align: start;"><em>con le dita vogliose di amore.</em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em><br /></em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em>(Alda Merini- da La Terra Santa)</em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em><br /></em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<div class="separator" style="background-color: #cccccc; clear: both; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><em><a href="http://2.bp.blogspot.com/-hErTe7qBQ6E/UpjFjQ1hQWI/AAAAAAAAGFY/59iFdSiNX6s/s1600/201052789-701f248e-824b-4766-afef-ee01eff0fc83.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em><br /></em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<em style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family: verdana, geneva;"></span></em></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-hErTe7qBQ6E/UpjFjQ1hQWI/AAAAAAAAGFY/59iFdSiNX6s/s1600/201052789-701f248e-824b-4766-afef-ee01eff0fc83.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="424" src="http://2.bp.blogspot.com/-hErTe7qBQ6E/UpjFjQ1hQWI/AAAAAAAAGFY/59iFdSiNX6s/s640/201052789-701f248e-824b-4766-afef-ee01eff0fc83.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Milano Poesieinfiore</td></tr>
</tbody></table>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
</em><div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La poesia che si fa fiore, </div>
<div style="text-align: center;">
la carta che si fa denuncia</div>
<div style="text-align: center;">
dell'orrore... e noi </div>
<div style="text-align: center;">
a coglierne petali </div>
<div style="text-align: center;">
come speranze</div>
<div style="text-align: center;">
lasciate scivolare </div>
<div style="text-align: center;">
sull'asfalto.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-yZqaHQbqhPA/UpjFh42OPKI/AAAAAAAAGFI/-SGExu7UM7E/s1600/201052993-73eb690c-de23-4a3a-8e3a-eb4fe56423b3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: start;"><img border="0" height="424" src="http://2.bp.blogspot.com/-yZqaHQbqhPA/UpjFh42OPKI/AAAAAAAAGFI/-SGExu7UM7E/s640/201052993-73eb690c-de23-4a3a-8e3a-eb4fe56423b3.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Milano poesieinfiore</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Sempre a Milano in questi giorni è stato presentato presso la clinica Mangiagalli, lo spot <b><i><span style="color: red;">"La violenza non si cancella: fermati"</span></i></b>, realizzato da SVS-Donna aiuta Donna onlus, grazie anche ai finanziamenti della regione Lombardia, del Comune di Milano e di Adei Wizo (Associazione donne ebree d'Italia). E' il primo spot rivolto all'uomo. Alla fine del video, il numero verde dedicato agli uomini che decidono di 'fermarsi', di smettere di 'maltrattare' le donne.</div>
<div>
<br />
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object classid="clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=10,0,0,0" height="390" style="clear: left; float: left;" width="640"><param value="http://flv.kataweb.it/player/v4/player/player_v1a.swf" name="movie"></param>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h1 style="background-color: #cccccc; font-family: helvetica, sans-serif; font-size: 20px; font-style: normal; line-height: 21px; margin: 0px; padding: 30px 0px 0px; text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><em><a href="http://www.rivieramag.eu/art.php?id=828" style="text-decoration: none;" title="http://www.rivieramag.eu/art.php?id=828">
<span style="color: red; text-decoration: none;">La Giornata contro la violenza sulle donne a Genova</span></a></em></span></h1>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span>
<br />
<span style="text-align: start;"><em><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img alt="La Giornata contro la violenza sulle donne a Palazzo Ducale" itemprop="image" src="http://www.rivieramag.eu/images/donne-genova.jpg" style="border: 0px; margin: 0px auto; padding: 0px 0px 5px; text-align: center;" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Genova</td></tr>
</tbody></table>
</em></span><br />
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="text-align: start;"><em><span itemprop="articleBody" style="color: #222222; font-family: helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; line-height: 21px;"></span></em></span></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em><b><span style="color: red;">Scarpe rosse e l'acqua della fontana di piazza De Ferrari tinta dello stesso colore per ricordare le donne rimaste vittima di violenza.</span></b></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://you-ng.it/images/easyblog_images/Meladoro/Acqua%20tinta%20di%20rosso%20per%20ricordare%20la%20violenza%20sulle%20donne%201.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="424" src="http://you-ng.it/images/easyblog_images/Meladoro/Acqua%20tinta%20di%20rosso%20per%20ricordare%20la%20violenza%20sulle%20donne%201.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Genova fontana di Piazza Ferrari</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">Scarpe rosse anche a Roma...dove</span><span style="text-align: justify;"> </span><span style="text-align: justify;">il comune ha promosso numerose iniziative </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://bologna.repubblica.it/images/2013/11/01/165243068-cccda8a0-afb3-4b2f-a4b6-dbece37fea5f.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="390" src="http://bologna.repubblica.it/images/2013/11/01/165243068-cccda8a0-afb3-4b2f-a4b6-dbece37fea5f.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div>
<span style="text-align: justify;">che hanno avuto il loro apice nel pomeriggio di lunedì 25 novembre quando palazzo Senatorio è stato illuminato di rosso. </span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.si24.it/wp-content/uploads/2013/11/Giornata-internazionale-contro-violenza-sulle-donne-campidoglio-rosso-roma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://www.si24.it/wp-content/uploads/2013/11/Giornata-internazionale-contro-violenza-sulle-donne-campidoglio-rosso-roma.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma</td></tr>
</tbody></table>
<div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div>
<span style="text-align: justify;">Dopo il saluto in Campidoglio alla presenza del sindaco Marino, dell'assessore alle Pari opportunità e degli altri membri della giunta e del consiglio comunale, la piazza ha accolto gruppi e associazioni femminili protagoniste della manifestazione <i><b><span style="color: red;">“La violenza ci costa…la vita” </span></b></i>con letture, canti, testimonianze, flash-mob teatrali e performance...</span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://static.fanpage.it/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2013/11/giornata-contro-violenza-su-donne-300x225.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://static.fanpage.it/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2013/11/giornata-contro-violenza-su-donne-300x225.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma la violenza ci costa la vita </td></tr>
</tbody></table>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Anche a Firenze sono state organizzate iniziative per dire No alla violenza sulle donne. Un programma che presenta una serie di eventi, fino al 5 dicembre.<span style="background-color: white; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 13px; line-height: 21.328125px;"> </span>Il Comune di Firenze, inoltre, promuoverà una campagna di comunicazione con manifesti che, oltre a far riflettere, contengono l'indicazione concreta del numero da chiamare per trovare aiuto in caso di violenza: il 1522.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.obiettivotre.com/wp-content/uploads/2013/11/scarpe_piazza-santa-croce.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="360" src="http://www.obiettivotre.com/wp-content/uploads/2013/11/scarpe_piazza-santa-croce.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Scarpe rosse in piazza Santa Croce a Firenze</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
La Cgil Toscana scende in piazza con uno sciopero indetto nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Uno sciopero che non prevede un’effettiva sospensione dal lavoro, ma un momento di riflessione collettiva invitando a recarsi al lavoro con un abito o un accessorio di colore rosso: una sciarpa, un paio di calze, un fazzoletto. Il sindacato guidato da Susanna Camusso distribuirà 5000 cartoline, che dovranno essere affrancate e spedite al presidente della Camera, Laura Boldrini. La parte posteriore della cartolina recita una frase, che sintetizza il pensiero della più importante organizzazione sindacale italiana: <b><i><span style="color: red;">“La violenza contro le donne è una sconfitta per tutti”.</span></i></b></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/11/25/987651/images/2484537-violenza14.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="356" src="http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/11/25/987651/images/2484537-violenza14.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption">Femminicidio: no alla violenza sulle donne, il Flash mob in Santa Croce (NewPressPhoto)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’evento in Piazza S.Croce, si è svolto il 25, con l'esposizione ormai nota delle scarpe rosse per ricordare le donne scomparse, poi su proposta della commissione pari opportunità è stato esposto, un drappo rosso dal terrazzo del Salone dei Duecento.Infine venerdì 29 novembre, al Teatro 13 (via Nicolodi 2 inizio alle 20.30), è andata in scena la rappresentazione teatrale ‘Marcella o dell’uccisione dell’anima’. Ci sono poi il concorso, indetto da Arci Firenze, ‘A Zero Violenza!’ per un manifesto contro femminicidio e violenza sulle donne la cui premiazione è avvenuta oggi. Invece giovedì 5 dicembre, al Giardino dei Ciliegi, è in programma il laboratorio ‘La violenza invisibile’. </div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;">ANCHE BARI SI TINGE DI ROSSO</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://bari.repubblica.it/images/2013/11/25/191300447-3e57e714-c355-49ad-823e-a682d15fd01d.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="462" src="http://bari.repubblica.it/images/2013/11/25/191300447-3e57e714-c355-49ad-823e-a682d15fd01d.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il maltempo non ha fermato il corteo cittadino promosso dall'assessorato comunale barese al Welfare, insieme con una rete di circa 70 fra associazioni, enti e istituzioni, per dire no alla violenza maschile sulle donne in occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere. In circa 400, indifferentemente donne e uomini, si sono così radunati in piazza Umberto per raggiungere piazza del Ferrarese, attraversando via Sparano. Una significativa adesione, vista la pioggia, rivendicano i partecipanti, ognuno dei quali oltre a portare ombrelli al seguito indossava qualcosa di rosso. In corteo anche la figlia di Caterina Susca, la donna uccisa a Torre a Mare da un diciottenne nigeriano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2013/11/femminicidio-8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2013/11/femminicidio-8.jpg" width="255" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche <b><span style="color: red; font-size: x-large;">Perugia</span></b> ha fatto la sua parte alle ore 17 a Palazzo dei Priori con il flash mob <i><b><span style="color: red;">“percussioni, corpi in cerchio, parole di protesta”</span></b></i>, ed alle ore 18 in Piazza IV Novembre:<b><i><span style="color: red;"> “danza, percussioni, emozioni e pensieri appesi alla Fontana Maggiore, punti informativi sulla violenza di genere”</span></i></b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono anche felice di apprendere che Perugia è cresciuta sul fronte dell'assistenza alle donne e sulla sua emancipazione infatti sono in programma l'apertura di <span style="background-color: #f4f4f4; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 21px;">c</span>entri antiviolenza gestiti da operatrici professionali che hanno frequentato appositi corsi di formazione. Sono luoghi fisici in cui le donne vittime di violenza trovano aiuto, supporto psicologico e materiale, anche con i propri figli, se devono fuggire da situazioni non più sostenibili. I due centri di Perugia e Terni apriranno in gennaio. Ai centri saranno collegati anche i nuovi cinque punti di ascolto della rete regionale, aperti 24 ore al giorno per raccogliere segnalazioni e richieste di aiuto. In questi progetti operativi sono coinvolti altri Comuni e associazioni del volontariato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
Poi ci sono gli eventi virtuali ...tra questi ve ne voglio segnalare uno in particolare che ha termine oggi 30 novembre 2013 ed è organizzato dalla scrittrice poetessa <b>Maria Teresa Infante</b>* la quale si è proposta di creare questo evento <i><b><span style="color: red;">per proteggere e promuovere i diritti e la libertà delle donne, </span></b></i> come lei stessa scrive nella descrizione di <span style="color: red;"><b><i><a href="https://www.facebook.com/events/223411677837485/?source=1" target="_blank">Ciò che Caino non sa</a></i></b></span><br />
<span style="color: red;"><b><br /></b></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/events/223411677837485/?source=1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-prn2/1461187_10200775709343723_1595345796_n.jpg" width="450" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Clicca qui per partecipare e leggere le opere</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: red;"><b><br /></b></span>
<br />
Continua Maria Teresa scrivendo<br />
<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>"Nel mese scelto dall’UNESCO che vede il 25 novembre come giornata simbolo per <span style="color: red;">L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE</span>, ho voluto, dare il mio piccolo contributo, per proteggere e promuovere i diritti e la libertà delle donne: ho sentito la necessità di parlarne alla maniera che conosco in una pagina che non è contro l’uomo, in quanto sesso contrapposto, ma è a difesa del diritto di essere donna, una pagina di sensibilizzazione aperta a tutti coloro che hanno qualcosa da dire con la loro arte, che sia poetica, pittorica, o fotografica, per dare voce al rispetto reciproco nella condivisione comune di emozioni sentite."</i></i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i><br /></i></i></div>
<i>
</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune poesie contenute nell'evento e presenti nella raccolta <span style="color: red;"><i><b>"Quando parlerai di me"</b></i></span> le lascio qui a testimonianza di quanti si impegnano giornalmente in difesa delle donne...<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-frc3/521529_4521025112349_1025651051_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-frc3/521529_4521025112349_1025651051_n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red;">Coccinella</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Sul salice ha lasciato</div>
<div style="text-align: center;">
i suoi occhi neri e veri,</div>
<div style="text-align: center;">
per confondere le lacrime</div>
<div style="text-align: center;">
col pianto delle foglie,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
e gliele asciuga il vento,</div>
<div style="text-align: center;">
e le rapisce pioggia</div>
<div style="text-align: center;">
e l’orma le calpesta</div>
<div style="text-align: center;">
e non le chiede scusa.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Son lacrime di vetro</div>
<div style="text-align: center;">
e non le vedi al sole,</div>
<div style="text-align: center;">
ma tagliano le mani</div>
<div style="text-align: center;">
se stringi per fermarle,</div>
<div style="text-align: center;">
e aprono ferite</div>
<div style="text-align: center;">
di antiche cicatrici,</div>
<div style="text-align: center;">
richiuse dai lucchetti</div>
<div style="text-align: center;">
di maschie vanità.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Lasciala andare via,</div>
<div style="text-align: center;">
lascia che dia il sorriso</div>
<div style="text-align: center;">
al salice che muore,</div>
<div style="text-align: center;">
e che diventi arbusto</div>
<div style="text-align: center;">
non più soltanto ramo.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Lasciala andare via,</div>
<div style="text-align: center;">
lei vuole essere aria</div>
<div style="text-align: center;">
soffiare sulle menti,</div>
<div style="text-align: center;">
e vuole essere nuvola</div>
<div style="text-align: center;">
scrosciare sopra i tetti.</div>
<div style="text-align: center;">
Slega le sue caviglie</div>
<div style="text-align: center;">
ha i lividi del tempo.</div>
<div style="text-align: center;">
E scioglile i capelli</div>
<div style="text-align: center;">
e panni stesi al vento</div>
<div style="text-align: center;">
tra i vicoli del mondo</div>
<div style="text-align: center;">
si inebrieranno al sole.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Lasciala a piedi scalzi,</div>
<div style="text-align: center;">
falle sentire l’erba</div>
<div style="text-align: center;">
vestita di rugiada,</div>
<div style="text-align: center;">
falla ballare nuda</div>
<div style="text-align: center;">
nel canto del mattino,</div>
<div style="text-align: center;">
e come coccinella</div>
<div style="text-align: center;">
riposerà su un petalo,</div>
<div style="text-align: center;">
arrossirà di un tocco,</div>
<div style="text-align: center;">
e timida e gioiosa</div>
<div style="text-align: center;">
poi proverà a volare.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Lasciala andare via</div>
<div style="text-align: center;">
lei vuole solo i prati.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Maria Teresa Infante</div>
<div style="text-align: center;">
dalla silloge "Quando parlerai di me" 2012</div>
<div style="text-align: center;">
@ tutti i diritti riservati</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<b><b><span style="color: red;">Mela a metà</span></b></b></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Dono fedele</div>
<div style="text-align: center;">
cuore di terra</div>
<div style="text-align: center;">
ogni stagione </div>
<div style="text-align: center;">
ti vede figlia e</div>
<div style="text-align: center;">
del reame sei la più bella.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Rapita al padre</div>
<div style="text-align: center;">
ancora vergine</div>
<div style="text-align: center;">
o quando il sole</div>
<div style="text-align: center;">
ti ha già sposata.</div>
<div style="text-align: center;">
La serpe atavica</div>
<div style="text-align: center;">
mai condannata</div>
<div style="text-align: center;">
ti ha resa rea:</div>
<div style="text-align: center;">
o tentatrice</div>
<div style="text-align: center;">
o dolce invito.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Mela a metà</div>
<div style="text-align: center;">
o presa a morsi</div>
<div style="text-align: center;">
o fatta a pezzi,</div>
<div style="text-align: center;">
gustan la polpa</div>
<div style="text-align: center;">
e i semi antichi</div>
<div style="text-align: center;">
come coriandoli</div>
<div style="text-align: center;">
lasciano al vento.</div>
<div style="text-align: center;">
Bocche voraci</div>
<div style="text-align: center;">
ti hanno spogliata</div>
<div style="text-align: center;">
e lasciata nuda</div>
<div style="text-align: center;">
in un campo di grano.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Mela a metà</div>
<div style="text-align: center;">
rinascerai</div>
<div style="text-align: center;">
come una sposa </div>
<div style="text-align: center;">
ti vestirai</div>
<div style="text-align: center;">
e un’altra mano</div>
<div style="text-align: center;">
ti coglierà.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Maria Teresa Infante</div>
<div style="text-align: center;">
dalla silloge "Quando parlerai di me" 2012</div>
<div style="text-align: center;">
@ tutti i diritti riservati</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i style="color: red;"><b>Dirai di me</b></i></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me </div>
<div style="text-align: center;">
digli dei miei occhi scuri e stanchi </div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me </div>
<div style="text-align: center;">
digli che ero acqua senza mare </div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me </div>
<div style="text-align: center;">
digli che ero luna</div>
<div style="text-align: center;">
in fondo a un pozzo</div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me </div>
<div style="text-align: center;">
avrai graffi e solchi sulla schiena</div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me</div>
<div style="text-align: center;">
avrai dei da pregare senza altari </div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me</div>
<div style="text-align: center;">
avrai vetri e piume tra le mani</div>
<div style="text-align: center;">
Quando parlerai di me </div>
<div style="text-align: center;">
saprai che non mi hai mai trovata</div>
<div style="text-align: center;">
saprai che io ti ho inventato </div>
<div style="text-align: center;">
saprai di parole controvento </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E se parlerai di me</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
sorriderai piangendo...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<div>
Maria Teresa Infante</div>
<div>
dalla silloge "Quando parlerai di me" 2012</div>
<div>
@ tutti i diritti riservati</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Potete leggere altre poesie di Maria Teresa Infante nel sito di <a href="http://www.oceanonellanima.it/" target="_blank">Oceano nell'anima</a></div>
<div>
<br /></div>
</div>
<div>
<span style="text-align: start;"><em></em></span><a href="http://1.bp.blogspot.com/-Ti7uJQwoyGY/UpjFkyATtQI/AAAAAAAAGFs/dYTtGFGS41w/s1600/201053516-c4f22396-b81d-49f0-837e-55df31d48751.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="424" src="http://1.bp.blogspot.com/-Ti7uJQwoyGY/UpjFkyATtQI/AAAAAAAAGFs/dYTtGFGS41w/s640/201053516-c4f22396-b81d-49f0-837e-55df31d48751.jpg" width="640" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
Dovremmo sempre camminare</div>
<div style="text-align: center;">
su un tappeto di poesie in fiore</div>
<div style="text-align: center;">
e se non possiamo farlo </div>
<div style="text-align: center;">
e se questo non è nostro diritto </div>
<div style="text-align: center;">
allora è arrivato davvero</div>
<div style="text-align: center;">
il momento di gridare:</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b><span style="color: red; font-style: italic;">LIBER</span>i<span style="color: red; font-style: italic;">AMO</span>ci</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="font-weight: bold;">*Maria Teresa Infante</b> è nata a san Severo (Fg) il 20 marzo 1961. Ha pubblicato i suoi scritti in una prima silloge poetica "Quando parlerai di me" Ediz. Rei (CN) nel novembre 2012. Presente in alcune Antologie, quali: Anime in poesia e Mille voci per Alda. Finalista con tre liriche nel primo Concorso che la vede come partecipante "L'oceano nell'anima" del sito web di Massimo Massa, in cui, successivamente entra a far parte della Redazione. Sesta al Premio Letterario Osservatorio di Bari con "Nei suoi panni"; due poesie selezionate al concorso "Premio Alda Merini" di Catanzaro, di cui "Voglio sentire", ottiene la seconda posizione. Si classifica seconda anche nell'estemporanea di poesia di Roma con "Il mondo fuori".<br />
<h2>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><br /></span></div>
<b><div style="text-align: center;">
<b><span style="color: red; font-size: x-large;">PREMIO ALDA MERINI DI POESIA</span></b></div>
</b></h2>
<a href="https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/p280x280/1468560_647371001979714_81484633_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/p280x280/1468560_647371001979714_81484633_n.jpg" width="224" /></a>Parlando di donne e di Alda Merini vi ricordo <span style="color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 21.4375px;"><b> </b></span></span>la terza edizione del Premio "Alda Merini" di poesia a Catanzaro: iniziativa letteraria, molto seguita, che in sole due edizioni è diventata la prima del genere in Italia per numero di adesioni e che, proprio per la sua altissima qualità, ha ricevuto l'adesione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Promossa dall'<b>Accademia dei Bronzi </b>e dalle <b>Edizioni Ursini</b>, all'edizione di quest'anno hanno già aderito il maestro Giovanni Nuti, interprete dei testi della Merini; la figlia di Alda, Emanuela Carniti, e il noto orafo crotonese Michele Affidato che realizzerà i premi in argento previsti per i vincitori.<br />
<br />
Al premio si partecipa gratuitamente, inviando da una a tre poesie inedite, a tema libero, ciascuna delle quali non deve superare i 30 versi. Le poesie, firmate su ogni foglio e corredate dell'indirizzo dell'autore, dovranno essere spedite all'Accademia dei Bronzi, Via Sicilia, 26 - 88100 Catanzaro, entro il 10 dicembre 2013. Per eventuali chiarimenti o per richiedere il regolamento di partecipazione è possibile scrivere a <a href="mailto:premioaldamerini@libero.it">premioaldamerini@libero.it</a> o inviare un fax al n. 0961.782980. Le migliori opere partecipanti saranno pubblicate in un'apposita antologia, dal titolo "Ho conosciuto Gerico", che l'Accademia dei Bronzi presenterà nel corso della cerimonia di premiazione programmata per il mese di aprile 2014.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/1472757_645326722184142_1408834915_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="303" src="https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/1472757_645326722184142_1408834915_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Ho partecipato anche io a questa edizione (come anche lo scorso anno) inviando una lirica molto forte dal titolo <i><span style="color: red;">Metempsicosi</span></i> che parla proprio del dolore di una donna e della sua resurrezione... dolore e speranza in un unicum spazio-temporale che raccoglie emozioni, misticismo e denuncia sociale.<br />
<br />
Voglio chiudere così oggi...<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.digitalbay.it/accademiadeibronzi/news.asp?id=6" target="_blank"><img border="0" height="418" src="http://www.digitalbay.it/public/accademiadeibronzi/news/126.jpg" width="640" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
<br />
Valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: #cccccc; color: #333333; font-family: verdana, geneva; font-size: small; line-height: 16px; margin: 0cm 0cm 0pt;">
<br /></div>
<span style="text-align: start;"><em>
</em></span></div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-43657059534428774282013-11-09T08:49:00.001-08:002013-11-09T08:49:28.751-08:00Mindfulness. Sconfiggere lo stress meditando<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><br /><div style="text-align: center;">
<span style="color: #1b1b1b; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 23px;"><b>Sei stressato? Scoprilo con lo stress test!</b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #1b1b1b; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 23px;"><b>Clicca sull'immagine!</b></span></span></div>
<br /><a href="http://www.psicologi-psicoterapeuti.it/test/stress.html" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="382" src="http://2.bp.blogspot.com/-Zhg1jcleLMQ/Un5dFpMM90I/AAAAAAAAF9E/rG8IJOkjFUY/s640/stress_h_partb.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">STRESS TEST</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<b><div style="text-align: justify;">
<b>Lo stress: suggerimenti</b></div>
</b><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
–Le sorgenti di stress sono così numerose e variegate da richiedere soluzioni specifiche. Tuttavia un primo e valido aiuto, in tutte le circostanze, può venire dalla capacità di riconoscere che si è stressati. In una vita frenetica come quella odierna non siamo infatti abituati ad ascoltarci e, spesso, dobbiamo aspettare sintomi talvolta anche seri per cominciare a pensare un po’ di più a noi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per riconoscere se si è stressati è sufficiente porsi alcune semplici domande: </div>
<div style="text-align: justify;">
-«Mi sento in forze»? </div>
<div style="text-align: justify;">
-«Faccio pensieri ottimistici e creativi?» </div>
<div style="text-align: justify;">
-«Sto sviluppando nella mia mente l’idea di evadere o di scappare?» </div>
<div style="text-align: justify;">
-«Ho dei sintomi tra quelli descritti nel testo, da alcune settimane?» </div>
<div style="text-align: justify;">
Esse forniscono il quadro della situazione. A ognuno spetta ovviamente la responsabilità di prendere in mano la situazione, sebbene in periodi di grande stress è difficile essere lucidi anche su questo punto. Un blando rilassamento, favorito da tecniche di massaggio dolce e superficiale, oppure da una distensione immaginativa, potrebbe aiutare a focalizzare la situazione e iniziare un percorso utile a uscire dallo stress.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Cos'è lo stress? E perché dallo stress si origina la malattia?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo stress è una sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica.Ogni stressor che perturba l'omeostasi dell'organismo richiama immediatamente delle reazioni regolative neuropsichiche, emotive, locomotorie, ormonali e immunologiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche eventi di vita quotidiana possono portare a mutazioni anche radicali dovute all'adattamento. Malgrado ciò, l'adattamento è un'attività complessa che si articola nella messa in atto di azioni finalistiche destinate alla gestione o soluzione dei problemi, alla luce della risposta emotiva soggettiva suscitata da tali eventi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="padding: 3px 0px 5px;">
<strong style="background-color: white; color: #1b1b1b; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 23px;">Stress: cos’è</strong><span style="color: #666666; font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px; line-height: 23px;">. </span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo stress è uno stato di maggiore attivazione dell’organismo rispetto alla norma, come risposta di adattamento a situazioni e contesti percepiti come problematici o pericolosi. A livello fisico è sostenuto principalmente dagli ormoni adrenalina e cortisolo, prodotti dalle ghiandole surrenali. Lo stress può essere acuto o cronico e il suo perdurare nel tempo può portare a sintomi psicofisici e predisporre all’insorgenza di alcune malattie, tra cui in particolare quelle gastroenteriche e cardiovascolari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Stress: che cosa vuol dire.</b></div>
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Lo stress è costituito da uno stato di allerta che ha, almeno all’inizio, una funzione importante e salutare: il soggetto sente la presenza di pericoli, oggettivi o immaginari ma vissuti sempre come reali, che mettono a rischio il suo equilibrio psicoemotivo oppure di condizioni che richiedono una risposta immediata ed efficace. Di conseguenza si “allerta” per essere in grado di superarle queste situazioni. Tuttavia lo stress può trasformarsi, da stato temporaneo di attivazione delle risorse, una condizione patologica di continua ansia o sovraffaticamento psichico del tutto slegata da una qualche funzione utile. La maggior parte delle fonti di stress “patologico” sono: la paura del giudizio; il timore di non farcela e che le cose “vadano male”; la paura degli imprevisti, la preoccupazione di un possibile un disastro economico, di una separazione, di una perdita. Lo stress, inoltre, può diventare uno stile di vita al punto che mente e corpo a volte lo preferiscono rispetto a uno stato di rilassamento. Ciò può avere una funzione evolutiva: se lo stato di allerta lascia il campo all’abitudine troppo velocemente, l’organismo può trovarsi indifeso rispetto a pericoli inaspettati. </div>
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Gli ormoni che entrano in gioco con lo stress sono carichi di importanti valenze simboliche: il cortisolo rappresenta l’istinto alla sopravvivenza, la capacità di cavarsela di fronte a ogni situazione. Tanto è vero che chi ha subìto un forte trauma nell’infanzia, per esempio una separazione affettiva, soprattutto dalla madre, tende a mantenere alti livelli di cortisolo nel sangue e quindi la tendenza a stare in allerta, anche da adulto, quando l’evento è ormai archiviato. L’adrenalina, che costituisce la “benzina” per le funzioni cardiocircolatorie (cuore e pressione arteriosa) rappresenta invece il senso di pienezza della vita. È legata perciò alle intense emozioni. Non è un caso che nella quotidianità molte persone cerchino costantemente situazioni “cariche di adrenalina”, a indicare il bisogno di percepirsi e di sentirsi vivi, anche se ciò può spingere a rischi.</div>
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Lo stress si esprime di solito attraverso sintomi psichici come ansia, attacchi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi, tic; oppure fisici come tensione muscolare, cefalea, gastrite, ipertensione, colite, dermatite, tachicardie, stanchezza cronica. </div>
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<span style="font-size: x-large;"><b>Imparare a meditare per combattere lo stress</b></span><div>
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span><div style="text-align: justify;">
Un aiuto per rilassare la mente e il corpo può venire dal alcune tecniche meditative. </div>
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Meditare in tibetano si dice Gom che significa familiarizzare, abituare. La meditazione è un esercizio per la mente capace di renderla più consapevole, calma e positiva.</div>
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Se il corpo non fa mai esercizio fisico diminuisce la sua capacità di muoversi agilmente, lo stesso vale per la mente. Siamo abituati a sollecitarla in continuazione. La meditazione, invece, ci consente di non dipendere più da stimoli esterni modificando il nostro solito modo di affrontare la vita.</div>
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<div style="background-color: #fafafa; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 18px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong class="questions_title" style="background-color: #f7f7f7; border-bottom-color: rgb(204, 204, 204); border-bottom-style: solid; border-width: 0px 0px 1px; display: block; margin: 0px; padding: 2px 6px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">La meditazione può aiutare a controllare reazioni negative?</strong></div>
<div style="background-color: #fafafa; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.5px; margin-bottom: 18px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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Anche la nostra mente, come il nostro corpo, obbedisce a delle abitudini.<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Esserne consapevoli è l’unico modo per modificare questi atteggiamenti.</strong> Ad esempio, se sono una persona che si arrabbia facilmente più mi arrabbio più tenderò ad arrabbiarmi.</div>
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Finché si tratta di reazioni positive non ci sono problemi, ma<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> se sono reazioni negative e sentimenti difficili da controllare allora abbiamo la netta sensazione di non essere noi a decidere</strong>. Ecco perché è importante conoscere se stessi e avere la consapevolezza dei propri pensieri. La meditazione ci aiuta proprio a lavorare sulle abitudini e sugli atteggiamenti negativi acquisiti negli anni. Meditare non vuol dire svuotare la mente, ma direzionarla verso qualcosa di più costruttivo.</div>
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Qui in questo video ho caricato una bellissima meditazione che uso personalmente e che mi aiuta a combattere lo stress, ma nel web ne trovate moltissime, l'unico consiglio che posso darvi è di iniziare sempre dalla respirazione. Il respiro consapevole è la prima tecnica di meditazione e rilassamento che porta benefici a tutto l'organismo. Quando siete in grado di concentrarvi sul respiro potete passare ad altre tecniche di meditazione.</div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/h1GlfgoamFs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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Alcune tecniche per combattere lo stress le trovate invece qui<br />
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<h2 style="text-align: center;">
<b><a href="https://drive.google.com/file/d/0BwMTvYCkpDDeOVVOU3p1anNUblk/edit?usp=sharing" target="_blank">LA GESTIONE EFFICACE DELLO STRESS</a></b></h2>
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In questo libro invece<b><i> Il programma Mindfulness </i></b>trovate moltissime tecniche per combattere lo stress, l'ansia, il panico, la depressione, il dolore cronico ecc.... Io sto aspettando che mi arrivi a casa per leggerlo e imparare nuove tecniche anche per la gestione del dolore della mia malattia.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-programma-mindfulness-libro.php?pn=3187" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-usZEcb0qhiY/Un5iDIPszpI/AAAAAAAAF9U/R9eXYsg7fVg/s640/il-programma-mindfulness-libro-2-cd-mp3-libro-65784.jpg" width="454" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Clicca qui per lo sconto del 15% sul prezzo di copertina</td></tr>
</tbody></table>
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<h1 class="titolo home" itemprop="name" style="background-color: white; background-image: url(http://s0.macrolibrarsi.it/img/bg_h1_home.gif?v1); background-repeat: repeat no-repeat; clear: left; color: #222222; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 1.4em; height: 27px; line-height: 27px; margin: 5px 0px 0px; padding: 0px 10px; position: relative;">
Meditazione per l’ansia e lo stress</h1>
<div class="cont-txt" style="background-color: white; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 15px; margin: 0px 0px 0px 10px; padding: 5px 8px; width: 509px;">
<h2 style="color: #464243; font-size: 1.1em; font-style: italic; margin: 3px 0px 5px; padding: 0px;">
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/speciali/meditazione-per-l-ansia-e-lo-stress.php" target="_blank">Leggi in anteprima un brano estratto dal capitolo 7 del Libro "Il Programma Mindfulness"</a></h2>
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<b><span style="font-family: sans-serif; font-size: x-small;"><span style="line-height: 19.1875px;">Ma</span></span> cos'è la Mindfulness?</b><br /></div>
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In ambito psicologico significa essenzialmente “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni.</div>
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Il concetto di <a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-programma-mindfulness-libro.php?pn=3187" target="_blank">Mindfulness</a> deriva dagli insegnamenti del Buddismo (Vipassana), dello Zen e dalle pratiche di meditazione Yoga, ma solo ultimamente questo modello è stato assimilato ed utilizzato come paradigma autonomo in alcune discipline psicoterapeutiche italiane, europee e d'oltre oceano.</div>
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Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell'hic et nunc, intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.</div>
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<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-programma-mindfulness-libro.php?pn=3187" target="_blank">Gli interventi terapeutici mindfulness-based</a> riguardano principalmente la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), sviluppata da Jon Kabat-Zinn nel 1979 presso il Medical Center della University of Massachusetts.</div>
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Queste tecniche, derivate sostanzialmente dalla terapia cognitiva classica, sono asservite al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore.</div>
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Leggiamo ora cosa ci promette questo volume</div>
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Descrizione di Il Programma Mindfulness - Libro</div>
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Stress e dolore sono quasi inevitabili al giorno d’oggi, poiché fanno ormai parte della condizione umana.</div>
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Spesso possono renderci irritabili, tesi, sopraffatti e demotivati. La chiave per mantenere l’equilibrio consiste nel rispondere allo stress non tanto con la frustrazione e l’autocritica, quanto piuttosto con la consapevolezza della piena presenza mentale senza giudizio, riferita al corpo e alla mente.</div>
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Impossibile? </div>
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In realtà, è più facile di quanto sembri.</div>
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In poche settimane, potrete ridurre lo stress con Il Programma Mindfulness, un metodo clinicamente testato per alleviare lo stress, l'ansia, il panico, la depressione, il dolore cronico e una vasta gamma di problemi di salute.</div>
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Questo potente approccio viene insegnato nelle aule e cliniche di tutto il mondo e mostra come potete concentrarvi sul momento presente allo scopo di cambiare permanentemente la vostra modalità di gestione dello stress.</div>
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Con questo manuale, imparerete a sostituire le abitudini che generano il vostro stress con altre abitudini, basate sulla piena consapevolezza: un’abilità che porterete con voi per il resto della vostra vita. </div>
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Bene appena mi arriverà ve lo saprò dire! ...e allora mi raccomando </div>
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<span style="font-size: x-large;"><i>LIBER</i>i<i>AMO</i>ci dallo stress</span></div>
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Fonti:<br />
Dizionario Riza<br />
www.wisesociety.it<br />
www.curenaturali.it<br />
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nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-71331824619597308382013-11-08T17:01:00.001-08:002013-11-09T02:36:08.430-08:00L'Universo dal nulla<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-dTFMHQpH430/Un4NQ2lG9xI/AAAAAAAAF7E/q-kxFjpzOEA/s1600/pentacolo+finito.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://3.bp.blogspot.com/-dTFMHQpH430/Un4NQ2lG9xI/AAAAAAAAF7E/q-kxFjpzOEA/s640/pentacolo+finito.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pentacolo, dipinto all'acqua di Valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">♥ AMORE COSMICO ♥</span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">
</span>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><br /></span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">Un pensiero sfiora il cuore e l'accarezza,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">un pensiero che giunge dalle profondità del Cosmo ....</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">Lì dove ogni anima si ricongiunge alla fonte d'amore,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">principio e fine dell'assoluto,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">abbraccio universale dello spirito divino</span><span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"> </span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">che dimora in ogni luogo e in ogni tempo,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">lì dove la distanza e il tempo non esistono,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">nell'altalena dell'eterno divenire, tra luce e oscurità,</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">tutto è perfettamente chiaro</span><span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"> </span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">nella sua splendida imperfezione</span><span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"> </span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">e trova riparo nelle dimore cosmiche dell'Amore .</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">__________________________</span><wbr style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"></span><span style="font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">____________________</span></div>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">
</span>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;">( Valentina Meloni)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12.727272033691406px; line-height: 17.99715805053711px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gA875ZehRIc/Un1-ZVh_4ZI/AAAAAAAAF5k/xtls_XZMlXU/s1600/universo-741375.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-gA875ZehRIc/Un1-ZVh_4ZI/AAAAAAAAF5k/xtls_XZMlXU/s640/universo-741375.jpg" width="640" /></a></div>
<br /></div>
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<div style="text-align: justify;">
Battiato canta: <b><i>"Tutto l'Universo obbedisce all'amore"</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Pierre Teilhard de Chardin dice: <i><b>"Il cosmo è coeso non in virtù della materia ma dello spirito"</b></i><br />
<i><b><br /></b></i></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il Cosmo non è puro spirito e allora da cosa ha origine? Il Big Bang cosa contiene? Perchè si produsse questa esplosione, cosa esplose e cosa c'era prima? Perchè siamo qui? Da dove veniamo? L'Universo ha davvero un'inizio e una fine? E se sì come siamo fatti? <br />
<br />
A queste domande ha cercato di rispondere <b>Lawrence Maxwell Krauss </b><span style="text-align: justify;"> fisico, astronomo e saggista statunitense. Professore di fisica, di astronomia ed ex direttore del dipartimento di fisica alla Case Western Reserve University è autore di numerosi libri di successo tra cui La fisica di Star Trek.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella prefazione al suo " L'Universo dal nulla" egli dice:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"La diretta genesi di questo libro può essere fatta risalire all'ottobre 2009, quando tenni una conferenza dallo stesso titolo a Los Angeles. Con mia grande sorpresa, il video di questa conferenza su YouTube, reso disponibile dalla Richard Dawkins Foundation, ha avuto un successo straordinario con più di ottocentocinquantamila visualizzazioni fino a questo momento, e diverse sue parti sono state utilizzate da comunità sia di atei che di credenti nei loro dibattiti."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">Come ha fatto l'Universo a nascere dal nulla? In questo documentario cerchiamo di scoprire come un punto minuscolo,più piccolo di una particella atomica si è trasformato nel vasto universo che vediamo oggi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/-KTlakuE9pI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Grazie all'evidente interesse per questo argomento, e anche come conseguenza di alcuni dei fuorvianti commenti circolati sulla rete e su vari media in seguito alla mia conferenza, ho pensato che sarebbe stato utile presentare in questo libro una descrizione più completa delle idee che avevo espresso allora. Qui potrò anche cogliere l'opportunità di aggiungere le argomentazioni che avevo presentato in quella circostanza, incentrate quasi completamente sulle recenti rivoluzioni nella cosmologia che hanno cambiato la nostra rappresentazione dell'universo, insieme alla scoperta dell'energia e della geometria dello spazio, e che discuterò nei primi due terzi di questo libro."</i></div>
<div>
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__l-universo-dal-nulla.php?pn=3108" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-k_0otrHU8zQ/Un175GXiVeI/AAAAAAAAF5Y/aXx9fy0Uurs/s640/universo-dal-nulla.jpg" width="420" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__l-universo-dal-nulla.php?pn=3108" target="_blank">clicca qui per avere lo sconto del 15%</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;">Lawrence Maxwell Krauss</b>, pioniere della fisica teorica, inchioda la nostra attenzione con questastoria cosmologica che illustra gli ultimi innovativi progressi scientifici, ribaltando le prospettive dei più discussi interrogativi filosofici. Osservazioni sperimentali e sconvolgenti nuove teorie suggeriscono che non soltanto qualcosa può sorgere dal nulla, ma che qualcosa sorgerà sempre dal nulla, indipendentemente dall’esistenza di Dio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">"La cosa sorprendente è che ogni atomo nel tuo corpo viene da una stella che è esplosa. E gli atomi nella tua mano sinistra vengono probabilmente da una stella differente da quella corrispondente alla tua mano destra. È la cosa più poetica che conosco della fisica:</span></i><i><span style="font-size: large;">Tu sei polvere di stelle.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Voi non potreste essere qui se le stelle non fossero esplose, perché gli elementi che concernono l'evoluzione – il carbonio, l'azoto, l'ossigeno, il ferro – non furono creati all'inizio del tempo. Sono stati creati nella fornace nucleare delle stelle, e il solo modo perché si trovassero nel tuo corpo, non è se non che le stelle fossero così gentili da esplodere. Dunque, dimentica Gesù. Le stelle sono morte perché tu potessi essere qui adesso."</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="text-align: start;"><span style="font-size: large;">(da A Universe From Nothing, Free Press, 2012)</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;"><br /></span></i></div>
<span style="font-size: x-small;">The amazing thing is that every atom in your body came from a star that exploded. And, the atoms in your left hand probably came from a different star than your right hand. It really is the most poetic thing I know about physics:<br />You are all stardust.<br />You couldn't be here if stars hadn't exploded, because the elements – the carbon, nitrogen, oxygen, iron, all the things that matter for evolution – weren't created at the beginning of time. They were created in the nuclear furnaces of stars, and the only way they could get into your body is if those stars were kind enough to explode. So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. </span></div>
</div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
L'energia si trasforma in materia, è questo il concetto sorprendente che Einstein ha elaborato tra il 1905 e il 1913, scoprendo quello che viene chiamato il principio di relatività...<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-YvuU8p2d1Ew/Un2H7oM8lSI/AAAAAAAAF50/dVZMQvb_mOU/s1600/227282_214217365264451_161809730505215_798101_4212813_n+(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-YvuU8p2d1Ew/Un2H7oM8lSI/AAAAAAAAF50/dVZMQvb_mOU/s640/227282_214217365264451_161809730505215_798101_4212813_n+(2).jpg" width="632" /></a></div>
<div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
E io sono qui adesso per consigliarvi questo libro... perché il nostro motto è<span style="font-size: x-large;"> <b><i> </i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b><i>LIBERiAMOci</i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Sì liberiamoci, dai luoghi comuni e dalle credenze, dai falsi miti e dall'ignoranza, in ogni caso liberiamo il pensiero nella lettura! Siamo atomi di silenzio nati dal nulla...<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-V4r79gNYH1E/Un4LuA0NQdI/AAAAAAAAF6U/fqKfPN-reWo/s1600/arcobaleno+finito.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="470" src="http://2.bp.blogspot.com/-V4r79gNYH1E/Un4LuA0NQdI/AAAAAAAAF6U/fqKfPN-reWo/s640/arcobaleno+finito.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Arcobaleno di Valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-qgqrO1qxc1A/Un4MTmTvXRI/AAAAAAAAF6s/jmRyJtkWPkc/s1600/riflesso+di+specchio.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="446" src="http://4.bp.blogspot.com/-qgqrO1qxc1A/Un4MTmTvXRI/AAAAAAAAF6s/jmRyJtkWPkc/s640/riflesso+di+specchio.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Riflesso di specchio di valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-vEABaLKzYV8/Un4MaX9fmbI/AAAAAAAAF68/7v2RI_St-sI/s1600/specchio+1.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="http://3.bp.blogspot.com/-vEABaLKzYV8/Un4MaX9fmbI/AAAAAAAAF68/7v2RI_St-sI/s640/specchio+1.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Specchio di Valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-fRrlKZP0WK4/Un4NSiqd-mI/AAAAAAAAF7Y/pG-WQwr3d_U/s1600/discesa+finito.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-fRrlKZP0WK4/Un4NSiqd-mI/AAAAAAAAF7Y/pG-WQwr3d_U/s640/discesa+finito.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Discesa di Valentina Meloni</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-m0-n_B5av4w/Un4NRbufxMI/AAAAAAAAF7Q/nbNqzt53fTU/s1600/la+porta+dell%2527amore+%25281%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="http://3.bp.blogspot.com/-m0-n_B5av4w/Un4NRbufxMI/AAAAAAAAF7Q/nbNqzt53fTU/s640/la+porta+dell%2527amore+%25281%2529.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La porta dell'amore di Valentina Meloni </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-SoHSGOd4_yo/Un4NW1x05AI/AAAAAAAAF7g/qqiP9BZZuv8/s1600/universo+finito.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-SoHSGOd4_yo/Un4NW1x05AI/AAAAAAAAF7g/qqiP9BZZuv8/s640/universo+finito.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Universo di Valentina Meloni </td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-28332215476836174272013-11-04T02:29:00.001-08:002013-11-04T03:56:33.101-08:00Yogananda-Piccole grandi storie del maestro<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__yogananda-piccole-grandi-storie-del-maestro.php?pn=3108" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-9hZq0cXybec/UndzBULplUI/AAAAAAAAF2c/31XhxBWjaOI/s640/yogananda-piccole-grandi-store-maestro.jpg" width="448" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px;">Clicca qui per acquistare con lo sconto del 15%</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Paramhansa Yogananda nacque nel 1893 a Gorakhpur, in India, come Mukunda Lal Ghosh, da una famiglia benestante del Bengala. Divenne discepolo a diciassette anni del grande swami Sri Yukteswar (a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya), presso il cui ashram rimase dieci anni. Nel 1915, dopo la laurea presso l'Università di Calcutta, entrò a far parte dell'ordine monastico del suo maestro, ricevendo il nome di swami Yogananda. Nel 1920 giunse a Boston, in qualità di rappresentante per l'India al Congresso internazionale dei leader religiosi. Qui, nello stesso anno, fondò l’associazione religiosa Self Realization Fellowship (SRF), poi stabilita definitivamente a Los Angeles nel 1925, attraverso la quale per oltre trent'anni, con innumerevoli viaggi, conferenze e lezioni, espose al mondo occidentale gli insegnamenti dello Yoga e della meditazione. Nel 1935 compì un lungo viaggio tra Europa e Africa per fermarsi poi, oltre un anno, in India, dove il suo maestro Sri Yukteswar gli conferì il titolo monastico di Paramahansa (cigno supremo). Entrò nel mahasamadhi il 7 marzo 1952, lasciando sia all'Oriente che all'Occidente un'immensa eredità di ordine spirituale e morale, testimoniata e diffusa nel mondo, così come in Italia, dai numerosi centri SRF esistenti. Gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda sono contenuti nel libro Autobiografia di uno yogi e in molti suoi scritti, tra lezioni, discorsi e commenti, conservati e divulgati dalla SRF e pubblicati, direttamente o per suo conto, in oltre 25 paesi. </div>
</div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px;">
<div style="text-align: justify;">
In India entrò in stretto contatto col Mahatma Gandhi e con lui condivise gli ideali della resistenza passiva e della non violenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-5YUWxTSThXc/Und4BHxsEJI/AAAAAAAAF20/XFmQTWf28Wo/s1600/yoga.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="637" src="http://2.bp.blogspot.com/-5YUWxTSThXc/Und4BHxsEJI/AAAAAAAAF20/XFmQTWf28Wo/s640/yoga.gif" width="640" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
« O Gandhi! Le folle ti hanno giustamente definito Mahatma grande anima grazie alla tua presenza molte prigioni si sono trasformate in templi. Se pure costretto al silenzio, la tua voce parve divenire più potente e risonare in tutto il mondo. Il tuo messaggio di vittoria frutto dello Satyagrah (adesione alla verità) ha toccato la coscienza del genere umano. Confidando in Dio anziché nei cannoni, hai compiuto un'impresa senza precedenti nella storia: hai liberato una grande nazione dal dominio straniero senza odio ne spargimento di sangue. Quando sei caduto morente al suolo – tre pallottole esplose dall'arma di un pazzo contro il tuo fragile corpo consumato dal digiuno – le tue mani si sono sollevate spontaneamente in un dolce gesto di perdono ..... La non violenza è nata fra gli uomini e continuerà a vivere; è la messaggera della pace nel mondo. »</div>
<div style="text-align: center;">
(<span style="text-align: justify;">Sussurri dall'Eternità</span>)</div>
</div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: justify;">
Di un maestro così avrei voluto sicuramente farmi discepola e infatti di Yogananda ho potuto apprezzare alcuni piccoli grandi libri che sono stati un balsamo per la mia anima </div>
<div class="separator" style="background-color: #efe0cb; clear: both; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-g4_KzRxvxiQ/UmoumsnToFI/AAAAAAAAFxc/VNiEGjAhgRE/s1600/2013+10-39-29.jpg" imageanchor="1" style="color: #a16bbc; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration: none;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-g4_KzRxvxiQ/UmoumsnToFI/AAAAAAAAFxc/VNiEGjAhgRE/s320/2013+10-39-29.jpg" style="border: none; padding: 8px; position: relative;" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: center;">
<b><i>Come amare ed essere amati</i></b>, <b><i>Come essere sempre felici </i></b>e l'ultimo <i>108 palpiti d'amore</i> di cui avete la<a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/01/108-palpiti-damore.html" target="_blank"> recensione</a> in questo blog. Oggi sono qui a proporvi l'ultimo di Aananda Edizioni in uscita per Il giardino dei libri:<b>Yogananda - Piccole, Grandi Storie del Maestro</b></div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-2ZVbRS38ATg/UneLVufrOaI/AAAAAAAAF3E/Dl0oY0123gw/s1600/Picture+319.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://3.bp.blogspot.com/-2ZVbRS38ATg/UneLVufrOaI/AAAAAAAAF3E/Dl0oY0123gw/s400/Picture+319.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px;">
<div style="text-align: justify;">
Vorrò leggere sicuramente anche questo piccolo capolavoro perché Storie e Leggende sono state fin dai tempi lo strumento preferito dai maestri spirituali per trasmettere in modo immediato e memorabile i concetti più elevati; e infatti questo libro raccoglie per la prima volta (non solo in Italia, ma in tutto il mondo!) le più belle storie raccontate da Paramhansa Yogananda, uno dei maestri più amati e conosciuti in Occidente, famoso per la sua Autobiografia di uno Yogi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insegnamenti universali che trascendono il tempo e lo spazio, brevi racconti colmi di umorismo e ispirazione.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La saggezza di Yogananda condensata in un libro per grandi e piccini.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Una miniera di spunti preziosi per genitori, insegnanti e formatori.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Un libro imperdibile per tutti i ricercatori spirituali.</div>
</div>
<div style="background-color: #efe0cb; color: #ae93bc; font-family: 'Josefin Slab'; font-size: 20px; font-weight: bold; line-height: 28px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ZQrbMYeAAEM/UndzBtfX39I/AAAAAAAAF2o/pg_lpKBcoc8/s1600/YogStorie3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-ZQrbMYeAAEM/UndzBtfX39I/AAAAAAAAF2o/pg_lpKBcoc8/s640/YogStorie3.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dall'introduzione:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Pavidi leoni e serpenti convertiti, carote magiche e alberi dei desideri, re saggi e banditi scellerati, santi ascetici e devoti ubriaconi... Una multiforme galleria di personaggi che affondano le radici nella vasta eredità della cultura popolare di Oriente e Occidente e nei suoi germi di saggezza. Sono i protagonisti delle storie che Paramhansa Yogananda, uno dei più grandi maestri dello yoga, era solito raccontare con pathos e umorismo nel corso delle sue lezioni sugli insegnamenti spirituali, affinché concetti impegnativi per l’uditorio divenissero più accessibili e rimanessero indelebilmente impressi nella coscienza di chi lo ascoltava, trasformandola.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le storie di Yogananda parlano alla nostra anima, perché abbracciano l’universale. Sullo sfondo dell’eterna lotta tra bene e male si stagliano i grandi temi dell’esistenza: la sfida, la lotta, il coraggio, la disperazione, la perdita e la ricompensa, la ricerca del nostro vero Sé. L’anima scopre così la sua potenziale grandezza e trova in sé le risorse per sconfiggere i propri nemici, siano essi “nemici interiori” o situazioni avverse.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quasi sempre è lo stesso Yogananda a prenderci per mano alla fine del suo racconto, chiarendone gli aspetti più profondi e le implicazioni per la nostra vita. Ma non per tutte le storie il Maestro scrisse una “morale”: forse perché in alcuni casi era palese, o forse perché l’insegnamento spirituale, per essere profondamente recepito e applicato nel quotidiano, richiede sempre e comunque una riflessione individuale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è la prima volta in cui le più belle storie di Yogananda vengono raccolte e presentate in un unico volume. Poiché questi racconti provengono da fonti diverse e non furono sempre scritti direttamente dal Maestro, ma trascritti da suoi discepoli, ci si è trovati di fronte a un materiale linguistico disomogeneo, a volte perfino un po’ grezzo e poco chiaro. In alcuni casi, quindi, per dare il giusto risalto ai contenuti e alle vibrazioni di Yogananda, si è ritenuto opportuno rendere il testo più chiaro e fluido anziché limitarsi a una traduzione letterale. Il lettore interessato troverà in appendice un elenco completo delle lezioni e dei discorsi del Maestro degli anni Venti e Trenta da cui queste storie sono tratte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per finire, un ringraziamento speciale a Nicoletta Bertelle, anima sensibile e illustratrice di fama internazionale, che ha saputo interpretare il messaggio di Yogananda con la gioiosa e poetica dolcezza che permea tutte le sue opere, rendendolo ancora più vivo e vicino al nostro cuore.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Immergiamoci, quindi, in queste storie meravigliose, lasciamoci ispirare (e a volte stupire!) dal loro messaggio e facciamoci guidare dalla coscienza di Yogananda e dai suoi personaggi – siano essi uomini, animali o creature celestiali – nell’eterno cammino che li unisce e ci unisce: la ricerca della Verità e della Vera Felicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buona lettura e gioiosa ispirazione"!</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Una delle storie di questo piccolo gioiello ve la propongo qui .Questa Storia insegna che nessuno dovrebbe vivere senza occuparsi di qualche compito materiale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È meglio compiere doveri materiali in compagnia di persone guidate dalla saggezza che in compagnia di parenti dalla mentalità materialistica o della propria mente governata da umori e abitudini.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Se abbandoni il mondo per Dio, assicurati di abbandonare interiormente i tuoi pensieri mondani, altrimenti, ovunque andrai, essi ti accompagneranno e attrarranno a te un ambiente mondano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">Tutto per un pezzo di Stoffa </span></h2>
<div style="text-align: justify;">
<div class="cont-txt" style="float: left; margin: 0px 0px 0px 10px; padding: 5px 8px; text-align: left; width: 509px;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://drive.google.com/file/d/0BykxImN7DaeAcXBlYm4yVkVOeGs/edit?usp=sharing" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="440" src="http://2.bp.blogspot.com/--6Iv8IX-PqE/Umosf5Hwa6I/AAAAAAAAFxA/5fBR-4RtvV4/s640/yogstorie6-ananda-edizioni.jpg" style="border: none; padding: 8px; position: relative;" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 13px; text-align: center;"><a href="http://cs.ilgiardinodeilibri.it/data/allegati/estratto-piccole-grandi-storie.pdf" style="background-color: white; border: 0px; color: #3f75c4; display: inline-block; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-weight: bold; line-height: 15px; margin: 0px; padding: 10px 0px 0px; text-align: left;" title="Clicca qui per scaricare il file">Estratto di "Yogananda - Piccole, grandi storie del Maestro</a><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 15px; text-align: left;">(tasto destro salva con nome)</span></td></tr>
</tbody></table>
<div itemtype="image" style="background-color: white; color: #ae93bc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-weight: bold; line-height: 15px; margin: 0px; padding: 0px;">
<br /></div>
<div itemprop="articleBody" style="background-color: white; color: #ae93bc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-weight: bold; line-height: 15px; margin: 0px; padding: 0px;">
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Nel cuore profondo di una giungla indiana viveva un santo maestro con i suoi discepoli.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Lontani dal seducente richiamo dei desideri e dalle tentazioni dei sensi, questi innocenti dèi umani conducevano una vita pura e naturale, libera dai travagli delle innumerevoli speranze deluse.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Maestro e discepoli si svegliavano all’alba, spargevano le loro preghiere nel Grembo Divino con i raggi del sole, si nutrivano di frutti e radici e dormivano in grotte scavate dalla natura alle pendici delle colline boscose.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Il discepolo Rama aveva rinunciato consapevolmente alle comodità della dimora paterna ed era entrato nell’eremitaggio per vivere con semplicità.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Con il tempo, però, Rama cominciò a mostrare anche nelle questioni metafisiche il suo abituale spirito meticoloso e ipercritico, e iniziò a trovar da ridire sui semplici compiti e doveri dell’eremitaggio.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Il maestro lo aveva messo in guardia dagli atteggiamenti estremi, tuttavia un giorno Rama gli disse: «<em>Venerabile signore, sento di aver lasciato una famiglia solo per essere entrato a far parte di una famiglia più grande.</em><br />
<em>A casa avevo dei doveri da assolvere, ma qui devo fare lo stesso. Lì, mangiavamo, ci occupavamo del cibo e della pulizia, ci volevamo bene, sognavamo e dormivamo insieme, e ora qui facciamo le stesse cose.</em><br />
<em>Maestro, non ne posso più dei doveri materiali del vostro eremitaggio, che non fanno altro che sostituire i doveri terreni di cui mi occupavo a casa. Voglio lasciare tutto ciò che è materiale e vivere in solitudine nel tempio della contemplazione».</em></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Il maestro lo ammonì: <strong><em>«Figlio mio, puoi andare, ma stai attento a non cadere nella rete dell’illusione vivendo circondato dai tuoi pensieri sbagliati. Puoi fuggire dalle folle di persone buone, che sono migliori delle folle di persone mondane, ma sarebbe assai difficile per te sfuggire alla malsana ressa dei tuoi pensieri irrequieti, che potrebbero portarti fuori strada».</em></strong></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Rama non prestò attenzione alle suppliche dei suoi compagni e al consiglio del maestro e si avviò alla ricerca di un luogo solitario. Per essere libero da ogni impedimento, lasciò all’eremitaggio i suoi pochi averi e portò con sé solo due pezzi di stoffa con cui cingersi i fianchi e una ciotola per l’acqua e le elemosine. Alla fine della giornata trovò un luogo tranquillo sulla cima di una collina, poco distante dalla giungla e dal villaggio. Per ripararsi, scelse un pianoro roccioso all’ombra di un grande albero frondoso.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
La prima notte trascorse pacificamente, benché il suo sonno fosse cullato dall’ululato degli sciacalli e dal ruggito delle tigri della giungla. Con il sorgere del sole, però, Rama constatò con sgomento che un topolino aveva rosicchiato il suo secondo pezzo di stoffa, appeso a un ramo dell’albero sopra il bivacco. La sua ciotola, inoltre, era stata rubata da un ladro silenzioso: una scimmia notturna.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Rama pensò:<em> «Padre Celeste, ho lasciato ogni cosa per Te e adesso Tu hai preso la mia ciotola e hai mandato un topo a rovinare l’ultima cosa che possiedo, il mio pezzo di stoffa!».</em></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Proprio in quell’istante, un abitante del villaggio che stava camminando nei pressi dello sperone di roccia si fermò per porgergli i suoi rispetti. Vedendolo preoccupato, gli chiese:<em>«Venerabile santo, vi prego, ditemi che cosa vi affligge»</em>. Nell’udire la storia del pezzo di stoffa rosicchiato, gli consigliò: «Perché non prendete un gatto per tenere alla larga il topo?».</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«È un’idea fantastica!»</em> rispose Rama. <em>«Ma dove posso trovare un gatto?»</em>.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Non è un problema, ve ne porterò uno domani»</em> gli disse l’uomo.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Il giorno seguente, il solitario Rama aggiunse ai suoi averi un gatto persiano dal lungo pelo. Così il problema del pezzo di stoffa fu risolto, perché il topo non voleva certo rischiare di incontrare il Dio Felino della Morte solo per un pezzetto di stoffa incartapecorito! Con una nuova ciotola per le elemosine, Rama si recava ogni giorno al villaggio per prendere un po’ di latte per il suo gatto.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Per un anno intero gli abitanti condivisero gratuitamente, senza protestare, il loro latte con Rama, finché un giorno l’anziano del villaggio gli disse: <em>«Santo Rama, siamo stanchi di darti il latte»</em>.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Ma come farà il mio gatto a sopravvivere?»</em> chiese Rama.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Perché non tieni con te una mucca?»</em> gli consigliò il capo del villaggio<em>. «Se vuoi, te ne darò una immediatamente».</em></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Rama, fuori di sé dalla gioia, fece ritorno alla sua dimora tra le rocce con una mucca. Ora Rama, il gatto e la mucca formavano una bella famigliola e si rallegravano a vicenda nel muto linguaggio dell’affetto.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
La mucca, tuttavia, conosciuta come “la mucca del santo”, pascolava liberamente nei campi di riso degli abitanti del villaggio, causando gravi danni.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Trascorse un altro anno e le storie delle razzie nei campi di riso da parte della “mucca del santo”, sempre perdonata e tollerata, crebbero a dismisura. Alla fine, gli abitanti del villaggio si recarono in gruppo da Rama, lamentandosi dei saccheggi della sua audace mucca.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Ma come farò a nutrirla?»</em> chiese Rama.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Beh, non hai della terra? Ti daremo noi un appezzamento di dieci ettari»</em> risposero in coro gli abitanti.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Rama ne fu entusiasta. Chiamò a raccolta i bambini del villaggio e, infervorandoli di divino entusiasmo, li convinse a costruire un eremitaggio, ad arare la terra, a nutrire il suo gatto e la sua mucca... in breve, a svolgere gratuitamente tutto il duro lavoro richiesto dalla sua fattoria!</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Gli abitanti tollerarono in silenzio tutti questi santi privilegi per ben due anni, finché scoprirono di non poter più convincere i figli a svolgere gli stessi doveri nella propria casa.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Allora si recarono in gruppo da Rama e gli dissero: <em>«Vostra santità, non possiamo più permettere che i nostri figli vengano a lavorare per voi, perché nel frattempo le nostre fattorie vengono trascurate».</em></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Ma come farò a mandare avanti la mia fattoria senza l’aiuto dei vostri figli?»</em> chiese Rama.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Perché non vi trovate una compagna e non mettete al mondo dei figli vostri? Non c’è uno solo di noi che non sarebbe felice di darvi in sposa una delle proprie figlie in età da marito. Sarebbe un onore, perché sareste un meraviglioso marito spirituale»</em> esclamarono in coro gli abitanti.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
<em>«Che idea brillante!»</em> rispose Rama.</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Trascorse un mese, e mentre Rama stava preparandosi alle nozze, il suo maestro, che aveva udito il richiamo dell’intuizione, giunse in suo soccorso. Nel vedere Rama, gli disse:<em>«Credevo che avessi lasciato l’eremitaggio per liberarti dei compiti materiali che dovevi svolgere lì, ma vedo che hai un gatto, una mucca, della terra e una casa, e ho pure sentito che stai per sposarti! Che succede?».</em></div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
«<em>Maestro</em>» esclamò Rama «<em>è tutta colpa di un pezzo di stoffa! Ho preso il gatto per salvare il pezzo di stoffa, poi ho preso la mucca per sfamare il gatto, ho accettato la terra per avere il foraggio per la mucca e adesso avevo pensato di sposarmi e avere dei figli che lavorassero nella fattoria, perché gli abitanti del villaggio si rifiutano di farmi aiutare dai loro bambini!</em>».</div>
<div style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; margin-bottom: 10px; margin-top: 1px; padding: 0px; text-align: justify;">
Maestro e discepolo scoppiarono insieme in una allegra risata, dopo di che Rama lasciò la sua nuova famiglia e la sua fattoria e tornò a vivere sotto la benevola e saggia influenza dell’eremitaggio nella giungla.<br />
<br />
<div align="center" style="color: #444444; font-family: 'Segoe UI', 'Helvetica Neue Medium', Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 1.35em;">
<span style="font-size: 22px; line-height: normal;"><em style="line-height: 31px;">Indice del libro</em></span></div>
<div align="justify" style="color: #444444; font-family: 'Segoe UI', 'Helvetica Neue Medium', Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 1.35em;">
Prefazione di Sujon Datta<br />
Introduzione</div>
<div align="justify" style="color: #444444; font-family: 'Segoe UI', 'Helvetica Neue Medium', Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 1.35em;">
<strong>LA TRAPPOLA DEI DESIDERI: </strong>Tutto per un pezzo di stoffa | L'uomo che non volle diventare re | Il cercatore d'oro e le strade del paradiso | Il pescatore e la fata | L'uomo dell'Alaska e l'uva |<br />
Kalyana kalpataru</div>
<div align="justify" style="color: #444444; font-family: 'Segoe UI', 'Helvetica Neue Medium', Arial, sans-serif; font-size: 13px; margin-bottom: 1.35em;">
<div align="justify" style="margin-bottom: 1.35em;">
<strong>LA RUOTA DELLA VITA: </strong>L'ubriacone amato da Dio | Il cacciatore che divenne santo | Il bandito e il toro | Il santo che convertì il ladro | Perché il ricco divenne povero e il povero ricco | L'uomo che rifiutò il paradiso | La ricompensa della virtù</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 1.35em;">
<strong>IL POTERE PIÙ GRANDE:</strong> Il leone-pecora | Il devoto ignorante e la divinità più potente | Il cervo muschiato dell'Himalaya | Il figlio che amava i miracoli più di Dio | Il topolino che divenne tigre | Le tre divinità e la divinità suprema</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 1.35em;">
<strong>NUOVI ORIZZONTI:</strong> I sei ragazzi ciechi e l'elefante | La devota che non riuscì a trovare un nascondiglio | Il filosofo e il barcaiolo | Il sacerdote che saltò nel pozzo | Il santo che andò all'inferno per aver detto la verità | Il santo che mangiava il fuoco | La rana del pozzo e la rana del mare</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 1.35em;">
<strong>ATTEGGIAMENTI VINCENTI: </strong>Il santo e il serpente | Il Buddha e la cortigiana | Il santo-scoiattolo | Kalaha e la carota magica | Il pescatore e il sacerdote indù | Il ragazzo che si trasformò in bufalo | La coscienza delle scimmie | Le due rane e il secchio di latte</div>
<div align="justify" style="margin-bottom: 1.35em;">
<strong>SE HAI DIO, HAI TUTTO:</strong> La pietra filosofale | Re Janaka e l'incendio nel palazzo | Sukdeva e le lampade a olio | Il moribondo e l'angelo dei desideri | Guru Nanak e il vero altare di Dio | I due ciechi che cercavano la ricchezza</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-73353210023576610362013-10-27T06:42:00.003-07:002013-10-28T02:55:20.271-07:00Sempre ad Est<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-kSmAjbP1gfk/UmwVlrOAYPI/AAAAAAAAFx8/-L2Lsg_A9lk/s400/sempre+ad+est.jpg" width="281" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><span style="background-color: #d5a6bd;"><span style="color: #741b47;">Sempre ad est ... </span></span><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47;"> </span></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono affezionata a questo romanzo. Perchè? Perchè questo libro accompagnava in treno il mio amico Massimo la prima volta che l'ho conosciuto quando da Firenze è venuto a trovarmi a Castiglione del lago.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era Ferragosto di quest'anno e ci siamo seduti ai tavolini del Bar Castello sotto una cornice di ulivi centenari con il lago Trasimeno a farci da specchio. Abbiamo parlato di noi, dell'avventura dello scrivere, dei nostri progetti e della nostra vita, è stato naturale il nostro incontro e ci siamo trovati nello stesso interesse per la fantascienza, genere purtroppo poco valorizzato in Italia. Quando Massimo ha tirato fuori il suo romanzo, che mi disse aver scritto parecchio tempo prima, mi chiese un giudizio spassionato. Qui però non vi dirò nulla o quasi di ciò che ho poi scritto al mio amico Massimo dopo la lettura tutta d'un fiato del suo romanzo, perché è un "segreto professionale". Scherzi a parte lessi il libro in poche ore, rubate centellinando piccoli momenti ai giorni pieni di impegni, ma la storia incalzava per arrivare al finale (a sorpresa!) ed era scorrevole planare con la fantasia su queste pagine...Avrei potuto leggerlo tutto in una notte come una fiaba delle Mille e una notte se non avessi atteso volutamente per prolungare il piacere della lettura.</div>
<div style="text-align: justify;">
In queste pagine ho ritrovato elementi autobiografici nascosti a chi non conosce personalmente l'autore che invece a me sono stati chiari grazie alle nostre conversazioni e scambi avuti in mail o al telefono ed è stato bello ritrovare i pensieri di un amico dentro una piacevole lettura. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="281" src="http://2.bp.blogspot.com/-PuTJGwj5iD0/UmzZ5I1h2hI/AAAAAAAAFyM/r7FZm0MOmzg/s400/539732_10200521272020569_89835954_n.jpg" width="400" /></div>
<h2>
<span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">Titolo </span></h2>
<div style="text-align: justify;">
La prima cosa che mi ha subito incuriosito è stato il titolo:<i> Sempre ad est.</i> </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
L’Oriente, l’Est, è la direzione del Sole nascente, quindi simbolicamente dell’alba, del risveglio, dei nuovi inizi. È il luogo dal quale il Sole ci accoglie ogni mattina, donandoci luce e calore. Questa direzione nel suo significato simbolico porta con sé la chiarezza, la possibilità di vedere, forse anche la preveggenza e esorta la luce interiore a nascere in noi...La copertina del libro fa proprio pensare al terzo occhio e alla preveggenza e quindi ai segnali che dovremmo cogliere per vivere la nostra vita con la nostra personale Essenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sole è simbolo di vita, di continua trasformazione e rigenerazione, ci mostra la gioia e la creatività del giallo e dell’oro, l’espansione e l’energia del fuoco e della sua forza. Il sole è elemento attivo di polarità maschile è il principio positivo yang. Anche l’Est quindi è il regno dell’energia maschile, della natura attiva, conoscitiva, capace di inoltrarsi in aree di vita non esplorate per ricavarne nuove idee e metaforicamente per portare avanti sempre il viaggio verso la nostra conoscenza interiore. Il potere dell’Est è quello della luce, dell’illuminazione mentale e spirituale, che rende consapevoli della propria visione interiore e dà così il coraggio di seguire il personale cammino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Partendo da questo bellissimo titolo che non indica solo una direzione da seguire ma una vera e propria filosofia di vita che posso ricollegare certamente al fatto che Massimo segue il cammino Buddista (non è un caso che il Buddismo si sia sviluppato massimamente in estremo Oriente) ci inoltriamo anche nel viaggio sempre ad est di Hynreck , l'eroe di questo romanzo che, a dirla tutta è un personaggio un po' particolare che non ha le caratteristiche proprie dell'eroe stereotipato che siamo abituati a conoscere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h2>
<b><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">Incipit </span></b></h2>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><b><span style="font-size: x-large;">"Agli occhi di un surypanta la vita di un uomo deve essere certo un rapido sbatter di ciglia; questo pensava Hynreck quando era in compagnia di Saj. Si era domandato spesso come doveva apparire miseramente breve la sua esistenza dal punto di vista della fantastica creatura. Effimera come un bel sogno di una notte invernale, e magari altrettanto evanescente e irreale.</span></b><b><span style="font-size: x-large;"> Quale conoscenza poteva, infatti, avere della realtà un essere potenzialmente immortale?" </span></b></span></div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'incipit è, come dice Traversetti, <i>"l'esplosione semantica che genera e avvia il cosmo romanzesco e ci consente di individuarne i caratteri, di intuire panorami e sviluppi futuri" </i>e questo<i> "avviene non appena leggiamo le prime dieci o venti righe".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi ho riportato solo le prime otto righe, perchè credo siano sufficienti ad individuare il seme centrale da cui si dipana tutta la storia. Certo voi (e anche io l'ho fatto) vi starete chiedendo ma cos'è un surypanta? </div>
<div style="text-align: justify;">
Come giustamente scrive Lorenzo Spurio nella sua accurata recensione del romanzo che trovate nel suo <a href="http://blogletteratura.com/2011/07/02/sempre-ad-est-di-massimo-acciai/" target="_blank">Blog letteratura e cultura</a> :</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #741b47;">E’ la prima domanda che il lettore del nuovo romanzo di Acciai si fa immergendosi nella lettura. Non ci sono particolareggiate descrizioni di questo tipo di animale, sappiamo che è di piccole dimensioni, che miagola e che trova particolare piacere nell’essere accarezzato sulla testa. Non è un gatto. E’ inutile indagare a quale animale possa avvicinarsi perché stiamo parlando di un romanzo fantastico, quindi in ciascun modo vi figurate questo animale, non avrete sbagliato.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Massimo ci invita ad usare la nostra fantasia, a figurarci il surypanta con la nostra visione stimolata da pochi indizi... Per me il primo indizio è stato il nome. E mi ha subito avvolto nel suo mistero inIziatico. Mi sono messa così a fare delle ricerche e ho trovato qualcosa di molto interessante...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-X3yeeVXO0Q4/UmzeXfngToI/AAAAAAAAFyY/6mC0XUouPIg/s1600/220px-Suryatanjore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-X3yeeVXO0Q4/UmzeXfngToI/AAAAAAAAFyY/6mC0XUouPIg/s400/220px-Suryatanjore.jpg" width="306" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">Sūrya</span></b> per esempio è il dio vedico del Sole rappresentato nell'arte indiana secondo le convenzioni figurative dell'Apollo greco, sfolgorante su un cocchio tirato da veloci cavalli (sette, gli Haritas, o da uno solo, a sette teste, Etasha) guidati dall'auriga Aruna (il “rosso”). Eretto sul suo cocchio, Sūrya tiene nelle mani gli attributi che ne precisano l'identità, cioè fiori di loto e la conchiglia. Tra i suoi appellativi i più comuni sono: Bhāskara, “<b>donatore di luce</b>”, Lokacakṣuh, “<b>occhio del mondo</b>”, e Sāvitri, “<b>Stimolatore” della manifestazione</b>."</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco che il prefisso <b>sury</b> potremmo ricollegarlo alla forza Yang del Sole.</div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nei <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/%E1%B9%9Agveda">Ṛgveda</a> (Inni dei Veda" o "Inni della Conoscenza"), la più antica raccolta degli inni vedici ( raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'India settentrionale, ) l'<b><i> Ātman</i></b>, il Sé, cioè l'essenza, il soffio vitale, di ogni cosa è identificabile nel Sole <b>(<a href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=S%C5%ABrya&action=edit&redlink=1">Sūrya</a></b>):</div>
(SA)<br />
« citraṃ devānām ud agād anīkaṃ cakṣur mitrasya varuṇasyāgneḥ āprā dyāvāpṛthivī antarikṣaṃ sūrya ātmā jagatas tasthuṣaś ca »<br />
<div>
<br /></div>
<div>
(IT)<br />
<i><b><span style="color: #741b47;">« Si è alzato il volto luminoso degli Dei, l'occhio di Mitra, di Varuṇa, di Agni, ha colmato il cielo la terra e l'aria: il Sole (Sūrya) è il soffio vitale di ciò che è animato e di ciò che non è animato »</span></b></i><br />
<span style="color: #741b47;">(Ṛgveda I, 115,1)</span></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Trovo meraviglioso poter rivendicare nel termine surypanta questa descrizione anche se non appartiene al Buddismo ma all'Induismo (mi perdonerà Massimo?). Ma se pensiamo all'altro termine che compone il nome surypanta forse ci entra anche il Panteismo. Panta è il <b>πάντα</b> greco che significa Tutto? Io l'ho inteso così. </div>
<div style="text-align: justify;">
E se Panta sta per il tutto, l'Induismo, che secondo Francesco Sferra<i> comprende, in realtà, un insieme variegato di religioni e di visioni del mondo anche contrastanti, </i>ha al suo interno anche una radice panteista. Noi stessi siamo spesso in contrasto con il nostro spirito e Hynreck stesso che sembra essere <i>l'eroe buono</i> e insieme abbastanza sempliciotto, privo delle doti tipiche dell'eroe stereotipato, ha in sè la spinta di fuoco dell'ira e della rabbia che muove il motore interno di azioni e reazioni che lo spingeranno sempre a proseguire il viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h2>
<b><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">δαίμων </span></b></h2>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-g9cWTioFPGI/Umz-4mXuOGI/AAAAAAAAFy0/7L6eHHpOuHU/s1600/pantalaimon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="384" src="http://1.bp.blogspot.com/-g9cWTioFPGI/Umz-4mXuOGI/AAAAAAAAFy0/7L6eHHpOuHU/s640/pantalaimon.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption"><b>Pantalaimon </b>(il daimon di Lyra la protagonista del libro di Pullman: La Bussola d'oro)*</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Surypanta può dunque essere tradotto con " <b><i>ciò che anima ogni cosa</i></b>" secondo me e io lo ricollego (ed è stata la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo del surypanta) al dàimon socratico. La parola greca δαίμων (leggi dáimōn) oggi tradotta comunemente con demone, non va confusa con l’idea di essere demoniaco che si ha dall’avvento del cristianesimo.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Di etimologia incerta, il termine δαίμων è forse legato al verbo Δαίωμαi<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 14.53125px;"> (</span>daiomài), che significa “spartire”, “distribuire”, il termine lascia quindi intendere che il demone è colui che “distribuisce, o assegna, il destino”. Dàimon si traduce e identifica quindi con "spirito", "essere divino", e rappresenta una sorta di <i>angelo custode precristiano</i>.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La più nota accezione di dàimon che conosciamo, è sicuramente quella che ci è stata tramandata da Platone e Apuleio, appartenente al padre della filosofia occidentale: Socrate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Socrate non era ateo, ma anzi affermava di credere in una particolare divinità, figlia degli dei tradizionali, che egli chiamava dàimon. Egli si diceva tormentato da questa voce interiore che si faceva sentire non tanto per indicargli come pensare e agire, ma piuttosto per dissuaderlo dal compiere una certa azione. Socrate stesso dice di esser continuamente spinto da questa entità a discutere, confrontarsi, e ricercare la verità morale : </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #741b47;">“ch’ei m’avviene un che divino e demoniaco, come disse nella querela anche Meleto, pigliandosene gioco. Ed è una cotale voce, che, sino da fanciullo, sento io dentro. E tutte le volte che io la sento, mi svolge da quello che son per fare: sospingere, non sospinge mai”</span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;">(Apologia XIX).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo <i><b>spirito guida</b></i>, secondo il filosofo, è in realtà presente in tutti gli uomini, e accompagna ciascuno nel corso della propria vita. Non solo: infatti il dàimon è anche il compagno scelto nell’Ade dall’uomo prima di cominciare la sua esistenza terrena e che, dopo la morte, guida l’anima sino al luogo in cui deve essere giudicata. Dunque, esso si configura come uno spirito guida della coscienza, e si identifica con le forze divine del male o del bene e arriva durante il sonno a consigliare ed illuminare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #898f9c; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Partendo dall'intuizione che un surypanta sia lo spirito che anima la nostra vita possiamo dedurre quindi che il surypanta di nome Saj sia il demone, lo spirito, (l'anima?) del nostro eroe <span style="text-align: justify;">Hynreck.</span><span style="text-align: justify;"> E' interessante notare che in greco la parola </span><i style="text-align: justify;">eudaimonìa </i><span style="text-align: justify;">si traduce con felicità, ossia un buon demone, uno spirito buono. Avere in sorte uno spirito buono ci permetterà quindi essere felici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-KBlYEMby19k/Umz854yLCeI/AAAAAAAAFyo/wkxFN8wRwSA/s1600/FireShot+Screen+Capture+%23186+-+'La+felicit%C3%A0_+Saggio+di+teoria+degli+affetti+-+Salvatore+Natoli+-+Google+Libri'+-+books_google_it_books_id=J0fj3jwUGFkC&pg=PA18&lpg=PA18&dq=daiomai+in+greco&source=bl&ots=euQPkxBgx0&sig=2.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="336" src="http://2.bp.blogspot.com/-KBlYEMby19k/Umz854yLCeI/AAAAAAAAFyo/wkxFN8wRwSA/s640/FireShot+Screen+Capture+%23186+-+'La+felicit%C3%A0_+Saggio+di+teoria+degli+affetti+-+Salvatore+Natoli+-+Google+Libri'+-+books_google_it_books_id=J0fj3jwUGFkC&pg=PA18&lpg=PA18&dq=daiomai+in+greco&source=bl&ots=euQPkxBgx0&sig=2.png" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption"><br />
Passo tratto da : La felicità. Saggio di teoria degli affetti di Salvatore Natoli<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
I greci non erano i soli ad essere a conoscenza dei dàimon: gli egizi ad esempio credevano in uno spirito, una forza vitale che ci accompagna nella vita, il Ka; i nativi dell’isola di pasqua credevano negli Aku-Aku, spiriti appartenenti ad ognuno, che era possibile vedere e con cui, in casi fortunati, era possibile parlare. Inoltre, i popoli nordici credevano nei Dal’fek, spiriti propri di ogni guerriero, che avevano una forma di animale che meglio esprimeva la loro personalità. I nativi americani invece credevano negli animali totem, animali che condividevano la loro conoscenza e il loro contatto con la natura e con il tutto, con chi fosse riuscito a stabilire un contatto con loro. Nell’Induismo, per esempio, è noto col nome di Atman, l’aspetto individuale di Brahman, o Sé universale.</div>
<h2>
<span style="background-color: #d5a6bd; text-align: justify;"><b><span style="color: #741b47; font-size: x-large;">Saj </span></b></span></h2>
<div style="text-align: justify;">
Prendiamo ora in esame il nome del nostra surypanta (è femmina!). Partiamo come sempre dal nome: Saj.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Benedetto google che ci fa trovare l'impensabile! Tralasciando il Ṣāj (arabo: صاج, ṣāj, pron. «saǧ») che designa il nome libanese usato per indicare un tipo di pane di forma piatta, particolarmente diffuso nella cucina di vari Paesi arabi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Prendiamo invece in esame <i>Saj '(in arabo: سجع) una forma di prosa rimata in letteratura araba. È così chiamato a causa della sua uniformità o monotonia, o da una immaginaria somiglianza tra il suo ritmo e il tubare di una colomba. Si tratta di uno stile altamente artificiale di prosa, caratterizzato da un tipo di ritmo e rima. Saj è usato nella letteratura sacra, comprese le parti del Corano, e nella letteratura secolare, come ad esempio: le Mille e una notte.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Che cosa c'entra direte voi? E no, invece c'entra eccome vi dico io, per due motivi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Primo i nostri surypanta sono dotati di una qualità unica che permette loro di emettere un canto quasi paradisiaco. Il narratore ce lo descrive così: </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>"<span style="color: #741b47;">Lei(Saj) ricambiava le coccole con sguardi eloquenti e con il suo canto dalla tonalità altissima, ma mai stridula o sgradevole. Era un canto misterioso, ipnotizzante, senza tempo. Il tempo stesso pareva annullarsi quando Saj iniziava il suo canto. Talvolta Hynreck si chiedeva se era un semplice modo per attirare l'attenzione oppure era un canto vero e proprio, con un preciso intento artistico. La domanda era di quelle destinate a rimanere senza risposta".(pag.12)</span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #741b47;"><br /></span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #741b47;">"Stavolta la porta si aprì, silenziosa come una sera di dicembre sulle rive di un lago. Dall'interno giunse un canto meraviglioso, il più bello che mai avesse udito in vita sua. Era un canto che sembrava provenire da notti infinitamente lontane, quando la terra era ancora giovane, oppure da un futuro inimmaginabile, quando la terra fosse giunta al suo ultimo giro. Era un coro senza tempo e senza spazio. Era il saluto di surypanta felici di vivere e di essere amati dagli umani"(pag.136)</span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Questo canto evocativo è in grado di attirare l'attenzione di chiunque lo senta e non può passare inosservato, come un richiamo d'anima che provenga da ere lontane, il richiamo delle sirene d'Ulisse, un canto ipnotico che catalizza l'attenzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche Massimo, come si legge a pag.12 instilla il dubbio in Hynreck che quel canto possa avere un preciso intento artistico e risponde che non lo sapremo mai (come tante altre risposte alle innumerevoli domande che ci si pone durante la lettura della storia). Rimasta insoddisfatta per l'ennesima volta la nostra curiosità non resta che trovare noi, le risposte alle nostre domande attraverso la fantasia. Magari quel canto avrà un preciso intento, magari è la loro lingua, il loro modo di comunicare qualcosa o il loro testo sacro che si tramandano nelle ere della loro eternità di esseri immortali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il secondo motivo per cui riconduco il nome Saj ad una forma letteraria ritmata o ad un canto di un testo sacro è che nella storia ha molta rilevanza <i><b>Il libro delle formule magiche</b>, </i>un libro particolare che permette ai protagonisti di proseguire il viaggio e che ha tutta l'aria di essere un testo sacro da decifrare, <i>scritto da un saggio di un paese lontanissimo molti scoli prima e che contiene le risposte a qualsiasi domanda </i>... si legge nel racconto. Ed è attraverso la decifrazione di questo libro che è possibile ritrovare Saj e che permetterà ai vari personaggi di condurre a termine quest'avventura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Massimo cita direttamente nelle note che questo libro si riferisce a<b> I Ching</b> ** il libro cinese degli oracoli ma se dovessimo leggere la storia con la nostra ottica ed esperienza allora forse potremmo metterci dentro pure i nostri libri sacri iniziatici come la Bibbia, Il Corano , Gli inni dei Veda che ho citato più sopra ecc.. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo me però questa sorta di cantilena/ninna nanna insita nel nome Saj designa la personalità del dàimon/surypanta della storia. La figura di questo stesso animale che a tratti somiglia ad un gattino è fin troppo tranquilla e monotona, non sembra neppure reale ma più che una figura mitologica sembra essere un prolungamento della mente umana una sorta di “cassetto della memoria” di “cassaforte del tempo” mascherato da "peluche". Saj rappresenta l'elemento Yin della narrazione, il lato oscuro, il principio femminile, la notte, il lato dormiente ... e in effetti scoprirete nel corso del romanzo che è proprio così!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span style="color: #741b47;">"Non svegliare il surypanta che dorme!"</span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h2>
<b><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">La teoria della ghianda </span></b></h2>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo spirito che anima ogni cosa mi fa venire in mente anche<b> la teoria della ghianda </b>di James Hillman .</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
La teoria della ghianda dice che io e voi e chiunque altro siamo venuti al mondo con un’immagine che ci definisce. E questa forma, questa idea, questa immagine non tollerano eccessive divagazioni. La teoria della ghianda sostiene che ciascuna persona sia portatrice di un’unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di potere essere vissuta. Noi nasciamo con un carattere; che è dato; che è un dono, come nelle fiabe dalle fate madrine al momento della nascita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se sei una ghianda non potrai che diventare una quercia, un giorno. Per quanto tu tenti di deviare il corso degli eventi o di forzare la tua natura, il tuo destino è di diventare una quercia. Niente altro che una quercia. E’ il tuo <b>dàimon.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciascuno di noi è unico, ciascuno di noi ha un talento, scoprirlo e nutrirlo con l’applicazione è ciò che dà un senso al nostro essere qui e ciò da cui dipende la nostra felicità e il nostro equilibrio. </div>
<div style="text-align: justify;">
La teoria della ghianda e il concetto del dàimon dello psicanalista e filosofo americano James Hillman racchiudono l’accettazione di un mistero, di qualcosa di innato che chiede solo di poter uscire allo scoperto rispettandone tempi e modalità, diverse per ognuno di noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dàimon in greco come abbiamo visto lo traduciamo con demone. Andando oltre la sua comune accezione, il termine rende l’idea perchè dàimon è ciò che pervade tutto il nostro essere. Si rifà al mito di Er di Platone e Hillman descrive il dàimon come la creatura divina che ci guida nel compimento di quel disegno che la nostra anima si è scelta prima di nascere e di cui ci dimentichiamo al momento in cui veniamo al mondo. Ma la vocazione, la chiamata, resta. E è proprio il dàimon che ci spinge a realizzarla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per riconoscere il seme che ci guida bisogna prestare attenzione ai segnali dell’infanzia. A volte sono improvvisi, a volte perfino contraddittori, ma solo in apparenza. A volte il dàimon si rivela all’ improvviso, a volte ti protegge affinchè tu raggiunga l’età in cui sarai in grado di guardare in faccia il tuo destino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il modo in cui siamo stati cresciuti, i condizionamenti esterni, gli schemi mentali che ci costruiamo, le necessità del vivere ci soffocano e ci confondono, ma il nostro dàimon è lì per ricordarci che dobbiamo compiere il nostro destino ed è lì a creare le condizioni stesse affinché accada. Facendoci incontrare le persone che dobbiamo incontrare, frapponendo nella nostra vita anche gli ostacoli da superare perché necessari alla nostra evoluzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se realizziamo che esiste la spinta del nostro dàimon, allora si spiegano molte cose...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Hillman sostiene che:</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><b><i>"Ci sono più cose nella vita di ogni uomo di quante ne ammettano le nostre teorie su di essa. Tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada. Il paradigma oggi dominante per interpretare le vite umane individuali, e cioè il gioco reciproco tra genetica e ambiente, omette una cosa essenziale: quella particolarità che dentro di noi chiamiamo "me". Se accetto l'idea di essere l'effetto di un impercettibile palleggio tra forze ereditarie e forze sociali, io mi riduco a mero risultato</i></b>".</span><br />
<span style="color: #741b47;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro "compagno", il nostro dàimon ci ricorda il contenuto della nostra immagine, è il portatore del nostro destino. Per approfondire questi concetti vi suggerisco la lettura del libro di James Hillmann "Il codice dell'Anima ".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di seguito ve ne lascio un passo ...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dal racconto platonico del mito di Er , dall'ultimo capitolo della "Repubblica":</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"<b><span style="color: #741b47;">Le anime , che provengono da vite precedenti e soggiornano in una sorta di aldilà , hanno ciascuna un destino da compiere , una parte assegnata (Moira) che corrisponde in un certo senso al carattere di quell'anima . Per esempio l'anima di Aiace Telamonio , il valoroso e irruente guerriero ,scelse la vita di un leone , mentre quella di Atalanta , la vergine famosa per la velocità nella corsa , scelse il destino di un atleta e un'altra anima quello di un abile artigiano. L'anima di Ulisse , memore delle prove e dei travagli patiti e "guarita di ogni ambizione ", andò a lungo in giro alla ricerca di una vita di uomo solitario senza occupazione , e la trovò a stento , gettata in un canto e negletta dagli altri ... </span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #741b47;">Quando tutte le anime si erano scelte la vita , secondo che era loro toccato , si presentavano davanti a Lachesi [ lachos , parte , porzione di destino ] . A ciascuno ella dava come compagno il genio [ dàimon] che quella si era assunto , perchè le facesse da guardiano durante la vita e adempisse il destino da lei scelto . Il daimon conduce l'anima dalla seconda delle personificazioni del destino , Cloto [ klotho , filare , volgere il fuso ]. Sotto la sua mano e il volgere del suo fuso , il destino [ moira] prescelto è ratificato . ( Gli viene impresso il suo particolare effetto ? ). Quindi il genio [dàimon] conduceva l'anima alla filatura di Atropo [atropos, che non si può volgere all'indietro , irreversibile ]per rendere irreversibile la trama del suo destino .</span></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #741b47;"><b>Di lì senza voltarsi , l'anima passava ai piedi del trono di Necessità ( Ananke ) o , come traducono alcuni , del grembo di Necessità . </b>"</span></i></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<h2>
<b><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">Trama </span></b></h2>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div>
<i>T</i>ornando a noi ...sempre Lorenzo Spurio nella sua recensione ci descrive la trama:</div>
<div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #741b47;">Il romanzo non è altro che la storia della ricerca difficile e disperata dei surypanta che sono stati rubati da un potente mago. L’intera narrazione ci informa delle varie peripezie che l’ “eroe” deve sopportare per riappropriarsi ciò che è suo. [...]</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #741b47;">Il recente romanzo di Acciai, Sempre ad est, è una narrazione affascinante che ci fa viaggiare attraverso terre intricate ed oscure, ricche di mistero e sulle quali domina la magia nera di un potente mago noto come il Raccoglitore. Per sfidare questo potente wizard che con le sue doti oscure è riuscito a rubare tutti i surypanta della zona ci vengono narrate le gesta di Hynreck che, più che un valoroso guerriero, ci viene presentato come un viandante sfortunato, inetto e particolarmente istintivo, «una di quelle persone che si arrabbiano due volte la seconda per essersi arrabbiati». Nella sua vorticosa ricerca del suo surypanta Saj, Hynreck è accompagnato dal cavallo Frumgar che, diversamente da quanto ci si aspetterebbe, non è un cavallo parlante.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
E qui devo ancora fare una piccola digressione perchè (sarà un caso?) Tornando al dio vedico Sūrya, sappiamo che sua moglie Sanjanā, in seguito assunse il nome di Aśvin (giumenta), poiché secondo il mito ella sfuggì al marito prendendo l'aspetto di una cavalla. Sūrya nondimeno scoperse l'inganno e assumendo le fattezze di uno stallone inseguì la moglie con la quale si accoppiò dando vita ai gemelli Aśvin. In questo suo aspetto equino, Sūrya dettò al saggio Yajnavalkya lo Yajurveda bianco (il terzo veda).</div>
<div style="text-align: justify;">
Frumgar (nome di tolkieniana memoria il cui significato è « comandante », <span style="background-color: #f8f8f8; font-family: 'Times New Roman', Times, serif;">era il capitano della migrazione verso nord degli </span>Éothéod<span style="background-color: #f8f8f8; font-family: 'Times New Roman', Times, serif;"> dalle Valli dell'Anduin, </span>) come capirete leggendo il libro non è un semplice cavallo ma un compagno e io direi addirittura una parte di personalità del nostro eroe "sfigato" (come lo chiamo ironicamente) che riemerge nella storia in situazione particolari. Andiamo avanti e vediamo cosa accade...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #741b47;">L’impresa particolarmente ardua prenderà una piega diversa nel momento in cui Hynreck incontrerà Sara, una ragazza che è stata appena depredata del suo esemplare di surypanta. L’iniziale divinazione del mago buono Sering e la conoscenza degli oracoli da parte di Sara permetterà alla coppia fortuita di trovare la fortezza dove risiede il potente mago Raccoglitore. Così Hynreck, Sara e Linda, un’altra donna che Hynreck inizialmente credeva implicata nel furto dei surypanta, si imbarcano su una grande nave diretta al piccolo porto di Ladymirail, dall’altra parte dell’oceano vivendo momenti di panico per le condizioni sfavorevoli del mare. Ma la storia non è aliena a colpi di scena: nella tormentata rotta in mare infatti Hynreck crede che il capitano sia il padre del ragazzino che ha precedentemente ucciso per legittima difesa. Così, nella notte i tre fuggono su di una scialuppa approdando all’isola di Falbroth.</span></i></div>
<div style="font-style: italic; text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><i></i><br /></span>
<br />
<div style="display: inline !important;">
<i><i><span style="color: #741b47;"> Dopo alterne vicende lo sfortunato trio riesce ad arrivare alla fortezza di metallo nella quale vive il mago Raccoglitore dove seguono una serie di duelli a spada. Inizialmente la sorte è sfavorevole a Hynreck che pure rimane ferito ma poi i tre riescono ad uccidere il potente mago e a mettere in salvo centinaia di surypanta, tra cui quelli loro.</span></i></i></div>
<i>
</i></div>
<div style="font-style: italic; text-align: justify;">
<i></i><br />
<div style="display: inline !important;">
<i><i><br /></i></i></div>
<i>
</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco dove emerge la figura dell'eroe. Hynreck infatti mette in salvo non solo il suo surypanta ma tutti quelli catturati dal mago e facendo questo si identifica in una sorta di salvatore delle anime, di custode dell' <b style="font-style: italic;">Ātman </b>che,<b style="font-style: italic;"> </b>come abbiamo vista prima, è il<b style="font-style: italic;"> </b>soffio vitale che anima l'universo.</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il romanzo di Massimo Acciai si intreccia in un gioco di fusione in vari generi passando da <i>gesta epiche, a fantasiosi scenari folklorici nordici, ed elementi chiaramente favolistici </i>come scrive Lorenzo Spurio. Ma l'elemento che emerge nel finale è di chiaro stampo fantascientifico e in questo elemento non si può non ritrovare <i>l'anima demonica </i>del lettore- scrittore Massimo Acciai così come io la conosco, un' anima dàimon che fa viaggiare se stessa attraverso Massimo e i suoi personaggi (a tratti quasi autobiografici) nel <i>multiverso, </i>lungo <i><b>Il Viaggio</b></i> infinito verso Est, che è la direzione della conoscenza di sè, un viaggio intrepido verso<i> <a href="http://www.questeoscurematerie.it/" target="_blank">Queste Oscure Materie</a> </i>del proprio essere (per voler citare la trilogia di Philip Pullman a cui il nostro autore sembra essersi ispirato per questo romanzo) che popolano la nostra mente di domande.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il finale (di cui non tradirò la sorpresa) spiazza un poco e ci lascia a bocca aperta perché, quasi all’epilogo, ci eravamo abituati a quel rozzo boscaiolo dell’incipit, Hynreck, che io ho erroneamente interpretato come personaggio principale di tutta la vicenda. <i>Un eroe atipico</i> si legge nella quarta di copertina,e anche io continuavo a pensare a questo eroe un po’troppo rozzo, a tratti "sfigato": fin troppo umano e sempre troppo poco eroe per me, cresciuta a pane e Superman!.</div>
<div>
<div style="text-align: start;">
<div style="text-align: justify;">
Il finale comunque fa pensare ad una prosecuzione anche del viaggio di Hynreck (forse in un futuro nuovo romanzo?) e allora attendiamo che il suo e il nostro viaggio prenda forma... E intanto noi, alla fine di questa avventura, forse saremo in grado, attraverso il nostro viaggio iniziatico vissuto per mano dell'eroe acciaiano, di individuare che forma abbia anche il nostro surypanta, il nostro dàimon.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La mia impressione leggendo questa avvincente storia è che le avventure di Hynreck e Saj e tutta la compagnia siano state suggerite a Massimo dal suo surypanta segreto incarnatosi in qualche animale incrociato nell'arco della sua vita… Chissà che nome avrà questo famigerato animale? Anche questo non lo sapremo mai...<br />
Dicevo prima che io ho erroneamente riconosciuto per tutta la durata della narrazione Hynreck come personaggio principale, in realtà però, devo ammettere che il vero personaggio principale del romanzo è Saj, la surypanta coprotagonista compagna di Hynreck, la quale a dirla tutta se la dorme beatamente per tutto quanto "il tempo del romanzo" e si sveglia solo grazie ad un astuto trucco letterario “<b><i>Non svegliare il surypanta che dorme”</i></b><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: Calibri; font-size: 16px; line-height: 22px;">. </span>Cosa? Non avete capito niente? Bene! Era proprio questa la mia intenzione! Per saperne di più leggete Sempre ad Est...</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<h2>
<b><span style="background-color: #d5a6bd; color: #741b47; font-size: large;">Note </span></b></h2>
<div>
<span style="text-align: justify;">*</span><b style="text-align: justify;">La Bussola d'oro</b></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Nel mondo di Lyra ognuno ha il suo daimon, che è un essere autonomo e insieme una parte di sé. Per noi, non è che una voce che ogni tanto si fa sentire nella nostra mente; nel mondo di Lyra è un compagno visibile e tangibile, generalmente di sesso opposto al proprio, in forma di animale, che rivela molto della persona di cui fa parte. I daimon dei bambini non hanno ancora una forma fissa, e possono mutare a piacere; più tardi, con la pubertà, quando la personalità comincia a stabilizzarsi, assumono una propria forma, e non cambiano più. Essere umani significa avere un daimon, e un essere umano senza daimon è un orrore quasi inconcepibile; come un uomo senz'anima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
**</div>
</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b></b><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><b>L' I Ching</b> (secondo un'altra grafia I King) o "Libro dei Mutamenti" è un testo considerato sacro in Cina, utilizzato da più di 4.500 anni per ottenere un consiglio prima di prendere una decisione.</b></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nella sua forma originaria, l'I Ching è stato inventato da Fu Shi che per primo utilizzà le linee intere e spezzate per rappresentare le forze polari dell'universo: positiva (YANG) e negativa (YIN).</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-17847422672500615402013-07-09T14:34:00.000-07:002013-07-09T14:34:38.288-07:00Dolce e crudo<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__dolce-e-crudo-libro.php?pn=3187" target="_blank"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-SNSvUDiPw6c/UdyATPVd_GI/AAAAAAAAE10/bJg-rV6GnqM/s400/FireShot+Screen+Capture+%2523189+-+%2527ebook_dolce_crudo_EST_pdf%2527+-+macrolibrarsi_s3_amazonaws_com_pdf_ebook_dolce_crudo_EST.png" width="288" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi parliamo di un termine che sentiamo ripetere sempre più spesso... Raw Food. Cosa significa?</div>
<div style="text-align: justify;">
Raw Food in inglese significa “cibo crudo” e quindi Crudismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>crudismo</b> è una dieta alimentare che prevede il consumo unicamente, o in larga parte, di alimenti crudi, non lavorati e spesso provenienti da agricoltura biologica. A seconda del tipo di stile di vita e dei risultati desiderati, la dieta crudista può includere una selezione di frutta cruda, verdura, noci, semi (di cereali, riso, anche già germinati), uova, pesce (come il sashimi), carne (come il carpaccio) e prodotti caseari non omogeneizzati e non pastorizzati (come il latte crudo, formaggi e yogurt di latte crudo). Il crudismo può includere qualsiasi dieta alimentare in cui il cibo viene riscaldato o cotto ad una temperatura compresa tra 40°C (104°F) e 46 °C (115 °F). La più diffusa dieta crudista è quella vegana, ma altre tipologie possono includere prodotti di origine animale e/o carne. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I crudisti ritengono che la cottura del cibo sopra ai 43-45 gradi centigradi provochi:
</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Uccisione degli enzimi digestivi: Gli enzimi sono importanti per
digerire il cibo che mangiamo. Il corpo può produrre enzimi per
digerire il cibo cotto, ma lo fa spendendo molta energia. Questa è
la ragione per cui ci si sente spesso stanchi dopo un pasto pesante e
abbondante. A lungo andare il corpo umano ha sempre meno capacità di
produrre enzimi digestivi e gli organi iniziano a funzionare a
rallentatore o a causare malattie e disagi anche molto gravi.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Un cambiamento del ph dei cibi rendendoli acidificanti. Uno dei
vantaggi di una dieta vegana crudista è infatti la regolarizzazione del
livello di acidità del sangue che diventerà sempre più alcalino, l’ideale per
l’essere umano in perfetta salute fisica.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>La conversione di minerali presenti nel cibo da organici a
inorganici, molto più difficili da assorbire dall’organismo. Un cattivo
assorbimento di minerali organici può provocare calcoli renali,
sedimentazione di calcio in zone indesiderate e tanti altri spiacevoli
inconvenienti classificati dalla medicina moderna con nomi di malattie
assai bizzarre.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Distrugge la maggior parte delle vitamine.</li>
</ul>
<ul style="text-align: justify;">
<li>Distrugge la forza vitale. Mangiare cibo cucinato significa mangiare
cibo al termine del ciclo vitale, in poche parole: morto. Il cibo morto ci fa sentire stanchi e pesanti, mentre il
cibo vivo e crudo ha molta più energia vibrante al suo interno e ce la restituisce. Un seme crudo può germogliare, un seme cotto no! Quando cogliamo un
frutto acerbo esso continua a maturare per settimane intere. Il cibo
cotto al contrario inizia a decomporsi dopo pochi giorni.</li>
</ul>
<h2 style="text-align: center;">
Cenni storici</h2>
<div style="text-align: justify;">
La dieta crudista prima di essere una nuova dieta alimentare che viene dall'America e che sta accogliendo vasti consensi e adepti in ogni dove è ovviamente la più antica dieta che abbiamo sperimentato in quanto prima alimentazione naturale dell'uomo. Prima della scoperta del fuoco infatti abbiamo raccolto e mangiato il nostro cibo crudo. La scoperta del fuoco ha trasformato l'alimentazione in un fatto soprattutto culturale e il cibo è diventato non più solo un mezzo per nutrirsi ma uno strumento per creare: nasce così l'arte culinaria. Ma il mangiar crudo è sempre stato uno stile di vita che si è mantenuto nel corso della storia. Dal Vangelo a Ippocrate fino a molti studiosi dei primi dell'800 il crudismo ha raccolto sempre più consensi identificandosi come "cibo per il corpo e per l'anima". Il dottor Herbert Shelton poi diffuse il movimento dell'Igienismo attraverso i suoi testi in cui raccontava come con questo nuovo stile di vita aveva curato patologie ritenute incurabili per quei tempi. L'igienismo approdò poi negli anni 70 anche in Italia e poi con Aldo Capini si affermò il vegetarianismo etico, l'igienismo ha infatti radici principlamente salutiste. Oggi nel raw vegan food invece convergono le visioni salutiste, ambientaliste, animaliste, etiche, energetiche e spirituali.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'igienismo non raccolse vasti consensi in Italia che invece accolse con entusiasmo la macrobiotica (movimento di alimentazione naturale giapponese). In questi ultimi tempi invece sembra esserci un nuovo interesse per il crudismo soprattutto vegano. Per questo oggi vengo a proporvi questa piccola chicca...</div>
<h2 style="text-align: center;">
<b>Dolce e crudo:</b></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<b>dolci raw per la bellezza, la linea e il benessere </b></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<b>di Lucia Giovannini, Laura Cuccato, Susanna Eduini</b></h2>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__dolce-e-crudo-libro.php?pn=3187" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-I_laq3KbJcw/Udxt-9gs_NI/AAAAAAAAE1Q/dpjGY197-sk/s400/dolce-e-crudo-dolci-raw-per-la-bellezza-la-linea-e-il-benessere-libro-64417.jpg" width="276" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">clicca sulla foto per leggere la scheda libro e ricevere lo sconto del 15%</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Il crudismo è un'alimentazione particolarmente indicata come dieta per disintossicarsi dai farmaci,droghe, fumo, alcol, per guarire da alcune intolleranze e allergie, per rinvigorire il copro e uscire da uno stato precario di salute.Come ho più volte detto però secondo me non bisogna farne una questione troppo ideologica perchè non è saggio considerare in modo acriticamente positivo tutto ciò che ci è stato dato in natura. E' sicuramente più saggio interpretare la naturalità delle scelte in chiave evolutiva e rispettando anche il principio di relatività. Se i primi uomini sulla terra erano crudisti questo non vuol dire che abbracciato il crudismo poi dobbiamo andare in giro con pellicce e clava! Cerchiamo di essere pratici nei limiti imposti dall'etica e dal buon senso... e allora ecco che anche il dolce ci viene in aiuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non sentitevi in colpa se non riuscite a fare a meno dei dolci perchè la preferenza per il dolce (così come per grassi e carboidrati) è dettata da un sesto senso del cervello che ci porta dritti ai cibi ricchi di calorie e che attivano il sisetma di ricompensa celebrale. (<a href="http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/scienza_e_tecnologia/cervello-cibo/cervello-cibo/cervello-cibo.html" target="_blank">La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Duke University negli Stati Uniti d'America e risale al 2008).</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa di meglio può esserci allora di coniugare la golosità al benessere? Dolce e crudo è meglio...immagino di sì! E sarà sicuramente anche più buono! I cibi crudi infatti ci riportano ai sapori originari che abbiamo un po' perso e sono sicuramente un godimento per anima e corpo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo libro fa venire l'acquolina in bocca solo a vederlo ...leggo l'indice e pensando alla mia dieta sto già delirando: ricette afrodisiache, dolci al cucchiaio, pasticceria, torte di frutta e creme e dulcis in fundo...cioccolatini e caramelle!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Blu , rosso, verde e giallo...che profilo raw siete? Potete scoprirlo in questo assaggio del libro cliccando a questo link sotto si aprirà un e-book con un piccolo test divertente e i profili con le ricette ad esso collegate...Io sono risultata essere il profilo verde e per me ho scelto il dolce al cacao morbido...mmmmm</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://macrolibrarsi.s3.amazonaws.com/pdf/ebook_dolce_crudo_EST.pdf">http://macrolibrarsi.s3.amazonaws.com/pdf/ebook_dolce_crudo_EST.pdf</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="428" src="http://4.bp.blogspot.com/-fRg1QBgVIUg/Udx96peMSfI/AAAAAAAAE1g/ycZqIoWkp68/s640/FireShot+Screen+Capture+%23188+-+%27ebook_dolce_crudo_EST_pdf%27+-+macrolibrarsi_s3_amazonaws_com_pdf_ebook_dolce_crudo_EST.png" width="640" /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'uomo autentico si nasconde un bambino che vuole giocare diceva F. Nietzsche...e allora dai! Cosa aspettiamo? <b>Liber</b><i>i</i><b>amo</b> questo bambino, giochiamo e facciamo il test e poi ricordate...ricordi<b>amo</b>...</div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-large;">LIBER<i>i</i>AMO<i>ci</i></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
dai luoghi comuni...</div>
<div style="text-align: center;">
i dolci non fanno male...fanno bene!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Vale</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-4359742519589142652013-07-03T03:57:00.000-07:002013-07-03T10:05:14.403-07:00Piove sempre sul bagnato...<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-VMhbdrSDy5w/UdPr9wyi6mI/AAAAAAAAEsQ/CRM-470k1rE/s439/banksy-gray-ghost-rain-girl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-VMhbdrSDy5w/UdPr9wyi6mI/AAAAAAAAEsQ/CRM-470k1rE/s640/banksy-gray-ghost-rain-girl.jpg" width="370" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Banksy- "The rain-girl"</td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><i>"Piove sul bagnato: lagrime su sangue, sangue su lagrime"</i> scriveva </span><span class="userContent"> <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Pascoli" title="Giovanni Pascoli">Giovanni Pascoli</a> nelle sue <i>Prose. </i></span><span class="userContent">L'espressione in seguito ha avuto molto successo ed è rimasta nella
lingua comune ad indicare che le disgrazie spesso non vengono mai sole. Piove anche oggi nonostante lo splendido sole di luglio, insomma non bastavano le affermazioni di Toscani ora arrivano anche quelle Cubeddu. Cubeddu ma chi è? E che ne so! Io vi metto la foto poi scopritelo da soli sempre che abbiate voglia di leggere i suoi articoli...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-UhRBU0pEyxI/UdP4WncPz5I/AAAAAAAAEtc/QdDbcHuV-F8/s610/Marco_Cubeddu_2013-0005gf--U19017424198429MD-249x208.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://3.bp.blogspot.com/-UhRBU0pEyxI/UdP4WncPz5I/AAAAAAAAEtc/QdDbcHuV-F8/s400/Marco_Cubeddu_2013-0005gf--U19017424198429MD-249x208.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"> Oggi mi sono imbattuta in un suo articolo sul <a href="http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/07/01/APvyOAsF-cubeddu_ragazze_shorts.shtml" target="_blank">SECOLO XIX</a> che mi ha subito fatto pensare che una replica era poco, ma era necessaria, anche perchè nei commenti non mi fanno pubblicare per intero la risposta e quindi se non ho piena libertà e diritto di replica io semplicemtne me le prendo a modo mio. Detto questo dopo la <a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/05/lettera-aperta-oliviero-toscani-e.html" target="_blank">lettera aperta al caro Oliviero Toscani </a>dell'11 maggio scorso ecco che mi ritrovo (non avrei mai immaginato... he he) a dover scrivere un'altra lettera aperta, stavolta al signor Marco Cubeddu autore di un articolo che ha suscitato tante polemiche è vero ma che, è stato pubblicato e quindi evidentemente è lo specchio di un pensiero comune ad altre persone... Forse comune al direttore del giornale in questione ...non indaghiamo, forse neppure ci interessa, a noi basta sapere che non lasceremo senza risposta l'indignazione di tanti lettori. Cosa scrive Cubeddu? Beh semplicemente racconta la sua esperienza.: il signor Cubeddu si trovava a Roma nella pausa pranzo, </span><span class="userContent">a Villa Borghese, sdraiato su una panchina...quando d'improvviso <i><b>è stato travolto da una nube di “quartine” in shorts...</b></i> </span><br />
<span class="userContent">Che anche la poesia sia in mutande non v'è dubbio visti i tempi correnti e la fine che la nostra cultura sta facendo ma insomma cosa sono le quartine e cosa c'entrano con gli shorts? Io ho sempre pensato che quartina fosse il gruppo di quattro note musicali, o una strofa di poesia composta di quattro versi, ora mi ritrovo a dover imparare che c</span><span class="userContent">on “quartine”, a Roma, si intendono quelle di quarta ginnasio, cioè le quattordicenni. Si vede che manco dalla mia città da tanti anni! Certo che se a quartodici anni (nel 1990) mi avessero dato della quartina avrei sgranato gli occhi ... Comunque siamo comprensivi bisogna capirlo, la nube di quartine gli avrà offuscato la vista...sarà anche caduto dalla panchina? Non lo dice nell'articolo ma a me è venuta in mente proprio una scena simile (giusto per sdrammatizzare lo shock da neologismo accusato dopo aver letto delle "quartine"). Comunque nell'articolo si parla di shorts. Sì, avete capito bene, proprio quei mini pantaloncini jeans che lasciano intravedere il lato b (solo per chi non ha cellulite o potreste far venire un infarto ai vari Cubeddu sdraiati sulle panchine di Roma). Mi sono subito venuti in mente gli shorts scandalosi di Oliviero Toscani che hanno segnato un'epoca (pensavo di non dover più pubblicare questa foto e invece...)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-4HE0bV2uxOE/UdPhQLC0a9I/AAAAAAAAEsA/BuoEjWEhVik/s339/jesus-jeans.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-4HE0bV2uxOE/UdPhQLC0a9I/AAAAAAAAEsA/BuoEjWEhVik/s400/jesus-jeans.jpg" width="353" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda"></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo le prime affissioni <span class="st">(siamo nel 1973 appena quarant'anni fa) </span>di questo bel manifesto pubblicitario-provocatorio si mosse la magistratura, la chiesa e l`apparato della politica e della sotto politica. </div>
<div style="text-align: justify;">
I vescovi condannarono pubblicamente l`immagine e l`allusione, ed era
prevedibile, ma anche Pier Paolo Pasolini e molti altri intellettuali
illuminati presero carta e penna per attaccare e condannare questo
manifesto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così per un tempo lunghissimo la stampa italiana non fece che parlare
dei blue jeans Jesus Bonn, facendoli diventare un simbolo di
trasgressione ed una sorta di bandiera delle giovani generazione che in
quel tempo avevano una voglia matta di rompere gli schemi, di contestare
e di cambiare il mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda">
Ed i negozi Jesus Bonn furono presi d`assalto con picchi di vendite senza eguali ovviamente...<span class="testoscheda"> </span></span></span><br />
<span class="userContent"><span class="testoscheda"><span class="testoscheda">A quei tempi era più facile creare scandalo, bastava un bel sedere, ma di tabù ce ne sono tanti anche oggi a quanto pare. Solo che quel cartellone alludeva a ben più di un bel sedere, il<span style="color: magenta;"><b> "chi mi ama mi segua"</b></span> infatti mette in luce il cambiamento di valori della società prendendo di mira la cattolicissima Italia, non saranno comunque state le svelate parti del lato b ad irritare la Chiesa e Pasolini o no? Oggi invece ci ritroviamo a dover parlare di shorts e del costume come se fossimo tornati agli anni sessanta e ai tempi della minigonna... Ma secondo voi </span><span class="testoscheda">la stilista inglese <b>Mary Quant </b>sapeva cosa stava facendo quando<b> </b></span><span class="testoscheda">inventò questa piccola-grande rivoluzione che ha scandalizzato il mondo? </span></span></span><br />
<span class="userContent"><span class="testoscheda"><span class="testoscheda">E' il 1963. </span><span class="testoscheda">Inizia la guerra in Vietnam, esplode la Pop
Art, Martin Luther King riceve il premio Nobel per la pace e Mary Quant
inventa la minigonna. A indossarla è Twiggy: prima top model-teen ager
ritratta anche dalla neonata macchina Polaroid. Dopo il 1964 l`abbigliamento femminile non sarà più lo
stesso. Le gonne corte imporranno stivali alti di vernice, nuove calze
dette collant e una rivoluzione della biancheria. Avviato dalla mini, il <b>processo di liberalizzazione dell`abbigliamento</b> procede rapidissimo. Nel `66 viene inventato il <b>nude look</b> e contemporaneamente nascono i primi hippies che faranno moda dal `68 con il "<b>Flower Power</b>".
Cosi l`esplosione del `68 con i movimenti di liberazione della donna,
forniscono l`ambiente ideale per spingere al massimo la scoperta del
corpo femminile.</span></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="testoscheda"></span><span class="testoscheda">Ci sono volute migliaia e migliaia di gambe al vento, di fischi
irriverenti, di commenti insolenti e di donne perseveranti prima che il <b>comune senso del pudore</b> digerisse l`idea della minigonna. Ma da lì in poi è stato un trionfo:
le castigate gonne sotto il ginocchio sono uscite «stracciate» dal
confronto con le «sorelline». Che ancora oggi reggono decisamente bene. Dalle prime mini, colorate e svasate, guardate con più di un sospetto da
borghesi e benpensanti, si passa a quelle trasparenti e lunari della
fine degli anni `60, alle micro gonne di pelle nera dei punk, al boom
dei tessuti sintetici degli anni `80, alle varianti «maschili» della
mini, ovvero i micro calzoncini elastici con cui viene fotografata
Madonna mentre fa jogging, alla fine del decennio e quindi i famigerati shorts. Negli anni `90 le
passerelle vengono invase dalle top model, la minigonna riappare con gli
stilisti Dolce e Gabbana e Prada. </span><span class="testoscheda">A un anno dal crollo delle Torri Gemelle, nel
pieno di una crisi politico-mondiale senza precedenti, gli stilisti più
all’avanguardia, Dolce e Gabbana Gucci e Prada, per la primavera estate 2003 rilanciano la minigonna. Gattinoni<b> </b>fa sfilare Twiggy a Milano Moda Donna. </span><span class="testoscheda">In un mondo dove spazio e tempo sono i nuovi
beni di lusso, "mini è bello" in tutti i sensi: dalla tecnologia con
ritrovati sempre più micro all’automobilismo che scopre la dimensione
della city car.</span><span class="userContent"><span class="testoscheda"></span></span><span class="userContent"><span class="testoscheda"></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span class="userContent"><span class="testoscheda"><span class="testoscheda">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="testoscheda">E poi? Improvvisa sobrietà, come si conviene ad un periodo di crisi economica e internazionale. Ma non dura molto. Giorgio Armani ripropone la mini nelle sue collezioni autunno inverno 2003-2004, Roberto Cavalli lancia una linea di gonnelline pacifiste con lo slogan <b>«No war, more wear». </b>Forse sarebbe più corretto dire <b>less wear</b> visti l'esiguità delle stoffe... Comunque ad oggi 2013, in piena crisi economica e io direi anche recessione internazionale, la mini e gli shorts a quanto pare sono di nuovo in discesa nel gradimento dei maschietti ... oppure no? Di sicuro non pare in discesa nel gradimento delle quattordicenni, forse perchè le ragazzine impoverite dalla recessione hanno trovato il loro antidoto alla crisi: risparmiare sulle stoffe!</span><br />
<span class="testoscheda"> Ma insomma io non credevo di dover ricominciare a parlare di costumi e vestiario dopo 40 anni di rivoluzione liberale dell'abbigliamento! E invece eccoci qui! Come se il Burka o qualsiasi altro abbigliamento poi impedissero gli stupri o il femminicidio, sì <b>FEMMINICIDIO</b> lo ripeto, ripeto questo neologismo che accetto con più dignità rispetto al termine "quartine" caro Cubeddu, perchè se a ballare sotto la pioggia quel giorno in Pakistan ci fossero stati due uomini lei pensa forse che li avrebbero ammazzati? Di cosa parlo? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span class="userContent"><span class="testoscheda"> Parlo di attualità. E' di pochi giorni fa la notizia riportata dal quotidiano <i>The Dawn </i>dei fatti avvenuti domenica sera a Chilas, una cittadina della provincia himalayana di Gilgit-Baltistan. Avevano 15 e 16 anni le due sorelle che si sono fatte ritrarre in un video mentre ballavano sotto la pioggia e che a causa di questo video hanno perso la vita. Cinque uomini armati a viso coperto si sono presentati a casa delle due <b>s</b>orelle <b> </b>e le hanno uccise brutalmente con una raffica di proiettili insieme alla loro madre. A ucciderle pare che sia stato il fratellastro con quattro suoi amici. Il fratellastro di nome Khutore, hanno riportato i quotidiani locali, ha giudicato quel video "un'offesa
all'onore della famiglia" e, con l'omicidio, ha voluto "ristabilire
il rispetto del clan". </span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda">Ecco Pascoli non è mai stato così attuale e anche oggi possiamo dire: </span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="userContent"><b><span style="color: red; font-size: x-large;"><i>"Piove sul bagnato: lagrime su sangue,</i></span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="userContent"><b><span style="color: red; font-size: x-large;"><i>sangue su lagrime"...</i></span></b> </span></div>
</div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda"><b><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-ytF3mnuiHMU/UdP5WQR4zTI/AAAAAAAAEts/gIwBdlK16Wc/s770/ragazze-uccise-per-un-balletto-1-770x553.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="457" src="http://2.bp.blogspot.com/-ytF3mnuiHMU/UdP5WQR4zTI/AAAAAAAAEts/gIwBdlK16Wc/s640/ragazze-uccise-per-un-balletto-1-770x553.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">immagine del video delle ragazze uccise in Pakistan<b><br /></b></td></tr>
</tbody></table>
</b></span></span><span class="userContent"><span class="testoscheda">
<b>“Avevano solo danzato sotto la pioggia. Non osserverò mai più la pioggia con gli stessi occhi”. </b></span></span></h4>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda"></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
afferma Roberto Saviano su facebook. Neppure io penso, guarderò mai più la pioggia con gli stessi occhi e con la stessa spensieratezza e penso anche che la mia libertà di ballare sotto la pioggia sia<b> </b>preziosissima, quante volte mi ha salvata dalla depressione, quante volte mi ha fatto sentire viva! Era di Gandhi la frase:" La vita non è aspettare che passi la tempesta ...ma imparare a ballare sotto la pioggia."<br />
Bene io aggiungo oggi, la vita è anche imparare a ballare sotto il burka, i pregiudizi e l'ignoranza...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-m6x7XdtByPQ/UdP8fLItgFI/AAAAAAAAEt8/GGmSCFfRzuY/s800/mara.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="476" src="http://3.bp.blogspot.com/-m6x7XdtByPQ/UdP8fLItgFI/AAAAAAAAEt8/GGmSCFfRzuY/s640/mara.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche in Italia non ce lo dimentichiamo esisteva il delitto d'onore. L'art. 587 del codice penale consentiva infatti che fosse ridotta la pena
per chi uccidesse la moglie (o il marito, nel caso ad esser tradita
fosse stata la donna), la figlia o la sorella al fine di difendere
"l'onor suo o della famiglia".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Codice Penale, art. 587<br />
<i>Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella,
nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello
stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della
famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa
pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della
persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la
figlia o con la sorella.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo il referendum sul divorzio (1974), dopo la riforma del diritto di famiglia (legge 151/1975), e dopo il referendum sull'aborto, dunque <b>davvero molto tempo dopo le dette sentenze</b>, le disposizioni sul delitto d'onore sono state abrogate con la legge n. 442 del 5 agosto 1981.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiusa parentesi giusto per rinfrescarci la memoria. Torniamo ai nostri shorts...Beh insomma adesso non li porto più ma quando ero adolescente li ho portati anche io gli shorts perchè andavano di moda, non ho mai pensato di offendere il comune senso del pudore, anche perchè su tutti i cartelloni pubblicitari sventolavano culi e gambe a tutti gli angoli...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Jrrbht1yjHg/UdPxkNwjrdI/AAAAAAAAEsg/ShgWU3hMc08/s657/milestone-00su5p.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-Jrrbht1yjHg/UdPxkNwjrdI/AAAAAAAAEsg/ShgWU3hMc08/s320/milestone-00su5p.jpg" width="297" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Michelle Hunzicher in "posa" per la mitica pubblicità della Roberta</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Vi ricordate Michelle Hunzicher e il suo lato B svelato per la pubblicità degli slip Roberta? Era il 1995 io avevo appena concluso la maturità, quella pubblictà ebbe un gran successo e non mi risulta che qualcuno si scandalizzò... Io gli shorts non li portavo più erano già passati di moda, allora impazzava il tanga nelle spiagge, poi qualche anno dopo "il brasiliano". Non avendo un lato B come la Hunzicker e sufficiente faccia tosta mi sono fermata agli shorts e alle minigonne. Oggi però non consiglierei mai a mia figlia di indossarli perchè di sicuro non c'è la stessa libertà di cui godevamo ai miei tempi e a meno di non voler portare avanti qualche battaglia "liberatoria" le direi di evitare perchè, non si sa mai, qualcuno potrebbe essere turbato e istigato così allo stupro...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-cYyF8GSVKuM/UdP1NvueUzI/AAAAAAAAEsw/WYQj_IzjstQ/s354/pubblicitc3a0_sessista.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-cYyF8GSVKuM/UdP1NvueUzI/AAAAAAAAEsw/WYQj_IzjstQ/s640/pubblicitc3a0_sessista.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma insomma ci lamentiamo di come vestono le ragazzine ma nessuno dice nulla (gli interessi economici non c'entrano è proprio viltà) dello schifo che siamo costretti a subire in tv, per strada, sui giornali e altrove? E non parlo del corpo femminile che scusate è un'opera d'arte naturale, parlo della strumentalizzazione del corpo femminile! Nessuno dice nulla a parte la Boldrini che lo scorso maggio ha affermato a Venezia
nell'ambito della Festa dell'Europa: </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta;"><b><i>«Serve porre dei limiti all'uso del corpo della donna nella
comunicazione. È inaccettabile che in questo
paese - </i></b><span style="color: black;">ha spiegato la presidente della Camera</span><b> <i>- ogni prodotto, dallo
yogurt al dentifricio, sia veicolato attraverso il corpo della donna. In
Italia le multinazionali fanno pubblicità usando il corpo delle donne
mentre in Europa le stesse pubblicità sono diverse. Dall'oggettivazione
alla violenza il passo è breve. Serve più civiltà ponendo delle regole.
Basta all'oggettivazione dei corpi delle donne perchè passa il messaggio
che con un oggetto puoi farci quello che vuoi».</i></b><span style="color: black;"> E ha anche affermato</span></span><i><span style="color: magenta;"><span style="color: black;"> </span><b>«Per arrivare a proteggere le donne dalla violenza va rilanciata
l'occupazione femminile. In Italia solo il
47 per cento lavora una delle percentuali più basse d'Europa. Se una
donna non lavora, in caso di violenza, non ha autonomia». </b></span></i>Boldrini ha
ricordato anche che<i><span style="color: magenta;"><b> «le case rifugio sono sempre meno».</b></span> </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà stato un caso che la presidente della camera sia stata proprio in quello stesso periodo oggetto di diffamazione a seguito della diffusione sul web di alcune <b>foto taroccate </b>che ritraevano la terza carica dello Stato in una spiaggia di nudisti? <br />
<span style="color: red;"><b><i>"Mi
arrivano messaggi minatori e minacce di morte ogni giorno. Io non ho
paura. Ma quando i fotografi inseguono mia figlia di 19 anni in
motorino, ho paura che possa spaventarsi e avere un incidente, mi si
gonfia in cuore"</i></b></span> aveva rivelato l'esponente di<b> Sel a Concita De Gregorio</b>. <span style="color: red;"><b><i>"Quando
una donna riveste incarichi pubblici, si scatena contro di lei
l'aggressione sessista: che sia apparentemente innocua, semplice gossip,
o violenta, assume sempre la forma di minaccia sessuale"</i></b></span> è il lamento del Presidente della Camera. </div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma Caro Cubeddu e cari moralisti riflettiamo un po' su tutto questo e facciamoci un esamino di coscienza, forse forse noi non siamo meglio del Pakistan, siamo solo fortunati ad essere qualche anno più avanti nelle battaglie per la lotta alla libertà, ma non so per quanto...</div>
<div style="text-align: justify;">
La mia lettera a Cubeddu nel caso voglia e vogliate leggerla anche voi è questa, la lettera è anche il commento che sotto il suo articolo mi è stato censurato... ed io vi offro la libertà di leggerlo ugualmente. Mi sembra giusto no?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
LETTERA APERTA A MARCO CUBEDDU</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="testoscheda"></span>Caro Cubeddu si documenti , sul femminicidio,
sull'origine storica e sociale di questa parola, le consiglio di leggere
un libro se non l'ha già fatto (è evidente di no) dal titolo<b><a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/05/lettera-aperta-oliviero-toscani-e.html" target="_blank"> <span style="font-size: large;">
"Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giur</span></a></b><span class="text_exposed_show"><span style="font-size: large;"><b><a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/05/lettera-aperta-oliviero-toscani-e.html" target="_blank">id</a><a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/05/lettera-aperta-oliviero-toscani-e.html" target="_blank">ico internazionale"</a> </b></span>di una bravissima giornalista Barbara Spinelli, si
documenti sulle cause e le modalità degli stupri, parli con donne
violentate, si documenti sui costumi sociali del passato e sulle mode...
Si chieda perchè e, magari le suggerisco anche di scriverci un
bell'articolo, lo scorso <a href="http://www.gonews.it/articolo_199914_Atto-intimidatorio-al-centro-antiviolenza-Artemisia-lindignazione-della-politica-della-societ-civile.html" target="_blank"> 19 maggio,</a> con un attentato incendiario, è
stato preso di mira il centro antiviolenza <a href="http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/" target="_blank">Artemisia</a> di Firenze che da
anni opera contro la violenza sulle donne. La </span></span><span class="userContent"><span class="text_exposed_show">sede che ospita bambini, donne e adulti vittime di violenza fisica e
psicologica, di maltrattamenti e trascuratezze di varia natura è stata più volte la mira di attentati intimidatori, questo è solo l'ultimo di un'escalation di atti </span></span>d' intimidazione e violenze denunciate dall'associazione che dal 1991 -
anno della sua costituzione- si occupa di informazione,
sensibilizzazione, formazione sui temi della violenza,in particolare
alle donne ed ai minori in tutto il territorio nazionale<span class="userContent"><span class="text_exposed_show"><i>.</i> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show">Si domandi il perchè gli
Italiani sono in cima alla classifica del turismo sessuale con i
minori. E poi magari cambi pure le amicizie femminili, potrebbero aprirle
gli occhi su un mondo a lei sconosciuto sulla condizione femminile
odierna. Voglio dirle una cosa: lei è semplicemente ignorante (no non voglio offenderla) lei è
ignorante nel senso più spicciolo della parola, lei ignora la storia
presente e passata e i costumi sociali di questo paese, lei ignora o fa
finta di ignorare i gravissimi problemi che affliggono milioni di donne
nel mondo, e i pregiudizi le hanno offuscato la capacità di giudizio.
Salvo solo una frase del suo articolo<b> "Siamo così convinti che mettersi
il velo sia prigione e i minishorts siano libertà?".</b> Non perchè la sua
sia stata una felice intuizione ma perchè forse a qualcuno darà modo di
riflettere su qualcosa di concreto dopo la lettura di questo articolo,
che però non è quello che lei ha suggerito o voleva suggerire con questa
frase... Salvo questa frase perchè solo le donne che della libertà sono
private possono conoscerne l'alto valore, la libertà di essere
ragazzine, di voler<a href="http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2013/07/03/APtoavsF-pioggia_perche_ballano.shtml" target="_blank"> ballare sotto la pioggia</a>, in Pakistan o altrove, di voler indossare abiti
alla moda anche se scoprono le chiappe, la pancia, l'ombelico o le
gambe, la libertà di non dover pensare: oggi che mi metto? Il jeans
antistupro, il burka, o la camicia di forza? Oggi cosa indosso la
maschera da brava ragazzina o la mia faccia di donna che vuole dire la
sua senza essere "accusata" di femminismo, di esagerazione o non so
cos'altro? Oggi posso essere sicura che dopo le mie affermazioni non mi
ritrovi gente (guarda caso uomini, ma anche alcune donne a volte mi sorprendono per i commenti) che mi scrivono commenti osceni o mi
fanno stalking o peggio minacce per aver dato la mia opinione? La
libertà deve garantire un primo fondamentale diritto altrimenti non può
chiamarsi tale: libertà di espressione (in ogni forma ) e di opinione
senza la paura di dover incorrere in stupri, violenze, minacce, offese
da chiunque (cafone o accculturato che sia)...siamo sicuri che godiamo di questa<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_manifestazione_del_pensiero" target="_blank"> libertà</a>?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/" target="_blank"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-E_tBgYwAb6U/UdP-qlcRHzI/AAAAAAAAEuM/vGQ6j4H4D4I/s640/FireShot+Screen+Capture+%23186+-+%27Artemisia+I+Main+%C2%BB+Home+page%27+-+www_artemisiacentroantiviolenza_it.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show"> Vorrei concludere con un piccolo nanormanzo che si riallaccia alla poesia, ma con un pizzico di canzonatoria e spregiudicata polemica forse un pochino irriverente nei confronti della poesia dannunziana lo ammetto...</span></span><br />
Scelgo D'annunzio perchè egli ebbe un rapporto conflittuale con il mondo femminile e perchè prese dal decadentismo europeo il tema della superiorità
femminile e lo fece suo. Per il Vate l'uomo è debole, fragile, sottomesso la donna lo
domina, gli succhia energia, è lussuriosa, perversa, crudele esercita
sull'uomo un potere a cui lui non può sfuggire e che lo porta
inevitabilmente alla follia o alla distruzione! La donna è Nemica, la figura forte, che come un antagonista si oppone
all'uomo fragile che ivi proietta la sua potenza perduta...Tutto questo accade nella nuova sensibilità prodotta dal clima culturale di fine ‘800. Un mondo che vive del fascino oscuro di donne, frivole e fragili quelle
che la Belle Epoque, attraverso il ritmo leggero dei cafè-chantant, ha
consegnato al mondo.Un mondo che ruota intorno al tema della
superiorità della donna, saranno proprio questi gli anni in cui nasce la
questione femminile, e che parla quindi della fragilità dell’uomo:
l’impotenza che l’uomo avverte, di fronte agli eventi storici e
politici, che si traduce in perdita di volontà e di determinazione e nel
lasciarsi così trasportare verso un turbinio di sensualità e di
distruzione.<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-mIwP8tv9Nds/UdP3OAViMII/AAAAAAAAEtA/_UpXhPoZw1c/s488/pioggia.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-mIwP8tv9Nds/UdP3OAViMII/AAAAAAAAEtA/_UpXhPoZw1c/s640/pioggia.gif" width="494" /></a></span></span></div>
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show">
</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show"> </span></span>ASSALTO POETICO METEREOLOGICO<br />
E piove...sulla favola bella che ancora m'illude...<br />
Annegala!<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show">Non
prendetevela, e spero che non se la prenda neppure D'Annunzio, ma volevo rimarcare alcune smilitudini di pensiero e atteggiamento, forse anche oggi l'uomo avverte questa impotenza </span></span><span class="userContent"><span class="text_exposed_show">che si traduce in perdita di volontà e di determinazione e nel
lasciarsi così trasportare verso un turbinio di sensualità e di
distruzione?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="userContent"><span class="text_exposed_show">Non so rispondere ma forse anche gli uomini dovrebbero imparare a ballare sotto la pioggia come fanno tante donne... ridiamoci su ...perchè
l'ironia aiuta a vivere meglio, con l'ombrello e soprattutto senza...</span></span> </div>
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="font-size: x-large;"><b><i> LIBER</i>i<i>AMO</i>ci</b></span></h2>
<h3>
Vale </h3>
<h3>
</h3>
<h3>
</h3>
<h3>
</h3>
<h3>
</h3>
<h3>
</h3>
<h3>
</h3>
<h3>
<b></b></h3>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>link delle fonti degli articoli citati e delle informazioni:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.minigonne.eu/it/minigonne/breve_storia_della_minigonna_sc_222.htm</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2013/07/03/APtoavsF-pioggia_perche_ballano.shtml</div>
<div style="text-align: justify;">
http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/05/lettera-aperta-oliviero-toscani-e.html</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.artemisiacentroantiviolenza.it/</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.unita.it/italia/boldrini-porre-limiti-all-uso-corpo-br-della-donna-nella-pubblicita-1.498660</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.minigonne.eu/it/manifesti/chi_mi_ama_mi_segua_sc_241.htm</div>
<div style="text-align: justify;">
http://temi.repubblica.it/ilcentro-dannunzio/2006/02/26/d%E2%80%99annunzio-e-le-donne/?h=0</div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-22516930925943814112013-06-19T01:16:00.002-07:002013-06-19T04:51:40.435-07:00CondividENDO ...la storia di un sasso, la mia...<div style="text-align: center;">
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<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono stata così tanto impegnata
in questi ultimi anni da non considerare più il mio corpo, i miei dolori, mi
sentivo quasi in colpa per non riuscire a tenere la casa pulita come volevo,
per non riuscire ad andare più in palestra, per aver impiegato così tanto a
rimanere incinta, per aver lasciato “scappare” mio marito, per non aver
ascoltato il mio corpo, per aver curato la mia psiche nel modo sbagliato. Un
silenzio, una solitudine senza fine, un malessere senza nome che ha privato di
tante ore la mia vita. Poi un giorno dopo tante visite, tanti medici e tante
diagnosi sbagliate, imprecise, nebulose arriva un nome a mettere fine al mio
senso di colpa, a dare forma ai sintomi, a dare il giusto peso al dolore.
<span style="font-size: x-large;"><b><span style="color: #cc0000;">Endometriosi</span>.</b></span> Nessuno la conosce, nessuno sa cos’è, neppure i medici il più
delle volte…Sì io quella parola l’avevo già letta, già individuati i
sintomi nell’enciclopedia da sola, quando ancora internet non era un mezzo di
informazione di massa e io non sapevo neppure accenderlo un pc. Quel sospetto,
quella parola, mi assillava soprattutto in <b><span style="color: #cc0000;"><i>quei giorni lì</i></span></b>, in quei giorni in
cui più di tutti arrivi ad odiare il tuo essere donna, a maledire la tua
sacralità di "essere che porta la vita". Ma il mio medico, una dottoressa
preparata e coscienziosa che in tante altre occasioni mi aveva aiutata, al
sentire quella parola, sgrana gli occhi e quasi m’impedisce di parlare
soffocandomi di frasi del tipo:<br />
<i>“Ma cosa stai dicendo? Non ti rendi conto di
cosa sia l’endometriosi, non diciamo sciocchezze…”. </i><br />
<i> </i>Purtroppo sì io mi rendevo
conto troppo bene di cosa fosse e la depressione, che proprio lei mi stava
curando, era partita da quei dolori, dal sentirmi inutile, sterile, con una
pancia sempre gonfia di mostri sconosciuti e di dolori, era cominciata con il mio
odiare il mio corpo dolorante, con la vergogna di stare male per una semplice
mestruazione, che ogni donna-ripetevo nella mia testa- affronta senza tante lagne per tutta la sua vita…
<span style="color: red;">“Dismenorrea primaria”</span> disse il ginecologo, ne soffrono tante donne, non puoi
farci nulla te la tieni, stringi i denti e vai avanti. <span style="color: red;">“Hai delle intolleranze
alimentari e un brutto rapporto con il cibo, mettiti a dieta e fai il test per
le intolleranze” </span>Ma non sarebbe meglio un’ecografia? Rispondo io- <span style="color: red;">“Lei è
depressa e deve curare il suo umore…” “Ha il colon irritabile…come mai è così
ansiosa? Prenda questi farmaci faccia questa dieta e beva tanto e non si
arrabbi”. “Sei anemica </span>-disse l’altra ginecologa -<span style="color: red;">non va bene mangia più carne,
smettila con la fissazione per le diete”. ”Stai ovulando per questo hai questi
doloretti, vedi che bel follicolo grande?”</span> mi fece<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vedere sul videat ecografico… <span style="color: red;">"E' il momento giusto per cercare un bambino"</span> mi disse la "gine" sorridendo...Il <span style="color: red;"><b><i>"follicolo"</i></b></span>
tutti i mesi mi faceva un male pazzesco però e la mia pancia sembrava una
mongolfiera, sembravo incinta davvero, tutti si congratulavano con me indicando la mia pancia e chiedendomidi quanti mesi fossi (e ogni volta che si congratulavano io dentro morivo un po') ma ad ogni nuovo test di gravidanza avevo il tracollo,delusione puntuale ... la febbre e il dolore m’impedivano di vivere… Se per fare un
figlio si deve soffrire così tanto -pensavo- deve proprio valerne la pena!<br />
La ginecologa mi prescrisse un nuovo ciclo di pillola e quel bel<i> follicolo</i> che sarebbe dovuto esplodere e diventare altro sembrava non
esplodere mai, viveva di mese in mese, e lo sentivo dentro bruciare, fin quando
un giorno è scoppiato e al pronto soccorso dopo appena 7 ore di attesa un "bravo ginecologo" non faceva
che premerlo con le dita e farmi male per escludere gravidanze dice… Mi domanda per
ben dodici volte- mi pare- se sono incinta. <i>“Lo ripeto per la ventesima volta. Prendo la
pillola, dissi, ormai per i dolori non ho rapporti da mesi…crede forse che io sia la Madonna? Mi spiace non ho mai incontrato lo Spirito Santo!”</i> rispondo fuori di me a causa del dolore e della frustrazione...<br />
Niente da fare doveva escludere la gravidanza ( perchè la vita deve essere così tragicomica a volte?) ma il test di gravidanza non era
mai positivo e le mie urine purulente lo falsavano, l’infezione in atto mi stava
togliendo dieci anni di vita dal dolore e lui si ostinava a comprimere il mio
addome con quelle manacce indelicate, fin quando un’ostetrica, forse impietosita
dalle mie grida, uscendo dalla sala parto venne a farmi un’ecografia tv e dopo
altre due ore di trafila mi rimandarono a casa dicendo: “<i>quella cisti (il
follicolo secondo la mia ginecologa) deve toglierla!” <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></i>Va bene ma datemi qualche informazione…cos’è,
perché, cosa devo fare, chi me la toglie? Niente. Mi resi conto d'esser sola.<br />
Quella delle donne affette da
endometriosi è una solitudine senza fine, un circolo vizioso di incomprensioni
e frustrazione che arriva a farle credere di essere malate nella testa. Anche
io finisco per essere malata nella testa, la dottoressa coscienziosa mi prescrive antidepressivi e ansiolitici, il mio sistema immunitario va in tilt, il corpo si ammala di tutto, tiroide, infezioni, eczemi, fibromialgia, mi cadono i capelli ...per fortuna ne ho tanti ma le tempie sono vuote, ingrasso di 20 kg in pochi mesi, non so più a quale santo appellarmi...</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La mia nuova ginecologa (e questa
è la sesta che cambio, sempre a pagamento s’intende, dopo l'esperienza del pronto soccorso non ho più voluto un ginecologo di sesso maschile... ) vede le cisti e dice di non
preoccuparmi, mi prescrive una nuova pillola in continuum dice che così se ne andranno e se non se ne vanno penseremo ad un intervento. Così è , se ne vanno, ma dove, come? Non lo so, forse si nascondono... Mi dice di fare un figlio, che è il momento buono, ma
il figlio non arriva, l'angoscia e la frustazione aumentano, e dopo ancora due anni di tentavi, cinque di matrimonio e altre cisti riformatisi mi prescrive ancora
una nuova cura e mi dice che se non rimango in cinta dovrò fare altri
accertamenti. Dopo quasi tre anni di nuovi tentativi e la rassegnazione a non avere una famiglia mia (mio marito non voleva considerare l'adozione o l'affido in alcun modo) rimango incinta non so come, pare un miracolo e forse lo è- oggi penso!
La gravidanza pare avermi guarito , tutti dicono che è così… Poi il parto, la gioia, adesso sì che mi sento come la Madonna (e ripenso a quel giorno in ospedale al trauma del ginecologo e quasi quasi ci rido su) eccomi in foto questa sono io con il mio cucciolo Alessandro appena nato...<br />
Forse è questa la mia rivincita sulla malattia? ... Cosa vedete voi dietro al silenzio dei miei occhi?<br />
Questa foto adesso l'ho inviata anche per il concorso dal titolo <a href="http://laforza.apeonlus.com/ita/concorso.jsp" target="_blank">"La forza nel silenzio"</a><br />
<div style="text-align: center;">
indetto dall'associazione </div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://laforza.apeonlus.com/" target="_blank"><img border="0" height="230" src="http://4.bp.blogspot.com/-lEc9sGbEdUk/UcBaQvHNKLI/AAAAAAAAEnY/3pdup7SvsMA/s320/logo.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://laforza.apeonlus.com/ita/photogallery.jsp" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-mPKH_sO6fEA/UcBYuMu_eOI/AAAAAAAAEm4/08QlB6T2RXc/s640/mamma+vale.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>cliccando sulla mia foto si entra nel concorso: vota e partecipa!</b><br />
<b>Fai conoscere al mondo l'endometriosi </b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
perchè voglio dare una testimoninaza a tutte quelle ragazze che soffrono in silenzio, voglio dare una speranza a chi come me credeva che ormai era destinata solo alla malattia e alla sofferenza senza mai poter avere un angelo al suo fianco...<br />
<span style="color: #a64d79;"><b><i>Non vi abbattete, non lasciatevi soffocare dalla malattia, anche se non siete madri, anche se vi sentite donne a metà, anche se l'endometriosi vi ruba la vita! Trovate il vostro centro, riprisitinate la vostra forza creatrice e portatela nei luoghi del cuore che vi appartengono...Siate vive e fiorite nella vostra essenza e con tutto il vostro splendore! Circondatevi di persone che vi apprezzano e vi stimano per ciò che siete! Dimostrate al mondo che l'endometriosi esiste e che voi avete trovato il vostro modo di conviverci anche se non l'avete sconfitta.</i></b></span><br />
Con il bambino mi dimentico i dolori fin quando due anni dopo tornano più forti di prima e si riaccende il mio incubo… Altra ginecologa,
mi chiede cosa intendo fare con queste cisti e io penso che il medico è lei e
lei dovrebbe dirmelo, mi dice di dimagrire, e di curarmi dallo psicologo. Pago gli ultimi 180 euro che mi dovevano bastare fino a fine mese, siamo al 10 giugno, ho venti euro in tasca, sono senza lavoro. Esco e penso che ho speso quei soldi per niente. Mi sembra sempre più di impazzire. Il mio psichiatra non sa collegare la malattia
fisica a quella psicologica… e certo perché quella fisica non c’è! Nessuno la vede! Gli
psico farmaci mi fanno sentire anche peggio, la mia salute peggiora. Non sono
più io ...penso. Non mi piaccio più, non so come mettere fine al dolore, voglio togliermi la vita: è il mio pensiero ossessivo, non faccio che pensare a come morire. La mia famiglia è disperata, tutti negano che io abbia qualcosa, se non lo negano è solo per manifestare un pensiero unico ....scuotono la testa, sono pazza, sono pazza glielo leggo negli occhi...Mi sento sola, nessuno a cui parlare, mi sento estranea al mondo. Impazzisco davvero stavolta. Ora sì che sono pazza. Farmaci, psicoterapia, farmaci, nuovi psichiatri, raggi alla testa, medici, domande, la mia intimità violata, lo scherno della famiglia di mio marito, la separazione da mio marito, sono sola, sola, sola e ho tutti contro.Sono sola con il mio bambino che a tre anni, senza un papà ad accudirlo e rassicurarlo e solo con una madre disperata e malata, mi prende il viso tra le mani tutte le sere e mi chiede :<i>"<b>mamma ma tu sei felice?</b>" </i>Piango, ricaccio le lacrime e non so cosa rispondergli non posso mentire a lui, al mio angelo: "<i> <b>Quando mi guardi così sì, in questo momento mamma è molto felice</b>"</i>. Allora si acquieta e dorme sereno e io piango tutte le lacrime del mondo...<br />
La cura più efficace è stata lui, tutte le sere mi ricordava che dovevo essere felice e io ho ritrovato le mie priorità...In un barlume di lucidità un giorno "Non sono pazza!"- grido- "ho bisogno di aiuto...ho solo bisogno di aiuto" cerco di convincermi!<br />
Torno
dalla mia vecchia ginecologa a Roma anche se vivo Perugia adesso:“Non ho la certezza assoluta bisognerebbe operare in laparoscopia per
sapere –dice- ma secondo me è endometriosi”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La diagnosi che arriva così nero su bianco lì per lì mi fa rabbia…
Sono passati sedici anni…era così semplice, perché nessuno se n’è accorto?
Perché chi vedeva negava? Perché non hanno approfondito le indagini? Perché le
mie parole erano sempre messe in discussione? Perchè sono stata umiliata da persone insensibili, parenti e amici e poi abbandonata? E perché lei, la mia ginecologa che ha
curato le cisti <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non ha parlato di
endometriosi prima? Perchè ho dovuto attendere quasi <span style="font-size: x-large;"><b><span style="color: red;">venti anni</span> </b></span>prima di sentir pronunciare la parola Endometriosi?<br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Queste domande oggi mi assillano,
mi assillano tutte le informazioni date ai medici rimaste inascoltate, le
perdite, i sanguinamenti rettali, il vomito, la febbre, le cistiti ricorrenti,
la candida che non voleva abbandonarmi, gli svenimenti, gli antidolorifici che
non fanno effetto, l’intestino che non funziona, i dolori invalidanti…tutti campanelli d’allarme che
suonavano a vuoto. Hanno suonato a vuoto per anni.<br />
Adesso trillano tuti assieme
come un’orchestra mal assortita e sembrano assordare l’universo intero!<br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando la diagnosi è certa ci si
sente meglio. Il tuo mostro ha finalmente un nome, e pensi come nella famosa
fiaba dei fratelli Grimm <a href="http://www.tiraccontounafiaba.it/fiabe-classiche/fratelli-grimm/219-nano-tremotino.html" target="_blank">"Il nano Tremotino"</a> , che conoscere il nome del tuo nemico ti aiuti a
sconfiggerlo. Sì è così , è un primo passo… Però devi arrangiarti da sola.
Benedico internet per questo perché qui dove vivo ora mi sento anche più sola rispetto a prima. Grazie a internet trovo un’associazione per malati di endometriosi, l'<a href="http://www.endoassoc.it/" target="_blank">AIE</a> mi
iscrivo e scrivo nel forum la mia storia e che ho bisogno di aiuto.<br />
L’aiuto
arriva e con l’aiuto non mi sento più sola. Scopro che esiste un mondo sommerso
di sorelle che come me hanno sofferto, soffrono, lottano ogni giorno per
esistere e vivere CON DIGNITA’. <span style="color: magenta;"><b> </b></span><br />
<span style="color: magenta;"><b>Le endosister vorrei abbracciarle tutte … Chi è
che dice che le donne non costruiscono ponti mi chiedo? Le donne lanciano fili
lunghissimi, fin dall’altra parte del mare, fin dall’altra parte dell’oceano e
tessono una coperta meravigliosa, piena di fiori e colori, grande e calda così
da ripararle da dolore e dalle incomprensioni. Con slancio e gratitudine ho
preso i fili di Enza B., di Paola P., di Veronica…e di tutte le ragazze che ora so esistere oltre questo pc. Sono qui li tengo stretti,
tra le mani, sul cuore. Spero di incontrarle un giorno e di poterle ringraziare
per quanto hanno fatto per me, per tutte…</b></span><br />
Ho conosciuto<a href="http://veronicaprampolini.it/" target="_blank"> il blog di VeronicaPrampolini </a>grazie alle endosister, ci ho messo più di un anno per avere il
coraggio di leggere, di affrontare, di parlare della mia malattia, forse alla
fine stentavo davvero a credere che fossi malata, avevo finito per credere
anche io di avere “tutto nella testa” come tanti mi dicono ancora adesso. E’ vero, il dolore fisico è un sintomo di
squilibrio energetico, è vero, la malattia inizia sempre da un disagio
psicologico, da una forte energia bloccata, è vero la prima vera cura inizia
dalla psiche, tutto vero. Ma come facciamo a trovare le nostre ferite
energetiche se prima non vediamo nel corpo i suoi segnali? Le cure devono
integrare corpo e mente… e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a quanti mi
ripetono sempre che è tutta una questione di testa e che la cura è solo lì che
si trova, voglio dire una volta per tutte che<br />
<span style="color: red;"><u> <b>IL</b> <b>DOLORE NON PUO’ ESSERE
IGNORATO</b></u>. <b><u>Che ciò che si nega non potrà mai guarire</u> né nel corpo né tantomeno
nella psiche e che l’endometriosi è una malattia seria e invalidante che
necessita di un approccio terapeutico e chirurgico oltre che del sostegno
psicologico, e di un <u>approccio serio e preparato</u>, competente in materia e
<u>gratuito</u>. <u>E' una malattia ancora poco conosciuta per cui non esistono cure</u> e per questo si deve fare ricerca e sensibilizzare l'opinione pubblica e la politica.</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così adesso anche io ho deciso che voglio guardare bene il mio
dolore, prendo il coraggio e
finalmente scrivo a Veronica, le racconto di come l'ho conosciuta, che le scrivo dopo un anno di paure e le dico che vorrei leggere il suo <b><a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/acquistare.aspx" target="_blank">“CANTO XXXV INFERNO Donne affette da endometriosi“</a>, </b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/acquistare.aspx" target="_blank"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-C6Hu93Lwz7M/UcBikBasPbI/AAAAAAAAEnw/_juf65cW_lI/s400/NZO.jpg" width="267" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
che la stimo per il suo impegno e la ringrazio. Nel suo blog leggo tante storie, assurde,
simili alla mia, diverse, più di tutte mi colpisce la testimonianza di un uomo,
compagno di una endosister… “ Ci siamo anche noi-racconta- anche noi viviamo
l’endometriosi e a volte ci distrugge la vita”. Le testimonianze continuano
raccontano di come l’endometriosi abbia distrutto un matrimonio, un amore, la
tranquillità famigliare, il sogno di avere dei figli, la carriera lavorativa…
Mi vengono i brividi. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Veronica mi risponde
tempestivamente, mi commuove la sua risposta semplice diretta, il suo volermi
regalare il libro che non riesco a comprare adesso che non lavoro (altro aspetto di chi soffre di questa malattia che non consente una vita lavorativa continua). Il pacco arriva dopo pochi
giorni come promesso. Lo apro con un po’ d’ansia e mi sembra quasi di esistere
corpo e anima finalmente, non so perché ma questo libro ha dato vita
all’esistenza della mia malattia e quindi mi ha fatto consapevolmente<span style="color: #a64d79;"> </span><b><span style="color: #a64d79;">prendere
coscienza del mio corpo.</span> </b>Voglio ascoltarmi. Leggo il libro di Veronica. Voglio
finalmente ascoltare il mio dolore. Il silenzio è finito. La solitudine pure.<span style="color: #a64d79;"><b>CondividENDO ci si sente meglio...</b></span><br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vado in camera, leggo tutto d’un
fiato come non facevo da anni, tutta la notte leggo, piango, sorrido, faccio
sogni, incubi, vedo volti e persone, rivivo anche la mia vita in tante paginr. La notte dopo, ancora sveglia, voglio
continuare a leggere anche il secondo libro quello che, dice Veronica, ha tra
le parole<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>meno rabbia e più accettazione
per la malattia. Un libro scritto a più mani con la testimonianza diretta di altre endosister e il cui titolo dice già tutto: </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/acquistare20_4_2009_21_43_41.aspx" target="_blank">"Condivid<i>Endo</i> lacrime e sorrisi nell'endometriosi"</a>.</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/acquistare20_4_2009_21_43_41.aspx" target="_blank"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-Wbu0yNN4hw0/UcBigBIMWXI/AAAAAAAAEno/uDiy8_D6j9I/s400/Copertina-Condividendo200.jpg" width="266" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono due libri diversi con due
approcci diversi, il primo <b><a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/acquistare.aspx" target="_blank">CANTO XXXV INFERNO</a></b> totalmente autobiografico ha una forza d’impatto
struggente di quelle che ti lasciano a pensare per ore, di quelle che ti fanno
continuare a pensare giorni, anche settimane dopo averlo letto. E’
l’inferno di Veronica quel canto ma è anche l’inferno di tutte le donne che in
silenzio, con forza vanno avanti. In questo libro Veronica racconta con momenti davvero toccanti e ricchi di pathos il suo percorso nell'affrontare la malattia e la ricerca di un figlio ...scrive Veronica :<br />
<span style="color: #a64d79;"><i>"Non vi ho mai detto che mio figlio si chiama Luca, che ha un faccino furbetto sempre sorridente, i capelli corti dritti, sparati in aria con il gel e gli occhialini tondi rossi. Mi guarda sempre da lassù. Spero di riuscire a farlo scendere". </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi commuovo così tanto che per giorni non faccio che pensare a Luca e Luca c'è lo vedo è talmente presente nel libro e nel cuore di Veronica che ha preso una forma metafisica e m'immagino che, persino ora che scrivo della sua mamma, mi stia guardando... Anche io sin da piccola avevo fatto abitare tra le stelle il mio futuro bambino, a dire il vero più di uno...<br />
Sono riuscita a farne scendere uno solo, ancora non so come ...<br />
Ma oggi so perchè ho avuto questo che a me pare un privilegio... Alessandro Emanuele mi ha dato la forza per poter andare avanti, per dare un senso alla mia vita che un senso non lo aveva più.<br />
Non esagero nel dire che sono viva oggi solo grazie a lui, non posso dire altro ma vi giuro che è così...<br />
La vita non va sempre come la si immagina, avevo tanti progetti e tanti sogni da portare avanti ma il dolore è stato sempre il protagonista assoluto e a volte ero lì lì per rinunciare a vivere e farlo diventare primo attore... Ora leggendo il libro di Veronica ho avvertito tutta la sua forza e mi sono detta che ero fortunata e che poteva andarmi peggio, potevo non comprendere l'opportunità grande che mi veniva donata nell'avere questa malattia, che mi ha fatto benedire con la gravidanza il mio essere donna, il mio stesso utero per la prima volta nella vita, che mi ha fatto ritrovare la mia creatività e la mia essenza più profonda perchè il dolore oggi lo so, ci fa guardare sempre un passo più in là...<br />
Quante similitudini trovo nelle parole di Veronica nonostante noi abbiamo avuto due vite molto diverse, in comune forse solo l'endometriosi e la voglia di dipingere sassi, che io a differenza di Veronica che ne ha fatto un'arte (questa è la sua pagina fb: <a href="https://www.facebook.com/pages/Verosassi-Sassi-Dipinti-di-Veronica-Prampolini/281024008629827" target="_blank"><b>Verosassi-sassi dipinti di Veronica Prampolini </b></a>passate a trovarla ne sarà felice) ancora non ho mai messo in pratica per quel senso di incompletezza che sempre contraddistingue la mia vita... </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Anche Veronica scrive:<br />
<span style="color: #a64d79;"><i>"La vita non va sempre come la si immagina quando si hanno 18 anni. La mia la vedevo così:un fidanzato con gli occhi azzurri, un vestito bianco, una casa in campagna, un bambino a ventuno anni, un altro dopo due anni, un altro dopo qualche anno. (...) A 29 anni avevo un fidanzato con gli occhi marroni, un piccolo appartamento in affitto, due criceti e l'endometriosi." </i></span><br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sorrido nel leggere questo passo e mi sento tanto vicina a lei, la vedo nella
foto di copertina, mi sembra forte nonostante sia esile e delicata, mi sembra
una montagna rocciosa di quelle a cui ti puoi appoggiare senza paura di
terremoti, anche se lei ha le tue stesse fragilità, anche se lei come te sa di
dover convivere con l’endometriosi tutta la vita.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-b0lMMecTIUA/UcBtPZOuUtI/AAAAAAAAEog/B4G51WcSXb8/s1600/veronicaprampolini300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-b0lMMecTIUA/UcBtPZOuUtI/AAAAAAAAEog/B4G51WcSXb8/s1600/veronicaprampolini300.jpg" /></a></div>
Ma Veronica ha una marcia in
più… Veronica, ha scritto nero su bianco, ha dato un volto e un nome al buco
nero della malattia, ha messo il dolore in prima pagina, l’ha tirato fuori l’ha
condiviso con il lettore.<br />
Scrivo a Veronica che mi auguro che i suoi libri
diano anche a me la stessa forza. Anche io voglio tirare fuori quel dolore,
anche io voglio toccarlo con mano, condividerlo…<br />
Il primo novembre 2010, quando ancora non avevo la diagnosi di endometriosi , un caro amico giornalista, Paolo Mario Buttiglieri, per cui adesso scrivo qualche piccolo articolo (ci sarà anche questo ovviamente) per il suo giornale online <b>Uqbarlove</b> (per richiederlo scrivete a trentomilano@gmail.com) mi scrisse chiedendomi come stavo, in quel momento provata fisicamente e psicologicamente dalla malattia e dalla vita non seppi rispondergli se non con una poesia ...unico linguaggio con cui riuscivo a comunicare, la poesia era questa:<br />
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<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #444444;"><b><span style="background-color: #c27ba0;"><a href="http://poesiesullalbero.blogspot.it/2013/06/sasso-di-fiume.html">SASSO DI FIUME</a></span></b></span><b><br /><span style="color: #444444;">Oggi sono sasso <br /> che sperimenta il dolore,<br /> non delicata sabbia fine <br /> che vive in fondo al mare.<br /> Sono sasso di fiume<br /> scosso da acque torrenziali, <br /> levigato da carezze perpetue,<br /> sono sasso senza colori <br /> nel tono del grigio.<br /> Aspetto che qualcuno venga a raccogliermi <br /> per dipingermi con colori brillanti:<br /> un piccolo gufo,un gattino, un topo...<br /> Ma son qui, sotto il tuffo della cascata,<br /> nessuno si arrischia quaggiù<br /> solo per raccogliere<br /> un grigio sasso.</span></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
Un grigio sasso così mi sentivo. Eccomi oggi sono qui. Forse un po' più colorata che grigia ...<br />
E’ la prima volta che scrivo
della mia malattia, eppure scrivo non faccio altro, da sempre scrivere è la mia
passione, ma per la primissima volta scrivo di Endometriosi, questa compagna che non ho mai invitato a farmi compagnia.<br />
Scrivo perché un macigno enorme e pesante può diventare polvere se
viene diviso tra mille persone, ad ognuno un granello da soffiare via nel
vento… Forse è per questo che Veronica dipinge sassi per trasformare il dolore di tutte noi in ciottoli colorati, per farci un manifesto del dolore di cui andare fiere, per saperlo trasformare in bellezza e opportunità...<br />
Così vorrei che ognuna di noi riuscisse a portare il suo macigno
frantumando il dolore in minuscoli granelli, fino a formare un deserto, un
deserto su cui camminare con dignità, senza paura, senza miraggi, con
determinazione, in attesa di un’oasi. Grazie Veronica anche se tu non lo sai, hai raccolto un grigio sasso, sicuramente più di uno e gli hai dato una nuova vita di colore...</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="color: #a64d79;"><b> Si stima che il ritardo diagnostico per riconoscere l'Endometriosi su
una donna sia di 7/9 anni di media. Si stima che una donna debba girare
4/5 ginecologi prima di trovare quello che le faccia smettere gli
psicofarmaci e le dica finalmente che il suo problema non è
l'ipocondria, ma l'Endometriosi.</b></span></div>
<span style="color: #a64d79;"><b><br /></b></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<fieldset>
<span style="color: #a64d79;"><b><label>3.000.000</label> di donne in Italia soffrono di Endometriosi</b></span><br />
<span style="color: #a64d79;"><b><label>14.000.000</label> di donne in Europa soffrono di Endometriosi</b></span><br />
<span style="color: #a64d79;"><b><label>150.000.000</label> di donne nel Mondo soffrono di Endometriosi</b></span></fieldset>
</div>
<h1 style="text-align: center;">
<span style="color: #a64d79;">
Non sono solo numeri. Sono donne. </span></h1>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La mia storia per ora finisce qui...Dopo l'aiuto delle endosister e il grande sprone che mi ha dato la mia amica Paola P. che mi ha aiutata a comprendere che dovevo agire subito, sono andata in un centro specializzato per endometriosi anche se molto lontano da dove abito e lì hanno potuto valutare la mia situazione finalmente, situazione che purtroppo, non essendo stata presa in tempo è molto degenerata. Dovrò subire un intervento complesso, l'endometriosi ha attaccato oltre alle ovaie, utero e intestino in più punti e le lesioni sono molteplici. Ho paura certo, della malattia, dell'intervento, di cosa troveranno, ma sono felice di aver dato finalmente un volto al mio incubo. Non sono pazza, sono malata ma forse un giorno starò meglio e forse tra qualche anno, spero presto, ci saranno delle cure per questa sconosciuta che si chiama Endometriosi.<br />
<br />
Grazie per chi ha avuto la forza di leggere fin qui.<br />
Per la recensione di "Condividendo" dovrete aspettare ancora un po' perchè vorrei dedicare un altro post a questo libro e all'endometriosi. Vi aspetto nel prossimo post...con altre storie<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><span style="color: magenta;">CondividENDO il nostro grido: <br /> LIBERiAMOci dal dolore!</span></b></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b> <span style="color: #a64d79;">Informati su cosa è l'endometriosi e quali sono i sintomi se hai mestruazioni dolorose e credi di avere questa malattia non sentirti pazza, contatta subito un centro specializzato e le associazioni di sostegno e chiedi aiuto a persone competenti! </span></b></span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><br /> Per altre info scrivete pure a me a questo indirizzo: <br /> <span style="color: red;">va.lentina76@live.it </span><br /> sarò a disposizione per qualsiasi chiarimento o incontro zona Perugia. </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b><br /> <span style="color: magenta;">Vale </span></b></span></div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-84561134752990012812013-05-11T04:28:00.000-07:002013-05-11T05:54:41.676-07:00Lettera aperta a Oliviero Toscani e...<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
E’ del 7 maggio la notizia delle dichiarazioni di Oliviero Toscani che hanno indignato il popolo del web e non solo… Cos’ha detto Toscani? All’agenzia Adnkronos ha dichiarato: <br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #351c75;"><i><b>“Le donne devono volersi bene per quello che sono. Devono essere più sobrie, diano importanza all'essere più che al sembrare, solo così si possono evitare altri casi di femminicidio- spiega il fotografo dall’occhiale rosso- Serve un ruolo più serio delle donne. La smettano di dover sempre sedurre, altrimenti finiranno per sedurre solo maniaci e i violenti. Le donne non si devono truccare, mettersi il rossetto, devono volersi bene per quello che sono“. E poi: “Ormai i tacchi sono inversamente proporzionali all’intelligenza. È un vero disastro. Sono tutte rifatte, con labbra che sembrano canotti e nasini tutti uguali. Ma cosa è successo? Questo voler sembrare, apparire, alla fine conduce la donna a essere considerata un oggetto e non più un’entità intelligente. Se avessi una moglie come quelle donne lì sarei molto in crisi”. </b></i></span></blockquote>
<br />
Come la vogliamo chiamare questa dichiarazione? Una “provocazione”?. Se così fosse, alla luce degli ultimi casi di cronaca, una provocazione del genere sarebbe non solo del tutto fuori luogo ma avrebbe un’aggravante: queste parole sono pronunciate da un professionista che sulle provocazioni vere, serie, d’impatto, ha costruito la sua carriera di grande fotografo e con successo. A me fanno rabbia, m’indignano e lasciano l’amaro in bocca perché possono essere prese come esempio, possono ottenere un seguito da chi vuole emulare una personalità di successo…e poi scusate, ma non posso non pensare che certe frasi dette da un artista che grazie alle donne (nel bene e nel male) ha costruito la sua carriera, siano quantomeno ipocrite… <span class="testoscheda">Si sa, la pubblicità funziona quando non è esibizione
gratuita del prodotto ma quando fa parlare di se, quando accende gli
animi, quando scatena le penne degli opinionisti e degli intellettuali. E Toscani ci riesce sempre bene a quanto pare, ma quale prodotto doveva pubblicizzare stavolta? Forse se stesso?</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-yAkV_BYFW-M/UY4W9BAzmnI/AAAAAAAAEaU/ZNSOvd6_gBc/s1600/jesus-jeans.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-yAkV_BYFW-M/UY4W9BAzmnI/AAAAAAAAEaU/ZNSOvd6_gBc/s640/jesus-jeans.jpg" width="566" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="testoscheda">La pubblicità dei blue jeans Jesus Bonn che fece scandalo e che segnò l'inizio della carriera di Toscani</span></td></tr>
</tbody></table>
Sull’intelligenza, invece, di certe affermazioni di Toscani sulle donne che si truccano troppo e attirano i maniaci e violenti, avrebbero qualcosa da ridire pure alcune associazioni, tipo il Telefono rosa. <span style="color: #351c75;"><b><i>«Le provocazioni di Oliviero Toscani sono vecchie, insulse e hanno stancato»</i> </b></span>dice all'Adnkronos Gabriella Moscatelli, presidente dell'associazione. <span style="color: #351c75;"><b><i>«Secondo lui per non essere violentate o uccise dobbiamo metterci tutte il burqua in modo da non provocare gli uomini?»</i></b></span>. <br />
<br />
La Moscatelli continua poi augurandosi che Toscani si sia sbagliato a parlare e che accortosi dell’abbaglio si dia il disturbo di ritrattare o rettificare le sue affermazioni, ovviamente lo vorremmo molto anche noi caro signor Oliviero anche se siamo arrivati già all’11 di maggio e nessuna notizia mi è arrivata alle orecchie di sue scuse o nuove dichiarazioni sull’argomento. E’ chiaro che continuare a fare affermazioni di questo tipo vuol dire legittimare il caso di stupro o di violenza o di omicidio su donne che in discoteca mettono la mini, rientrano con il taxi perché non sono sobrie, passeggiano sole senza scorta e con i tacchi, ma come è sbagliato generalizzare dicendo che tutte le donne con le ballerine e senza trucco sono delle sante, è sbagliato anche dire che tutte le donne con il tacco e il rossetto sono istigatrici di violenza. Altrimenti, caro Toscani, si ottiene l’effetto contrario: aumentare la cultura dell’ignoranza secondo la quale gambe, rossetto, trucco delineano il profilo di “donna di facili costumi”. E mi domando davvero se questo sì, non sia, indirettamente istigazione alla violenza…E’ pur vero che l’Italia sta regredendo ma mica vorremmo tornare ai tempi delle caverne? Caro Oliviero Toscani la invito cordialmente a leggere queste poche parole che secondo me riassumono il pensiero e l’indignazione di molte persone, lo sfogo di una donna nel suo aggiornamento di stato fb che mi ha molto colpito, il suo nome è Angela Rita Iolli di Roma e, nella sua “lettera aperta a Oliviero Toscani”, scrive così: <br />
<br />
<br />
<span style="color: #351c75;"><b>"Caro Oliviero Toscani, da donna a fotografo ti regalo un mio scatto. Stampatelo e ripeti con me che un abito scollato, un rossetto, i tacchi non autorizzano nessuno a stuprarmi, bruciarmi, rovinarmi con l'acido, uccidermi, picchiarmi. E mi meraviglio che un uomo come te, che ha condotto battaglie con il suo strumento più intelligente, oggi polverizzi anni di emancipazione. Che stupidamente fornisca l'alibi ad omuncoli che per anni si sono giustificati con il pretesto che una provocazione renda l'uomo ladro. In questo caso assassino o stupratore. No, la questione è molto più seria, meno banale e tu ci devi chiedere scusa. Ora. E devi chiedere scusa alle ragazzine, alle bambine che nemmeno sanno cosa siano i tacchi eppure sono violentate o uccise. E devi chiedere scusa alla donna che incinta si stava recando in ospedale per un controllo e le hanno gettato l'acido. E devi chiedere scusa anche a chi, una sera, esce con i tacchi e il rossetto e poi viene raggiunta da vigliacchi folli, che abusano togliendo libertà a lei e a tutte noi. Irrimediabilmente. Io pretendo le tue scuse. Perchè ogni giorno che indosserò i tacchi o il rossetto, ripenserò alle tue parole e avrò paura, ma non del mondo, soltanto di uomini e parole simili. Perchè caro Oliviero hai proprio sbagliato a pronunciare quelle parole e ogni tacco di donna oggi avrebbe dovuto prenderti a calci!”</b> </span><br />
<br />
Ringrazio a nome di tutte le donne morte, ferite, violentate e vessate psicologicamente, sessualmente, economicamente ecc…Angela Rita anche se, confesso, che i miei tacchi non li sporcherei per questo individuo al limite della misoginia. Sempre martedì 7 maggio Oliviero Toscani è arrivato a San Felice sul Panaro (Modena) dove ha iniziato a fotografare i protagonisti di tante tristi e drammatiche storie legate al terremoto del maggio scorso e rubarne sguardi, delusione ed emozione. I frutti del suo lavoro saranno esposti durante Fotoincontri, la manifestazione in programma dal 24 al 26 maggio a un anno dalle scosse. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="color: #351c75;"><i><b>"Voglio catturare l'anima, lo spirito, ciò che siamo dentro, chi si accetta è sempre fotogenico, per essere semplici bisogna piacersi e rispettarsi; ogni essere umano è una opera d’arte, nessuno è brutto; le donne oggi sono maschere di se stesse, la cosa più bella è la sobrietà; chi vuole sedurre non ha personalità".</b></i></span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ha detto Toscani ai cittadini che passavano davanti al suo obiettivo. "I dodici scatti più belli saranno scelti dal maestro Toscani - spiega il presidente di Photoclub Eyes Luca Monelli - per diventare manifesti da affiggere sui muri del paese in occasione della manifestazione fotografica realizzata in collaborazione col Comune con la finalità di sostenere la rinascita delle zone terremotate". Tutto molto bello e d’altra parte non è la prima volta che Toscani prende a cuore temi d’attualità e sembrerebbe essere quasi magnanimo, ricordate la sua crociata per l’anoressia? Ma anche qui ritroviamo l’ennesima frecciata alle donne e se devo proprio dirla tutta questo finto buonismo non mi convince…Sarà la sua creatività da fotoreporter che gli fa fare affermazioni eccentriche? Il signor Toscani è vagamente misogino o vorrebbe solo sembrare un intelligente anticonformista? E sarà ancora la creatività quella che gli ha fatto dire, davanti agli splendidi glutei di una modella immortalata dal suo collega fotografo Terry Richardson per una pubblicità della casa di moda Silvian Heach: </div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #351c75;"><i><b>«Le prime a fare schifo sono le donne. Tutte troie. Preferiscono puntare sulla bellezza, anziché sull'intelligenza. Povere donne. Per fortuna non ho mai avuto mogli italiane. Culi bassi, gambe corte e ascelle pelose. Mi state sulle palle». </b></i></span></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Ma che gli avranno fatto mai le donne a Oliviero Toscani? E le italiane poi? La sua crociata misogina non ha risparmiato neppure le madri. In un'intervista a Donna Moderna (uno di quei giornali femminili di cui pensa il peggio possibile: <span style="color: #351c75;"><b><i>«Giornali incostituzionali sin dal genere, diretto da donne, ovvio. Che ha in prima strilli come Chirurgia estetica, sesso, orgasmo, diete»</i></b></span>), spiegò a modo suo la violenza degli uomini verso le donne:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #351c75;"><i><b>«Nella stragrande maggioranza dei casi è colpa delle madri che hanno avuto. E vorrei che le madri ne fossero consapevoli: tocca soprattutto a loro educare i figli, crescerli nel segno del rispetto verso l’altro sesso e il resto del mondo». Insomma, tutta colpa delle donne, narcise, vanesie, ossessionate dal look e dalla chirurgia estetica, e come se non bastasse pessime madri. Toscani la riassume così: «Siete bestie da sesso, ecco cosa siete». </b></i></span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ecco Toscani ci ha fatto un bel quadretto…Cosa andiamo cercando? In un momento in cui non si parla altro che di femminicidio? In Italia sono state 124 le donne uccise nel 2012, più di una donna uccisa ogni due giorni e 47 ferite nel solo 2012, 37 invece le donne uccise nei primi 5 mesi del 2013 , una lista che si allunga tristemente ogni giorno. Una delle ultime era delle mie zone di nascita, quando ho sentito che, nei luoghi dove andavo in bicicletta solo qualche anno fa, è stata trovata accoltellata questa ragazza ho avuto un moto di rabbia mista a impotenza e a paura…cosa accade alla nostra società? L’87 per cento delle donne che hanno chiesto aiuto a Telefono Rosa hanno subito violenza in famiglia o da quelli che potevano ritenere fossero “i loro cari”, secondo l’indagine dell’associazione relativa al 2011. “Non c’è una risposta adeguata a questa crescita inaudita di dati relativi alla violenza sulle donne” dicono a Telefono Rosa ricordando che i soldi del fondo antiviolenza sono stati ridotti. Eppure si moltiplicano le iniziative atte a sensibilizzare sul tema del femminicidio, lo scorso anno in luglio in Campania è stata addirittura approvata una <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/06/campania-approvata-legge-regionale-contro-la-violenza-sulle-donne/286431/">legge regionale</a> contro la violenza sulle donne, nascono nuove iniziative come il flash mob intitolato "<a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/02/break-chain.html" target="_blank">Break the Chain</a>"del 14 febbraio scorso e pagine fb contro il femmicidio come “<a href="https://www.facebook.com/pages/Femminicidio-mettici-la-faccia/461124243952543?fref=ts">Femminicidio:mettici la faccia</a>” Campagna contro la violenza sulle donne promossa dalla Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari. La campagna consiste nel postare una propria foto accompagnata dallo slogan:</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: magenta;"><span style="font-size: 10.0pt;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> <b><span style="font-size: large;">“stop femminicidio #iocimettolafaccia"</span> </b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 10.0pt;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">(Per info: <a href="mailto:cimettolafaccia.retestudenti@gmail.com">cimettolafaccia.retestudenti@gmail.com</a>)</span>, </span> </div>
a questa campagna hanno aderito personaggi noti del mondo dello spettacolo e della politica, e moltissima gente comune, anche io ovviamente ci ho messo e ci metto di nuovo la mia di faccia e invito a farlo anche a voi…e allo stesso tempo mi chiedo: servirà a qualcosa? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.facebook.com/pages/Femminicidio-mettici-la-faccia/461124243952543?fref=ts" target="_blank"><img border="0" height="337" src="http://4.bp.blogspot.com/-5M_kZmi_O1I/UY1hmxg_7tI/AAAAAAAAEaA/PRG6A_ERPlI/s640/Picture+113.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Servirà a far comprendere a persone come Oliviero Toscani che il problema esiste e che è necessario prendere provvedimenti seri sia in Italia che all’estero? Lo vede caro Olivieri che nella foto ho rossetto e trucco e persino una corona di fiori? Riesce a togliere i suoi paraocchi e a guardare oltre l'apparenza? Quella corona è per tutte le donne che quando gli è stata usata violenza, quando sono state uccise per mano di un uomo non erano nè truccate nè discinte ma conducevano la loro vita ignare pure di cosa fosse la parola femmincidio.Quella corona è per tutte quelle donne che truccate e con i tacchi vogliono continuare a esercitare la libertà di girare senza pericolo per le strade, che vogliono esercitare il loro diritto ad essere se stesse! </div>
<div style="text-align: justify;">
Vi siete resi conto di cosa sta accadendo anche in India? Gli uomini che percezione hanno di questo incrudimento di violenza verso le donne? Nella stessa pagina fb ma anche altrove nel web e per la strada leggo e ascolto commenti piccati di uomini che non accettano il termine femminicidio qualcuno ad esempio scrive:</div>
<blockquote>
<b><i></i></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #351c75;"><b><i>”Non sono misogeno, non odiatemi. Io odio chi odia, e odio chi uccide. Ma il femminicidio NON ESISTE. Esiste l'omicidio, ossia quando una persona (donna o uomo) viene uccisa.“</i></b></span></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"> </span>Un altro ancora scrive in un commento a un articolo:</div>
<blockquote>
<span style="color: #351c75;"><b><i>” […]Femminicidio? ” Chiamarlo semplicemente assassinio, no? Sul fatto dell'uso delle parole, bhe, direi che col "femminicidio" non ha proprio nulla a che fare. La classica "perla" femminista che tende a mettere su un piano superiore la donna rispetto all'uomo, che anche se muore, resta sempre una vittima di omicidio e la donna quella del femminicidio. Veramente non sopporto la violenza, ma nemmeno l'ipocrisia di chi la strumentalizza a scopi politici.”</i></b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Che poi potrei anche rispondere al signore della seconda affermazione di cui sopra e a tutti quelli che la pensassero come lui che, semmai, una parola davvero sessista, dovrebbe essere omicidio, se usata nel caso delle donne… Leggiamolo da Etimo direttamente: OMICIDIO da homo (uomo) e caedes (uccisione), uccisione dell’uomo per opera dell’uomo, quindi…</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/--VSP4RNa8Eo/UY1ax7w4ojI/AAAAAAAAEZY/hOlcBKuREL4/s1600/citazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-KWklDsK59l0/UY1auubKcSI/AAAAAAAAEZQ/5d2RqhpJ34A/s1600/omicidio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="http://4.bp.blogspot.com/-KWklDsK59l0/UY1auubKcSI/AAAAAAAAEZQ/5d2RqhpJ34A/s640/omicidio.png" width="640" /></a></div>
<div align="center" style="text-align: center;">
<span style="font-size: 10.0pt; mso-no-proof: yes;"><br /></span><span style="font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span></span><br />
Scherzi a parte, ma insomma, ci rendiamo conto che non possiamo neppure usare un nuovo termine per individuare un fenomeno criminale della società attuale senza essere etichettate come femministe? E che dovremmo accettare il fatto che una donna che viene uccisa deve essere necessariamente inserita per par condicio nella definizione di omicidio, cioè "uccisione di uomo"? Non è un assurdo concettuale? E chi fa queste affermazioni conosce il significato del termine femminicidio e si rende conto delle cause che hanno prodotto l'uso di questo neologismo? Cosa c’entra la politica con una realtà incontrovertibile di tendenza alla violenza contro le donne? Perché ci si è presi il disturbo di creare addirittura una nuova parola, da dove viene questo termine e quando è accaduto che il suo uso è divenuto popolare e perchè? <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Kz0Es_7teH4/UY4kCUgvBsI/AAAAAAAAEa0/czzmhT06a6o/s1600/citazione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="364" src="http://3.bp.blogspot.com/-Kz0Es_7teH4/UY4kCUgvBsI/AAAAAAAAEa0/czzmhT06a6o/s640/citazione.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Io ho voluto dare una risposta a tutte queste domande e ho inziato a fare ricerche e mi sono imbattuta nel bellissimo <a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/"> articolo</a> di Barbara Spinelli sul Corriere della Sera blog che spiega l’origine politica, storica e sociale dell’uso di questo termine e la storia del femminicidio dalla sua comparsa come termine d’uso in larga scala. Ne trascrivo solo qualche riga per capire cos’è il Femminicidio, ma v'invito a leggerlo tutto.<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Il termine <b>femminicidio</b>, o femicidio, si riferisce alle violenze che vengono perpetrate dagli uomini ai danni delle donne in quanto tali, ossia in quanto appartenenti al genere femminile. Il femminicidio comprende inoltre tutti quei casi di omicidio in cui una donna viene uccisa da un uomo per motivi relativi alla sua identità di genere.. Estensivamente il termine femmincidio indica tutte le forme di violenza di genere contro le donne in ambito pubblico e privato. In lingua inglese il termine femicide (femicidio) veniva usato già nel 1801 in Inghilterra per indicare "l'uccisione di una donna"<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Femminicidio#cite_note-1">[1]</a><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Femminicidio#cite_note-2">[2]</a>. Il termine è stato utilizzato dalla criminologa Diana Russell nel 1992, nel libro scritto insieme a Jill Radford Femicide: The Politics of woman killing. La Russell identificò nel femmicidio una categoria criminologica vera e propria: una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna «perché donna», in cui cioè la violenza è l'esito di pratiche misogine.<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "Calibri","sans-serif";"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<span style="color: magenta;"><b><i>“Tutte le società patriarcali hanno usato –e continuano a usare- il femminicidio come forma di punizione e controllo sociale sulle donne” afferma la Russell.”</i></b></span></blockquote>
</div>
Un anno dopo, nel 1993, l'antropologa messicana <a href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Marcela_Lagarde&action=edit&redlink=1">Marcela Lagarde</a> utilizza il termine femminicidio per comprendere:<br />
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<b><i> <span style="color: magenta;">« La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia »</span></i></b><br />
<br />
<b><i> (Marcela Lagarde<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Femminicidio#cite_note-3">[3]</a><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Femminicidio#cite_note-4">[4]</a>)</i></b></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il femminicidio secondo Marcela Lagarde è un problema strutturale, che va aldilà degli omicidi delle donne, riguarda tutte le forme di discriminazione e violenza di genere che sono in grado di annullare la donna nella sua identità e libertà non soltanto fisicamente, ma anche nella loro dimensione psicologica, nella socialità, nella partecipazione alla vita pubblica. Pensiamo a quelle donne che subiscono per anni molestie sessuali sul lavoro, o violenza psicologica dal proprio compagno, e alla difficoltà, una volta trovata la forza di uscire da quelle situazioni, di ricostruirsi una vita, di riappropriarsi di sé.<br />
<br />
Il termine è stato ripreso e diffuso da numerosi studi di sociologia, antropologia, criminologia e utilizzato negli appelli internazionali lanciati dalle madri delle ragazze uccise a <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ciudad_Ju%C3%A1rez">Ciudad Juárez</a>. "Nuestras Hijas de regreso a casa" è il movimento cofondato fondato da <a href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Marisela_Escobedo_Ruiz&action=edit&redlink=1">Marisela Escobedo Ruiz</a>, uccisa nel gennaio 2010 in Messico nel corso della sua protesta per ottenere la verità sulla morte della figlia. A un anno di distanza <a href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Norma_Andrade&action=edit&redlink=1">Norma Andrade</a>, altra fondatrice di Nuestra Hijas, subisce un attentato. È proprio dall'analisi dei crimini di massa compiuti contro le donne che la Lagarde propone la sua definizione. Questo neologismo è salito alla ribalta delle cronache internazionali anche grazie al film <a href="http://femminicidio.blogspot.it/2008/06/bordertown-se-j-lo-denuncia-il.html#links">Bordertown</a>, in cui si racconta proprio dei fatti di Ciudad Juarez, città al confine tra Messico e Stati Uniti, dove dal 1992 più di 4.500 giovani donne sono scomparse e più di 650 stuprate, torturate e poi uccise ed abbandonate ai margini del deserto, il tutto nel disinteresse delle Istituzioni, con complicità tra politica e forze dell’ordine corrotte e criminalità organizzata, ed attraverso la possibilità di insabbiamento delle indagini esacerbata dalla cultura machista dominante e da leggi che, ad esempio, non prevedevano lo stupro coniugale come reato e prevedevano la non punibilità nei confronti dello stupratore che avesse sposato la donna violata...La storia continua e (pochi la conoscono)sia nella realtà storica delle vicende di Ciudad Juàrez sia nell'articolo, sia nel libro in cui Barbara Spinelli ripercorre le vicende legate al Femminicidio. Non la riporto qui ma v'invito a leggerla per farvi la vostra idea dell'argomento che stiamo trattando, per approfondire un tema di attualità che ci vede coinvolti come diretti interessati perchè la violenza non risparmia nessuno, non uomini, non donne, non bambini e va sempre perseguita!</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta;"><b><i>"Femminicidio è un termine che a livello internazionale ha fatto storia, sta facendo storia, sta segnando una rivoluzione dal basso...a me non va di negare questa storia, di autocensurarmi e limitarmi, di chiedere agli uomini di essere più gentili, non voglio solo dire sono stati loro, voglio fare molto di più, voglio smascherare tutte le forme attraverso cui il potere patriarcale mi opprime e mi limita come donna, mi impedisce di autodeterminarmi e fruire dei miei diritti, e voglio lottare per ottenerli ".</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote>
<b><i>(Barbara Spinelli)</i></b></blockquote>
</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta;"><b><i><b>"Che bisogno c’era di un nome nuovo?</b> Sempre di omicidi si trattava.Purtroppo non avevo fonti di informazione
italiane su questo strano neologismo, che già alcune associazioni di
donne iniziavano a usare (UDI, Donne in nero, Casa delle donne per non
subire violenza di Bologna) così decisi di andare a fondo, documentarmi,
capire. Rimasi così soggiogata dalla storia celata dietro questa
parola, che decisi di raccontarla in un libro , perché tutti potessero conoscere la tenacia delle donne che l’avevano scritta ed i risultati che avevano ottenuto."</i></b></span></div>
Così Barbara Spinelli racconta di come sia nato il suo libro <b><i>:</i></b><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #741b47;"><span style="font-size: large;"><b>Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale</b></span></span></blockquote>
</div>
<b><i><br /></i></b>
<i><b></b></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-fAC70VdjO7s/UY1deqaDj8I/AAAAAAAAEZk/Ocu_F3umEk8/s1600/31U53uNa5JL._SS500_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-fAC70VdjO7s/UY1deqaDj8I/AAAAAAAAEZk/Ocu_F3umEk8/s320/31U53uNa5JL._SS500_.jpg" width="215" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Barbara Spinelli, praticante avvocato, collabora con i Giuristi Democratici a livello nazionale ed internazionale e con la Rete Femminista. Le sue ricerche riguardano soprattutto le politiche di contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere e il femminicidio nel mondo. Oltre a numerosi articoli per quotidiani e testate specialistiche, sul tema ha redatto per i Giuristi Democratici il dossier "Violenza sulle donne: parliamo di femminicidio. Spunti di riflessione per affrontare a livello globale il problema della violenza sulle donne con una prospettiva di genere". <br />
<br />
Perché un libro sul femminicidio? Per raccontare le origini e la storia di questo recentissimo neologismo, ormai sempre più diffuso anche nel nostro paese con riferimento alla strage delle donne di Ciudad Juarez, in Messico. L'autrice documenta la nascita del termine femminicidio, antecedente a tali fatti, e spiega come esso sia stato adottato dalle donne centroamericane per veder riconosciuti e rispettati i propri diritti umani, in particolare quello ad una vita libera da qualsiasi forma di violenza. Femminicidio è la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna "in quanto donna", perché non rispetta il ruolo sociale impostole. L'autrice illustra, inoltre, le tesi elaborate in Centroamerica sulle cause del femminicidio ed espone i meccanismi di indagine e di denuncia, i dati risultanti dalle ricerche locali, le politiche sviluppate sulla loro base, la conseguente richiesta di riconoscimento giuridico del femminicidio come specifico reato e come crimine contro l'umanità.<br />
Nel volume si mette in luce l'alleanza tra donne e Ong a tutela dei diritti umani per inchiodare lo stato messicano alle sue responsabilità per i massacri di donne a Ciudad Juarez. Ora, grazie alla copertura mediatica del caso messicano, il femminicidio non rappresenta più solo una specificità centroamericana, ma ha assunto una valenza generale, uscendo dall'ambito importante, ma ristretto, della descrizione di un fenomeno locale per costruirsi come concetto giuridico, di rilevanza interna e internazionale. <br />
Il percorso di riconoscimento del femminicidio come crimine contro l'umanità, ora preso in considerazione anche a livello europeo, ha una valenza universale: consente di individuare il <a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/04/legatia-un-filo.html" target="_blank"><b><span style="color: red;">filo rosso</span></b></a> che segna, a livello globale, la matrice comune di ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne, ovvero la mancata considerazione della dignità delle stesse come persone. Non rispettare i diritti delle donne lede l'umanità tutta: tale affermazione pone le basi per la costruzione di relazioni sociali diverse, incentrate sulla Persona in quanto tale e sul rispetto reciproco a prescindere da ogni forma di diversità, sia essa sessuale, etnica, giuridica o ideologica. <br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: #a64d79;"><b><i>"L'obiettivo di quante parlano di femicidio (tutte le uccisioni di donne in quanto donne) e di femminicidio (indica tutte le forme di violenza di genere contro le donne in ambito pubblico e privato) non è solo di denuncia, bensì di rendere pubblico un problema nei secoli considerato privato, quello della violenza esercitata dagli uomini sulle donne e farne elemento chiave del dibattito politico". </i></b></span></blockquote>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Z0KZgJ6yPB4/UY1f3F9qR-I/AAAAAAAAEZ0/zyvUkQnQztk/s1600/FireShot+Screen+Capture+%23145+-+%27I+numeri+del+femminicidio+in+Italia+-+Giornalettismo%27+-+www_giornalettismo_com_archives_652579_i-numeri-del-femminicidio-in-italia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-Z0KZgJ6yPB4/UY1f3F9qR-I/AAAAAAAAEZ0/zyvUkQnQztk/s640/FireShot+Screen+Capture+%23145+-+%27I+numeri+del+femminicidio+in+Italia+-+Giornalettismo%27+-+www_giornalettismo_com_archives_652579_i-numeri-del-femminicidio-in-italia.png" width="356" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il femminicidio e la violenza fisica sono spesso legate allo stupro. Si sa che lo stupro è considerato come tattica di guerra ed è un crimine di guerra, nei paesi cosiddetti civilizzati non si hanno fenomeni dilaganti ma circoscritti seppur crudi e gravissimi, ma in alcuni paesi questa piaga che porta anche alla morte è impressionante per la sua diffusione e attuazione.<b> Il reato di stupro è una tattica di guerra atta a umiliare, dominare, instillare paura, cacciare e/o obbligare a cambiare casa i membri di una comunità o di un gruppo etnico.</b> In un’Africa dilaniata dalle guerre civili e dalle lotte fratricide,
l’uso sistematico delle violenze sessuali è uno dei metodi bellici più
utilizzati in questi conflitti ataviche ed estenuanti, all’interno delle
quali a farne le spese è soprattutto una popolazione civile già al
limite delle condizioni economiche, sanitarie e di sopravvivenza. Ce lo
dimostra anche l’esperienza della delegazione di tre eurodeputati, guidata da Jürgen Schröder del partito popolare europeo e democratici europei (PPE-DE), recatasi l’1 aprile 2008 nella Repubblica Democratica del Congo per sette giorni. In questo stato, pare che la situazione sia migliorata dopo la firma degli accordi di pace siglata nel gennaio scorso. "Lo stupro è stato uno strumento di guerra, ma dopo gli accordi di pace la situazione è cambiata", dichiara l'eurodeputato tedesco. "Ora lo stupro è un segno di ordinaria criminalità perpetrato per lo più da fazioni ribelli, dai componenti dell'esercito regolare e anche dalla popolazione civile".<br />
Secondo le cifre del piano d’azione umanitario del 2008, gli stupri perpetrati nel 2007 in Congo ammontano a 30.000. Drammatica anche la situazione in Sudan, dove è alta l’incidenza di stupri contro donne ed adolescenti: da ottobre 2004 a febbraio 2005, sono state curate quasi 500 vittime di violenze in numerose località del Darfur occidentale e meridionale, il 28% delle quali dichiarano di essere state violentate da più persone e ripetutamente. Appare chiaro che il numero di denunce non corrisponda al numero effettivo delle violenze. Le donne hanno raccontato di essere state percosse con bastoni, fruste o asce prima, durante e dopo lo stupro.Le vittime di stupri spesso non vengono curate, ma emarginate, stigmatizzate, a volte persino messe in prigione. Non bisogna dimenticare quanto le violenze sessuali siano un fattore determinante per la diffusione di malattie, quali l’HIV . In questo panorama non è solo il continente africano ad essere teatro di violenze: in Kosovo ad esempio, dove è stata istituita la Kosovo Women’s Initiative atta a diminuire la distinzione tra sessi attraverso la formazione professionale e la scolarizzazione, durante la guerra sono state violentate 20mila donne, in maggioranza musulmane. Il documento dei Quindici, approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiede la cessazione delle violenze sessuali contro i civili nelle zone di guerra, minacciando i colpevoli di condurli di fronte alla Corte Penale Internazionale de l’Aja. Al dibattito hanno preso parte sette donne ministro.<span style="color: black;"></span>La relatrice del rapporto, Radhika
Coomaraswamy, ha riferito di abusi sessuali di “brutalità
inimmaginabile”, illustrando una mappa delle violenze che spazia dai
Balcani all'Africa Australe, dal Sud Est Asiatico all'America latina.
Tra gli episodi documentati ce n'è uno che riguarda il Kosovo e risale
al 1999 (ci sono anche i fatti addebitati ai militari italiani in
missione in Somalia negli anni tra il 1992 e il 1995). </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><span style="color: #741b47;"><b>Definire lo stupro come reato sessuale, tuttavia, non è sufficiente:
bisogna appropriarsi della cultura di molti popoli, all’interno dei
quali la donna è ancora vista in una posizione inferiore agli occhi
dell’uomo; bisogna<span style="font-family: Verdana; mso-bidi-font-family: Arial;"> </span>capire
come la violenza sessuale sia prima la violazione di un diritto
individuale, e in quanto tale dovrebbe essere inclusa nel panorama
generale dei diritti dell’uomo. Un sistema giuridico appropriato e una
seria rivalutazione del ruolo della donna devono essere il contesto
basilare in cui far valere il principio dell’inviolabilità della
persona. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta;"><b><i>“Per più di quindici anni” </i></b></span>scriveva Betty Friedan <span style="color: magenta;"><b><i>“non
si è fatta parola di questo turbamento nelle rubriche, nei libri, negli
articoli scritti sulle donne e per le donne da esperti che sostenevano
che il compito di queste ultime era di cercare la realizzazione della
loro personalità come mogli e madri”. </i></b></span>Mogli e madri, non si faceva parola del lavoro come valore, negli anni Cinquanta, tranne che per gli uomini. Le donne, quindi, <span style="color: magenta;"><b><i>“impararono a compatire quelle donne nevrotiche,
poco femminili e infelici che volevano fare le poetesse, le scienziate o
essere presidentesse di qualche associazione. Appresero che le donne
veramente femminili non desiderano perseguire una professione, ricevere
un’istruzione superiore, esercitare i loro diritti politici: che cioè
non desiderano quell’indipendenza e quelle prospettive per cui le
femministe d’altri tempi avevano combattuto. Qualche donna tra i
quaranta e i cinquant’anni si ricordava ancora di aver rinunciato con
rammarico, a quei sogni, ma le donne giovani, nella grande maggioranza,
non ci pensavano nemmeno. Migliaia di esperti plaudivano alla loro
femminilità, al loro adattamento, alla loro nuova maturità. Non si
chiedeva loro che di dedicare la vita, sin dall’infanzia, a trovare un
marito e a partorire figli”.</i></b></span></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Queste parole hanno segnato un’epoca. L'effetto prodotto dal libro della Friedan, <i>La mistica della femminilità,</i>uscito nel 1963 furono la miccia che fece scaturire la “seconda ondata” femminista degli <b>anni Sessanta</b>. La Friedan per certi versi fu una visionaria perchè anticipò i tempi. Io penso che anche oggi stiamo vivendo gli esordi di una sorta di rivoluzione femminista, lenta e occulta, ma paziente, perchè le donne escono allo scoperto, non vogliono più subire violenze e umiliazioni, e forse si stanno facendo coraggio nel voler affrontare la loro vita riappropiandosene senza condizioni. Siamo ancora lontani da veder riconosciuti i diritti primari di cui ogni persona indipendentemente dal sesso dovrebbe poter godere e noi donne siamo ancora lontane dal vederci riconosciuto l'appoggio incondizionato da parte degli uomini nel tutelare i nostri diritti. Questa contrapposizione crea già un conflitto e le donne e gli uomini stanno alzando barricate anzichè costruire ponti, la rivoluzione più grande domani sarà quella di vedere uomini e donne uniti contro la violenza e non divisi da neologismi, definizioni o lotte intestine e ideologiche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Caro Oliviero Toscani lei è così antiquato da non vedere nè col suo obbiettivo nè con i suoi stessi occhi i prodromi di una rivoluzione che è già in atto e che vede le donne impegnate a mobilitare tutte le loro risorse nell'affermazione della loro riacquisita individualità e nella sensibilizzazione di chi vuol mettersi i paraocchi per non dover vedere oltre il rossetto e i tacchi. E' vero le donne debbono piacersi anche senza tacchi e senza rossetto o botulino, soprattutto per venire meno agli stereotipi di uomini che per anni le hanno desiderate come bambole gonfiabili, ma io dico che le donne prima di tutto debbono piacersi <i>anche</i> coi tacchi o col rossetto, <i>anche</i> con la voglia di liberarsi dalle imposizioni maschili, <i>anche</i> con quell'istinto rivoluzionario che vuole emanciparle da una cultura sessista che le vede solo nel suo potenziale erotico, sessuale, o di sfruttamento lavorativo, commerciale. Io <b>vedo</b> milioni di donne, con rossetto e senza, coi tacchi o con le ballerine, impegnate, intelligenti, che portano avanti famiglie, aziende, lavorano dentro e fuori casa, spesso in questo momento di crisi sono le uniche a mantenere economicamente la famiglia, sono il fulcro centrale della società e sono l'anima di ogni conciliazione e di ogni speranza infrantasi nelle elucubrazione politiche di un paese alla deriva che non riesce a costruire più nulla. <span class=""><b> </b></span><br />
<br />
<b><i><span class="">La violenza maschile sulle donne non è una questione privata, ma politica.</span><span class=""> </span></i></b><br />
<b><i><span class=""><a href="http://email.change.org/wf/click?upn=L4wUyO6b13sjdmUXmXaF3F-2B5VlwHitlMaa2LpZWN7kn6M-2BO2U9bVK-2Bq52airdWXB8bMfKG-2B1MSHPfSf0P3-2BjVn0nGX6siexKfKgC-2BW7nPFqt3cyv-2BJCJsTBrbkXbp2GDHsog2q7-2BNT7BdBFiCv3v-2FIdAdbfgYk6LArUp-2F-2BNAPmmxcA7Sd3yGfEoQmOEOzxVnKzvTqdJeL1JbS7mLi3Y7hJXLSNUPogOA6PursioG6x4uzW5NUDv5hRKIGiCN-2FO9L7euVFa9WIfKTkIwEYIG0bixutUmaRwsWKBG-2FUpeTzvA-3D_2MXXpyyBjUGM4hqF5BizEWMx6lQMGhTBVbpSqMZSEoKZeEI9dXplw5FZfgBGBCJLmhjeK1A0wRY8Rh3v5ZRKdGTyNcidwoyb9pYBM7MPK-2FQe0Ii-2F8ztDv7ZeYoqyWNRcxU-2FLZoI0zspk4FLjq-2BFw07vJAKDIvMhFGuc6dppafDylhIkGG9PErJpc1c86o-2BU5VFji-2F276xIHpF3x-2Be9OK22ea4al-2BTDKed5ryXlJCgpaHfeTyKzrZ1lOZKcKN4-2FXoAFafd5Sb8L4dygaWFrO7rQ-3D-3D">Ecco perché vi chiedo di firmare l’appello di «Ferite a morte» che chiede al Governo e al Parlamento di convocare senza indugi gli Stati Generali contro questa violenza. Servono interventi immediati, è necessario riconoscere l’urgenza e istituire finalmente un Osservatorio Nazionale che segua il fenomeno. </a></span></i></b><br />
<div style="color: #333333;">
<b><i>Grazie.</i></b></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="">Scrive così Serena Dandini anche lei impegnata attivamente sul
fronte della sensibilizzazione con spettacoli e libri, e ora con la petizione del link sopra che mi è appena arrivata e che mi accingo a firmare,io vi invito a divulgarla come anche tutte le notizie di questo articolo, perchè</span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<b><i><span style="color: #a64d79;">Le donne sono più consapevoli, questa è la loro nuova rivoluzione, le donne hanno una forza senza paragone e non è vero che non si uniscono, che non sanno costruire ponti... lanciano dei fili lunghissimi fino all'altra parte del mare, fino all'altra parte del mondo e non si rompono al primo alito di vento, resistono alle tempeste e alle mareggiate, s'incontrano, s'intrecciano, si aggrovigliano e tessono una coperta meravigliosa che le avvolge e le protegge dal dolore e dall'incomprensione...Noi donne siamo il <a href="http://liberiamo-ci.blogspot.it/2013/04/legatia-un-filo.html" target="_blank">fil rouge</a> della continuità, della vita fisica sulla Terra sì, ma anche della vita animica dell'Umanità nella sua interezza, nel suo potenziale energetico di Ying e Yang, nella fusione di energie uguali e contrarie, complementari e interdipendenti, essenziali al mantenimento di qualsiasi equilibrio.</span></i></b></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi caro Oliviero Toscani si liberi dei suoi paraocchi, vedrà che poi si sentirà davvero in pace con se stesso e comincerà a vedere la realtà oltre l'apparenza ...forse le si svelerà un mondo sconosciuto... noi invece care amiche e compagne d' avventura </div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: magenta;"><span style="font-size: x-large;"><b><i>LIBER</i>i<i>AMO</i>ci</b></span> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: magenta;"> </span>dai luoghi comuni del rossetto e dei tacchi e usciamo allo scoperto facendo sentire la nostra voce!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Un grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui.</div>
<div style="text-align: center;">
Soprattutto agli uomini che hanno tolto i paraocchi</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
Valentina Meloni</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>FONTI E ARTICOLI CORRELATI</b></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=56897&typeb=0&Quando-anche-le-parole-uccidono-le-donne" target="_blank"><b>Quando (anche) le parole uccidono le donne </b></a></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/" target="_blank"><br /></a></div>
<a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/" target="_blank">
</a><br />
<div class="MsoNormal">
<a href="http://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-si-chiama-femminicidio-2/" target="_blank"><b>Perché si chiama femminicidio?</b></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<b><a href="http://www.crimelist.it/index.php?option=com_content&task=view&id=657&Itemid=371" target="_blank">Lo stupro come tattica di guerra. </a></b><br />
<br />
<b>Bibliografia</b></div>
<div class="MsoNormal">
-Barbara Spinelli, <i>Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale</i>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Angeli" title="Franco Angeli">Franco Angeli</a>, 1ª edizione 2008, Milano, pp. 208, <a class="internal mw-magiclink-isbn" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/9788846498458">ISBN 9788846498458</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
-B.Friedan, <i>La mistica della femminilità</i>, ed. Castelvecchi, 2012.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-75792434315336577732013-05-05T00:52:00.000-07:002013-05-05T01:16:32.042-07:00Legati...a un filo <div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i>"C’era una volta la trama e c’era una volta l’ordito di mondi intessuti, c’era un luogo dove tessitori e cantastorie </i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i>davano vita a sogni intrecciati...” </i></span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-oBrRw3-bLIg/UVSILHEWgTI/AAAAAAAAD7U/vhHTvzMx0Vk/s1600/Sito+fra1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="604" src="http://2.bp.blogspot.com/-oBrRw3-bLIg/UVSILHEWgTI/AAAAAAAAD7U/vhHTvzMx0Vk/s640/Sito+fra1.jpg" width="640" /></a></span></span></div>
<br />
I fili raccontano in molti modi: la vita assomiglia a un<span style="color: red;"> filo</span>, il <span style="color: red;">filo</span> si svolge come una storia, la storia personale. Il <span style="color: red;">filo</span> dei ricordi, le emozioni corrono su un<span style="color: red;"> filo</span>, il <span style="color: red;">filo</span> annoda relazioni, il <span style="color: red;">filo</span> crea tessuti.<br />
Un <span style="color: red;">filo</span>. Un semplice <span style="color: red;">filo</span> che è anche
una metafora, un legame, un giuramento d’amore e fedeltà. Un <span style="color: red;">filo</span> che
lega il più nobile dei sentimenti al più terribile: la paura di perdere
il proprio amato. Un<span style="color: red;"> filo</span> che, come certe promesse d’amore, è molto
fragile e può facilmente spezzarsi. Si tratta naturalmente del <span style="color: red;">filo</span> che
Arianna, figlia del crudele re di Creta Minosse, consegnò astutamente a
Teseo perché portasse a termine con successo la sua impresa: uccidere il
Minotauro ed uscire dall’intricato labirinto in cui quel terribile
essere era stato rinchiuso. È celebre la leggenda secondo la quale
Minosse chiedesse periodicamente agli Ateniesi, sconfitti in un
precedente scontro, un prezioso tributo di sangue, sette ragazze e sette
ragazzi, per saziare la mostruosa fame di quella bestia. E così,
braccato quell’orripilante ibrido nella sua piccola Alkatraz e
nutrendolo con il giovane sangue della città rivale, a Creta tutto
procedeva perfettamente. Minosse non aveva affatto idea che, un giorno,
un giovane eroe destinato a governare su Atene avrebbe vendicato tutte
quelle morti e posto fine al supplizio degli Ateniesi uccidendo
l’insaziabile e spaventosa creatura. <br />
<br />
<span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-HzpZE9rNaa4/UVSILrr568I/AAAAAAAAD7c/eQTDcZW7vMQ/s640/Teseo_Labirinto.jpg" width="640" /> </span></span></span><br />
E c’è di più: come avrebbe potuto immaginare che quell’ennesima ed incredibile fatica sarebbe risultata vittoriosa grazie all’aiuto di sua figlia? Eppure è in questo modo che sarebbe andata a finire: una nave come tante altre che spesso giungevano al porto di quell’isola maledetta non fu che un cavallo di Troia. A bordo, assieme alle vittime sacrificali, vi era infatti nascosto Teseo, eroe dalle nobili e grandiose gesta, figlio di Poseidone ed erede al trono di Atene. Come biasimare Arianna per essersi accesa d’amore per lui? Un amore sottile come un<span style="color: red;"> filo</span>, ma tanto forte da liberare Teseo dalla trappola del Minotauro ed un intero popolo da una straziante schiavitù. Fu così che Teseo, rientrando vittorioso in patria, acconsentì a portare Arianna con sé. Ma non per molto: la fanciulla non giunse mai nel regno di Egeo perché quell’ingrato l’abbandonò su un’isola. Il<span style="color: red;"> filo,</span> quel patto di amore e vita, era stato spezzato. E con esso, il cuore della sventurata amante che fu, letteralmente, piantata in Nasso. Tuttavia le ruote girano ed anche il futuro re di Atene avrebbe avuto la sua buona dose di gatte da pelare mentre Arianna se la spassava su quell’isola greca chiamata Nasso (Naxòs). Infatti, come narra Ovidio, una volta “piantata” lì, vi mise ben presto radici: tutt’altro che sopraffatta dallo sconforto, si unì alle Menadi di Bacco e ne divenne la sposa, per la gioia degli amanti del lieto fine e di chi, almeno una volta nella vita, è stato “piantato in asso”.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><b>IL FILO E LA TESSITURA</b></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-KFBmo9a5Mvw/UVSgitUVatI/AAAAAAAAD8M/NLWA2X5vzUU/s1600/tumblr_med3e2Iwie1ronvwjo1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-KFBmo9a5Mvw/UVSgitUVatI/AAAAAAAAD8M/NLWA2X5vzUU/s640/tumblr_med3e2Iwie1ronvwjo1_500.jpg" width="524" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Paula Nichi Humez</span></td></tr>
</tbody></table>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La tessitura è stata una delle attività artigianali tra le più antiche che l'uomo ha
compiuto per soddisfare la necessità di ripararsi dalle intemperie. Ben presto
l'arte del tessere è diventata una metafora riferita alla vita degli uomini,
perchè nell’immaginario collettivo degli antichi la trama del tessuto,
l'intrecciarsi dei diversi fili, le infinite possibilità di soluzione creativa
che la tessitura dava, si identificavano con i percorsi della vita degli
individui, dei popoli, dei destini individuali. Spesso la metafora sui fili e
la tessitura è stata allacciata al significato del destino dell’uomo. In tal
senso la mitologia ci ha regalato le storie piu suggestive.<br />
<br />
Si dice che la vita è sospesa ad un filo, che dipendiamo dagli eventi. Ma il
verbo <span style="color: red;"><i>di – pendere</i></span> rimanda all’idea di <span style="color: red;">pendere da un filo</span>…<br />
La metafora della vita ci, ti invita a tessere discorsi, come un ragno tesse la
sua rete a partire da “fili”. Tra il <span style="color: red;">filo</span> del cucito e quello del pensiero
esiste un indiscutibile nesso: uno studio, sullo sfondo metaforico – filosofico
della mente che crea il proprio pensiero come un filo, lo intreccia e lo
compone come un tessuto, lo taglia e lo cuce come una stoffa.<br />
Si può considerare il testo come tessuto, il tessuto come un testo. Pensiamolo
non più come un banale intreccio di fibre su cui viene gettato un po' di
colore, ma come la rappresentazione della "tessitura dell’essere".</span> Nella Grecia antica
personaggi come <b>Andromaca, Penelope, Lisistrata, Prassagora</b>, lasciando
il telaio e il chiuso delle stanze, testimoniano che la sapienza del lavoro di
cura consente alla destinata passivita' dell’esistenza femminile di tradursi in
azione nella sfera pubblica. Funzioni e competenze femminili divengono
paradigmi su cui modellare ambiti di pertinenza maschili. Dunque puo essere
istruttiva la conoscenza derivata dall’esplorazione degli oggetti della vita
quotidiana: un gomitolo di lana, una spoletta, un ritaglio di stoffa...</div>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">
<br style="mso-special-character: line-break;" />
</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Rl-eXoKfAWM/UVSlXeezfOI/AAAAAAAAD8s/0qohdKD4H1E/s1600/valeria_foto1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://4.bp.blogspot.com/-Rl-eXoKfAWM/UVSlXeezfOI/AAAAAAAAD8s/0qohdKD4H1E/s640/valeria_foto1.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="color: red;"><b> Il filo rosso</b> ...Perchè proprio rosso? Rosso il colore della passione, del cuore, del sangue. <span class="fbPhotoCaptionText">In latino "rubens" (rosso) è sinonimo
di colorato. È il primo colore dell'arcobaleno che i neonati imparano a
riconoscere, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome. È il
colore del movimento e dell'attività. La luce rossa è infatti quella con
un intervallo di lunghezze d'onda più ampio e per tale motivo le sue
vibrazioni possono avere un effetto stimolante. Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente trattenendo legato a sè lo sguardo. </span><span class="fbPhotoCaptionText"> Il rosso è simbolo del cuore e
dell'amore, del dinamismo e della vitalità, della passione e della
sensualità, dell'autorità e della fierezza. </span><span class="fbPhotoCaptionText">Il rosso è il colore sia dell'amore
romantico, sia di quello dei sensi, è rosso quindi sia un cuore di san
Valentino sia un quartiere o un cinema "a luci rosse". È considerato
inoltre il colore della seduzione per eccellenza. </span><span class="fbPhotoCaptionText">In Cina il rosso è simbolo di felicità e
ricchezza quindi colore portafortuna, per questa ragione è utilizzato
per decorazioni e addobbi nuziali.<br /> Il colore rosso è il simbolo buddhista della compassione; l</span></span><span class="fbPhotoCaptionText"><span style="color: red;">a sensazione da sconfiggere, nel rosso, è la paura e si sa che l'energia contraria alla paura è l'amore...</span><br /> </span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://mujerencurso.blogspot.it/p/endometriosis-el-llamado-de-tus-entranas.html" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-MyPNYc03qTc/UYVVA81nNRI/AAAAAAAAEV8/QMT5Th_MCEg/s640/531708_500292020006563_1992373694_n.jpg" width="436" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://mujerencurso.blogspot.it/p/endometriosis-el-llamado-de-tus-entranas.html" target="_blank"> </a></td></tr>
</tbody></table>
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<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="usercontent">Un <span style="color: red;">filo rosso</span> unisce tante donne, è un <span style="color: red;">filo</span> vitale che ci collega tutte a Madre Terra. Questa bellissima poesia traccia le linee di questo viaggio all'interno di un tabù che solo recentemente si sta rompendo grazie alla solidarietà di tante donne consapevoli del proprio corpo e della sua importanza, consapevoli del dolore e delle possibilità, del potere antico di generare vita che è alla base di ogni cultura antica...</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span class="usercontent"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span class="usercontent">**<span style="color: red;">La Linea Rossa</span>**</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br />
<span class="usercontent">Nel mio sangue c'è poesia</span><br />
<span class="usercontent">Nel mio sangue vivono storie antiche</span><br />
<span class="textexposedshow">Tu sei lì, mia sorella</span><br />
<span class="textexposedshow">La linea rossa segna tutta la strada fino al
principio</span><br />
<span class="textexposedshow">Ad un<span style="color: red;"> filo rosso</span> mi aggrappo per i miei giorni ogni
mese</span><br />
<span class="textexposedshow">Un percorso rosso che appare sotto i miei piedi</span><br />
<span class="textexposedshow">Un rosso eco sento attraverso la mia voce interiore</span><br />
<span class="textexposedshow">Il mio flusso è scandito dal ritmo costante di un
rullo di tamburo</span><br />
<span class="textexposedshow">Che la vita gioca con me</span><br />
<span class="textexposedshow">Il rullo di tamburi gioca e risuona nei corpi delle
donne</span><br />
<span class="textexposedshow">In tutto il pianeta</span><br />
<span class="textexposedshow">Il rullo di tamburi del nostro sangue è il battito
del cuore della terra</span><br />
<span class="textexposedshow">Noi siamo il cuore di Gaia in perfetta sincronia con
le maree</span><br />
<span class="textexposedshow">Che custodiscono la terra nel loro costante
cambiamento</span><br />
<span class="textexposedshow">Donna, </span><br />
<span class="textexposedshow">Rimuoviamo il velo della vergogna</span><br />
<span class="textexposedshow">Siamo antiche</span><br />
<span class="textexposedshow">Noi che tracciamo la linea rossa</span><br />
<span class="textexposedshow">Noi che teniamo il<span style="color: red;"> filo rosso</span></span><br />
<span class="textexposedshow">Siamo il corso del fiume dell'umanità</span><br />
<span class="textexposedshow">Sacro come il tempio più alto</span><br />
<span class="textexposedshow">Il più sacro dei calici</span><br />
<span class="textexposedshow">Il percorso a spirale di nascita e di morte</span><br />
<span class="textexposedshow">L'utero è la culla di tutte</span><br />
<span class="textexposedshow">Siamo una porta tra i mondi</span><br />
<br />
<span class="textexposedshow">(<a href="https://www.facebook.com/julia.larotonda" target="_blank">Juliaro Arte</a>)</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mujerencurso.blogspot.it/p/endometriosis-el-llamado-de-tus-entranas.html" target="_blank"><img border="0" height="632" src="http://1.bp.blogspot.com/-IiLc2-ld7b8/UYVXJe8ASpI/AAAAAAAAEWQ/jCxEVILCh4E/s640/482368_389315784500362_2090330295_n.jpg" width="640" /></a></div>
Seguendo questo <span style="color: red;">filo rosso</span> della femminilità presto vi presenterò un<a href="http://www.donneaffettedaendometriosi.it/default.aspx" target="_blank"> libro</a> che racconta la storia di tante donne, donne che soffrono di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Endometriosi" target="_blank"><span style="color: red;"><b>endometriosi</b></span></a>, questa malattia semisconosciuta, alle donne ma anche ai medici stessi ancora, visto quanto poco si sa e con quali ritardi arrivano le diagnosi. Impegnandoci alla divulgazione di notizie su questa malattia aiuteremo tante donne a stare meglio, leggiamo e facciamo leggere le storie di tante donne... donne come te e come me...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-kEdfd_W2An0/UXWIEp6VbGI/AAAAAAAAEMo/wmRZkcjYr-I/s1600/554923_386310574736019_166825563_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="414" src="http://2.bp.blogspot.com/-kEdfd_W2An0/UXWIEp6VbGI/AAAAAAAAEMo/wmRZkcjYr-I/s640/554923_386310574736019_166825563_n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<i>Il <span style="color: red;">filo</span> sottile che tiene insieme due persone.</i><br />
<i>- Quale <span style="color: red;">filo</span>?</i><br />
<i>- Il <span style="color: red;">filo</span> di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.</i><br />
<i>...- Perché dici il <span style="color: red;">filo</span>?</i><br />
<i>-
Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche
non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e
il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e
lo attraversano in ogni direzione.</i><br />
<i>Però non è affatto scontato che ci sia, il <span style="color: red;">filo</span>.</i><br />
<i>- No?</i><br />
<i>-
No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad
allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto
suo.</i><br />
<i>- E allora perchè pensavano di essere legati?</i><br />
<i>- Perchè
erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi
condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una
saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è
nessun <span style="color: red;">filo</span> che lo segua.</i><br />
<i>- Che triste.</i><br />
<i>- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.</i><br />
<i>- Come fai a sapere che invece il<span style="color: red;"> filo</span> c’è?</i><br />
<i>- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.</i><br />
<i>- E di cosa è fatto, questo <span style="color: red;">filo</span>?</i><br />
<i>-
Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo
immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che
non si esaurisce. E similitudini, e differenze.</i><br />
<br />
Andrea De Carlo, “Pura vita”<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WDyZ1HaIwSc/UVSILvXLaKI/AAAAAAAAD7g/DXwWGcC_EHA/s1600/ele-il-filo-di-arianna.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-WDyZ1HaIwSc/UVSILvXLaKI/AAAAAAAAD7g/DXwWGcC_EHA/s400/ele-il-filo-di-arianna.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">"Con un filo d'oro la vorrei legare a me. </span></span></span><br />
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Poi, come prova d'amore, la vorrei </span></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">per sempre liberare"</span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> ~Vivian Lamarque~</span></span></span></i></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" style="font-size: x-large;" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">
In Giappone si dice che ogni persona, quando nasce, porta un <span style="color: red;">filo rosso</span>
legato al mignolo della mano sinistra. Seguendo questo <span style="color: red;">filo</span>, si potrà
trovare la persona che ne porta l'altra estremità legata al proprio
mignolo: essa è la persona cui siamo destinati. Le due persone così
unite, prima o poi, nel corso della loro vita, saranno destinate ad
incontrarsi, e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò
avvenga, o la distanza che le separa, perchè quel <span style="color: red;">filo</span> che le unisce non
si spezzerà mai. Certo legare deriva dalla parola latina <i>ligàre </i>che vuol significare unire insieme. Il nodo dunque è simbolo di unione e matrimonio e infatti molti matrimoni ancora si celebrano intrecciando le mani degli sposi durante la cerimonia ne è esempio il matrimonio Celtico, quello Polinesiano, quello Cinese ecc...</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Tul4I-0lOts/UVSkpki_GFI/AAAAAAAAD8k/GyJGnFf4Dnw/s1600/celtico_unione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="http://4.bp.blogspot.com/-Tul4I-0lOts/UVSkpki_GFI/AAAAAAAAD8k/GyJGnFf4Dnw/s640/celtico_unione.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-vEEYyjrbB7w/UVSl8wFJUBI/AAAAAAAAD80/AgEX12TlfWM/s1600/royal_handfasting.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="380" src="http://1.bp.blogspot.com/-vEEYyjrbB7w/UVSl8wFJUBI/AAAAAAAAD80/AgEX12TlfWM/s640/royal_handfasting.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="" id="result_box" lang="it"><span title="Kate Middleton, now known as Catherine or the Duchess of Cambridge, arrived at Westminster Abbey at 11:00 am on the 29th of April, 2011.">Kate Middleton, Caterina o la Duchessa di Cambridge, e il principe Willi</span></span>am<span class="" id="result_box" lang="it"><span title="Kate Middleton, now known as Catherine or the Duchess of Cambridge, arrived at Westminster Abbey at 11:00 am on the 29th of April, 2011."><span style="font-size: large;"><b> </b></span>nel giorno del matrimonio </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="" id="result_box" lang="it"><span title="Kate Middleton, now known as Catherine or the Duchess of Cambridge, arrived at Westminster Abbey at 11:00 am on the 29th of April, 2011."><br /></span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">DONNA CHE CUCE</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<b>Giambattista Marino</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">
È strale, è stral, non ago<br />
quel ch’opra in suo lavoro<br />
nova Aracne d’Amor, colei ch’adoro;<br />
onde, mentre il bel lino orna e trapunge,<br />
di mille punte il cor mi passa e punge.<br />
Misero! E quel sì vago<br />
<i><span style="color: red;">Sanguigno fil</span></i> che tira<br />
Tronca, annoda, assottiglia, attorce e gira<br />
La bella man gradita<br />
È il fil de la mia vita.</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-A5Txs5Ry5tM/UXWHAlLOJ5I/AAAAAAAAEMg/w5PuAPtq-vk/s1600/giovane+donna+che+cuce+in+giardino,+1881.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-A5Txs5Ry5tM/UXWHAlLOJ5I/AAAAAAAAEMg/w5PuAPtq-vk/s640/giovane+donna+che+cuce+in+giardino,+1881.jpg" width="446" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Mary Cassatt</b><span style="font-family: BlackChancery; font-size: x-large;"><b> </b></span>giovane donna che cuce in giardino, 1881</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">
</span><i><span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">È
una freccia, una freccia, non un ago qualunque/quello che usa nel suo
lavoro domestico / la nuova tessitrice d’amore, quella che adoro /per
cui, mentre ricama e lavora sulla bella tela, / punge e scuote il mio
cuore con mille punte. /Ahimè ! E quel <span style="color: red;">rosso filo</span> che tira /taglia,
annoda, assottiglia, attorciglia e ritorce / la bella mano che m’attira
/è il <span style="color: red;">filo</span> della mia vita.</span></i><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><i> </i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>
</b>Nel madrigale l’ago dell’amata ricamatrice diventa uno strale che passa e punge il cuore del poeta; nello stesso tempo il <span style="color: red;">filo</span> sanguigno che essa con tanta perizia tira è lo stame della vita dell’innamorato. Un’immagine domestica diventa , così, occasione per trattare ingegnosamente l’amore e la morte.</div>
<div class="MsoNormal">
<b>
<span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt;"> </span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RyRTCU8C18o/UXWEmKo0MBI/AAAAAAAAEMY/C9-6YxaS39M/s1600/Kadambari+-+Oil+on+Canvas+(75+in+x+90+in).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-RyRTCU8C18o/UXWEmKo0MBI/AAAAAAAAEMY/C9-6YxaS39M/s400/Kadambari+-+Oil+on+Canvas+(75+in+x+90+in).jpg" width="337" /></a></div>
<b>
</b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">
</span><span style="font-family: Arial; font-size: 9.0pt; font-weight: 700;">
</span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Nella casa del poeta </span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Rabindranath Tagore</span></span></b> a Jorasanko era vissuta sin dall'età di otto anni,
secondo il costume indiano per le spose, Kadambari, la cognata, donna
di grande cultura e bellezza. Gli era cresciuta vicino ed era la sua
compagna di giochi. Si suicidò quando il poeta, obbedendo
all'imposizione del padre, accettò di trasferirsi in un'altra
abitazione.Gesto disperato e provocatorio, del <span class="text_exposed_show">tutto
incomprensibile per la mentalità e la religiosità induista. Per tutta
la vita il poeta porterà il dolore e il rimpianto di questa perdita,
sentendosene responsabile.</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> La moglie Mrnalini, pazientemente gli
rimane accanto con semplicità donandogli cinque figli. Muore a ventinove
anni. Una serie di lutti da questo momento segna profondamente
l'esistenza del grande sognatore: muoiono due figli piccoli, il padre ed
il segretario, amato come un famigliare.</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Dalla personale esperienza
d'amore e di dolore Tagore lascia sgorgare le stupende liriche che
hanno nutrito la mente ed il cuore di generazioni di lettori, anche
occidentali. In una di queste liriche Tagore menziona il<span style="color: red;"> filo</span> rosso, la <span style="color: red;">cordicella rossa</span> che forse li vide legati da fanciulli...</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Ab5QsicyJ3U/UXWK42McVuI/AAAAAAAAEMw/A2_Q4m1pMfU/s1600/b0c0b32d64bcd544ec00d851a1398565.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span>***<br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Quando arrivò il momento</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> in cui dovevamo salutarci,</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> come una nuvola che</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> solennemente scenda,</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> ebbi solo il tempo di legarti</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> il polso con una <span style="color: red;">cordicella rossa</span>,</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> mentre le mie mani tremavano.</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Ora, mentre sbocciano i fiori di mahua</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> siedo da solo nell'erba</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> e mi vibra dentro una domanda:</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> <i><span style="color: red;">«Hai ancora la mia cordicella rossa?»</span></i></span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><i><span style="color: red;"><span style="color: black;">**** </span></span></i></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Ab5QsicyJ3U/UXWK42McVuI/AAAAAAAAEMw/A2_Q4m1pMfU/s1600/b0c0b32d64bcd544ec00d851a1398565.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="http://1.bp.blogspot.com/-Ab5QsicyJ3U/UXWK42McVuI/AAAAAAAAEMw/A2_Q4m1pMfU/s640/b0c0b32d64bcd544ec00d851a1398565.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Da dove viene questa usanza?</span></span></span> A chi è stato in India sarà capitato
spesso di essere avvicinato da uno dei molti pseudo santoni che vivono
attorno ai templi o per le strade, e che in cambio di un’offerta in
denaro vi praticano una <i>puja</i>, e sovente vi verrà legato un <span style="color: red;">filo rosso</span><b> </b>al polso<b>,</b> i più fortunati si vedranno applicati sulla fronte un <i>tilak</i> e vi verrà offerta una ghirlanda di petali di fiori. Ma cos’è questo<span style="color: red;"> filo rosso</span>?</div>
<div style="text-align: justify;">
È costume per gli indù legare un<span style="color: red;"> filo</span> di cotone rosso – comunemente chiamato <b>mauli/mouli</b> o <b>kalava</b> , (in sanscrito: <b>कलावा</b>) sul polso all’inizio di una cerimonia religiosa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.shambhoo.com/2013/01/mauli-un-filo-rosso-in-india/#more-666" target="_blank"><img border="0" height="266" src="http://4.bp.blogspot.com/-qotEBpZbscs/UXWeilPnYyI/AAAAAAAAENw/VLRVrvPcD4U/s400/mauli-colorato4-300x200.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La pratica del legare un <span style="color: red;">filo rosso</span>
risale nei tempi a quando Vaman Bhagwan legò il suo <span style="color: red;">filo benedetto</span> sul
polso del Re Bali per garantirgli l’immortalità. Il significato
letterale di <b>mauli</b> è “<i><b>sopra tutto</b></i>”.
Qui si riferisce alla testa che sta in alto, con la luna appollaiata
sulla sommità della testa di Shiva e a lui ci si riferisce come
Chandramauli (Shiva secondo la tradizione induista ha più di mille nomi,
tra questi Chandramauli “<i>con la luna indossata come gioiello</i>”).</div>
<div style="text-align: justify;">
Una particolare occasione in cui viene offerto il <span style="color: red;"><b>mauli</b></span> è durante il <b>Rakhi</b> <b>Festival</b>, celebrato nel giorno di luna piena <i>Savana </i>che
cade tra luglio e agosto. In questa speciale occasione <b>si celebra il
legame tra fratelli e sorelle</b>, si vuole riaffermare con forza l’amore,
la cura, la protezione, l’ammirazione, il rispetto e il legame di sangue
che lega i due fratelli, e proprio per rinnovare questo vincolo che le
ragazze legano i <span style="color: red;"><i>mauli</i></span> ai polsi dei loro fratelli, come simbolo dell’amore che porta sempre con se.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Dall'India torniamo in Giappone dove, come abbiamo già detto, si dice che ogni persona quando nasce porta un <span style="color: red;">filo</span> rosso legato al mignolo della mano sinistra. Seguendo
questo<span style="color: red;"> filo</span>, si potrà trovare la persona che ne porta l'altra estremità
legata al proprio mignolo: essa è la persona cui siamo destinati, il
nostro unico e vero amore, la nostra anima gemella.</span></span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><img alt="image" src="http://i37.tinypic.com/f54xg1.jpg" /></b></div>
<br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Le due persone
così unite, prima o poi, nel corso della loro vita, saranno destinate ad
incontrarsi, e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò
avvenga, o la distanza che le separa, perchè quel<span style="color: red;"> filo</span> che le unisce
non si spezzerà mai, e nessun evento o azione potrà impedire loro di
ritrovarsi, conoscersi, innamorarsi.</span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-lRcSu63mlCU/UXaBWYpvS7I/AAAAAAAAEPY/fIJSdHsIMYE/s1600/tumblr_lubdm7wS9V1qzsxivo1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><img border="0" height="266" src="http://3.bp.blogspot.com/-ryObuT5GteA/UXWK7t_ZCNI/AAAAAAAAEM4/xUAWONAzHtI/s400/540503_303293553075268_1265759130_n.jpg" width="400" /></span></span></span></div>
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Nella storia, era noto come
visibile in alcuni quadri, che le donne tagliassero il dito mignolo al
fine di poter rimanere fedeli ai propri mariti, o era usanza, tagliare
nel sonno i mignoli dei propri innamorati per impedirne il tradimento.<br />In altre versioni invece, era usanza tagliarsi il dito mignolo per liberarsi da "ogni legame".Da dove viene questa tradizione? Viene dalla mitologia cinese, da una storia, un'antica leggenda che ci è stata tramandata.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span>Il Dio del Matrimonio e il Filo Rosso del Destino</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><b> [Tao Tao Liu Sanders "Dei, Draghi e Eroi della Mitologia Cinese" ] </b></span></div>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Durante
la Dinastia Tang c’era un tale di nome Wei i cui genitori morirono
quand’era ancora molto giovane. Una volta diventato grande desiderava
ardentemente sposarsi e avere una famiglia, ma purtroppo, per quanto la
cercasse, non riusciva a trovare una moglie.<br />
Mentre era in
viaggio, giunse un giorno in una città di nome Song, dove trovò alloggio
in una locanda. Lì incontrò uno sconosciuto al quale, chiacchierando,
espose le proprie difficoltà. L’altro gli disse che la figlia del
governatore della città sarebbe stata un buon partito per lui, e si
offerse di parlare con il padre della ragazza. Dopodiché i due decisero
di rincontrarsi il mattino dopo di buon’ora davanti al tempio vicino
alla locanda.<br />
In preda all’ansia, Wei giunse al tempio prima
dell’alba, quando la luna era ancora alta in cielo. Sui gradini del
tempio, appoggiato con la schiena a un sacco, sedeva un vecchio, intento
a leggere un libro alla luce della luna.<br />
Avvicinandosi e data
un’occhiata alle pagine da sopra la spalla del vecchio, Wei si accorse
di non poterne leggere neppure una parola.<br />
Allora, incuriosito,
gli chiese: “Signore, che libro è quello che stai guardando? Fin da
bambino ho studiato parecchie lingue e conosco molte scritture, ma mai
in vita mia ho visto un libro simile.”<br />
Il vecchio rispose sorridendo: “E’ un libro proveniente dall’Aldilà”.<br />
“Ma se tu vieni da un altro mondo, che ci fai qua?” chiese Wei.<br />
Prima
di rispondere il vecchio si guardò attorno, quindi disse: “Ti sei
levato molto presto. Di solito non c’è in giro nessuno, tranne quelli
come me. Noi dell’Aldilà, incaricati di occuparci delle faccende umane,
dobbiamo andare qua e là tra gli uomini, e spesso lo facciamo nella luce
crepuscolare dell’alba”<br />
“E di che ti occupi?”<br />
“Dei matrimoni” replicò l’altro.<br />
Allora
Wei gli aprì il suo cuore: “Sono solo al mondo fino dall’infanzia, e da
molto tempo avrei voluto sposarmi e avere una famiglia. Per dieci anni
ho cercato invano una sposa. Adesso spero di sposare la fanciulla del
maresciallo. Dimmi, si realizzerà la mia speranza?”<br />
Il vecchio
guardò il libro e rispose: “No. Non è la persona a te destinata. In
questo momento quella che sarà tua moglie ha solo tre anni, e la
sposerai quando ne avrà diciassette.”<br />
Deluso dall’idea di dover aspettare tanto, Wei notò il sacco cui il vecchio si appoggiava e gli chiese cosa contenesse.<br />
“<span style="color: red;">Filo
rosso</span> per legare i piedi di mariti e mogli. Non lo si può vedere, ma
una volta che sono legati non li si puo’ più separare. Sono già legati
quando nascono, e non conta la distanza che li separa, né l’accordo
delle famiglie, né la posizione sociale: prima o poi si uniranno come
marito e moglie. Impossibile tagliare il <span style="color: red;">filo.</span> Sicchè, visto che sei già
legato alla tua futura moglie, non c’è niente da fare” rispose il
vecchio.<br />
E alla nuova domanda di Wei il vecchio replicò che la
futura sposa non viveva lontana da lì, e che era la figlia della vecchia
Chen, che aveva un banco sul mercato.<br />
“Posso vederla?”<br />
“Se davvero lo desideri, te la mostrerò, ma ricordati che il tuo futuro non cambierà.”<br />
Ormai l’alba era spuntata e, visto che l’uomo che attendeva non si vedeva, Wei tutto eccitato seguì il vecchio al mercato.<br />
Dietro
la bancarella di frutta e verdura stava una povera vecchia cieca da un
occhio, con una bambinetta al collo di circa tre anni, tutte e due
vestivano di stracci.<br />
“Ecco tua moglie” fece il vecchio indicando la piccina, e Wei replicò in preda alla delusione: “E se io la uccidessi?”<br />
“E’
destinata a portare ricchezze, onori e rispetto alla tua famiglia.
Qualsiasi cosa tu faccia, non puoi cambiare il destino” e così dicendo
il vecchio scomparve.<br />
Profondamente deluso e incollerito con il
messaggero dell’oltretomba, Wei lasciò il mercato con intenzioni
omicide. Trovato un coltello e resolo affilato come un rasoio, lo diede
al suo servo dicendogli: “Hai sempre eseguito i miei ordini. Adesso va’ a
uccidere quella bambina, e io ti compenserò con cento pezzi di rame.”<br />
Il
giorno dopo il servo, nascosto il coltello nella manica, andò al
mercato e, celato tra la folla, si fece strada fino alla vecchia e alla
bambina. Di colpo cavò il coltello, colpì la piccola, si voltò e scappò
via, confondendosi con la folla strillante in preda al panico.<br />
“Ci sei riuscito?” gli chiese Wei quando il servo si presentò.<br />
“Ho cercato di colpirla al cuore, ma invece l’ho colpita tra gli occhi”<br />
Il
ragazzo ricevette il compenso pattuito e Wei, sollevato all’idea di
essere libero di sposare chi volesse, continuò la sua solita vita, e col
tempo si scordò dell’intera faccenda.<br />
Tuttavia i suoi tentativi
di trovare moglie furono vani, e così trascorsero quattordici anni. A
quell’epoca lavorava in una località chiamata Shiangzhou, e le cose gli
andavano molto bene, tanto che il suo superiore, il governatore locale,
gli offrì in moglie la propria figlia. Così finalmente Wei ebbe una
moglie bella e di ottima nascita, una diciassettenne che amava
moltissimo.<br />
Non appena la vide Wei notò che la ragazza portava
sulla fronte una pezzuola che non si toglieva mai, neppure per lavarsi e
dormire. Non le chiede nulla, ma la cosa non cessava di incuriosirlo.
Poi, parecchi anni dopo, si ricordò all’improvviso del servo e della
bambina al mercato, e decise di chiedere alla moglie la ragione della
pezzuola.<br />
Piangendo lei gli rispose: “Non sono la figlia del
governatore di Shiangzhou, bensì sua nipote. Un tempo mio padre era il
governatore di una città di nome Song, e la morì. Ero ancora piccola
quando morirono anche mia madre e mio fratello. Allora la mia
governante, la signora Chen, ebbe pietà di me e mi prese con sé. Avevo
tre anni quando mi porto con sé al mercato, dove un pazzo mi accoltellò.
La cicatrice non è scomparsa, e per questo la copro con una pezzuola.
Circa sette od otto anni fa, mio zio ritornò dal Sud e mi prese con sé,
per poi maritarmi come se fossi stata sua figlia.”<br />
“La signora Chen era per caso cieca da un occhio?” chiese Wei.<br />
E la moglie stupita: “Sì, ma come lo sai?”<br />
“Sono stato io a cercare di ucciderti” spiegò Wei profondamente commosso “Com’è strano il destino!”<br />
Dopodiché raccontò l’intera storia alla moglie, e adesso che entrambi sapevano tutta la verità, si amarono più di prima.<br />
Più tardi nacque loro un figlio che divenne un alto funzionario, e godettero di una vecchiaia felice e onorata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
l'amore e la libertà... due parole legate da un <span style="color: red;">filo</span>. E sì perchè poi c'è il<span style="color: red;"> filo</span> dell'aquilone, quel primo incontro con la libertà e con le cose che ci sfuggono di mano...ma gli aquiloni non sono solo per bambini...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-FmXPqrISEJ4/UXWbqCLQlaI/AAAAAAAAENo/uqFaPEGoLlM/s1600/aquilone-rosso_pastel_sec1.jpg_h4941.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="478" src="http://3.bp.blogspot.com/-FmXPqrISEJ4/UXWbqCLQlaI/AAAAAAAAENo/uqFaPEGoLlM/s640/aquilone-rosso_pastel_sec1.jpg_h4941.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia<br />legalo con l'intelligenza del cuore.<br />Vedrai sorgere giardini incantati<br />e tua madre diventerà una pianta<br />che ti coprirà con le sue foglie.<br />Fa delle tue mani due bianche colombe<br />che portino la pace ovunque<br />e l'ordine delle cose.<br />Ma prima di imparare a scrivere<br />guardati nell'acqua del sentimento</i><br />
<br />
<i>Alda Merini</i></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-oeGOW77vlhc/UVSIrCf_pxI/AAAAAAAAD78/lRc7ATlTU2E/s1600/fil.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="468" src="http://3.bp.blogspot.com/-oeGOW77vlhc/UVSIrCf_pxI/AAAAAAAAD78/lRc7ATlTU2E/s640/fil.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aquilone d'amore di Valentina Meloni tecnica mista </td></tr>
</tbody></table>
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<br />
Aquilone d’amore <br />
<br />
Teneva quel <i><span style="color: red;">filo </span></i><br />
uniti i due cuori, <br />
brillante la carta di fulvi colori, <br />
unite le palme in un tenero abbraccio <br />
danzar le vedevo legate ad un laccio. <br />
Sospese nell’aria, <br />
cullate dal vento: <br />
figura di uomo e di donna, <br />
un incanto. <br />
Aquilone d’amore di carta velina, <br />
stampata ho nel cuore la tua rossa rima; <br />
che il vento ora lasci i due corpi cadere, <br />
ma il <i><span style="color: red;">filo</span></i> già sfugge di mano <br />
e le vele … <br />
gonfiate di sogni e dolci parole <br />
trasportano in cielo <br />
quel rosso candore.<br />
<br />
(Valentina Meloni) <br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-8i2-k1kiX8c/UXWNYlZTkJI/AAAAAAAAENI/BS_kaGg7Aiw/s1600/nastroNUOVO.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-8i2-k1kiX8c/UXWNYlZTkJI/AAAAAAAAENI/BS_kaGg7Aiw/s640/nastroNUOVO.jpg" width="420" /> </a> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ancora in Giappone invece è usanza legare bigliettini agli alberi con
del <span style="color: red;">filo rosso </span>: su questi biglietti ci sono scritti desideri e
preghiere... </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In alcuni desideri c'è l'amore forse e forse quel <span style="color: red;">filo rosso</span> ci lega al sogno e a tutto ciò che c'è dentro... </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-dhjRcEoaNLo/UXV9JpJrRMI/AAAAAAAAEMQ/fqqhjpVC2CE/s1600/28694_122875131074505_4467024_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-dhjRcEoaNLo/UXV9JpJrRMI/AAAAAAAAEMQ/fqqhjpVC2CE/s640/28694_122875131074505_4467024_n.jpg" width="482" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma il<span style="color: red;"> filo</span> è un legante antico e ogni cultura lo lega a modo suo ...</div>
<div style="text-align: justify;">
<i> </i>La leggenda dei dream-catchers o acchiappasogni e una tra le più belle e suggestive della cultura indiana.</div>
<div style="text-align: justify;">
La leggenda secondo i nativi americani narra di una bambina indiana il cui nome era Nuvola Fresca che un giorno
raccontò impaurita a sua madre, Ultimo sospiro della sera, i
sogni-incubi e le visioni che di notte faceva. Col fiato sospeso,
Ultimo sospiro della sera, tentò di riscaldare i tremori della piccola
Nuvola Fresca spiegandole che quelli che vedeva si chiamavano SOGNI...
ma la piccola voleva vedere soltanto quelli buoni. Allora la
madre sicuro che fosse ingiusto chiudere le porte alle paure della
figlia pensò a come riconoscere i sogni, e così invento una rete tonda
per pescare i sogni del Lago della Notte. Al centro della rete
intrecciata mise un piccolo sasso come catalizzatore e intorno ad esso
una goccia d'argento, un pezzo di turchese (come significato del
desiderio) e un dente di animale forte (simbolo di protezione), infine
code di animali e piume di uccelli furono legati all'estremo inferiore
della rete.</div>
<div style="text-align: justify;">
Finito il lavoro, Ultimo sospiro della sera appese
l'acchiappasogni sopra il letto della piccola per pescare per lei i
sogni. Se si tratterà di sogni buoni il Dream-Catcher li affiderà al
filo di perline (le forze della natura) che li farà avverare, se li
giudicherà cattivi li consegnerà alle piume di uccello e li farà portare
via disperdendoli nei cieli. E così fu per Nuvola fresca e per tutti i bambini indiani del villaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ancora oggi, ogni volta che nasce un bambino, gli indiani costruiscono
un Dream-Catcher e lo appendono sopra alla sua culla. Gli indiani
conservano il loro acchiappasogni per tutta la vita... con gli anni il
suo potere si accresce e con esso anche la capacità di proteggere il suo
possessore e realizzare i suoi sogni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Un'altra
leggenda indiana invece dice che quando nasce un bambino, gli viene
assegnato un <span style="color: red;">filo</span>, su questo <span style="color: red;">filo</span> ogni persona del villaggio infila una
perlina, la collana cresce con il bambino e l'accompagna lungo tutta la
sua vita e si allunga sempre più di eventi e perline che hanno
significati e storie diverse...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: red;">Filo</span> di Arianna , <span style="color: red;">filo</span> del discorso, <span style="color: red;">filo</span> della vita,<span style="color: red;"> filo</span> di passione, <span style="color: red;">filo</span> d'amore e... morte...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Ma nell’aldilà<br /> nessuno nessuno ci separerà:<br /> saremo due gocce di pioggia uguali<br /> o saremo due moscerini con le ali<br /><span class="text_exposed_show"> saremo due lumachine lente liete<br /> o due puntini splendenti di stelle comete<br /> saremo due granelli di terra rotondi<br /> o saremo due insettini vagabondi<br /> uno davanti l’altra dietro<br /> cammineremo cammineremo<br /> circumnavigheremo il vetro<br /> della finestra chiusa ma se aperta<br /> via via per l’alto del cielo punteremo<br /> di tanto in tanto Lei si girerà<br /> controllerà che anche io ci sia<br /> ci sarò ci sarò anima mia.<br /> <br /> (Vivian Lamarque) </span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-WMfuu-WI7Kw/UXWK7dWkDtI/AAAAAAAAENE/TLoP-IZIhXo/s1600/155601_559677984063916_2024380335_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-WMfuu-WI7Kw/UXWK7dWkDtI/AAAAAAAAENE/TLoP-IZIhXo/s400/155601_559677984063916_2024380335_n.jpg" width="400" /></a> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<b><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">In cosa consiste il lavorìo d'amore?<br /> Nel tessere vestiti con fili secreti dal vostro cuore.</span></span></span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"> </span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">~Kahlil Gibran</span></span></span></span><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">~</span></span></span></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-dl8YL81NwWQ/UXZhfCdcVMI/AAAAAAAAEOo/OzFt4-fwXvk/s1600/cuore-gomitolo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://4.bp.blogspot.com/-dl8YL81NwWQ/UXZhfCdcVMI/AAAAAAAAEOo/OzFt4-fwXvk/s640/cuore-gomitolo.jpeg" width="640" /></a><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"><span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}"></span></span></span></span></span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è un filo in tutte le cose...e c'è un <span style="color: red;">filo rosso</span> che unisce tutti i fili...Ho trovato una bellissima poesia illustrata di <a href="http://www.assurdemeraviglie.it/il-mio-cuore/" target="_blank">Susy Zanella</a> che mi è piaciuta moltissimo e che riporto qui </div>
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="433" src="http://1.bp.blogspot.com/-SGpDDF9T_2k/UXWiLlhZt1I/AAAAAAAAEOQ/n019HaNJndg/s640/300__959x650_my-heart.jpg" width="640" /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-kGS144e502c/UXWiFDAtvzI/AAAAAAAAEN4/EpfegwwcuC0/s1600/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso1.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="382" src="http://1.bp.blogspot.com/-kGS144e502c/UXWiFDAtvzI/AAAAAAAAEN4/EpfegwwcuC0/s640/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso1.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;">E' un filo che unisce tutto quanto ...</span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Hmlhu8NtfBI/UXWiFSJgGZI/AAAAAAAAEOA/V1ShrjRPaN8/s1600/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso2.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="382" src="http://3.bp.blogspot.com/-Hmlhu8NtfBI/UXWiFSJgGZI/AAAAAAAAEOA/V1ShrjRPaN8/s640/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso2.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;">E' un filo che attraversa lo spazio </span></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FGVhs5E0qqE/UXWiISVqW1I/AAAAAAAAEOI/L9U8Jk37Paw/s1600/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="382" src="http://2.bp.blogspot.com/-FGVhs5E0qqE/UXWiISVqW1I/AAAAAAAAEOI/L9U8Jk37Paw/s640/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;">E' un filo rosso che attraversa la città </span></span></td></tr>
</tbody></table>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Hmlhu8NtfBI/UXWiFSJgGZI/AAAAAAAAEOA/V1ShrjRPaN8/s1600/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a> <br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-QOVLh3Cs164/UXWiZ8r07MI/AAAAAAAAEOY/qeclP5iHQv4/s1600/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso5.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="382" src="http://1.bp.blogspot.com/-QOVLh3Cs164/UXWiZ8r07MI/AAAAAAAAEOY/qeclP5iHQv4/s640/il-mio-cuore-e-un-filo-rosso5.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;">E' un filo rosso che ha cresciuto tre cuori</span></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;">E' un filo rosso che unisce tutto quanto...</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un <span style="color: red;">filo</span> ancora unisce Diego e Gemma che si incontrano, giovani e sprovveduti, a Sarayevo Dopo
alcuni anni di vita vissuta insieme cominciano a sentire la mancanza di
un figlio che però non arriva. Il destino fa la sua parte e, mentre il
ventre di Gemma è vuoto e senza vita, il ventre gonfio della Guerra
inizia a mettere al mondo i figli degli stupri, dell’odio e dellla
violenza…La guerra è l’odio che partorisce l’amore, la speranza, la vita.
Dall’odio infatti nascerà Pietro, il figlio che Gemma ama con tutto il
suo cuore anche se non è frutto del proprio corpo ma sempre un<span style="color: red;"> filo</span> li unisce quello stesso <span style="color: red;">filo</span> che la lega alla piccola Sebina che sogna di fare l’atleta e che spera di vincere le
Olimpiadi. Gemma ama quella bambina che “aveva gli occhi color piombo,
le labbra storte come un amo e le orecchie che le uscivano dai capelli”
ma erano proprio quelle imperfezioni che la rendevano unica al mondo e
bellissima agli occhi di Gemma... </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Si erano trovate a metà strada, madre e figlia. Correvano, una saliva, una scendeva, sulla stessa scala, per cercarsi . (…) Si erano mosse, erano uscite dalla scacchiera della vita, senza saperlo. Camminavano trainate dalla corda che le univa.</i></div>
<i> </i><br />
<i> </i><br />
<img border="0" height="426" src="http://3.bp.blogspot.com/-lRcSu63mlCU/UXaBWYpvS7I/AAAAAAAAEPY/fIJSdHsIMYE/s640/tumblr_lubdm7wS9V1qzsxivo1_500.jpg" width="640" /> </div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"> <span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">Tieni un capo del filo, con l'altro capo in mano io correrò nel mondo. E se dovessi perdermi tu, mammina mia, tira.<br /> </span></span></span></i></b></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"> </span><i> Tirò la morte per loro, tirò più forte (…) in quell’istante si erano raggiunte. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Madre e figlia. Ventre e frutto.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> </i><b><i>(Margaret Mazzantini da "Venuto al mondo")</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i> </i></b></div>
<span style="color: red;">Filo</span> di Arianna , <span style="color: red;">filo</span> del discorso, <span style="color: red;">filo</span> della vita,<span style="color: red;"> filo</span> di passione, <span style="color: red;">filo</span> d'amore...Ma noi questo <span style="color: red;">filo</span> vorremmo seguirlo oppure liberarcene? Ci stanno stretti i legami? Oppure vorremmo esserne accalappiati? Ma se questo<span style="color: red;"> filo</span> diventasse un cappio troppo stretto per sentirci liberi?<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-NR22ojr91RE/UXWXIMBJ7vI/AAAAAAAAENY/TxU7ODULEqM/s1600/corda-con-nodo-scorsoio-a-cuore.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-NR22ojr91RE/UXWXIMBJ7vI/AAAAAAAAENY/TxU7ODULEqM/s640/corda-con-nodo-scorsoio-a-cuore.jpeg" width="633" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="hascaption">_AMAR_CORD_</span></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="hascaption"> </span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><span class="hascaption">Mi feci un nodo al cuore per non morire.</span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span class="hascaption"><span style="font-size: small;">(nanoromanzo di Meloni Valentina) </span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: center;">
</div>
Ci sono storie infinite che hanno<span style="color: red;"> fili </span>talmente lunghi e forti da farci sentire eterni ...Allora il peso di quel<span style="color: red;"> filo </span>non ci è d'intralcio e ci rende quasi invulnerabili...<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-eZ3U9A2AQUU/UXaKbqLy1MI/AAAAAAAAEPo/zXL4dMXBWlQ/s1600/527111_244209462366555_490812744_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="468" src="http://3.bp.blogspot.com/-eZ3U9A2AQUU/UXaKbqLy1MI/AAAAAAAAEPo/zXL4dMXBWlQ/s640/527111_244209462366555_490812744_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="st">"la storia infinita" dipinto di <i>Gürbüz Dogan</i></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
ma quando il gomitolo comincia a farsi pesante come questo... forse dovremmo abbandonarlo,oppure tagliarlo quel <span style="color: red;">filo</span> e dire...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jvVVxOVaFMI/UXWNeEYqY9I/AAAAAAAAENQ/unqQqxUTzLg/s1600/gomitolo_arianna_cimenti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jvVVxOVaFMI/UXWNeEYqY9I/AAAAAAAAENQ/unqQqxUTzLg/s1600/gomitolo_arianna_cimenti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="412" src="http://4.bp.blogspot.com/-jvVVxOVaFMI/UXWNeEYqY9I/AAAAAAAAENQ/unqQqxUTzLg/s640/gomitolo_arianna_cimenti.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jvVVxOVaFMI/UXWNeEYqY9I/AAAAAAAAENQ/unqQqxUTzLg/s1600/gomitolo_arianna_cimenti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jvVVxOVaFMI/UXWNeEYqY9I/AAAAAAAAENQ/unqQqxUTzLg/s1600/gomitolo_arianna_cimenti.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<span style="color: red;"><b><span style="font-size: x-large;">LIBER<i>i</i>AMO<i>ci</i></span></b></span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-81593971821962022452013-04-23T05:37:00.000-07:002013-04-24T02:06:48.106-07:00Il nanoromanzo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-n0ZG3TCNStU/UXZyP1RsLpI/AAAAAAAAEO4/w5j4g8eOWgU/s1600/228220_128852877193268_3884573_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-n0ZG3TCNStU/UXZyP1RsLpI/AAAAAAAAEO4/w5j4g8eOWgU/s640/228220_128852877193268_3884573_n.jpg" width="456" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">GIORNATA (mondiale) DEL LIBRO<br /> Leggeva strappando pagine di vita al tempo.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Cos'è il nanoromanzo? </span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">E' un piccolo racconto che si apre e si conclude il tutto con massimo dieci parole, può avere o meno un titolo ed essere </span></span><span class="st">una
storia breve, una semplice filastrocca, una fiaba, o altro, qualsiasi
contenuto è concesso, purchè abbia senso compiuto e sia originale certo!</span>Non so se può chiamarsi un genere letterario, tuttavia si sta lentamente affermando anche nel panorama delle letture oltre che degli scrittori, esistono pagine fb interamente dedicate, libri e siti. D'altronde se esiste la narrazione breve della poesia con l'haiku perchè non dovrebbe poter esistere l'equivalente in prosa con il nanoromanzo? </span></span><span class="st"> Quello sopra dedicato alla giornata mondiale del libro è un mio nanoromanzo dedicato ai <i>liber</i>amanti, noi che amiamo ritagliarci spazi di lettura tutti i giorni... Poi curiosando nel web ho trovato in rete in vendita questa raccolta di nanoromanzi che m'ispira e credo che acquisterò...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-_uY3tvRIGdM/UXZ1KJCgbqI/AAAAAAAAEPI/BKQlBCz2ryI/s1600/semilascinonmale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-_uY3tvRIGdM/UXZ1KJCgbqI/AAAAAAAAEPI/BKQlBCz2ryI/s400/semilascinonmale.jpg" width="285" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="st">Cito dalla descrizione dell'opera </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<i><b>Se mi lasci non male – Penne d’amor perdute Edizioni Kairos e realizzata dal Gulp, Gruppo umoristi ludici post-moderni, che raccoglie nelle sue fila molti dei vincitori del Premio Troisi degli ultimi anni ed ex allievi del laboratorio di scrittura comica Achille Campanile. Curata magistralmente da Gianni Puca, è un’antologia di nanoromanzi d’amore umoristici, a-lieto fine (dove la “a” è intesa nel senso di alfa privativo).</b> Autori vari, tra cui
scrittori di fama nazionale e giovani esordienti, hanno offerto il loro
contributo per questa antologia in cui in ogni storia c’è un personaggio
di troppo: la coppia.<br />
Uno più una non fa mai due: in amore, l’aritmetica è un’opinione. La
cifra ideale è uno, più una, più un altro, più un’altra, più molti.
Ovviamente, nella fattispecie, la somma non fa il totale, ma crea il
caos più totale… Le storie narrate sono tutte assolutamente surreali; i protagonisti,
però, estremamente realisti, giungono alla unanime conclusione che la
felicità non esiste e che quindi non resta che provare a essere felici
senza.<br />
La sofferenza è un vuoto a perdere, quindi affrontano le delusioni
d’amore con auto-ironia, invitando il lettore a soffrire solo quel
giusto indispensabile per distinguersi dai coccodrilli.<br />
La robusta convinzione di ciascun autore è che l’amore è nano! </i><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Ispirata dal nanoromanzo ho creato un concorso nella mia pagina fb di<i> </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><a href="https://www.facebook.com/parlalberi" target="_blank">QUELLI CHE PARLANO AGLI ALBERI </a></i> </div>
<div style="text-align: center;">
a cui spero che parteciperete numerosi...</div>
<div style="text-align: center;">
per entrare nell'evento cliccate sulla foto</div>
<div style="text-align: center;">
<i></i><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><a href="https://www.facebook.com/events/199004560223302/" target="_blank"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-2afgLi4aIGQ/UXefe9QgrEI/AAAAAAAAEP4/RgGnIMn4wpQ/s640/560871_495272853832742_1499143024_n.jpg" width="640" /></a></i></div>
<br />
<br />
<i> </i><span itemprop="description"><span class="fsl">REGOLAMENTO </span></span><br />
<span itemprop="description"><span class="fsl">Da oggi 24 aprile 2013
parte il concorso "Scrivi un nanoromanzo ecologico" in dieci parole. Il
nanoromanzo (di invenzione del concorrente-pena esclusione dal concorso)
deve avere un titolo(compreso nelle dieci parole) e una immagine che
lo corredi e deve essere a carattere ecologico, il tema è libero ma deve
rispettare il più possibile la natura della pagina. I nanoromanzi non
conformi al regolamento saranno esclusi dal concorso.<br /> Il vincitore che sarà decretato dai mi piace degli utenti riceverà un libro<span class="text_exposed_show">
in omaggio, altri premi e menzioni saranno riconosciute dagli
amministratori della pagina a concorrenti meritevoli che avranno saputo
cogliere lo spirito del concorso. I nanoromanzi saranno esposti in
pagina con un album dedicato. Il concorso è aperto anche alle pagine ma
devono specificarlo perchè avendo maggiore visibilità saranno
convogliate in un premio a parte. <br /> PER PARTECIPARE<br /> invia una
messaggio privato alla nostra pagina fan Quelli che parlano agli alberi </span></span></span><br />
<span itemprop="description"><span class="fsl"><span class="text_exposed_show">(NON PUBBLICARE IN BACHECA MA MANDARE SOLO UN MESSAGGIO) <br /> <br /> SCRIVENDO CONCORSO NANOROMANZO ECOLOGICO<br /> nome e cognome<br /> o nome della pagina<br /> testo <br /> e immagine del nanoromanzo</span></span></span><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span itemprop="description"><span class="fsl"><span class="text_exposed_show">VI ASPETTO E NELL'ATTESA...<i>LIBER</i>AMIAMOCI !</span></span></span></div>
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-64979815962882940032013-04-06T06:01:00.002-07:002013-04-07T16:17:04.037-07:00Il richiamo di Chtulhu ...oltre le porte della mente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
(Manoscritto trovato fra le carte dello scomparso Francis Wayland Thurston, di Boston)<br />
<i>Di queste potenze o entità immani si può immaginare una forma di
sopravvivenza come residuo di un'età remota in cui... la coscienza si
manifestava con aspetti e forme da lungo tempo ritrattesi davanti
all'avanzante marea dell'uomo... Forme di cui solo la poesia e la
leggenda hanno conservato memoria, battezzandole col nome di dei, mostri
ed esseri mitici di ogni specie...</i><br />
(Algernon Blackwood)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-wu4unsVX_NM/UV_zzCk_g4I/AAAAAAAAEAQ/brPxfXSMkgI/s1600/260px-Cthulhu_sketch_by_Lovecraft.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-wu4unsVX_NM/UV_zzCk_g4I/AAAAAAAAEAQ/brPxfXSMkgI/s640/260px-Cthulhu_sketch_by_Lovecraft.jpg" width="518" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">schizzo originale autografa di Lovecraft della mitica creatura Cthulhu</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa aveva in mente lo scrittore statunitense <b><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Howard_Phillips_Lovecraft" title="Howard Phillips Lovecraft">Howard Phillips Lovecraft</a></b> quando scrisse <b> <i><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Il_richiamo_di_Cthulhu" title="Il richiamo di Cthulhu">Il richiamo di Cthulhu</a></i> </b> nel 1928? In questo racconto infatti si fondono elementi di fantascienza, horror, fisica quantistica, mentalismo, telepatia e sogno. Si sa che i primi studi sulla telepatia furono condotti dalla <b>Società per la</b> <b>Ricerca Psichica di Londra</b>, verso la fine dell'Ottocento.
Il primo laboratorio di parapsicologia invece fu costituito negli anni 1930 negli Stati Uniti d'America, quando il pioniere della parapsicologia <b>Joseph Rhine</b> della Duke University di Durham (Carolina del Nord) condusse numerosi esperimenti, con l'ausilio ad esempio delle <b>carte Zener (*)</b>, per accertare l'effettiva realtà della telepatia.Certamente le nuove esperienze letterarie e di viaggi di Lovecraft (nel 1922 dopo i primi successi cambiò radicalmente le abitudini quotidiane, leggendo
i suoi racconti in pubblico, partecipando a conferenze, venendo
nominato presidente dell'UAPA e facendo numerosi viaggi nel New England.) lo portarono a contatto con queste realtà appena nate e probabilmente fu affascinato dalla telepatia, dal paranormale ecc.</div>
<div style="text-align: justify;">
La descrizione più dettagliata del mostro dell'immagine autografa soprastante compare nel racconto</div>
<div style="text-align: justify;">
<b> <i>Il Richiamo di Cthulhu</i></b>, dove il protagonista della vicenda descrive un bassorilievo di Cthulhu plasmato da un artista che lo ha realizzato dopo averlo visto in una serie di strani sogni notturni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando la creatura finalmente appare, Lovecraft afferma che «la cosa
non può essere descritta» e che è chiamata «il viscido e verde uovo
cosmico» con «tenaglie molli» e una «orribile testa di calamaro con
antenne che si contorcono». La frase «una montagna che camminava e
incespicava» rende l'idea delle dimensioni della creatura. In questo racconto compare un seguace di Cthulhu conosciuto come
"vecchio Castro", il quale offre molte informazioni sulla mostruosa
divinità: scopriamo così che i Grandi Antichi arrivarono milioni di anni
or sono da lontane stelle per dominare la Terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Castro spiega il ruolo del culto di Cthulhu:</div>
<blockquote>
<i>"Quando le stelle si saranno allineate alcune forze ignote
libereranno i corpi dei Grandi Antichi. [...] I sacerdoti segreti
faranno risorgere il Grande Cthulhu dalla tomba per ripristinare il suo
dominio sulla Terra... L'umanità diverrà come i Grandi Antichi: libera e
selvaggia, al di sopra del bene e del male, senza leggi né morale.
[...] Gli Antichi liberati insegneranno all'umanità nuovi modi di urlare
e uccidere, e tutta la Terra brucerà in un olocausto di estasi e
libertà."</i></blockquote>
Castro rivela che i Grandi Antichi hanno <b>poteri telepatici</b> e:<br />
<blockquote>
<i>"Sanno sempre tutto ciò che accade nell'universo. [...] Sono capaci di comunicare con gli umani comparendogli in sogno</i>."</blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-11XqKCPAwR8/UV_2CawUzKI/AAAAAAAAEAw/A9Tji_PldNM/s1600/574038.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-11XqKCPAwR8/UV_2CawUzKI/AAAAAAAAEAw/A9Tji_PldNM/s640/574038.jpg" width="560" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
August Derleth, fondatore della casa editrice che per prima pubblicò
le opere di Lovecraft, scrisse numerosi racconti inerenti Cthulhu, sia
prima che dopo la morte di Lovecraft.<br />
Ne "L'Isola Nera" del 1952<i> </i>descrive così Cthulhu.<br />
<i> "Una massa protoplasmatica da cui spuntavano centinaia di tentacoli di
diversa grandezza, con una testa che mutava continuamente forma
passando da una protuberanza amorfa a un simulacro di testa umana, e da
cui spuntava un singolo e malevolo occhio.</i>"<br />
<div style="text-align: justify;">
Non sto qui a dilungarmi sulla valenza simbolica dell'<b>occhio</b>... già citata in altri articoli, la lascio alla vostra immaginazione o telepatia...</div>
<div style="text-align: justify;">
Possiamo dire che Lovecraft sia stato il precursore dei temi sulla telepatia, quantomeno ho sùbito pensato a lui e all'alieno Cthulhu,quando mi è venuto in mente di scrivere questo articolo... Qualcosa di simile non sta forse accadendo nel mondo odierno con le teorie new age dei walk-in e dei rapimenti alieni detti "abduction"...?</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b> TELEPATIA E MENTALISMO</b></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i> "Chiunque abbia una conoscenza seppur minima dei dati esistnti e seriamente convalidati </i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>sulla parpsicologia sa che i cosiddetti fenomeni telepatici sono fatti innegabili."</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
(Carl Gustav Jung)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>telepatìa(**)</b>, detta anche <b>trasmissione del pensiero</b>, è la ipotetica capacità di comunicare con la mente, cioè senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. Il termine "telepatia" venne introdotto nel 1882 da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Frederic_William_Henry_Myers" title="Frederic William Henry Myers">Frederic William Henry Myers</a> e deriva dal greco τηλε, <i>tèle</i> (lontano) e πάθεια, <i>pàtheia</i> (sentimento). Come la precognizione e la chiaroveggenza, la telepatia fa parte delle cosiddette percezioni extrasensoriali o ESP e più in generale, di quello delle presunte "facoltà paranormali". </div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo una concezione filosofica indiana antica e parzialmente
rimodernata, la comunicazione telepatica si effettuerebbe attraverso una
immensa rete di cui le persone costituirebbero le maglie, rete che
comprende l'universo e nella quale il sensitivo è collegato con le altre
parti e ogni cosa è collegata con il tutto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Albert Einstaein</b> affermava assieme molti suoi colleghi come <b>Niels Bohr</b> e <b>Werner Heisenberg</b>, che la materia che noi percepiamo con i nostri sensi abituali in realtà non è che una concentrazione di energia in un campo. Avevano intuito che l’unica possibilità
per la fisica di progredire era quella delle vie traverse, vale a dire
non trascurare nessuna delle infinite varianti che concorrono a
determinare gli eventi e a fissarli su un piano del tutto
probabilistico. Noi saremmo tutti collegati da questo campo, inaccessibile ai nostri sensi, e attraverso di esso saremmo in grado di comunicare tra noi . Alcuni individui più sensibili di altri vi avrebbero accesso più facilmente e percepirebbero così delle informazioni in merito ad altri esseri e luoghi che si trovano comunque ad una certa distanza fisica tra loro. Dal canto suo , il rinomato fisico <b>David Bohm</b> ha formulato l'ipotesi che l'universo sarebbe simile a un ologramma: ovunque , nello stesso momento, i fatti e le conoscenze sarebbero disponibili, ciascuna parte dell'ologramma comprende il tutto.Ciascuno di noi avrebe quindi accesso alle nformazioni relative a ciò che avviene ovunque nel mondo. Il neuro fisiologo stima che oggi il principio dell'ologramma potrebbe anche applicarsi al nostro corpo. La memoria non si situerebbe in punti specifici del cervello, ma sarebbe piuttosto distribuita ovunque all'interno di esso. Analogamente è molto probabile che ogni cellula contenga tutta la nostra storia. Per il sensitivo russo <b>Vladimir Safonov</b>, c'è un'analogia tra gli ologrammi e la piossibilità di leggere il presente, il passato e il futuro di una persona, o il fattodi poter descrivere la sua peronalità a partire da una fotografia ; come se l'informazione su questa persona potesse essere ricostituita a partire da un unico frammento della sua vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Einstein </b>aveva definito la telepatia, o meglio quel fenomeno sbalorditivo della meccanica quantistica chiamato <b>entanglement</b> “un’azione fantasmatica a distanza”, in
termini spregiativi, perché lo riteneva impossibile. L’entanglement,
infatti, prevede che due particelle possano influenzarsi a vicenda
istantaneamente anche a distanze enormi (violando apparentemente il
limite einsteiniano della velocità della luce), in determinate
condizioni. Nessuno sapeva come fosse possibile, ma il fisico irlandese<b> John Bell</b> fu il primo a
riprendere l’idea decenni dopo la sua prima elaborazione, e sostenerne solidamente la possibilità. Applicando alla lettera i suggerimenti <b>di Einstaein</b><b>, Bohr</b> e <b> Heisenberg</b>, furono i membri del <b>
Fundamental Fysiks Group</b>, che rifiutando l’imperativo dominante nel
mondo accademico “state zitti e fate i calcoli” avviarono un processo di
rinnovamento che rivoluzionò per sempre il futuro della fisica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>GUSTAVO ROL SENSITIVO O ILLUSIONISTA?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 1927, a Parigi, scrive: </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore.
Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più
nulla!».</i> </b></div>
<div style="text-align: justify;">
Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino al
punto di ritirarsi in un convento. Rol affermava di poter entrare in contatto con «spiriti intelligenti», e
che essi partecipassero ai suoi esperimenti, durante i quali egli
entrava in contatto con loro, agendo «con spontaneità, quasi sotto
l'impulso di un ordine ignoto»</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gustavo_Adolfo_Rol" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="238" src="http://3.bp.blogspot.com/-l4zDLbznE8w/UWAXtNOe2MI/AAAAAAAAEBg/1iWiqyj_bE4/s640/gustavo-rol.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gustavo Rol </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>mentalismo</b> è una forma di illusionismo, nella quale i suoi praticanti, noti come <b>mentalisti</b>, attraverso tecniche quali, ad esempio, il <i><a class="new" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Cold_reading&action=edit&redlink=1" title="Cold reading (pagina inesistente)">cold reading</a></i> o l'<i>hot reading</i>,
danno l'illusione di potere leggere nella mente altrui e sembrano così
dimostrare abilità mentali ed intuitive altamente sviluppate. Nelle loro
esibizioni i mentalisti danno l'impressione di poter esercitare telepatia, chiaroveggenza, divinazione, precognizione, psicocinesi, medianità, controllo mentale, ipnosi, memoria prodigiosa e rapido calcolo mentale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Parafrasando lo statunitense <a class="new" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Larry_Becker&action=edit&redlink=1" title="Larry Becker (pagina inesistente)">Larry Becker</a>, il mentalista utilizza i 5 sensi per creare l'illusione di possederne un sesto. Il mentalismo è dunque sostanzialmente una tecnica illusionista però mentre alcuni mentalisti affermano di possedere realmente poteri soprannaturali quali la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione o la telecinesi (diversi esperti di illusionismo collocano in questa categoria presunti sensitivi come Uri Geller, <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Gustavo_Rol" title="Gustavo Rol">Gustavo Rol</a>, o James Van Praagh), la maggior parte dei mentalisti odierni, inclusi Richard Osterlind, James Randi, Banachek e Derren Brown attribuiscono le proprie capacità a proprie abilità particolarmente sviluppate, quali la capacità di leggere il linguaggio del corpo o di manipolare subliminalmente il soggetto tramite suggestione psicologica.<span itemprop="description"><b> </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="description"><b>Mariano Tomatis</b>, uno dei maggiori esperti di quest'arte,</span>afferma che in realtà n<span itemprop="description">on c'è nulla di paranormale nelle capacità dei mentalisti, m</span>a quando li vedi all'opera l'unica
spiegazione che puoi darti è che sappiano penetrare nella mente e che
possano addirittura condizionare i pensieri. Per questo ha deciso di svelare per la prima volta molti dei segreti e delle tecniche dei migliori in questo campo in un libro che svela i "dietro le quinte" degli spettacoli dei mentalisti:
una lettura intrigante e sconvolgente che esplora i livelli più
profondi della nostra mente e rivela ciò che nessuno ha mai raccontato.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/speciali/prefazione-te-lo-leggo-nella-mente-libro-di-mariano-tomatis.php?pn=3187" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-wS3mPlpBTho/UV_zz396fkI/AAAAAAAAEAY/zwcMCb1Ct98/s640/te-lo-leggo-nella-mente-libro-62018.jpg" width="417" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">clicca qui per lo sconto del 15% sul prezzo di copertina</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="reference-text"><span class="st"><i>Max Maven</i>, </span></span></b><span class="reference-text"><span class="st">considerato come il più grande mentalista del mondo,</span></span><span class="reference-text"> ci introduce così alla lettura di </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="reference-text"><b>"Te lo leggo nella mente"</b> nella sua prefazione:</span><b><span class="reference-text"></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="reference-text"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-3Qcg40fWQiA/UWARoNcdWgI/AAAAAAAAEBQ/u-ddE98Vk78/s1600/portone.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-3Qcg40fWQiA/UWARoNcdWgI/AAAAAAAAEBQ/u-ddE98Vk78/s640/portone.jpg" width="632" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Quando Mariano mi descrisse la struttura
del libro, il mio primo pensiero andò ovviamente alle parole di Aldous
Huxley: «Ci sono cose conosciute e cose sconosciute, e in mezzo ci sono
le Porte della Percezione». La «porta» è una metafora perfetta per
rappresentare l'esperienza dell'Arte, in particolare delle performance
artistiche, e ancor di più per quelle che hanno a che fare con il
Mistero. (Chi lavora in altri ambiti espressivi potrebbe ovviamente
preferire una diversa gerarchia; basti dire che, negli anni Sessanta, il
poeta e musicista Jim Morrison fece propria la frase di Huxley e
utilizzò l'immagine delle porte per dare nome alla sua band, The Doors.)</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Io sono un mentalista; il mentalismo è
stato il mio lavoro negli ultimi trentasette anni. Ho letto sul tema
centinaia di volumi e scritti. La maggior parte non l'ho gradita. Questo
libro, invece, mi è piaciuto.</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Mariano Tomatis esplora l'arte del
mentalismo con intelligenza e cultura, come evidenziano alcuni dei nomi
che incontrerete in queste pagine: Duchamp, Eco e Borges. Potrebbe
sorprendervi la presenza di riferimenti del genere in un libro sulla
performance del Mistero.</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>La maggior parte degli autori affronta
l'argomento come se si trattasse di qualcosa adatto ai più piccoli. Dal
mio punto di vista, invece, il Mistero non è affatto appropriato per i
bambini. Non ne hanno alcuna necessità; le loro vite ne sono già colme.
Sono gli adulti ad averne bisogno, anche se a volte non se ne rendono
conto. Il critico americano Henry Louis Mencken ha riassunto
brillantemente questo problema moderno scrivendo:</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><b>«Penetriamo tanti di quei segreti che smettiamo di credere all'ignoto. </b><br /><b>Ma quello se ne sta lì, comunque, a leccarsi placidamente i baffi»</b>.</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Con il mentalismo cerchiamo di
addomesticare l'incomprensibile, o almeno di domarlo temporaneamente.
Potreste dunque chiedervi che cosa vi aspetta dietro queste sei porte...
Beh, se potessi rispondere in modo sintetico, non ci sarebbe bisogno di
un intero libro! Posso però anticiparvi che incontrerete curiosità
intriganti e molte sorprese. Come il sottoscritto, potreste non essere
d'accordo su ogni cosa. Personalmente, ho affrontato questo testo come
una conversazione provocatoria, che offre stimoli e coerenza, ricchezza
di argomenti e rivelazioni. E anche un gran divertimento!</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Pertanto, cari lettori, è ora di voltare
pagina e avventurarsi. Nel farlo, tenete a mente le parole dello
scrittore americano E.B. White, secondo cui si dovrebbe «attraversare
ogni porta aperta con la mente aperta».</i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: right;">
<i><b>Max Maven</b><br />mentalista<br />protagonista in questi giorni dello show televisivo di Canale5 "La grande magia"</i></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i> </i><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-zl-9CfN3qGg/UWAQW_v1rEI/AAAAAAAAEBI/FZwd3_8rizI/s400/11799902-porta-si-apre-agli-ingranaggi-in-mente.jpg" width="392" /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-zl-9CfN3qGg/UWAQW_v1rEI/AAAAAAAAEBI/FZwd3_8rizI/s1600/11799902-porta-si-apre-agli-ingranaggi-in-mente.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Alchemica" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/--9AxPqxqWqU/UWAOo24ODPI/AAAAAAAAEBE/UmtwVPkpJSU/s400/200px-Porta_magica_2.JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_Alchemica" target="_blank">La ricostruzione della "Porta Alchemica" o "Porta Magica" nei giardini di Piazza Vittorio a Roma </a></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<b><span class="reference-text"> </span></b><b><span class="reference-text"> </span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span class="reference-text"><i>LIBER</i>i<i>AMO</i>ci dai luoghi comuni e apriamo le porte della mente e della percezione...</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="reference-text">NOTE E APPROFONDIMENTI</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Le <b>carte Zener</b> (*)sono un particolare tipo di mazzo di carte, inventato negli <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1930" title="Anni 1930">anni trenta</a> dallo psicologo Karl Zener appositamente per il noto parapsicologo statunitense Joseph Rhine, che le ha usate per i suoi esperimenti sulla chiaroveggenza. Il set è composto da 25 carte di forma rettangolare (come le comuni <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Carte_da_gioco" title="Carte da gioco">carte da gioco</a>)
divise in cinque gruppi differenziate da un segno posto nel centro: il
Cerchio, la Croce, il Quadrato, la Stella e l'Onda. Ogni gruppo di segni
è presente cinque volte nel mazzo. L'esperimento condotto da Rhine consisteva nel chiedere ad un soggetto di indovinare
la carta che si stava estraendo dal mazzo. In certi casi lo
sperimentatore doveva estrarre le carte ponendole di fronte al soggetto
da ricerca, mostrando però il dorso e chiedendo di dichiarare il segno;
oppure ponendo il soggetto in una condizione di non poter vedere.
Il test non accerta la presenza di particolari poteri, ma ne valuta la possibilità fondandosi sull'ipotesi statistica: per la legge dei grandi numeri le probabilità di indovinare una carta del mazzo tendono, con infinite prove, al 20% (1 su 5); solo uno scostamento significativo da questa percentuale - posto che l'esperimento venga condotto con metodo scientifico su un numero di casi statisticamente rilevante - si potrebbe supporre non attribuibile alla mera casu.<br />
(font :wikipedia) <br />
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="reference-text">TELEPATIA (**)</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="reference-text">Si indica con questo termine, la fenomenologia rappresentata
dalla comunicazione tra mente e mente. Il Myers fu il primo ad
adottare questo termine e non escluse che la comunicazione potesse
avvenire tra la mente di un vivente e quella di un defunto. E' vero
comunque che la telepatia è ormai inclusa a tutti gli effetti nella
larga fenomenologia chiamata ESP. Come numerosi altri fenomeni
(soprattutto facoltà ESP), anche la telepatia ha riscontri primitivi
come a far parte di un patrimonio genetico estinto o comunque
drasticamente diminuito con l'arrivo della scienza, della ragione,
delle decisioni razionali, come si legge chiaramente in Storia della
Parapsicologia di U. Déttore del 1976.<br />
E parlando di storia della telepatia, questa sarebbe cominciata con lo
studio dei casi documentati. I primi ad interessarsi al fenomeno,
conducendo esperimenti su soggetti leggermente ipnotizzati, furono i
membri della Società per la Ricerca Psichica di Londra dal 1882 anche
se, a detta di molti, i primi esperimenti furono condotti da Mesmer.<br />
La moglie del famoso professor Rhine, Louisa Rhine, elaborò un preciso
elenco di condizioni alle quali un fenomeno telepatico deve
rispondere:<br />
Innanzitutto la "veridicità" della rivelazione, poi ll'esistenza di
almeno "un testimone" che possa confermare la cosa e "un testo" non più
vecchio di cinque anni che possa confermare ancora la rivelazione del
soggetto telepatico.<br />
Ancora possiamo catalogare i più diffusi casi di telepatia in ordine
di importanza o meglio nei modi in cui più avviene un caso di
telepatia:<br />
- sogno telepatico ovvero un sogno che permette al soggetto che dorme di vedere cose lontane;<br />
- allucinazioni telepatiche;<br />
- impressioni;<br />
- allucinazioni.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Per fare in modo che gli errori di valutazioni su di un soggetto
potenzialmente telepatico si riducano, ha la sua fondamentale importanza
l'analisi quantitativa del fenomeno. Questo tipo di analisi, a cui
dedicherò un completo articolo, associata al calcolo delle probabilità
e alla statistica, fa in modo di dimostrare che</div>
<div style="text-align: justify;">
1) il fenomeno esiste e non è un puro caso o coincidenza di cose</div>
<div style="text-align: justify;">
2) permette di individuare i soggetti telepatici in una massa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo tipo di studio fu comunque inaugurato dal Richet ma ebbe una
completa evoluzione e specializzazione attraverso gli ormai più che
famosi esperimenti del professor Rhine nel suo laboratorio
parapsicologico di Duke.</div>
<div style="text-align: justify;">
La ricerca qualitativa invece serve per approfondire la dinamica del fenomeno.<br />
Resta il fatto che spesso il fenomeni telepatico si lascia
confondere con il fenomeno della chiaroveggenza. Il prof. Mundle chiarì
questa "diversità" elaborando due precise definizioni:<br />
La telepatia è una percezione extrasensoriale la cui fonte è
un'altra persona mentre la chiaroveggenza è pur sempre una percezione
extrasensoriale ma dovuta a situazioni oggettive o comuni ambienti,
oggetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al Terzo Convegno di Ricerche Psichiche l'Ingegnere chimico René
Warcollier presentò una relazione sulle trasmissioni telepatiche a
grande distanza, affermando che la distanza non influisce sulla
trasmissione.<br />
Nel 1928 però trasmissioni telepatiche a grande distanza (Atene -
Parigi o Atene Varsavia) ad opera della società di Ricerche Psichiche
Greca non ebbero risultati soddisfacenti cosa giustificata dal fatto
che furono utilizzati gruppi di persone e non singoli. Ciò portò al
dubbio che esperimenti effettuati non da singoli agenti trasmittenti e
riceventi danno origine a "interferenze" che portano all'annullamento
dele trasmissioni.<br />
Diversi anni dopo vennero effetuati anche esperimenti di telepatia tra animali ed esperimenti tra diverse specie vegetali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Restano tre fondamentalmente, secondo gli studiosi, le cause del fenomeno telepatico:<br />
- l'energia elettrica e quindi l'elettromagnetismo del cervello umano;<br />
- l'esistenza di uno psichismo universale;<br />
- fonti di energie ancora non scoperte che risponderebbero comunque alle leggi fisiche conosciute.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="reference-text"> (font: http://mondomisteri.altervista.org/Paranormale/telepatia.php)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<b><span class="reference-text">BIBLIOGRAFIA</span></b><br />
<span class="reference-text">"50 parole chiave della parapsicologia" del dr. Edoardo Borra, ediz. Paoline, Roma 1980,</span><br />
<span class="reference-text"> (alla voce Telepatia", pag.250)</span><br />
<span class="reference-text">"Telepatia" della piscologa e ipnoterapeuta Danielle Fecteau, Edizioni Armenia, Milano 2005</span><span class="reference-text"> </span><br />
<span class="reference-text">(pag 179-180)</span><br />
<span class="reference-text">"Come gli Hippie hanno salvato la fisica" </span>di David Kaiser<b>, </b>Castelvecchi editore<br />
"Il richiamo di Cthulhu", Howard Phillips Lovecraft, Newton Comptonnanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-91329301099586567052013-03-22T18:17:00.001-07:002013-03-22T18:38:08.860-07:00Eran i mesi di seminare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-GyLT2H3_HXc/UUyuCvaqrHI/AAAAAAAAD6E/W7XjYQ47Knw/s1600/germoglio+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://4.bp.blogspot.com/-GyLT2H3_HXc/UUyuCvaqrHI/AAAAAAAAD6E/W7XjYQ47Knw/s640/germoglio+-+Copia.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
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<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Perchè non educare i bambini alla <span style="font-size: large;"><i><span style="color: magenta;">Poesia</span></i></span> ? Ma un concetto non scolastico di poesia,che contempli il gioco, la danza delle parole, la lettura, l'ascolto semplicemente. Non imporre di doverle imparare a memoria, ma seminare piccole poesie, di tanto in tanto... Sono certa che i bambini le raccoglieranno, forse non tutti, anzi sicuramente pochi di loro, forse non subito, magari salteranno fuori dopo tempo immemore, ma quel <i><span style="color: magenta;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: large;">S</span>eme</span></span></i> avrà prodotto una minuscolo germoglio senza cui la vita non potrebbe essere così <span style="color: magenta;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-size: large;">V</span>erde</span></i></span> come dovrebbe... Io vi propongo una mia poesia giocosa che è in tema, possiamo dire che questa è una <span style="color: magenta;"><span style="font-size: large;"><i>semina al contrario </i></span></span>per invitare a mettere in discussione gli insegnamenti, per invitare a dubitare, a leggere da ogni verso, a porsi qualche riflessione...</div>
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="502" src="http://1.bp.blogspot.com/-KjyhtenO8as/UUzoVHoplvI/AAAAAAAAD6c/Cszr0YNSb6Y/s640/1234374127182_006+%282%29.jpg" width="640" /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_514ced8eea28d6986972063" style="text-align: center;">
<h3>
<span style="color: #0b5394;">palindromopoiesi</span></h3>
<h3>
<span style="color: #0b5394;">
(palindromo a lettere minuscole)</span></h3>
<span style="color: #0b5394;"><i> "eran i mesi di seminare" </i></span><br />
<span style="color: #0b5394;"><br /></span>
<span style="color: #0b5394;"><span class="text_exposed_show"> anche le minuscole possono stare al principio <br /> è un diritto negato non poter presenziare <br /> alla divinità del nome<br /> alla nascita di un nuovo capitolo <br /> alla grammatica sgrammaticata delle persone <br /> perchè non c'è fine e non c'è inizio<br /> puoi leggere le lettere da ogni verso<br /> ma sempre resta il nesso <br /> che se non afferri ciò che la parola contiene<br /> puoi leggere e scrivere in ogni lingua <br /> senza mai aver piantato un seme...<br /> <br /> (valentina meloni)</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Seminare è la mossa-base dell’arte di educare. Educare, infatti, è una lunga pazienza: oggi si getta un seme…domani si raccoglierà. Perchè ? Pensiamo a quanto è potente un seme, non metaforico stavolta ma reale... Hanno trovato in Egitto chicchi di grano risalenti ai tempi dei faraoni; qualcuno li ha seminati: dopo pochi mesi ondeggiavano spighe ripiene di ottimo frumento! </div>
<div style="text-align: justify;">
Un genitore, un educatore questo fa...</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina fin dai primi giorni della vita del figlio. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina l’amore perché senza amore non si vive. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina il coraggio perché la vita è sempre in salita. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina la speranza perché la speranza è la spinta per continuare. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina l’ottimismo perché l’ottimismo </span><br />
<span style="color: #38761d;">è il motorino d’avviamento di tutto. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #38761d;">Semina un buon ricordo perché un buon ricordo può diventare</span><br />
<span style="color: #38761d;"> la maniglia a cui aggrapparsi nei momenti di sbandamento. </span></div>
<br />
Kahil Gibran (1883-1931) lo sapeva bene quando affermò: <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #674ea7;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><b>“La tempesta è capace di disperdere i fiori, <br /> ma non è in grado di sradicare i semi”. </b></span></span></div>
<br />
Al poeta libanese fa eco il grande scrittore russo Feodor Dostoevskij (1821-81):<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-size: small;">“Occorre solo un piccolo seme, un minuscolo seme che gettiamo nell’animo </span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-size: small;">di un uomo semplice ed esso non morirà, ma vivrà nella sua anima per tutta la vita, </span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-size: small;">resterà nascosto in lui tra le tenebre, tra il lezzo dei suoi peccati, </span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-size: small;">come un punto luminoso, come un sublime ammonimento”. </span></span></span></b></div>
<br />
San Bonaventura (1217-1274) invece diceva:<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: purple;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><b>“Il merito non sta nel raccogliere molto, ma nel seminare bene”</b></span></span></span><span style="font-weight: normal;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-uqD7ljkBVjc/UUzoTvdg7iI/AAAAAAAAD6U/IP6x7bci1qY/s1600/1234374116020_002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="502" src="http://4.bp.blogspot.com/-uqD7ljkBVjc/UUzoTvdg7iI/AAAAAAAAD6U/IP6x7bci1qY/s640/1234374116020_002.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b> <span style="color: magenta;">Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo! </span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
Così recita lo slogan della poesia d'assalto</div>
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="300" src="http://3.bp.blogspot.com/-Q4wXgrRJN9w/UUz3QLbvXAI/AAAAAAAAD6k/L2ZkoTR0b-k/s400/10012906_5527_bimbi_H122614_L.jpg" width="400" /></div>
<div style="text-align: justify;">
E noi cosa seminiamo, dove? Come educhiamo i nostri bambini? Riusciamo a sapere di cosa hanno bisogno? Abbiamo gli strumenti per farlo? Sappiamo andare anche fuori delle regole per farlo? Se è vero che educare è arte da imparare. L’istinto non basta: è meglio documentarsi. L’ideatore del ‘Telefono azzurro’ Ernesto Caffo sostiene che <span style="color: #a64d79;"><i>“un adulto non diventa genitore automaticamente: è un processo mentale che richiede tempo”.</i> </span>Genitori non si nasce assieme al figlio ma si diventa con la sua crescita. Marcello Bernardi (1922-2001), famoso pediatra del secolo scorso, ci manda a dire che <span style="color: #a64d79;"><i>“diventare genitori non è obbligatorio. Ma quando uno lo diventa deve darsi una bella regolata e stare attento a quello che fa!”</i>.</span>E poi ancora<i> <span style="color: #a64d79;">“Il bambino non è un animaletto da addomesticare. Insegnargli a fare riverenze, smorfie, salutini, è ridicolo ed inutile. Non manchiamogli di rispetto. Anche se piccolissimo ha la sua dignità”</span></i><span style="color: #a64d79;">.</span> Da quale parte cominciare dunque? Dal seme e poi? Facciamo un piccolo decalogo del buon educatore-seminatore, quale fasi deve affrontare? Eccole qui<br />
<span style="color: #741b47;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">1: Seminare. 2: Tifare. 3: Aspettare. 4: Amare. 5:
Parlare. 6: Risplendere. 7: Comandare. 8: Rallegrare. 9: Far faticare.
10: Sbagliare. 11: Pregare. 12: Tagliare il cordone ombelicale. 13:
Lasciare un buon ricordo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Don Bosco (1815-1888), che di educazione si intendeva, aveva capito che le ore della sera sono importanti. Per questo ha voluto la ‘Buona notte’: quel discorsetto affettuoso che nelle case salesiane il direttore rivolge alla sua ‘famiglia’per chiudere la giornata. Ora senza entrare nel tema religioso una cosa è certa Il momento più propizio per seminare è la sera! Di sera è più facile avere pensieri miti, pensieri di pace. La sera è benigna, è tenera, è discreta. Per questo è l’occasione magica dell’incontro e dell’intimità. Di sera sentono anche i sordi, perché di sera si parla con il cuore. E'anche il momento di riunione familiare, dopo il pasto, è il momento della giornata in cui si lascia il fardello delle fatiche, ci si rilassa e dunque è il momento migliore per piantare quei semi che vogliamo. La sera è preziosa. Lo scrittore tedesco Johann P. Richter (1763-1825) era convinto che <span style="color: #a64d79;"><i>“le parole che un padre dice ai figli, di sera, nell’intimità della casa, nessun estraneo le sente al momento, ma alla fine la loro eco raggiungerà i posteri”.</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;">L</span></span>’educatore e attore statunitense Bill Cosby (1937) invece era convinto che<span style="color: #a64d79;"> <i>“essere genitori è, a volte, più stressante che essere presidente degli Stati Uniti”</i></span>. Certo è faticoso e a volte ci sentiamo anche inadeguati, non sappiamo come affrontare le situazioni che di volta in volta ci si propongono, in questo caso è meglio documentarsi<i>. </i>Ovviamente alla base di qualsiasi relazione più che mai quella genitoriale deve esserci l'amore<i>.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #a64d79;">“I bambini d’oggi sembra sappiano tante cose, e le sanno, ma sotto il bambino tecnologico c’è quello eterno che non può vivere senza l’affetto e l’amore di qualcuno”</span> </i>così ci ricorda Mario Lodi, maestro scrittore.</div>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: x-large;">SEMINARE CON AMORE </span> </span> </h2>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #b45f06;"><i>“Alla larga dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride,</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #b45f06;"><i> dalla grandezza che non si inchina davanti ai bambini!”</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i> </i>(Kahil Gibran, poeta libanese). </div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-0y6Mq_Bs38M/UUz3RKL2SdI/AAAAAAAAD6s/4PBfsBHxbn0/s1600/semilla+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="334" src="http://2.bp.blogspot.com/-0y6Mq_Bs38M/UUz3RKL2SdI/AAAAAAAAD6s/4PBfsBHxbn0/s640/semilla+-+Copia.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #38761d;"><i>“Nei grandi allevamenti dell’Ovest americano non è permesso, nelle fattorie, adoperare nessuna espressione volgare.Se una ‘pedagogia animale’ ha simili esigenze nelle regioni selvagge del Far West, può la ‘pedagogia umana’ rimanere indietro?”</i> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #274e13;"> (F.W. Foerster, pedagogista)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial;"><br /></span></span></div>
<span itemprop="description">Le persone che coltivano qualità positive
rappresentano un modello luminoso e invitante: il migliore spot
pubblicitario possibile per la crescita personale. Il mezzo più efficace
per comunicare ai bambini questa prospettiva più gioiosa è attraverso
il linguaggio del gioco: le storie e i giochi trasmettono naturalmente
la leggerezza di qualità come la pace, la gentilezza e la fiducia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span itemprop="description"> </span>La cosa più importante di tutte, dovrebbe essere che<b> </b>i nostri bambini siano felici! E l'unicco modo possibile è educarli con gioia, coltivandola prima di tutto in noi stessi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<img border="0" height="330" src="http://4.bp.blogspot.com/-RJcIuZl-4X4/UUz3SrBkrJI/AAAAAAAAD64/qC8rrHnM104/s640/giornata_nazionale_degli_alberi.jpg" width="640" /><br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono numerose illusioni alla base del sistema educativo moderno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra queste, la convinzione che la
felicità e l'appagamento dipendano dal successo materiale. Un'altra
illusione è che una vasta conoscenza sia garanzia di successo in ogni
campo. Una terza illusione è che il successo, in qualunque ambito,
dipenda dal denaro.<br />
Il denaro, ovviamente, è necessario per costruire
qualsiasi cosa, da una casa a un ospedale. Più importante del denaro
stesso, tuttavia, è la capacità di attrarlo.Nessuno può essere felice, e neppure raggiungere
l'appagamento in qualsiasi campo, se la sua coscienza è priva di uno
scopo elevato.</div>
</div>
<h2 style="text-align: center;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: x-large;"><i>EDUCARE CON</i> GIOIA</span></span></h2>
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description"></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description"><b><span style="color: olive;"><i>A cosa dare nutrimento nei bambini?</i></span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description"><b><span style="color: olive;"><i>Da chi e da che cosa stanno attualmente assorbendo comportamenti e valori? </i></span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description"><b><span style="color: olive;"><i>Come è cambiato il contesto culturale? </i></span></b></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description"><b><span style="color: olive;"><i>Quali sono gli ostacoli e quali le chiavi di accesso alla trasmissione dei veri valori della vita?</i></span></b></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span itemprop="description">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__educare-con-gioia-libro.php?pn=3187" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img alt="Educare con Gioia - Libro" height="400" itemprop="image" src="http://s2.macrolibrarsi.it/data/cop/_big/e/educare-con-gioia-libro-61537.jpg?1362497321" width="277" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sconto del 15% cliccando qui </td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<span itemprop="description">Sono domande che ci poniamo tutti i giorni e a cui <span style="color: magenta;"><b>Nitai Deranja</b> </span>offre risposte pratiche,
mostrando come sia possibile passare dal vecchio stile educativo
fondato sull'indottrinamento ad un nuovo approccio basato sulla scoperta
dei valori tramite l'esperienza diretta.</span><span itemprop="description"> Nitai Deranja in questo libro che vi propongo oggi offre un ampio
ventaglio di attività, storie ed episodi di vita scolastica vissuta,
immediatamente utilizzabili in classe o anche in famiglia, per educare i
bambini e i ragazzi attraverso l'esperienza vissuta. Si passa
attraverso il gioco e le storie perché questi strumenti didattici
riescono meglio di qualunque discorso a trasmettere la leggerezza
implicita della "materia" di cui sono fatti i valori.</span><br />
<span itemprop="description">Mi ha colpito molto ritrovare in questo libro qualcuna delle attività che facevo da bambina assieme ai miei genitori. Ve la ripropongo qui, chiudendo l'articolo lanciando un piccolo seme...provateci anche voi con i vostri bambini e i loro amici a liberarvi delle vostre facce di pietra.</span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #274e13;"><b>ATTIVITÀ: Facce di pietra</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #274e13;"><i>Fascia d’età: 5-17 anni</i></span><br />
<span style="color: #274e13;"><i>Dimensione del gruppo: 2-36 componenti</i></span><br />
<span style="color: #274e13;"><i>Llivello di utilizzo: consolidato</i></span><br />
<span style="color: #274e13;"><i> Nessuna preparazione richiesta</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JvLPUCJ7D1Q/UU0A9OTM5tI/AAAAAAAAD7E/NNOd7kOZLRc/s1600/divertiblog_facce-di-pietra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://2.bp.blogspot.com/-JvLPUCJ7D1Q/UU0A9OTM5tI/AAAAAAAAD7E/NNOd7kOZLRc/s400/divertiblog_facce-di-pietra.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> </i><span style="color: #38761d;">Dividete il gruppo in coppie e chiedete
ai partecipanti di guardarsi l'un l'altro negli occhi. Il primo che
sorride, ride o distoglie lo sguardo, perde. È possibile fare smorfie,
ma non si possono emettere suoni né muovere le mani. Se volete tirar
fuori lo spirito competitivo, i vincitori possono affrontare gli altri
vincitori e chi perde farà lo stesso con gli altri perdenti, finché non
si stilerà una classifica delle "facce di pietra".</span></div>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Vi auguro buon divertimento e mi raccomando <span style="font-size: large;"><i> </i></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: magenta;"><span style="font-size: x-large;"><b><i> LIBER</i>i<i>AMO</i>ci </b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b>dal peso delle nostre facce di pietra, </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>seminando amore, gioia e poesia!</b></div>
<br />
<br />
<br />
<br />nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-76411737761882603002013-03-19T06:50:00.002-07:002013-03-19T06:52:04.353-07:00Alberi..AMOci<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-EufcnM_K8RU/UQeiBv8YEsI/AAAAAAAACcI/H75hY2x3FY8/s1600/tumblr_lv33il0dpY1qkfk29o1_500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="http://3.bp.blogspot.com/-EufcnM_K8RU/UQeiBv8YEsI/AAAAAAAACcI/H75hY2x3FY8/s640/tumblr_lv33il0dpY1qkfk29o1_500.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"I libri mi piacciono perché non strillano, sono silenziosi, eppure dicono un sacco di cose."<br />
(Danilo Pennone)<br />
<br />
Ma se ci pensiamo davvero, in fondo ogni libro contiene tutte le parole dell'albero da cui è nato. A volte penso che quella che leggiamo sia proprio la voce degli alberi che gli scrittori e i poeti di tutto il mondo, inconsapevolmente, hanno raccolto sulla loro pelle...<br />
(Valentina Meloni) </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-8374498450430213182013-03-14T11:43:00.000-07:002013-03-17T06:29:59.689-07:00Pinocchio e L'albero della Vita <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="height: 121px; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center; width: 526px;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-t1z2Hpst2M8/UUGlCbOGnnI/AAAAAAAADzM/alJSClrwU0U/s1600/pinocchio2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="264" src="http://4.bp.blogspot.com/-t1z2Hpst2M8/UUGlCbOGnnI/AAAAAAAADzM/alJSClrwU0U/s640/pinocchio2.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Ti perdonerò per questa volta, ma ricordati: se del perdono non sarai
degno, per tutta la vita sarai di legno. (Fata turchina a Pinocchio)</span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
C'era una volta...<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.<br />
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli
che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il
fuoco e per riscaldare le stanze...</div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
(Le avventure di Pinocchio -
Carlo Collodi, incipit)</div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
</div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
Quante volte avrò letto questo libro? Ormai non le conto più! E' il libro preferito di mio figlio fin da quando era piccino e anche una delle sue ninne nanne preferite... la famosa <span class="st"> <i>Lettera A Pinocchio</i> di Johnny Dorelli, del 1961, spesso gliela canto ancora e lui si emoziona sempre nell'ascoltarla, ma anche io... </span></div>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/ETms0RhsBq4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
</div>
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
</div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><span class="hasCaption"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-e6W7Ayl0GOY/UUGj0y-vfhI/AAAAAAAADxo/7O96L6S2Am8/s1600/TEMA+GEPPETTO+-PINOCCHIO+DI+COMENCINI.gif" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-e6W7Ayl0GOY/UUGj0y-vfhI/AAAAAAAADxo/7O96L6S2Am8/s320/TEMA+GEPPETTO+-PINOCCHIO+DI+COMENCINI.gif" width="297" /></a></span>E poi chi non ricorda la </span><span class="text_exposed_show"> celebre colonna sonora composta da <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Fiorenzo_Carpi" title="Fiorenzo Carpi">Fiorenzo Carpi</a> del film di Comencini? Tutti l'abbiamo ancora in testa e tutti abbiamo visto da bambini e da grandi questa bellissima interpretazione del capolavoro di Collodi nello </span>sceneggiato in cinque puntate che andò in onda per la prima volta sulla RAI nel 1972, io non ero ancora nata. La sceneggiatura fu scritta a quattro mani da Susi Cecchi D'Amico e dallo
stesso Comencini; mentre il cast vantava presenze d'eccezione. Gli attori protagonisti furono: Andrea Balestri (Pinocchio), Nino Manfredi (Geppetto), Gina Lollobrigida (Fata Turchina), Franco Franchi (il Gatto), Ciccio Ingrassia (la Volpe), Vittorio De Sica (il Giudice) e nonostante la partecipazione di alcuni attori conosciuti più che altro per le loro interpretazioni in ruoli comici Comencini ha dato del "suo" Pinocchio una visione particolarmente delicata e poetica, restituendo una patina di sommessa malinconia all'intera vicenda. A dispetto dell'ambientazione toscana della novella di Collodi, lo sceneggiato fu girato principalmente nel Lazio, tra le province di Roma e di Viterbo:</span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"> Farnese (Viterbo) - Il paese di Geppetto, dove inizia la vicenda.</span><br />
<span class="hasCaption">Isola Farnese (Roma) - L'Osteria del Gambero Rosso.</span><br />
<span class="hasCaption">Lago di Martignano - La casina della Fata, la tomba della Fata.</span><br />
<span class="hasCaption">Antemurale del Porto di Civitavecchia (Roma) - Ricostruzione (nella parte interna) del borgo dei pescatori dal quale parte Geppetto per le lontane Americhe in cerca di Pinocchio; scena dell'arrivo di Pinocchio che si tuffa in aiuto di Geppetto. </span></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-e6W7Ayl0GOY/UUGj0y-vfhI/AAAAAAAADxo/7O96L6S2Am8/s1600/TEMA+GEPPETTO+-PINOCCHIO+DI+COMENCINI.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/rZdRMed2jC0?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span><b><br />«Il libro "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi, si può leggere in tanti modi. Intanto, è un libro pedagogico che segue la moda dei tempi, che voleva per i bambini "favole morali"; però vi spira un'aria strana un po' anarchica, un po' arrabbiata, che non consente anche il ribaltamento. Secondo me è un capolavoro.» </b>Queste le parole di Luigi Comencini.</span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Certo "Le avventure di Pinocchio" sono un capolavoro, chissà se Carlo Collodi fosse consapevole mentre lo scriveva di quanto la storia di questo burattino sarebbe diventata famosa e io oserei dire ormai leggendaria!</span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Ancora oggi rimane uno dei romanzi più diffusi nel mondo, grazie allo
straordinario dinamismo linguistico, alla narrazione fresca e rapida, e alle interpretazioni, alle letture a cui si presta. Pinocchio, ovvero gli occhi del Pino... Il mito antico, e però ribaltato, della <b>dendrometamorfosi</b>. Non un uomo che diventa albero, ma albero che si trasforma in uomo e uomo che torna bambino.</span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"></span></span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-YYrNEh0e8Xk/UUGk7Pl9C_I/AAAAAAAADyQ/Ubx61DhT__Q/s1600/02-cover-varie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-YYrNEh0e8Xk/UUGk7Pl9C_I/AAAAAAAADyQ/Ubx61DhT__Q/s640/02-cover-varie.jpg" width="510" /></a></span></div>
<span class="hasCaption">Ma le avventure di Pinocchio è solo una storia di fantasia? Tutt’altro. Si può leggere in tanti modi dice Comencini e noi proviamo a dare una lettura diversa e più matura di questo testo. Con grande audacia e sapienza, Collodi raccontava <b>un mito fondamentale, antichissimo e sempre nuovo: l’Incarnazione</b> – ovvero la discesa di un essere meraviglioso nel nostro mondo, e la sua trasformazione in "un ragazzino come tutti gli altri". Spiegava come e perché questo prodigio può avvenire in ciascuno di
noi, e quali alleati ha, e quali enormi ostacoli incontra, e come li si
supera. Del resto <b>Carlo Collodi</b>, all'anagrafe <b>Carlo Lorenzini</b>, ricordiamolo dal 1837 fino al 1842 entrò in seminario a Colle di Val d'Elsa, per diventare prete e ricevere un'istruzione e fra il 1842 e il 1844, seguì lezioni di retorica e filosofia a Firenze, presso un'altra scuola religiosa degli Scolopi ***(I Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie).</span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><b> </b>Ora l'incarnazione può avvenire su più livelli:</span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<ol><span class="hasCaption">
<li>la rappresentazione concreta di un concetto astratto,</li>
<li>un atto di personificazione, come l'assunzione di una forma umana da parte di un essere spirituale, divino,</li>
<li>la comparsa (di tutta o di una parte) della coscienza (o della
memoria) di un individuo (generalmente deceduto/a) in quella di un
altro/a,</li>
<li>la discesa dell'anima in un corpo dopo il concepimento o una caduta dovuta a una colpa originaria (tradizione cristiana).</li>
</span></ol>
<span class="hasCaption">
In Pinocchio sembrano convivere tutte e quattro queste dimensioni dell'Incarnazione in maniera più o meno occulta. Nel Cristianesimo l'"Incarnazione" per eccellenza indica l'assunzione della natura umana da parte della seconda persona trinitaria, cioè il Verbo si sarebbe fatto uomo in Gesù Cristo. In diverse altre religioni vi sono credenze secondo le quali quali una divinità può incarnarsi in forma umana (vedi ad esempio il concetto di <i>avatar</i> nell'induismo).<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-wqpdbKIowFA/UUGk99PbBAI/AAAAAAAADyw/0QsS2m7ld1M/s1600/Pinocchio+erotico+in+una+illustrazione+di+Milo+Manara.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-wqpdbKIowFA/UUGk99PbBAI/AAAAAAAADyw/0QsS2m7ld1M/s400/Pinocchio+erotico+in+una+illustrazione+di+Milo+Manara.jpg" width="287" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pinocchio e la Fata turchina di Milo Manara</td></tr>
</tbody></table>
La dottrina cattolica dell'Incarnazione è così riassunta nel simbolo niceno-costantinopolitano:<i> </i><br />
<i>"<b>Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per
opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e
si è fatto uomo."</b></i><br />
<br />
E anche Pinocchio nel suo percorso ascendente di iniziazione e incarnazione torna più volte alla <i><b>Madre</b> <b>simbolica</b></i> rappresentata dalla <b>Fata Turchina</b>.<br />
<br />
<i><b> <span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">-Destati, oh legno inanimato! Perché la vita io t'ho donato! (Fata turchina)</span></span></b></i><br />
<br />
La Fata incarna anche il luogo simbolico senza memoria in cui l'uomo è veramente se stesso, la base, il<i> luogo vergine</i> a cui tornare e in cui esiste il fondamento di ogni conoscienza, prima che qualsiasi insegnamento venga inculcato.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/dvd-video/__pinocchio-e-la-qabbalah-dvd.php?pn=3108" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-Lz81okuHI1Q/UUG45qsilwI/AAAAAAAADz0/NiFXsEK6BcY/s320/pinocchio-qabbalah-dvd.jpg" width="232" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/dvd-video/__pinocchio-e-la-qabbalah-dvd.php?pn=3108" target="_blank">dvd con sconto del 15% cliccando qui </a></td></tr>
</tbody></table>
Secondo lo scrittore e teologo <a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_igor_sibaldi.php" itemprop="author">Igor Sibaldi</a> Collodi prendeva <span class="hasCaption">(consapevolmente o meno?Mi chiedo io)<i> </i></span>a piene mani da grandi tradizioni esoteriche, dalla
Qabbalah* soprattutto, e donava ai lettori <b>magnifici strumenti per trasfigurare la loro personalità, la loro vita e tutto il loro mondo</b>.<span class="hasCaption">Igor Sibaldi in questo splendido
DVD incentrato sulla storia di Pinocchio svela la vera storia, che è
ben piu' di un semplice racconto... Secondo Sibaldi le avventure di
Pinocchio costituiscono, dalla prima all'ultima pagina, un
originalissimo trattato di teologia, fitto di citazioni dai testi sacri
cristiani, ebraici ed egiziani, e anche e soprattutto dalla tradizione
della Qabbalah. Collodi ha inserito storie per adulti che hanno imparato
a ridiventare bambini, che hanno imparato a ritornare alla base, al
fondamento delle loro conoscenze, al luogo senza memoria in cui l'uomo è veramente se' stesso. Agli antichi questa dimensione piaceva
moltissimo e si chiamava... Iniziazione. Sentiamolo in questa anteprima direttamente dalle sue parole...</span><br />
<br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/HilXH-8yk-M?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span class="hasCaption">
<span class="hasCaption"> Io non ho ancora visto il dvd ma sono molto interessata a conoscerne il contenuto...nel frattempo però ho messo insieme le varie intuizioni che ho avuto nel corso della lettura di Pinocchio e nelle interpretazioni che ne sono state fatte fino ad ora. Ma cosa c'entra Pinocchio con la Cabbala? E quante interpretazioni sono state fatte di questo immaginifico ma anche realistico personaggio?</span><br />
</span><br />
<h2 style="text-align: center;">
<span class="hasCaption">
<span class="mw-headline" id="Interpretazioni">Interpretazioni</span> </span></h2>
<span class="hasCaption">
<span class="hasCaption"> </span>La storia sembra una rilettura libera del romanzo di formazione
(il monello che piano piano diventa ragazzo maturo), sebbene, anche a
causa dell'ambientazione fantastica, non manchino interpretazioni
alternative.<br />
<h3>
<span class="mw-headline" id="Picaro">Picaro</span> </h3>
Secondo Italo Calvino, Pinocchio è l'unico vero <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Picaro" title="Picaro">picaro</a>
della letteratura italiana, seppure in forma fantastica: le sue
avventure rocambolesche, a volte scanzonate a volte drammatiche, sono
tipiche di questa figura letteraria che non ha avuto grande successo
nella letteratura italiana.<br />
<h3>
<span class="mw-headline" id=".C2.ABToscanaccio.C2.BB">«Toscanaccio»</span> </h3>
Il critico letterario e prosatore <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Pancrazi" title="Pietro Pancrazi">Pietro Pancrazi</a>
ha interpretato Pinocchio come un monellaccio disubbidiente e viziato,
come ne aveva conosciuti in Toscana; la sua metamorfosi da burattino di
legno in ragazzo vero è la maturazione reale di un comune bambino
toscano abituato a tante birbonerie in un giovanotto con un futuro
davanti.<br />
<h3>
<span class="mw-headline" id="Alter_Christus.3F"><i>Alter Christus</i>?</span> </h3>
Un'interpretazione
alternativa viene da Gian Luca Pierotti, che vede
nel romanzo e nella figura di Pinocchio un'analogia con certi Vangeli
apocrifi che narrano un'infanzia turbolenta di Gesù. Inoltre si
riferisce anche alla scrittrice americana Clara Clement che, nel suo <i>Handbook of Legendary Art</i>, sostiene come la prima manifestazione di Cristo sulla Terra sia stata un legno animato (<i>living rod</i>)
e alla possibile interpretazione di alcuni temi del romanzo come
riferimenti alla Crocifissione (lo stesso legno, l'episodio
dell'impiccagione ecc.). Pierotti cita la formazione in seminario dei
Collodi e Pietro Coccoluto Ferrigni «Yorick» quando afferma che, nel periodo da Berlingaccio alle Ceneri
i teatri fiorentini di marionette sostituissero le figure profane con
quelle sacre e si passasse alla rappresentazione del battesimo di Gesù. <b>
La bugiardaggine di Pinocchio starebbe allora nell'essere figura
cristiana che non appare tale e che si muove in un ambiente che, almeno
in apparenza, cristiano non è. Si tratterebbe in definitiva di un
presepio animato toscano, laico e profano all'apparenza, ma cristiano
nel contenuto.</b><br />
<span class="hasCaption">
</span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="hasCaption"> Partendo da questa ultima interpretazione non possiamo andare a rivedere il <i><b>Giannettino</b></i>, un libro scritto da Carlo Collodi, la cui prima edizione fu
pubblicata dalla Libreria Editrice Felice Paggi nel 1877, è interessante
notare l'incipit con la metafora del falegname e Dio e accostarla alla
"creazione"(Pinocchio) del nostro Geppetto<span style="font-size: large;"><b> </b></span></span>contro il fare di Mastro Ciliegia <span class="hasCaption">...Nella parola <b>creazione</b> sta il filo rosso, il filo conduttore delle avventure di Pinocchio. Ed è anche il nesso che può ricondurlo alla Cabbala e alle tappe che compongono il rito iniziatico dell'incarnazione.</span> Le 10 Sephiroth dell'Albero della Vita, da Keter a Malkhut,
infatti, corrispondono a dieci tappe che compongono ogni processo di creazione
cosciente.<span class="hasCaption">(le riporto più avanti)</span>. Se intendiamo Pinocchio come pinolo, il piccolo pino è il seme che può essere inteso sia come principio vitale e quindi sessuale e germinativo sia come principio spirituale inteso come seme di coscienza. Ecco quindi che torniamo all'Incarnazione.</div>
<span class="hasCaption">
</span><span class="hasCaption"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-1dkQ00ZFvUc/UUHLdYYiDVI/AAAAAAAAD0Q/_HdG_J56HBY/s1600/pinocc+1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="304" src="http://4.bp.blogspot.com/-1dkQ00ZFvUc/UUHLdYYiDVI/AAAAAAAAD0Q/_HdG_J56HBY/s640/pinocc+1.png" width="640" /></a></span><br />
<div style="text-align: center;">
<b><span class="hasCaption">PINOCCHIO UN NOME A CASO?</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span class="hasCaption">Cominciamo dal nome...<b>Pinocchio ovvero gli occhi del pino</b>, volendo forzare una interpretazione che a me piace la parola sembra essere composta da pino e da occhio dal</span><span class="hasCaption"><span class="hasCaption">la congiunzione delle parole <b><i>pìnus</i></b> e <b><i>òculus</i></b>... Eppure il pinolo nel suo guscio non assomiglia proprio ad un piccolo occhio? </span>Gli occhi del pino? </span><br />
<span class="hasCaption"> </span><b>Ana Blandiana</b>, considerata la maggiore poetessa romena contemporanea,<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"> </span></span>ha scritto una poesia bellissima che non posso non riportare<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;">, </span></span>ricollegandomi
al discorso di Igor Sinibaldi per cui Pinocchio altro non è che
l'iniziazione e il ritorno a quel bambino di cui guarda caso parla<b><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"> </span></span></b>lo stesso Gesù:<br />
<i><b>«In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.>> </b></i>(Matteo, 18.3)<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: 10.0pt;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></span></span></span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; height: 495px; margin-right: 1em; text-align: left; width: 651px;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-eGaKQEF_DVg/UUInXvXtJdI/AAAAAAAAD1Q/h2ZLxxBYFlc/s1600/occ.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="http://3.bp.blogspot.com/-eGaKQEF_DVg/UUInXvXtJdI/AAAAAAAAD1Q/h2ZLxxBYFlc/s640/occ.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_514227419126b0514832913">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> <b><i>"L'albero degli occhi" di Guido Pigni anno 2007 -Acrilico su carta e su tela cm 40x30-</i></b></span></span></span></div>
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">
</span></span><span class="fbPhotoTagList" id="fbPhotoSnowliftTagList"><span class="fcg"> </span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Un tempo gli alberi avevano occhi</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Un tempo gli alberi avevano occhi,</div>
<div style="text-align: center;">
posso giurarlo,</div>
<div style="text-align: center;">
so di certo</div>
<div style="text-align: center;">
che vedevo quando ero albero,</div>
<div style="text-align: center;">
ricordo che mi stupivano</div>
<div style="text-align: center;">
le strane ali degli uccelli</div>
<div style="text-align: center;">
che mi sfrecciavano davanti,</div>
<div style="text-align: center;">
ma se gli uccelli sospettassero</div>
<div style="text-align: center;">
i miei occhi,</div>
<div style="text-align: center;">
questo non lo ricordo più.</div>
<div style="text-align: center;">
Invano ora cerco gli occhi degli alberi.</div>
<div style="text-align: center;">
Forse non li vedo</div>
<div style="text-align: center;">
Perché albero non sono più,</div>
<div style="text-align: center;">
o forse sono scivolati lungo le radici nella terra,</div>
<div style="text-align: center;">
o forse,</div>
<div style="text-align: center;">
chissà,</div>
<div style="text-align: center;">
solo a me m’era parso</div>
<div style="text-align: center;">
e gli alberi sono ciechi da sempre</div>
<div style="text-align: center;">
Ma allora perché</div>
<div style="text-align: center;">
Quando mi avvicino</div>
<div style="text-align: center;">
Sento che</div>
<div style="text-align: center;">
Mi seguono con gli sguardi,</div>
<div style="text-align: center;">
in un modo che conosco,</div>
<div style="text-align: center;">
perché, quando stormiscono e occhieggiano</div>
<div style="text-align: center;">
con le loro mille palpebre,</div>
<div style="text-align: center;">
ho voglia di gridare</div>
<div style="text-align: center;">
Cosa avete visto?…</div>
<div style="text-align: center;">
(Traduzione a cura di: Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni)</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><span class="hasCaption"><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><small>(da <i>Ottobre, Novembre, Dicembre</i>, 1972)</small> </span></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><span class="hasCaption"><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"> </span></span><br />
</span></div>
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<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-3IZvZ2JN7eE/UUJ9r4RLijI/AAAAAAAAD4I/w_SHmq5n0uw/s1600/freazzato+pinocchio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="496" src="http://3.bp.blogspot.com/-3IZvZ2JN7eE/UUJ9r4RLijI/AAAAAAAAD4I/w_SHmq5n0uw/s640/freazzato+pinocchio.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Illustrazione di M.Frezzato </b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Fatti
gli occhi, figuratevi la sua maraviglia quando si accòrse che gli occhi si
movevano e che lo guardavano fisso fisso.</span></b></i><i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> Geppetto,
vedendosi guardare da quei due occhi di legno, se n’ebbe quasi per male, e
disse con accento risentito:</span></b></i><i><b>
</b></i><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 10.0pt; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><i><b>— Occhiacci di legno,
perché mi guardate? "</b></i></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Facciamo una piccola digressione nella simbologia dell'occhio. Andiamo in Egitto. Questo è L'occhio di Ra<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-So6h6_b6X5M/UUMM7E3TKTI/AAAAAAAAD5Q/yceUj3nWGz0/s1600/Eye+of+Ra+-+202.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="552" src="http://4.bp.blogspot.com/-So6h6_b6X5M/UUMM7E3TKTI/AAAAAAAAD5Q/yceUj3nWGz0/s640/Eye+of+Ra+-+202.jpg" width="640" /></a></div>
In base alle antiche tecniche di misurazioni egiziane, il disegno dell’occhio è composto da differenti frazioni ognuna con un suo significato: <br />
- ½ rappresenta l’<b>odore </b>( forma di naso al lato dell'occhio) <br />
- ¼ rappresenta la <b>vista </b>e la luce (pupilla) <br />
- 1/8 rappresenta il <b>pensiero</b> (sopracciglio) <br />
- 1/16 rappresenta l’<b>udito</b> (freccia sul lato dell’occhio che punta verso l’orecchio)<br />
- 1/32 rappresenta il <b>gusto</b>, il germogliare del frumento (coda curva) <br />
- 1/64 rappresenta il <b>tatto</b> (piede che tocca terra) . </div>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
</div>
La leggenda narra che a Horus fu strappato in combattimento l'occhio sinistro dal Dio del male e che Thot riuscì a riprendere l'occhio al Dio del male e rimetterlo nella sua orbita. Ora questa leggenda narra in realtà di un persorso inziatico. Vediamo che il Suo Occhio destro, il sano, l’Occhio divino, resta suo, mentre l'altro, quello sinistro 'imperfetto, è destinato all'uomo. Occhio che, nella leggenda, Horus perde nello scontro con Seth, il Dio del male, che vive ed opera sulla terra, avendo usurpato il potere al suo legittimo Re > Osiride, ucciso e tagliato in 14 pezzi.Occhio Sinistro, che Horus, nel corso del suo passaggio terreno, deve assolutamente trovare e reimpiantare nel bulbo oculare vuoto. Infatti nel Libro dei Morti, cap.LXVI si legge: <b><i>“ Io sono Horus, il figlio primogenito di Osiride, che dimora nel mio occhio destro. Giungo dal cielo e rimetto Maat ( la Dea della verità e della giustizia) nell’occhio di Ra (il Dio Sole)”</i></b>,che, per gli egiziani, è appunto "il sinistro". <br />
La riconquista della vista dell’occhio sinistro può avvenire quindi solo se l’uomo o la donna, nel loro cammino terreno, hanno praticato tutte le prescrizioni del percorso inziatico teso alla conquista della Vera Vista: quello che noi chiamiamo terzo occhio.Apertura dell’occhio sinistro secondo l’insegnamento misterico egizio, che rappresentava questo stato psicofisico con il simbolo dell'occhio destro, da cui sgorga l'energia del serpente, rappresentato da un cobra femmina, che è la manifestazione della dea che personifica l'occhio ardente di Ra > l'ureo (ureo che indica appunto il possesso della terza vista).<br />
Simbolicamente quindi l'uomo deve riappropriarsi della vista ’iniziando a compiere “il miracolo” di riuscire nuovamente a vedere durante l’esistenza terrena con > <b>ambedue gli occhi</b> < il mondo terreno e quello celeste, in modo da superare brillantemente e senza difficoltà la prova della > <b>pesatura del cuore</b> < e spiccare il volo nuovamente verso il cielo”.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><span id="_marker"></span></span><br />
<span class="hasCaption">E Geppetto pare tornare al suo bambino interiore attraverso gli occhi del suo neonato burattino. Geppetto ha un "nuovo paio di occhi" e li fabbrica assieme al burattino per compiere quel processo che da solo non potrebbe portare a termine. </span><br />
<span class="hasCaption"> <b><i>"</i></b></span><b><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ho
pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno: ma un burattino
maraviglioso, che sappia ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali. Con
questo burattino voglio girare il mondo, per buscarmi un tozzo di pane e un
bicchier di vino: che ve ne pare?"</span></i></b><br />
<br />
<b><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> </span></i></b>Il simbolismo del pane e del vino, gli elementi del banchetto eucaristico, racchiude in sé un contenuto non solo conviviale ma anche sacrificale o di oblazione. In Giovanni Cristo è indicato come pane del cielo (Gv 6,32s.49ss), come pane della vita (Gv 6,35.48), come il vero pane (Gv 6,32s). Il vino “allieta il cuore dell’uomo”, dice il Sal 104,15. La felicità promessa da Dio al suo popolo è espressa sovente sotto la forma di una grande abbondanza di vino.Il pane e il vino quindi simbolicamente rappresentano il nutrimento reale e spirituale e la gioia piena e condivisa. Il pane e il vino sono anche simbolo di sacrificio, di oblazione.<b> Il pane e il vino non sono rinvenibili in natura, ma sono frutto di un processo che esprime appunto una simbologia sacrificale.</b> Dal chicco di grano che muore sotto terra nasce la spiga carica di chicchi; essi, a loro volta, devono essere duramente macinati per diventare farina, la quale amalgamata con l’acqua diventa impasto, che al vaglio del fuoco offre il pane. Un processo simile riscontriamo nella produzione del vino: i chicchi dell’uva sono sottoposti al torchio, alla ebollizione e purificazione del tino, alla stagionatura paziente per diventare vino buono che rallegra il cuore di quanti lo berranno, suggellando familiarità e stringendo amicizie. E' evidente il richiamo a questo processo di travaglio e trasformazione che Geppetto intende compiere con l'aiuto del suo Pinocchio ed è un ulteriore rimando alla lotta tra bene e male ( che abbiamo già visto nella zuffa tra Geppetto e Mastro Ciliegia, e poi nello sguardo definito da geppetto "occhiacci" che si può assimilare all'occhio sinistro di Horus, quello destinato all'uomo e imperfetto).Anche la simbologia del pane e vino hanno il loro percorso inziatico, basterebbe citare la favola del diavolo e del contadino in cui il contadino riesce a non far prendere il primogenito al diavolo (che avevo promesso a suo tempo quando era in difficoltà) mettendo una pagnotta di pane sul davanzale della finestra. Ma ce ne sono mote di queste storie...<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<span class="hasCaption">E del naso che dire? La caratteristica più nota e conosciuta di Pinocchio è il suo naso che
si allunga a dismisura quando dice le bugie: questo compare nel capitolo
XVII. Oltre a richiami immediati e scontati di natura sessuale, c'è da
notare come lo stesso Collodi, in <b><i>Note gaie</i></b>, affermi come «per nascondere la verità di una faccia <b><i>speculum animae</i></b> [...] si aggiunge al naso vero un altro naso di cartapesta».<br />
</span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><span class="hasCaption">Ma non solo... Pino rimanda a <b>pineale</b> e hanno in comune la stessa radice. </span></span>Il termine pineale con cui si designa il corpo epifisario, deriva dal
latino pinus-pigna e si collega nell’etimologia alla radice pix-pece
(succo resinoso che si estrae dal pino!), e dal sanscrito
pitudarus-albero. </span></div>
</div>
<span class="hasCaption">
<br />
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><a href="http://www.ilsoffioultrafanico.net/pag08_argomento/mediaultrafanica/Epifisi1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.ilsoffioultrafanico.net/pag08_argomento/mediaultrafanica/Epifisi1.jpg" /></a>Noi tutti esseri umani abbiamo un organo, situato al centro del cervello, chiamato ghiandola pineale o epìfisi. Secondo l'Ultrafania (l’ultrafania è la scienza che ricerca, raccoglie e studia i fenomeni tutt’ora sconosciuti di natura concettuale)<span style="color: #99cccc; font-family: Book Antiqua; font-size: medium;"> </span>essa è atta a raccogliere vibrazioni di suoni siderei, eterei ed a trasmetterli nelle diverse forme conosciute come mezzi di estrinsecazione. Infatti la pineale è in relazione con il cardiaco e il plesso solare o gastrico.</span><br />
<span class="hasCaption">Queste vibrazioni ad altissima frequenza, caratterizzate dai più profondi concetti pensativi emessi da individualità totalmente pure (molte non si sono mai rivestite di corpo fisico), si chiamano <b>noùri</b> da noùs – intelletto e roos – onda corrente. E’ appunto l’Essenza che fa proprio, direi, l’organo cerebrale e per esso irradia elevatissimi pensieri o noùri.</span><br />
<span class="hasCaption">Più l’ipersensitivo o medium ultrafano è in sintonia evolutiva con le correnti superiori (e questo si deduce dalla sua acquisita spiritualità, dopo grandi sofferenze, purificazioni e prove superate nella vita) più, per affinità, è idoneo a ricezioni superlative.</span><br />
<span class="hasCaption">E’ doveroso dire che quest’organo può essere calcificato, semi-calcificato o duttile ed è in quest’ultima condizione che è atto a captare prontamente l’onda noùrica.</span><br />
<span class="hasCaption">Anche la<b> telepatia</b> si manifesta attraverso l’epìfisi quando ci sia una “simpatia” detta capacità di risonanza tra due Esseri<span style="color: #99cccc; font-family: Book Antiqua; font-size: medium;">.</span>Fu
René Descàrtes -detto Cartesio- a menzionare<b> la pineale quale sede
dell’anima</b> che, naturalmente, non può essere collocata in un punto
preciso. Ma se noi analizziamo meglio quanto sopra detto, possiamo
senz’altro dire che questa ghiandola, essendo la parte più sensibile ed
eminente del cervello, è in posizione dominante rispetto alla vita
animica dell’individuo, tanto è vero che è la prima a formarsi
(diverticolo: termine che designa l’abbozzo dell’epìfisi) nell’embrione
umano verso la quinta settimana; resta semplice per qualche tempo
(embrioni da 25 a 30mm), poi emette diverticoli secondari che si
allungano e si intrecciano sino a formare un corpicciolo a forma di
pigna un po’ appiattita, da cui prende il nome. Nella sua piena
formazione è lunga circa un centimetro e larga e spessa al massimo 5 mm;
colore colore grigio-rossastro.<span style="color: #99cccc;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Book Antiqua;"> </span></span></span>Nella ricezione medianica l’onda noùrica la percuote, essa vibra e trasmette l’impulso ai gangli nervosi del cerebro che, a sua volta, decodifincando il concetto iniziale ricevuto, per mezzo della propria cultura e la terminologia adatta, li trasmette nella nostra dimensione umana o come pensieri (ecco l’intuizione) o come parole attraverso l’ugola. Ecco il<b> messaggio ultrafanico</b>!(L’etimologia dal greco dà l’esatto concetto:Ultra - al di là e fanìa – luce manifesta, dunque luce dall’aldilà). Questi messaggi sono anche il tipo di messaggi a cui i sapienti accedevano per mezzo dell'occulto o comunque attraverso un percorso di conoscenza cabalistico, di iniziazione che aumentava il potere della Conoscenza, della trasmissione del sapere da una entità ad un altra nel corso dei secoli.<span class="hasCaption"> </span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"> Dunque Pino, pineale, occhio...all'uderà mica al <b>Terzo occhio</b>? Ci risiamo dai..."A me gli occhi!" ora leggete con attenzione...</span><span class="hasCaption">in etimo la definzione che riporto in originale e che parla del diminutivo di pìnus in pinùculus<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;">...</span></span>piccolo pino.<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"><br /></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-FzoFzTxX8To/UUIAy2JnacI/AAAAAAAAD0g/BT76VUOQ8Bk/s1600/%27Etimologia+_+pinocchio,+pinoccolo;%27+-+www_etimo_it__term=pinocchio.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="257" src="http://2.bp.blogspot.com/-FzoFzTxX8To/UUIAy2JnacI/AAAAAAAAD0g/BT76VUOQ8Bk/s640/%27Etimologia+_+pinocchio,+pinoccolo;%27+-+www_etimo_it__term=pinocchio.png" width="640" /></a></span></div>
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption">Un pezzo di legno, ramo d'albero, seme d'albero ...insomma ritroviamo l'albero l'elemento alchemico di unione tra terra e cielo, tra terreno e immateriale.</span> Il pino, poi chissà perchè il pino? Ma non era un pezzo di c<span style="font-size: small;">atasta</span>? Ma in effetti non sappiamo che legno fosse ...peccato no? A me viene in mente una poesia che lessi tanti anni fa ormai e che non posso dimenticare nonostante la mia pessima memori<b>a, </b>la poesia è di un signore per me sconosciuto che si firma P. Vasio dove P. suppongo che stia per Pino e s'intitola proprio<b> "I</b><span class="hasCaption"><b>l Pino"</b></span></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><br /> ...E qui fuori c'è il pino<br /> silenzioso e mesto,<br /> con le sue braccia stanche<br /> tese come nel gesto<br /> d'una fraternità.<br /> Ha un segreto il pino,<br /> lo nasconde nel cuore<br /> dei suoi frutti legnosi<br /> che hanno l'odore denso<br /> del religioso incenso<br /> e son fatti a celle,<br /> siccome un alveare.<br /> Se tu forzi una cella<br /> ci trovi un pinolino<br /> in veste monacale,<br /> e dentro c'è la spoglia,<br /> e poi la buona polpa,<br /> due candide manine<br /> congiunte per preghiera.<br /> Ed in questo amuleto<br /> è tutto il suo segreto,<br /> ch'è il segreto del mondo:<br /> in fondo, nel profondo<br /> del cuore d'ogni cosa<br /> c'è sempre una preghiera...</span></span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span class="hasCaption"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><b>H</b>ageneder nel suo Lo sprito degli alberi ci descrive il pino così :</span></span><br />
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><i><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L'Angelo del Pino si mette a servizio della vita stessa. Spesso va dove gli
altri alberi non possono vivere, e offre rifugio a innumerevoli piante e specie
animali. Il suo calore e il suo potere sono così forti che alla sua presenza
gli uomini trovano coraggio, calma e vitalità. Questo è particolarmente vero
per chi soffre di tristezza e malinconia, e quindi si sente demotivato. Andate
vicino a un pino e respirate profondamente per assorbire la sua potente energia
vitale.</span></b></i></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">
(F.Hageneder)</span>
</b></i><span class="hasCaption"><br /></span></span></div>
</div>
</div>
<span class="hasCaption">
<br />
<span class="hasCaption">Considerando Pinocchio come un romanzo picaresco, allora forse, Collodi si vede,<b> e</b> si racconta in prima persona facendo parlare Geppetto (diminutivo di Giuseppe, ma anche Pino che sta per Giuseppino ...), come un seme: <i>un pinolino in veste monacale con due candide manine congiunte in preghiera</i>... La parola “pregare” ha la sua
etimologia nel latino precor, derivato a sua volta da prex (genitivo
precis); la nostra parola di cortesia “prego” (equivalente al tedesco
bitte) è l’elissi da “vi prego”, denotando, appunto, una
richiesta. Questa forma di preghiera(in forma di richiesta) è forse la più comune, denotando sia
la nostra natura propensa a chiedere sia il nostro bisogno, tuttavia ci
sono diverse forme di preghiera:</span><br />
<span class="hasCaption"><b><span style="font-size: 10pt;"> </span></b><i>La preghiera come supplicazione. La preghiera come implorazione. Il sospiro come preghiera. Il grido come preghiera. La lotta interiore come preghiera. La preghiera d’intercessione. La preghiera di confessione. La preghiera diringraziamento.</i></span><br />
<span class="hasCaption"> </span>Da notare come (primo rimando all'iniziazione) il motto ricorrente degli alchemisti sia<span class="hasCaption"><i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"><b><span style="font-size: x-small;">:</span></b></span></span></i></span><br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><b><i><span class="hasCaption">"Chiedi
la sapienza non per te ma per aiutare i poveri e gli umili. </span></i></b></span></div>
<span class="hasCaption">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"> E
soprattutto prega , prega incessantemente l'Onnipotente in povertà di
Spirito perchè ti doni questa Sapienza. Quanto più alti saranno gli
scopi e vasti i desideri tanto maggiore energia avrai per soddisfarli .
Desidera il bene di tutti e l'Universo sarà con te,ma se aspiri a un
modo solo tuo devi procacciartelo nel modo più duro."</span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption">
</span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>(Sri Nisargadatta Maharaj)****</i></b></div>
</span><span class="hasCaption"><span class="hasCaption">La mancanza di tempo mi impedisce di andare a ricercare nella storia di Pinocchio queste forme di preghiera o di richieste più o meno occulte ma potete immaginare quante se ne trovino, soprattutto quando si rivolge alla fata turchina. Collodi alla fine dei conti era un prete<span style="color: blue;">...<span style="color: black;">oppure qualcosa di più?Interessante notare come la parola <i><b>ti prego</b></i> compaia solo </span></span></span></span><span class="hasCaption"><!--[if gte mso 9]><xml>
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</xml><![endif]--></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> nel cap.XXXVI e <b>cioè quando </b></span></i><b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">finalmente Pinocchio cessa d’essere un burattino
e diventa un ragazzo.</span></i></b><span class="hasCaption"><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><!--[if gte mso 9]><xml>
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<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"</span></b></i><b><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><!--[if gte mso 9]><xml>
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finché ebbe fiato: poi si voltò col capo verso Geppetto, e disse con parole
interrotte:</span></b><i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><!--[if gte mso 9]><xml>
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</span></b></i></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Babbo
mio... ajutatevi... perché io muojo!... —</span></b></i></div>
<i><b>
</b></i><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">E
padre e figliuolo erano oramai sul punto di affogare, quando udirono una voce
di chitarra scordata che disse:</span></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Chi
è che muore?</span></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Sono
io e il mio povero babbo!</span></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Questa
voce la riconosco! Tu sei Pinocchio!...</span></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Preciso:
e tu?</span></b></i></div>
<i><b>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Io
sono il Tonno, il tuo compagno di prigionia in corpo al Pesce-cane.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— E
come hai fatto a scappare?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Ho
imitato il tuo esempio. Tu sei quello che mi hai insegnato la strada, e dopo
te, sono fuggito anch’io.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Tonno
mio, tu capiti proprio a tempo! <u>Ti prego</u> per l’amore che porti ai Tonnini tuoi
figliuoli: ajutaci, o siamo perduti</span>."</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-4w2YgE_xZG8/UUKHDORX-aI/AAAAAAAAD4g/TIFn7FOF2So/s1600/Manuela+Adreani+_Pinocchio+e+la+balena+-disegno+a+matita-coloraz.digitale+24x21.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="556" src="http://1.bp.blogspot.com/-4w2YgE_xZG8/UUKHDORX-aI/AAAAAAAAD4g/TIFn7FOF2So/s640/Manuela+Adreani+_Pinocchio+e+la+balena+-disegno+a+matita-coloraz.digitale+24x21.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Manuela Adreani _Pinocchio e la balena -disegno a matita-coloraz.digitale 24x21</b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<br /></div>
</b></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b>
</b></i><b><span class="hasCaption"> </span></b><span class="hasCaption"> </span><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"> </span><span class="hasCaption">Ma è davvero importante sapere di quale legno sia fatto Pinocchio?Forse </span><span class="hasCaption">Collodi non ci dice </span><span class="hasCaption">volutamente che tipo di legno sia ma ci dice però che è un semplice pezzo di catasta </span><span class="hasCaption">.
E qui sta forse il concetto più importante del tema picaresco.
Pinocchio incarna il bambino povero, nato da famiglia povera che sembra
non aver futuro e che per liberarsi da questo status sociale alienante
che lo incatena agli stereotipi e ad una vita difficile dovrà a lungo
lottare e fare esperienza e tribolare. Pinocchio incarna il mito
dell'uomo nuovo, quello che deve farsi da se, come quella realtà di
un'Italia appena unita, ma unita più dal punto di vista territoriale che
spirituale, con profonde differenze territoriali e sociali, un'economia
da costituire ma soprattutto una popolazione intera da "costruire".
D'Azeglio affermò infatti che dopo l'unità l'imperativo fosse quello di
"fare gli italiani", di dare loro uno spirito civico e una coscienza
nazionale che non possedevano perchè in fin dei conti l'Italia fu fatta
"a tavolino" da gruppi di persone piuttosto ristretti, studenti e
professionisti, pochissimi operai e contadini. E quindi come creare
questo "homo novus" senza quell'afflato di unione spirituale che sta
alla base della creazione? E qui torniamo al concetto di fare e di
creare. Pinocchio è uno specchio di quell'Italia precostuita che cercava
la sua idendità senza avere un "ceppo" abbastanza grande e coeso, ma
abbastanza forte e duraturo da poter tentare un'impresa che secondo me
è tuttora in via di formazione. In realtà mi sento di dire che nessuna
vera unità e idendità nazionale si è andata rafforzando in questi quasi
150 anni. Tanti piccoli semi di albero nati su suolo italiano sono
andati incontro a questa formula inziatica di uomo che va formandosi con
fatica, emergendo dalla materia arretrata e contadina che
contraddistingueva la realtà della toscana di fine ottocento, in
particolare nel territorio della ex "Chiesa cattolica" per affrontare
la sfida della "ricostruzione" idenditaria e economica e sociale. </span><span class="hasCaption">Pinocchio, piuttosto che una favola per ragazzi, sembra in effetti un'allegoria della società
moderna, uno sguardo impietoso sui contrasti tra rispettabilità e
libero istinto, in un periodo (fine Ottocento) di grande severità
nell'attenzione al formale. </span><span class="hasCaption"> </span> </span><b><span class="hasCaption"> </span></b></div>
</div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://img.youtube.com/vi/kn0SqJtik_s/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://youtube.googleapis.com/v/kn0SqJtik_s&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://youtube.googleapis.com/v/kn0SqJtik_s&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
</div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<b><span class="hasCaption"> IL CEPPO ANIMATO </span></b></div>
<br />
<br />
<b><span class="hasCaption"> </span></b><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><b><i><span class="chapter-1"><span class="text John-1-1">"In principio era il Verbo,</span></span><span class="text John-1-1">il Verbo era presso Dio</span><span class="text John-1-1">, e il Verbo era Dio. </span><span class="text John-1-2" id="it-CEI-65715"><sup class="versenum"> </sup>Egli era in principio presso Dio: </span><span class="text John-1-3" id="it-CEI-65716"><sup class="versenum"> </sup>tutto è stato fatto per mezzo di lui,</span><span class="text John-1-3">e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che</span><span class="text John-1-3"><sup> </sup>esiste. </span><span class="text John-1-4" id="it-CEI-65717"><sup class="versenum"> </sup>In lui era la vita</span><span class="text John-1-4"><sup> </sup>e la vita era la luce degli uomini.</span></i></b><span style="font-weight: normal;">" (Giovanni 1,1-1) </span></span><span class="hasCaption"><br />
<b><i></i></b></span></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-leBm-EIn1y4/UUKHXM8k9DI/AAAAAAAAD4o/TEWpOHfqWZc/s1600/frezzato+massimiliano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-leBm-EIn1y4/UUKHXM8k9DI/AAAAAAAAD4o/TEWpOHfqWZc/s640/frezzato+massimiliano.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Illustrazione di Massimiliano Frezzato</b></i></td></tr>
</tbody></table>
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption">Leggo l'articolo di</span></span><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"> Carlo Lapucci e lo riporto qui in alcuni passi fondamentali :<br /> </span></span><br />
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption">La scomparsa del camino dalle case moderne ha segnato inevitabilmente
anche l'allontanarsi del tradizionale <b>Ceppo natalizio</b>, che un tempo non
mancava in nessuna casa della zona di Firenze e in genere della Toscana.
È una tradizione sentita proprio come nostrana e curiosamente non si ha
di solito la percezione del fatto che il Ceppo***** sia stato una
consuetudine italiana ed europea. Oggi sono rarissime le case dove si
tiene memoria di questa usanza, se non a livello di pallido ricordo, ma
pochi sanno dire di cosa si tratta, della ritualità che stava intorno a
questo nodo di figure, di simboli, di funzioni di cui, sia pure di
legno, era il cuore.</span></span><br />
Con un po' di semplificazione potremmo definire il Ceppo come il babbo
di Babbo Natale e forse anche della Befana e dell'Albero di Natale.Nelle campagne il capoccia teneva d'occhio durante l'anno la
grandezza e la natura dei ceppi che venivano estratti dai campi, dai
boschi, e sceglieva, mettendolo ad asciugare, quello più adatto per
andare nel camino le sera della vigilia di Natale e bruciare davanti
alla famiglia riunita nella veglia. Per ceppo s'intende
propriamente quel blocco che sta a fior di terra e sotto questa, dove si
annodano le radici e da dove il fusto della pianta si eleva verso il
cielo. <b>Grande simbolo</b> di unità, <b>nodo di forze</b>, emblema della <b>famiglia</b>
con i polloni e virgulti, immagine della <b>vita</b> per la forza e capacità di
collegare due mondi. Si capisce che poi, nelle varie situazioni era un
semplice ciocco di legno, un pezzo di tronco.<br />
In certi luoghi il
Ceppo doveva durare fino a tutto il giorno seguente, ovvero anche per
tutto Santo Stefano. In altri entrava anche nella ritualità
magico-familiare del Capodanno e doveva durare, bruciando
ininterrottamente, fino alla Befana. </div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
Era il simbolo dell'unione del cielo e della terra, con la luce;
dell'unione e dell'amore della famiglia con il fuoco e, dal suo essere
polarità di forze benefiche, emanazione di flussi positivi nella casa e
nella terra. Intanto non era posto semplicemente sul fuoco e
incendiato, ma nel periodo di massimo splendore della sua carriera,
veniva benedetto, ornato, cosparso di vino, o di grasso, burro e acceso
dal capo di casa. I riti, gli usi e anche le superstizioni che sono
legati a questo pezzo di legno fanno pensare che le sue ascendenze siano
molto lontane, forse risale al <b>paganesimo</b> e anche al di là di quello;
non certo come uso natalizio, ma come un fuoco sacro legato alle
credenze e ai riti del solstizio d'inverno, in collegamento diretto col
sole, nel segno della luce e del fuoco, con le forze telluriche nel
segno della natura stessa della pianta, e con il mondo dei morti, nel
segno della cenere e delle credenze pagane delle anime abitatrici delle
piante e delle realtà naturali. A questa <b>nuova entità</b> che veniva
ad abitare per poco la casa, si collegavano usanze varie, tra le quali
la più conosciuta e vistosa era quella di portare doni ai bambini.
Questi regali (si trattava di cose semplici, come dolci, frutta, modesti
giocattoli) si potevano disporre sopra il Ceppo stesso nella mezzanotte
del Natale, se le dimensioni lo permettevano, oppure si facevano cadere
in vari modi o dal camino o da qualche altra apertura. I bambini,
prima d'arrivare al momento di avere i doni, andavano in un'altra
stanza, oppure venivano bendati e recitavano una preghiera, detta
L'<b>Avemmaria del Ceppo</b>, che dice:<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Ave Maria del Ceppo,</i><br />
<i>Angelo benedetto!</i><br />
<i>L'Angelo mi rispose</i><br /><i>Ceppo mio bello, portami tante cose!</i></b></div>
Il Ceppo parlava, rispondeva, si comportava come una sorta di spirito e
da qui è venuta la sua trasformazione in entità eterea antropomorfa,
fino a prendere le forme concrete di fantoccio, e quindi quelle, trovate
forse per la strada, di Babbo Natale. Per semplificare l'offerta dei
doni, si passò alla sua stilizzazione, prendendo le linee essenziali e
riducendolo a una piramide, di forma all'incirca regolare per i più
comuni; di forma invece più allungata quasi monumentale per quelli di
lusso. Fatto con assicelle di legno, più piccolo o grande secondo la
necessità e la ricchezza della famiglia, aveva delle cornici orizzontali
che correvano lungo le facce, tagliandolo in ripiani, in modo che i
doni, postivi sopra, non scivolassero e si presentassero ben sistemati
ed esposti. A Firenze, nei giorni precedenti il Natale, si apriva il
<b>mercato dei ceppi</b> che si teneva sotto le Logge del Porcellino e vi si
trovavano dolci, regali, e vari ingredienti per allestirlo.</div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
Era di solito ben ornato, secondo la ricchezza del contesto: coperto
di stoffa, con festoni, nappe e ciondoli, fiocchi multicolori, pinoli
dipinti infilati a corona nello spago. Qua e là c'erano pine, ricoperte
di carta argentata o colorate, e in cima, stava la più grossa, coperta
d'oro. Talvolta sulla cuspide, invece della pina, veniva posto un
pupazzo, una figura umana, di pezza o intagliata. L'apparato stava in
mezzo alla tavola più grande della casa o del salotto, con i bambini che
gli ronzavano intorno adocchiando i dolci. <br />
In certi posti il Ceppo rimaneva ornato, ma vuoto, poi verso mezzanotte
spariva e durante la cena, o al suono dei dodici tocchi, si sentiva
bussare alla porta.<br />
<i> <b>Chi è? chiedeva la mamma.</b></i><b><br />
<i> Il Ceppo, si sentiva rispondere.</i><br />
<i> Grazie, venite pure.</i></b><br />
Quando la porta si apriva si trovava il Ceppo ricolmo di regali, che veniva portato trionfalmente sulla tavola.<br />
Già il passaggio dalla cosa alla persona si era verificata anche nelle
campagne, dove si chiamava con tale nome un fantoccio di pezza, ripieno
di paglia, con un grosso cesto vuoto infilato nel braccio: veniva calato
dalla finestra con una fune, lasciandolo nel buio della notte, mentre
tutti restavano in attesa. Durante la cena suonavano alla porta.<br />
<i> <b>Chi è?</b></i><b><br />
<i> Il Ceppo.</i></b><br />
Si tirava su la corda e appariva il
Ceppo-fantoccio col canestro pieno di regali, che veniva accolto con
festa, canti e applausi.<br />
Non si possono elencare le numerose e
varie forme, i riti, le cerimonie con cui veniva celebrato il Ceppo
nelle varie località, tanto sono diverse, originali, curiose e poco
inclini a seguire qualcosa di più d'un semplice canovaccio.Molti elementi di questa tradizione sono da collegare ad una arcaico
culto del morti.<b> Il fatto che il Ceppo parli, che abbia una figura umana
che lo sormonta, che sia spesso sostituito da una fantoccio calato
dalla finestra, che sia interpretato da un uomo-albero il quale,
percosso, fa cadere doni, fa capire come un'anima umana, meglio ancora
soprannaturale, si nasconda nella sua scorza, cosa che avviene spesso
anche nelle favole. </b><br />
Ma c'è di più: nella Higlands il Ceppo destinato ad
essere bruciato per Natale, viene sagomato in modo da assumere una <b>forma
vagamente umana</b>. In Francia, nel Borbonese, i frammenti del Ceppo
venivano religiosamente conservati e, in caso di trasferimento, portati
dalla famiglia nella nuova casa, nella quale subito se ne bruciava nel
focolare qualche scheggia. Altrove si seppellivano dei frammenti
nell'angolo più riposto della casa. In Italia, in diversi luoghi, prima
di coricarsi si lasciano sul tavolo i dolci e le sedie intorno al Ceppo,
si dice per i Santi che verranno in visita, ma si capisce troppo bene a
chi siano veramente destinati, considerando che sono le stesse usanze
del 2 novembre.<br />
(L'articolo continua ed è interessantissimo ve ne consiglio la lettura a questo<a href="http://www.toscanaoggi.it/Cultura-Societa/Natale-la-tradizione-del-Ceppo" target="_blank"> link </a>)<br />
Questa tradizione quanto è lontana da quella dei nostri giorni? Nessuna celebra il taglio dell’albero per poi poterlo abbellire. Solo ciò che è già morto viene distrutto (il ceppo), in un ciclo naturale che vede nella morte anche la rinascita.<br />
<br /></div>
<div class="catDescrizione" itemprop="description" style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><b><i> </i></b></span></span><span class="hasCaption">Dunque il ceppo aveva voce, il ceppo si anima ... e quali furono l<span class="hasCaption"><span class="hasCaption">e prime parole di Pinocchio ?<b><i><br /></i></b></span></span></span><span class="hasCaption"><br /></span><!--[if gte mso 9]><xml>
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<i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Detto
fatto, </span></i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">(Mastro Ciliegia)</span><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> prese subito l’ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a
digrossarlo; ma quando fu lí per lasciare andare la prima asciata, rimase col
braccio sospeso in aria, perché sentí una vocina sottile sottile, che disse
raccomandandosi:"</span></i></div>
<i>
</i><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<i><b><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">— Non
mi picchiar tanto forte! —</span></b></i></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma adesso vorrei tornare alla stretta realtà, per quanto riguarda il nome e per molto altro<i><b> </b></i>forse Collodi molto più semplicemente si è ispirato alle sue esperienze personali scrivendo del suo Pinocchio. Il nome "Pinocchio" pare infatti che non sia una pura invenzione dello scrittore toscano.
Egli forse s'ispirò al nome di una fonte situata a Colle di Val
d'Elsa, dove il Lorenzini (Collodi) aveva studiato, e dove esisteva, fin dal Medioevo, la Fonte di Pinocchio, ma più verosimilmente sarà <b>“La Fonte delle Fate</b><span style="font-family: Times New Roman; font-size: x-small;">”</span> che si trova a Pinocchio...e a tal proposito ho trovato qualcos'altro... e precisamente che il paese di <b>San Miniato Basso</b>, allora (1880) si chiamava “Pinocchio”, ed è anche il nome del Rio che scorre proprio nel centro del paese.<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: Verdana;"> </span></span>Il padre di Carlo Lorenzini, Domenico ha abitato per diversi anni nella zona del Pinocchio al servizio come cuoco di una ricca famiglia del luogo.<br />
Come non ricordare la frase che più insospettisce circa il riferimento di Collodi al paese Pinocchio (Cap.III): <b>“…Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il Padre, Pinocchia la madre, e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l’elemosina.”</b> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
(Ho rimuginato tanto tempo su questa frase perchè per Geppetto quel nome avrebbe portato fortuna...!)</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="241" src="http://3.bp.blogspot.com/-v1kUI2xsQek/UUINrugKxiI/AAAAAAAAD08/ReDviKmEo5U/s400/51cartapinocchio1880.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="400" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">cartina anno 1880 </td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In questo caso, come la letteratura italiana insegna, il Collodi sembra far parlare Geppetto con la propria voce (altro elemento del romanzo picaresco?), raccontando in realtà un episodio che egli stesso ha vissuto passando dal paese di Pinocchio, probabilmente durante uno dei suoi viaggi in treno (da cui anche il celebre libro da lui scritto nel 1856 “Un romanzo in vapore”).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-PWbvKmdBREw/UUINruzozaI/AAAAAAAAD04/BxWiP3Uhxf8/s1600/cartina2.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="207" src="http://1.bp.blogspot.com/-PWbvKmdBREw/UUINruzozaI/AAAAAAAAD04/BxWiP3Uhxf8/s400/cartina2.JPG" width="400" /></a></div>
Il Pinocchio di allora è l'attuale paese di San Miniato Basso (PI), un popoloso centro nella zona pianeggiante alla confluenza della strada statale Tosco-Romagnola che da Empoli porta a Pisa e la strada che da San Miniato conduce a Fucecchio in direzione Montecatini-Lucca.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il paese prese ufficialmente il suo attuale nome nel 1924, allorche' il potestà del municipio sanminiatese volle riunire i tre popoli di Pinocchio, Casenuove e Ontraino. In particolare la chiesa di S. Stefano a "Lontraino" esisteva già nel secolo XIII in una zona prossima all'Arno ed è ricordata per essere stata profanata nel 1244 da eretici patarini.<br />
Molto importante, per gli abitanti dell'odierna San Miniato Basso, fu la fine del XIV secolo: nel 1378 fu tracciata la strada da San Miniato per Fucecchio con la costruzione dei ponti del "Pidocchio" e di "Ribecco".<br />
Il luogo iniziò a chiamarsi “Ponte al Pidocchio”, in quanto vi si fermavano le carovane di Pidocchiosi, ossia pellegrini sudici e i pezzenti, che percorrevano la via francigena e ai quali era impedito raggiungere il castello di San Miniato, il nome poi col tempo si è volgarizzato in Pinocchio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alessandro Vegni (da cui ho preso le informazioni appena citate) ha studiato a lungo la toponomastica di quei luoghi e ha trovato altre interessanti "concidenze" che egli suppone abbiano ispirato a più riprese il nostro caro Collodi. In questa <a href="http://www.rangers.it/empoli/pinocchioaempoli.htm" target="_blank">pagina</a> dal titolo "<a href="http://www.rangers.it/empoli/pinocchioaempoli.htm" target="_blank">PINOCCHIO E' NATO A EMPOLI</a>" possiamo ripercorrere l'intero romanzo attraverso luoghi e personaggi presumibilmente reali, o realmente esistiti.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span class="hasCaption">L'Albero della Vita: una realtà così immateriale e profonda </span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-vRwmZiFXOUk/UUI4ZWziMpI/AAAAAAAAD1Y/KCUhyUv3zpo/s1600/sephirot-300x225.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-vRwmZiFXOUk/UUI4ZWziMpI/AAAAAAAAD1Y/KCUhyUv3zpo/s640/sephirot-300x225.gif" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Ma torniamo all'albero e alla Cabbala. L’Albero della Vita costituisce la sintesi dei più noti e importanti
insegnamenti della Cabalà. È un diagramma, astratto e simbolico,
costituito da dieci entità, chiamate SEPHIROT, disposte lungo tre
pilastri verticali paralleli: tre a sinistra, tre a destra e quattro nel
centro.<br />
Il pilastro centrale si estende al di sopra e al di sotto degli altri
due.<b> Le Sefirot corrispondono ad importanti concetti metafisici, a veri
e propri livelli all’Interno della Divinità. Inoltre, esse sono anche
associate alle situazioni pratiche ed emotive attraversate da ognuno di
noi, nella vita quotidiana.</b> Le Sefirot sono dieci principi basilari,
riconoscibili nella molteplicità disordinata e complessa della vita
umana, capaci di unificarla e darle senso e pienezza. Osservando la
figura, noterete che le dieci Sefirot sono collegate da ventidue canali,
tre orizzontali, sette verticali e dodici diagonali. Ogni canale
corrisponde ad una delle ventidue lettere dell’Alef Beit ebraico.<br />
<b>L’Albero della Vita è il programma secondo il quale si è svolta la
creazione dei mondi</b>; è il cammino di discesa lungo la quale le anime e
le creature hanno raggiunto la loro forma attuale. Esso è anche il
sentiero di risalita, attraverso cui l’intero creato può ritornare al
traguardo cui tutto anela: l’unità del “grembo del Creatore”, secondo
una famosa espressione cabalistica. L”‘Albero della Vita” è la “scala di
Giacobbe” (vedi Genesi 28), la cui base è appoggiata sulla terra, e la
cui cima tocca il cielo. Lungo di essa gli angeli, cioè le molteplici
forme di consapevolezza che animano la creazione, salgono e scendono in
continuazione. Lungo di essa sale e scende anche la consapevolezza degli
esseri umani.<br />
<b>Tramite l’Albero della Vita ci arriva il nutrimento energetico
presente nei campi di Luce divina che circondano la creazione. Tale
nutrimento scorre e discende lungo la serie dei canali e delle Sefirot,
assottigliandosi e suddividendosi, fino a raggiungere le creature, che
ne hanno bisogno per sostenersi in vita. Lungo l’Albero della Vita
salgono infine le preghiere e i pensieri di coloro che cercano Dio e che
desiderano esplorare reami sempre più vasti e perfetti dell’Essere.</b><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2012/12/triangol1.gif" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="alignleft wp-image-7336" height="256" src="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2012/12/triangol1.gif" title="triangol" width="128" /></a>L’Albero è composto da tre triangoli:</div>
<div style="text-align: justify;">
Triade
Superna (o Triangolo Divino): il triangolo dello Spirito (comune a
ognuno e all’intero universo), il regno del transpersonale</div>
<div style="text-align: justify;">
Triangolo mediano: il triangolo dell’Anima (la scintilla individuale
dello Spirito universale che si è frammentato per formare il nucleo di
ogni essere vivente)</div>
<div style="text-align: justify;">
Triangolo inferiore: il triangolo della personalità (i pensieri, i sentimenti, e il subconscio)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2012/12/3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" class="size-full wp-image-7337 alignright" height="320" src="http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2012/12/3.jpg" title="3" width="196" /></a>L’albero conta 10 sfere più una (Daath), ciascuna delle quali
rappresenta un aspetto del nostro essere – ad ogni livello: fisico,
emotivo (astrale) e mentale. Esattamente come avviene coi chakra, coi
quali peraltro le sfere hanno un’esatta corrispondenza (l’Albero della
Vita ha appunto 7 piani).
Le 10 sfere sono unite l’una all’altra da un complesso intreccio di 22
vie che rappresentano i rapposti soggettivi possibili quando due sfere
si collegano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le sfere sono dispose su tre pilastri: quello sinistro (con Binah in
alto), quello destro (con Chockmah in alto) e quello centrale (con
Kether in alto). Essi corrispondono ai tre canali energetici che,
secondo la mistica orientale, percorrono il corpo (quello intermedio è
la spina dorsale).<br />
[Quando guardiamo l'Albero è come se stessimo guardando una persona
davanti a noi: il pilastro sinistro corrisponde alla parte destra del
corpo e viceversa.]</div>
<div style="text-align: justify;">
I tre pilastri dell’Albero della Vita corrispondono alle tre vie che
ogni essere umano ha davanti: l’<b>Amore</b> (destra), la <b>Forza</b> (sinistra) e la
<b>Compassione</b> (centro). <b>Solo la via mediana, chiamata anche “via regale”,
ha in sé la capacità di unificare gli opposti.</b> Senza il pilastro
centrale, l’Albero della Vita diventa quello della conoscenza del bene e
del male. I pilastri a destra e a sinistra rappresentano inoltre le due
polarità basilari di tutta la realtà: il maschile a destra e il
femminile a sinistra, dai quali sgorgano tutte le altre coppie d’opposti
presenti nella creazione.</div>
</div>
<br />
<span class="hasCaption">Nella
Cabala, la sfera rappresenta la possibilità di legame tra due elementi.
La Terra (mondo in basso dei mortali) è collegata a una sfera celeste
attraverso un canale. Questo canale è il legame tra il mondo spirituale
(fonte di ogni elemento) e il mondo materiale (manifestazione). </span><br />
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="398" src="http://1.bp.blogspot.com/-WADsRiXhln8/UUGxFtUCOKI/AAAAAAAADzg/DEM40dgZ7oE/s400/220px-Tree-of-Life_Flower-of-Life_Stage.jpg" width="400" /> </td><td style="text-align: center;"><br /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'Albero della Vita derivato dal <i>Fiore della Vita</i>.**</td></tr>
</tbody></table>
</span>Attraverso
questo canale, c'è un legame perpetuo. Come l'anima è collegata al
corpo attraverso un canale, vi è chi dice che è un canapo d'argento che
provoca scambi tra l'anima e il corpo, esempi di scambi molto rari:
Yehida, essenza dell'anima, è il più alto scambio spirituale tra il
corpo e l'anima divina (fonte di tutte le anime) attraverso l'anima
monda, che utilizza il canale tra il mondo spirituale e il mondo
materiale come pure quello tra l'anima e il corpo; viene in seguito il
Rouah Hakodesh, vento di purezza che si manifesta attraverso una visione
profonda sullo stato spirituale e fisico di un'altra persona o del
mondo stesso, vale a dire la previsione degli eventi e come annullare i
cattivi decreti (Pidyone Nefesh), come pure la maniera di riparare; il
Rouah Shtout, vento di follia. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
Ma
non bisogna prendere nulla in senso letterale, dunque non si deve
immaginare una sfera nel cielo. È soltanto un simbolo che favorisce
l'intelletto umano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<span class="mw-headline" id="La_creazione">La creazione</span> </h2>
Le 10 Sephiroth dell'Albero della Vita, da Keter a Malkhut,
corrispondono a dieci tappe che compongono ogni processo di creazione
cosciente.<br />
Ain Soph Aur: in principio, c'è «qualcosa» d'increato, d'infinito e
di assolutamente indifferenziato. La cosa più semplice è di designare
questo stato con «nulla», intendendosi che è al tempo stesso un vuoto
assoluto (perché non contiene alcuna «cosa») e un principio saturo di
potenzialità. All'avvio della creazione, di questo «nulla» emerge
«qualcosa». Questa tappa primordiale è a volte designata con Tzimtzum:
l'increato in parte si ritira, relativizza il suo assoluto, perché la
creazione possa avere luogo. Il velo dell'esistenza è così superato.<br />
<ul>
<li>Keter è il punto d'entrata attraverso il quale la creazione si
manifesta nel mondo, attraverso un'insufflazione permanente di
esistenza. In questa tappa, la creazione guadagna la sua capacità di
essere.</li>
<li>Khokhmah è la tappa in cui si acquisce l'impulso primordiale, il <i>primum mobile</i>,
che spinge la creatura nell'esistenza. La creazione guadagna qui la sua
forza fondamentale, il suo desiderio di divenire. Questa energia non è
orientata né strutturata in questo stadio. Il suo desiderio di
realizzarsi non può ancora compiersi, poiché essa non ha ancora per
realizzarlo un limite tra «sé» e «non-sé», e neanche tra «prima» e
«dopo»: è un'energia assoluta, ma ancora totalmente potenziale in questo
stadio.</li>
<li>Binah dà alla creazione la sua capacità di essere strutturata.
Ponendo la possibilità di un limite, Binah permette alla forza di
realizzarsi in «qualcosa» di manifesto e di attivo.</li>
</ul>
Daat corrisponde al superamento del secondo velo, quello
dell'individualità. Il principio fecondante maschile di Khokhmah si
unisce al principio femminile di Binah, per dare origine all'essere
manifestato.<br />
<ul>
<li>Chessed rappresenta la vocazione particolare della creatura che si è
appena individualizzata. Questa forza individualizzata è il destino o
l'ispirazione visionaria che dà un senso e un'identità profonda a tutta
un'esistenza. In questo stadio, la creazione è dotata di un destino
individualizzato. Chessed è colui che permette all'essere di acquisire
la propria identità.</li>
<li>Ghevurah, sul pilastro della forma, rappresenta la qualità della
permanenza: ogni essere tende a conservarsi. Per compiere qualcosa,
occorre provocare cambiamento, e dunque far scomparire le forme che vi
si oppongono; per restare sé stesso nel tempo, occorre preservare la
propria identità profonda, e far scomparire ciò che la metterebbe in
pericolo. Il «chirurgo celeste» taglia ciò che è necessario sacrificare
per compiere il destino designato attraverso Chessed. Ghevurah è ciò che
permette all'essere di mantenere la propria identità.</li>
<li>Tiferet realizza un equilibrio tra queste due logiche di creazione e
distruzione, realizzandole fino al punto in cui è giusto e necessario. È
il punto in cui la volontà di creare qualcosa di specifico diventa
possibile. Tiferet è ciò che permette a un essere autonomo di essere
effettivamente creato, dopo aver acquisito la sua identità e la sua
capacità di conservarla.</li>
</ul>
La creazione supera in seguito il terzo velo del Paroketh: la sua storia può cominciare a svolgersi.<br />
<ul>
<li>Nezach, sul pilastro della forza, è il luogo delle tendenze
fondamentali che strutturano l'attività di questa creatura: impulsi,
voglie, sentimenti, sorgenti di energie diverse e differenziate. La
comprensione di Nezach dà la chiave delle motivazioni dell'essere, di
ciò che lo fa muovere.</li>
<li>Hod, sul pilastro della forma, è il luogo delle spiegazioni, la
struttura di funzionamento, ciò che collega le cose le une alle altre. È
il dominio della logica e della descrizione astratta, distaccata. La
comprensione di Hod dà la chiave del funzionamento dell'essere, nella
maniera in cui può agire e reagire per realizzare il suo destino.</li>
<li>Yessod, sul pilastro della coscienza, è l'ultima tappa prima della
materializzazione. È il luogo dell'interfaccia tra la coscienza e il
reale. La comprensione di Yessod permette di comprendere come la
coscienza possa agire sul mondo reale (e inversamente, come il reale è
percepito dalla coscienza).</li>
</ul>
La creazione supera allora il terzo velo, quello dell'iniziazione, e può materializzarsi.<br />
<ul>
<li>Malkhut è la maniera in cui la creazione è materializzata nel mondo;
la tappa finale del «verbo che si fa carne». È qui che la creazione
diventa oggettiva, tangibile e permanente.</li>
</ul>
<b>La descrizione della creazione attraverso le dieci Sephiroth si può
applicare a qualsiasi creazione: realizzare un disegno, fare una
passeggiata... è un esercizio richiesto ai cabalisti principianti di
analizzare un'attività qualunque appoggiandosi a queste tappe.</b><br />
<h2 style="text-align: center;">
<span class="mw-headline" id="La_salita_delle_sfere">La salita delle sfere</span> </h2>
Nell'ordine inverso, le 10 Sephiroth dell'albero della Vita
corrispondono a dieci tappe di purificazione spirituale, che l'iniziato
percorre spiritualmente per passare dal mondo materiale all'unione con
Dio:<br />
<ul>
<li>Malkhut corrisponde a ciò che è puramente materiale e oggettivo in
ciò che si sperimenta. La caratteristica del mondo materiale è di
resistere al cambiamento, di essere permanente e di esistere
indipendentemente da un osservatore.</li>
<li>Yessod è ciò che resta quando ci si libera della materia, e si
prende coscienza del carattere non oggettivo delle nostre percezioni.
Corrisponde all'esperienza del mondo come lo si immagina, in quanto è
percepito da un osservatore. È il dominio del cambiamento e
dell'apparenza.</li>
<li>Hod è ciò che resta quando ci si distacca dall'apparenza immediata
del fenomeno, è il mondo della logica e del pensiero astratto.
Corrisponde alla conoscenza, al ragionamento, alle spiegazioni.</li>
<li>Nezakh è ciò che resta quando si padroneggia e si elimina il
commento verbale e la sua logica. È il mondo dell'emozione e della
passione. È il dominio che fornisce la dinamica della nostra azione.</li>
<li>Tiferet è cio che resta quando si elimina la spinta passionale, e la
sua dinamica temporale. È il dominio della coscienza pura, ieratica. È
il luogo in cui la bellezza dell'essere può essere contemplata in sé,
perché esso si presenta integralmente, nell'eternità, con la sua logica
raggiunta. «Io sono bella, o mortale, come un sogno di pietra» ; «io
odio il movimento che separa le linee, e mai piango e mai rido.» Tiferet
permette di contemplare tutto il suo essere, ma questa sua prima
contemplazione fa prendere coscienza della sua imperfezione.</li>
<li>Ghevurah è ciò che si trova al di là della contemplazione
introspettiva. È il dominio in cui si manifesta la disciplina necessaria
a scartare ciò che è improprio, e mantenere l'essere nella sua purezza.</li>
<li>Chessed è ciò che resta quando si elimina il rigore intransigente
necessario a Ghevurah. È il mondo della compassione, là dove può essere
percepito il destino profondo dell'essere.</li>
<li>Binah è ciò che resta quando si può fare astrazione della
giustificazione di Chessed. Non resta altro che la coscienza profonda
della limitazione, di ciò che mette ostacoli, della separazione
fondamentale che è la coscienza individuale quando essa si oppone al
tutto.</li>
<li>Khokhmah è ciò che resta quando ogni differenziazione apportata da Binah è scomparsa: è l'azione pura.</li>
<li>Keter è l'ultima purificazione, quella in cui non sussiste altro che l'essenza in rapporto a sé stessa.</li>
</ul>
In questo esercizio, occorre vedere bene che tutto ciò che è al di là
di Nezakh è al di là della parole, dunque qualcosa d'indicibile, che
può essere provato ma difficilmente espresso se non in un modo poetico.
Allo stesso modo, stati che vanno al di là di Tiferet sono al di là
della coscienza personale: essi possono dunque essere sperimentati solo
attraverso i loro effetti sulla coscienza, ma non direttamente: il «dito
del destino» che è Ghevurah agisce solo in maniera anonima.<br />
<br />
Concretamente, come si manifestano le Sephiroth nella vita di tutti i giorni? Secondo la Cabala, ciascuno ha in sé una percentuale di ogni
Sephiroth. Ci sono Sephiroth che si annullano tra loro come il Khokhmah e
il Binah e altri che si potenziano come il Ghevurah e il Keter. Questi
principi sono il fondamento stesso della psicologia e della condizione
umana.<br />
<br /></div>
Fatta questa premessa per spiegare cosa è l'albero della vita possiamo provare a leggere Pinocchio attraverso questo schema. Ho trovato in rete uno studio teatrale in cui viene proprio fatta una rilettura di Pinocchio in questo modo. Ho messo qui lo schema e ve lo propongo per intero potete leggerlo cliccandoci sopra.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-1dkQ00ZFvUc/UUHLdYYiDVI/AAAAAAAAD0Q/_HdG_J56HBY/s1600/pinocc+1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> IL LIBRO PINOCCHIO E I SUOI PERSONAGGI SULL'ALBERO</span></span></b></div>
<b><span class="hasCaption">
</span></b></div>
<br />
<br />
<span class="hasCaption">
</span>
<span class="hasCaption">
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="https://docs.google.com/file/d/1oLpQG1iJ60C4QRqFjsPGZkdoqeLjOiUtxB8M6Tx_tKrsPCJoHJd7X2ZbjJbj/edit?usp=sharing" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/--NCfd7z0FM0/UUHD5zWroKI/AAAAAAAAD0A/TocJj1SXwgY/s640/pinocchio+esoterico.png" width="552" /></a></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
<span class="hasCaption">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ad ogni modo vorrei anche riportare la simbologia che ho scovato nella lettura di Pinocchio attraverso la Cabala (con la mia interpretazione personale quindi da prendere con le molle).<br />
Ad esempio sempre prendendo l'albero come simbolo ne<b>l</b>la decima sfera chiamata <b> </b><br />
<b> Malkuth (regno)</b> leggiamo che <br />
Pianeta: Terra<br />
Il giardino delle delizie<br />
Corpo e sensazioni<br />
Scopo: accrescere la consapevolezza e le connessioni sensoriali, e
realizzare l’importanza del corpo e delle manifestazioni fisiche<br />
La sfera da cui si incomincia sempre l’esplorazione cabalistica.
Rappresenta il presente, il “qui & ora”, i sensi e il pianeta Terra,
e pertanto è associata agli animali vicini all’elemento terra (il <b>cane</b> e
il toro) e, nel regno vegetale, alla <b>quercia</b> (che rappresenta come
nessun’altra pianta la forza e la vicinanza al pianeta). E’
l’interfaccia tra la nostra esperienza interiore e ciò che accade
all’esterno. Significa “il regno” (cioè il risultato finale della
creazione: l’intero mondo fisico) ma viene anche chiamata “la porta” (i
sensi infatti sono la nostra porta sul mondo).<br />
Detto anche “madre inferiore” (la madre superiore è Binah), “è esaltata
al di sopra di ogni capo e siede sul trono di Binah”. Riceve ed elabora
tutte le influenze, ed è il punto di ritorno verso la Sorgente.*<br />
È attraverso Malkuth che si ha l’esperienza primaria del mondo: quando
si guarda, ascolta, odora, gusta o tocca. (Ciò inevitabilmente ci fa
produrre pensieri e sentimenti, che non c’entrano nulla con Malkuth, ma
sono espressioni rispettivamente di Hod e Netzach.)<br />
<br />
Penso alla <b>quercia di Pinocchio </b>su cui viene<b> impiccato</b> e a <b>Medoro</b>, ma anche a <b>Melampo</b>...<br />
Le 10 Sephiroth sono collegate fra di loro da 22 sentieri, associati alle lettere dell'alfabeto ebraico.<b> </b>Forse Pinocchio sceglie più o meno consapevolmente la:<b></b><br />
<b><br />Via stabile (accrescere la solidità)</b><br />
Unisce Geburah a Hod (5-8)<br />
Arcano maggiore: Appeso<br />
<br />
quando viene impiccato alla quercia...<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/--IH3TJElC3I/UUJwVP314LI/AAAAAAAAD3w/HREGOwYf13w/s1600/Luisa+Gianfelici-L%27appeso-scratchboard+su+acetato-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/--IH3TJElC3I/UUJwVP314LI/AAAAAAAAD3w/HREGOwYf13w/s640/Luisa+Gianfelici-L%27appeso-scratchboard+su+acetato-.jpg" width="436" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Luisa Gianfelici-L'appeso-scratchboard su acetato-</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Non bisogna mai perdere la speranza.</span></span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">E' il più grande errore che si possa commettere"(il grillo parlante)"</span></span></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Nelle rappresentazioni moderne dei tarocchi , l<b>'Appeso</b> è un giovane che appare
capovolto, appeso per una caviglia al ramo di un albero o allo stipite
superiore di una cornice. Ha una gamba piegata dietro l'altra e i polsi
dietro la schiena, presumibilmente legati, poiché la posizione nel complesso è associata a un supplizio pubblico. Nei mazzi più antichi, in cui l'arcano si chiama "Il Traditore",
l'appeso tiene in mano due sacchetti di monete talvolta stilizzati in
semplici sfere, a rappresentare il prezzo del suo tradimento.<sup>(Non vi ricorda Giuda?)</sup><br />
Sebbene la carta descriva un supplizio, il giovane appeso viene
tradizionalmente raffigurato con un volto sereno, in preda all'estasi
più che al dolore o all'umiliazione. In alcuni casi, come nel caso dei
tarocchi Rider-Waite, ha anche il volto contornato da una aureola.
A questi elementi, oltre che alla intrinseca ambiguità grafica della
carta (che si presta a essere osservata capovolta) si riconducono molti
dei significati simbolici associati all'Appeso in cartomanzia,
che lo associano all'accettazione, all'armonia interiore o alla
capacità di trascendere le convenzioni e osservare il mondo da un punto
di vista più spirituale.La carta dell'appeso è l'immagine che chiude la <i>storia dell'Orlando pazzo per amore</i> nel libro di Calvino Il Castello dei destini incrociati.<sup> </sup>Orlando, il paladino impazzito e già rappresentato dal Matto,
viene legato a testa in giù e, recuperato il senno, afferma: <b>
«Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge
anche all'incontrario. Tutto è chiaro».</b><br />
<br />
<b>Significato nei tarocchi è cambiare prospettiva</b><br />
Un uomo si è sottoposto volontariamente a un
processo di iniziazione da cui emergerà trasformato. Attraverso il
sacrificio di sé e il dolore emergerà un nuovo individuo. In questo
momento il suo corpo è immobilizzato, e deve accettare tutto ciò che
l'universo gli porta: freddo, pioggia, sofferenza.<br />
Attraverso
l'accettazione egli giungerà a un rinnovamento totale del proprio
essere. Anche se non può agire all'esterno per il momento, il suo
spirito è libero di lavorare all'interno, su di sé, nel profondo della
sua anima.
da notare che nell'episodio che precede l'impiccaggione Pinocchio mette i denari in bocca, altra simbologia legata al passaggio in un'altra dimensione.<br />
Ma la simbologia dell'essere impiccato mi ricorda anche la croce e il calvario, la morte e la resurrezione... <br />
<br />
un'altra sfera che invece associo all'incotro con <b>Mangiafuoco</b> è<br />
<b>4 Chesed (misericordia)</b><br />
Pianeta: Giove<br />
Il tempio dell’amore. L’archetipo dell’amore e della consapevolezza.<br />
Amore<br />
Scopo: realizzare l’importanza basilare dell’interrelazione con Geburah nell’espressione dell’energia dell’anima sulla Terra<br />
Raffigurata con un quadrato in cui risiede un <b>re barbuto</b> seduto sul suo
trono, rappresenta l’organizzazione e la conservazione protettiva
(l’aspetto “paterno” di Dio) – e attività quali la tutela ambientale,
polizia, protezione civile, ecc.*<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-603kBu_EDLo/UUJwtooRswI/AAAAAAAAD34/bwLMSlh8x0U/s1600/203122_1Castellani+Andrea+-+Dancing+Pinocchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-603kBu_EDLo/UUJwtooRswI/AAAAAAAAD34/bwLMSlh8x0U/s640/203122_1Castellani+Andrea+-+Dancing+Pinocchio.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Castellani Andrea - Dancing Pinocchio</b></td></tr>
</tbody></table>
Pinocchio è una <b>marionetta</b> (ovvero un pupazzo di legno che si manovra con i fili) e non un <b>burattino</b> (che invece viene manovrato da sotto infilandovi la mano dentro). Nel libro però è chiamato, impropriamente, <i>burattino</i>,
da qui l'equivoco. Per una caratteristica singolare, il pezzo di legno
da cui è ricavato è animato, per cui Pinocchio, rimanendo pur sempre un
semplice pupazzo di legno, si muove da solo, cammina, parla, mangia... Anche qui possiamo trovare un collegamento con il filo (sempre o quasi presente nelle favole), del filo del destino parleremo più approfonditamente in un altro post, certo è che Pinocchio ha il suo bel da fare per non farsi manovrare come una marionetta e in questo forse sta anche un tema centrale della sua storia vista a livello iniziatico, il suo percorso che non segue la strada e i consigli che le figure di riferimento gli impartiscono diventa appunto piacresco e pieno di avventure in un travaglio di vicissitudini sia a livello pratico che interiore. Pinocchio sceglie la strada della conoscenza tramite esperienza diretta, sceglie il suo mondo che come ci ricorda Sri Nisargadatta Maharaj<i><b> </b></i>è la via più difficile.<i><b><br /></b></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption">"...ma se aspiri a un
modo solo tuo devi procacciartelo nel modo più duro."</span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption">
</span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Se poi prendessimo in esami tutti gli animali che compaiono nella storia nonchè le trasformazioni zoomorfe, non saprei più terminare...ma vediamone giusto qualcuna in cui lascerò parlare le immagini bellissime dei vari illustratori moderni che si sono cimentati con Pinocchio e la corrispondente simbologia dell'animale che rappresenta. Cominciamo da un passo cruciale.<br />
Quando Pinocchio si trova a letto grazie alla Fata Turchina che manda un<b> falco</b> a liberarlo e tirarlo giù dalla quercia, al suo capezzale troviamo i tre medici:<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> <b>un Corvo, una Civetta
e un Grillo-parlante.</b></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="164" src="http://2.bp.blogspot.com/-GVxM6HwXlA8/UUGk4QSWsSI/AAAAAAAADxw/2n_JzY0E2sA/s640/Autore+-Manon+Gauthier.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /><b><i>illustrazione di Manon Gauthier</i></b></span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> </span><b>Il Falco</b> è il simbolo del messaggero (in analogia con Hermes,
della mitologia greca), ti mette in connessione con i messaggi dallo
Spirito. Il Falco sviluppa l'acutezza mentale. La Medicina del Falco è
piena di responsabilità perché invita a ricercare una visione globale
delle cose. Ti insegna anche il controllo di velocità e movimento,
mostra come riconoscere le opportunità e agirle al momento opportuno. <br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="388" src="http://4.bp.blogspot.com/-Jf2kyY6Q3o8/UUGk7Sh_HNI/AAAAAAAADyY/zazkw1YjL2U/s640/Luisella+Meloni_Pinocchio+e+i+picchi.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br />illustrazione "Pinocchio e picchi" di Luisella Meloni</span></span></i></b></td></tr>
</tbody></table>
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<table align="left" cellpadding="0" cellspacing="0" hspace="0" style="height: 20px; width: 19px;" vspace="0"><tbody>
<tr><td align="left" style="padding-bottom: 0cm; padding-left: 7.05pt; padding-right: 7.05pt; padding-top: 0cm;" valign="top"></td>
</tr>
</tbody></table>
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<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b>
</b><b>
</b><br />
<table align="left" cellpadding="0" cellspacing="0" hspace="0" vspace="0">
<tbody>
<tr>
<td align="left" style="padding-bottom: 0cm; padding-left: 7.05pt; padding-right: 7.05pt; padding-top: 0cm;" valign="top"><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b>CORVO </b><b><b>Il </b>simbolismo degli uccelli
gracidanti è legato alla guerra, la morte e la profezia, </b></div>
<b>
</b></td></tr>
</tbody></table>
<b> spesso infatti accompagnano le Divinità femminili legate a queste caratteristiche.Il Corvo è connesso alla magia e al potere sciamanico,attiva le energie magiche e le lega all forza di volontà. Mostra come andare nell'oscurità interiore e tirare fuori la luce del tuo vero io, risolvendo conflitti a lungo nascosti. E' il potere più profondo di guarigione.</b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="452" src="http://1.bp.blogspot.com/-rQh4-VgSFJc/UUGlDOqvotI/AAAAAAAADzQ/U6WKdPr0liQ/s640/pinocchio.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">illustrazione di TIZIANA LONGO</span></span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b> <i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">"Corvo — A
mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto,
allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo!"</span></i></b></div>
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
</div>
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> </span></i><i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">" Mi
dispiace — disse la Civetta — di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico
e collega: per me, invece, il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non
fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero."</span></i><span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"></span></b>
<br />
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<table align="left" cellpadding="0" cellspacing="0" hspace="0" style="height: 28px; width: 21px;" vspace="0">
<tbody>
<tr>
<td align="left" style="padding-bottom: 0cm; padding-left: 7.05pt; padding-right: 7.05pt; padding-top: 0cm;" valign="top"><b><br /></b></td></tr>
</tbody></table>
</div>
</div>
<div style="mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><b><img border="0" height="622" src="http://2.bp.blogspot.com/-9Gr4dUiKAIQ/UUJdchu2JmI/AAAAAAAAD2k/F2LnSA41lhc/s640/Di+Vaio+Raffaella+-+e+allora+mi+chiedo..SE+LA+FANTASIA+SIA+INFONDO+UNA+BUGIA++ACRILICO+SU+TELA.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></b></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i>Illustrazione di Di Vaio Raffaella </i></b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; layout-grid-mode: line; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b>CIVETTA </b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b>I grandi occhi della civetta sono un
simbolo della grande Madre, è simbolo di saggezza e protezione</b><span style="color: black; font-family: "Comic Sans MS"; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">.</span><b> Se la Civetta ti protegge è quasi
impossibile tenerti nascosto qualcosa, giacché sarai in grado di
percepire anche i pensieri occultati. Può aiutare a riconoscere la
verità e a interpretare le indicazioni del destino. Lo sguardo acuto
della Civetta penetra il buio e vede la luce al di là delle tenebre. </b></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; mso-element-anchor-horizontal: page; mso-element-anchor-vertical: paragraph; mso-element-frame-hspace: 7.05pt; mso-element-left: .05pt; mso-element-top: 73.7pt; mso-element-wrap: around; mso-element: frame; mso-height-rule: exactly;">
<b><br /></b></div>
<i>
</i><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-RUKv04X3RIA/UUJ0VOpMrZI/AAAAAAAAD4A/IVnhrGM8Bbs/s1600/Michele+Braschi+_Pinocchio+futurista.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-RUKv04X3RIA/UUJ0VOpMrZI/AAAAAAAAD4A/IVnhrGM8Bbs/s640/Michele+Braschi+_Pinocchio+futurista.jpg" width="520" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>PINOCCHIO FUTURISTA DI MICHELE BRASCHI </b></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<b> GRILLO</b><b>Uno dei grilli più amati è il cosiddetto grillo del focolare. Ad esso
veniva riservato un trattamento di riguardo, perché si credeva fosse una
sorta di genio tutelare della casa. Vederlo era di buon auspicio, e mai
nessuno si sarebbe sognato di scacciarlo o di disturbarlo. Tale
considerazione pare derivare dalla credenza che nei grilli di casa
s’incarnino le anime dei morti, tornate nella propria dimora per far
visita ai congiunti.</b></div>
Il grillo dunque pare essere ben più della coscienza che si vuol mettere a tacere e anche qui il monello toscanaccio se lo sogna eccome di disturbarlo...anzi sappiamo bene che fine fa.<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Grillo Parlante : Fai una fischiatina e la coscienza al fianco tuo sarà ....</span></span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="468" src="http://4.bp.blogspot.com/-MwmGNil2GLg/UUJdcjBDHrI/AAAAAAAAD2c/w0GzDx8JdrA/s640/Coppola+Manuelita+-+Coscienza+vieni+qui.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i>"VIENI QUI COSCIENZA" Illustrazione di Coppola Manuelita</i></b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo
loro, prima o poi se ne pentono. (Il grillo parlante nel Capitolo 13)"</span></span></i></b></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></i> </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il Coniglio</b> ti aiuta a superare le paure e a coltivare la fiducia nelle tue capacità, ti insegna anche ad evitare pensieri e previsioni negative di malattie o altre disgrazie per evitare di attrarle. E' un simbolo che indica la necessità di confrontarsi con le proprie paure al fine di sostenere la creazione della prosperità e della fecondità a tutti i livelli della vita. Forse i tuoi progetti procederanno a balzi ma andranno bene. <br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="477" src="http://2.bp.blogspot.com/-y_VV9a8faGM/UUJlAmkeuwI/AAAAAAAAD3g/QRIr7BtefsU/s640/conigli.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Eugenio Taccini</b></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><br /></b></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice, </span></span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">la
miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto. </span></span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">(Il grillo
parlante nel Capitolo 16)</span></span></i></b>"</div>
<b>La Chiocciola </b>insegna a proteggere il nostro ambiente e le nostre emozioni. E' necessario per te imparare a bilanciare la fiducia e l'apertura verso gli altri, con un sano senso di protezione. Forse è necessario fare attenzione all'ambiente che ti circonda, pur mantenendo una certa vigilanza; comprendi bene a chi e quando dare fiducia. La Chiocciola insegna a percepire e proteggere il Bambino Interiore. La Chiocciola evoca il lento percorso spirituale, infatti il processo di iniziazione esige tempo e pazienza. L’iniziato, nel suo cammino deve muoversi con prudenza, con
pazienza, economizzando le sue forze: tutte qualità che ritroviamo nella
<span class="casel_libro_strong">Chiocciola</span>. Il guscio o conchiglia della <span class="casel_libro_strong">Chiocciola</span>
rappresenta il contenente, il ricettacolo, per analogia la matrice, che
esprime la fecondità, la gestazione. La forma a spirale della sua
conchiglia esprime l’evoluzione ascensione, indicando il moto universale
di aspirazione verso l’alto. Una credenza popolare vuole che la <span class="casel_libro_strong">Chiocciola</span>
sia un indovina e conoscesse il futuro; come tale sia l’incarnazione
della saggezza della precognizione e dell’intelligenza intuitiva.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="370" src="http://4.bp.blogspot.com/-gUuXIacZnUg/UUJdcWFajrI/AAAAAAAAD2Y/RmDBYF7JW0s/s640/LA+LUMACA+DI+PINOCCHIO+NOFRI+PATRIZIA.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>La lumaca di Pinocchio di Nofri Patrizia</b></i></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Dimostrati: bravo, coraggioso, disinteressato e un giorno sarai un bambino vero!"</span></span></b></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> (la Fata turchina a Pinocchio) </span></span></b></i></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-JtXWJr5c6DE/UUJu1mvK4SI/AAAAAAAAD3o/Igq7ogc2o94/s1600/ciuchino+debora+ballario.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-JtXWJr5c6DE/UUJu1mvK4SI/AAAAAAAAD3o/Igq7ogc2o94/s400/ciuchino+debora+ballario.JPG" width="397" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Il ciuchino di Debora Ballario</b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-c6ihGsDigeY/UUJc9PS_TpI/AAAAAAAAD1s/CixcDCcmER8/s1600/Daria+Palotti_acrilico+su+tela.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-c6ihGsDigeY/UUJc9PS_TpI/AAAAAAAAD1s/CixcDCcmER8/s400/Daria+Palotti_acrilico+su+tela.jpg" width="296" /></a></div>
La simbologia dell’<b><span class="casel_libro_strong">Asino</span></b> è svariata e da luogo a interpretazioni discordanti. L’<span class="casel_libro_strong">Asino</span> partecipa delle due nozioni, pur contraddittorie, di sapere e ignoranza. L’<span class="casel_libro_strong">Asino</span> compare in varie mitologie. Nella mitologia egiziana, l’<span class="casel_libro_strong">Asino</span>
animale sacro a Seth (assassinio di Osiride) è simbolo ctonio (che
abita nel regno degli inferi, in particolare riferimento alle divinità) e
malvagio. Mentre per i popoli indoeuropei è simbolo di regalità e
saggezza, in special modo per gli Ittiti. Cavalcatura di entità celesti,
di principi e di eroi in India e Cina, in tale veste il ruolo dell’<span class="casel_libro_strong">Asino</span>
emigrò dal mondo asiatico a quello greco e a tutto il bacino del
mediterraneo. Infatti nella mitologia greca era collegato a Sileno, il
precettore di Dioniso, sempre rappresentato a cavallo di un <span class="casel_libro_strong">Asino</span>. Nella tradizione persiana l’<span class="casel_libro_strong">Asino</span> giusto protegge l’Albero di tutte le semenze.<br />
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><b> </b></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><span style="color: blue;"><b>a sinistra </b></span><b>:<u> acrilico su tela di Daria Palotti</u></b></span></span></span><br />
<b> in basso:</b> <span class="text_exposed_show"><b><u>"Pinocchio ciuchino"</u></b> </span>illustrazione ad acquerello di <u><b>Nicole Banzato<br /><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></b></u><br />
<b><span style="color: blue;"><u> </u></span></b><br />
<br />
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> "Ricordati che i ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo
loro, </span></span></i></b><br />
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> prima o poi se ne pentono. </span></span></i></b><br />
<b><i><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> (Il grillo parlante nel Capitolo 13)"</span></span></i></b><br />
<b><i><span class="hasCaption"><img border="0" height="456" src="http://2.bp.blogspot.com/-0joRLuuzTjA/UUJdhcmC7RI/AAAAAAAAD3I/zwN4Os5gEow/s640/pinocchio+ciuchino.jpg" width="640" /></span></i> </b><br />
<b>SERPENTE</b> - Trasmutazione, Iniziazione, Morte e Rinascita <br />
Il Serpente rappresenta il ciclo di vita, morte e rinascita, grazie al processo della muta della pelle. Simboleggia la trasformazione, la guarigione e il potere della Vita, la medicina della trasmutazione. A livello fisico è passione e sessualità, a livello spirituale è il Fuoco Sacro della Conoscenza del Sé. E' tempo per te di iniziare un processo di mutamento, al fine di poter progredire verso una maggiore autenticità.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ncwP5Yg6KbA/UUJdAPLgfaI/AAAAAAAAD2A/U87M9HTmHA0/s1600/pinocchio+e+il+serpente_jpg+CECCO+MARINIELLO.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="444" src="http://1.bp.blogspot.com/-ncwP5Yg6KbA/UUJdAPLgfaI/AAAAAAAAD2A/U87M9HTmHA0/s640/pinocchio+e+il+serpente_jpg+CECCO+MARINIELLO.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i>Pinocchio e il serpente di Cecco Mariniello </i></b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span class="hasCaption" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-5pBKx4m7CaU/UUJdhRvzg0I/AAAAAAAAD3M/bhZjsrxNOWk/s320/Sighinolfi+Laura+-+Il+Gatto+e+la+Volpe.jpg" width="228" /></span><b> </b><br />
<b>La Volpe</b> ti insegna il mimetismo e ad essere molto attento e veloce, pronto ad agire in ogni momento. La sua forza risiede principalmente nella furbizia; impara a fonderti con il tuo ambiente, rimani in silenzio nello sfondo, potrai così muoverti in ogni tipo di situazione senza dare nell'occhio e saprai il momento giusto per agire. Nel cristianesimo il furto d'uva è considerato un peccato mortale, e perciò la volpe è stata associata all'eresia. La volpe incarna anche l'arroganza, il peccato, l'ingiustizia, l'avidità e la lussuria.<br />
Quest’animale è in grado di fingersi morto, per attirare la preda nella trappola; è associato a Satana.<br />
<br />
<i><b>ILLUSTRAZIONI</b></i> <br />
<i><b>a sinistra : Il gatto e la volpe di Sighinolfi Laura </b></i><br />
<i><b>in basso: "Il fascino dell'innocenza " di Makea Wish</b></i><br />
<br />
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ntoFvrNMdSs/UUJdfgSsHGI/AAAAAAAAD24/MBvWuKItmAA/s1600/Makea+Wish+-+Il+fascino+dell%27innocenza.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-ntoFvrNMdSs/UUJdfgSsHGI/AAAAAAAAD24/MBvWuKItmAA/s400/Makea+Wish+-+Il+fascino+dell%27innocenza.jpg" width="215" /></a><b><span style="color: blue;"></span>Il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> </b>racchiude in se il lato
istintivo della Natura, è un animale libero e indipendente. Perciò è un
essere privilegiato per il suo lato criptico e segreto. Lo compresero
gli Egizi che fecero del <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> una divinità che siede nell’Olimpo degli dei. L’origine del <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> risale al periodo terziario, circa 50 milioni di anni fa, discendente del Felis sylvestris libica, il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> africano. Ed è proprio in Africa nell’antico Egitto che si è istaurato il sottile legame esoterico tra l’uomo e il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>. Nell’antico Egitto il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>
era considerato la manifestazione terrena di Bastet, la dea della
salute e divinità protettrice della fertilità, della maternità e delle
gioie terrene (danza, musica e sessualità), rappresentata con il corpo
di donna e la testa di <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>.
Infatti dalle immagini dipinte o scolpite nelle raffigurazioni di tombe e
templi è possibile vedere come la dea Bastet era considerata: dea del
canto e della danza, della prolificità degli uomini e degli animali,
protettrice della maturazione delle messi e dei frutti e dea dell'amore.
<b> Nella sua mano sinistra, spesso veniva raffigurato un amuleto sacro a
forma di occhio di <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>,
l'utchat, che aveva poteri magici.</b> Questo amuleto veniva riprodotto
nelle decorazioni delle case, dove proteggeva da furti, malattie ed
incidenti, nei templi e nei gioielli. Tenuto al collo proteggeva i
viaggiatori e regalato agli sposi era auspicio di molti figli. Il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> era venerato come un essere sacro, chi uccideva questo animale era punibile con la morte.</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><b> <span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera.<br /> - Per il solito, o sono matti o imbroglioni! "(Il grillo parlante nel Capitolo 13)</span></span></b></i></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="hasCaption" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-dasuLftvFcA/UUJdAVyHT7I/AAAAAAAAD2E/aHEWwHK-v3w/s400/Pinocchio-di-Massimiliano-Frezzato.jpg" width="300" /></span> <b><u><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></u></b><b><u><span class="text_exposed_show">a sinistra illustrazione -di-Massimiliano-Frezzato</span></u></b></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_51426ac8c6f897a20102888">
<b><u><span class="text_exposed_show"></span></u></b>Quando un <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>
passava a miglior vita veniva imbalsamato e la sua tomba era posta in
un necropoli destinata esclusivamente a questo animale. Il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> è un essere lunare, è l’umido, il femminile, la terra, il notturno, contrapposto al maschile, a tutto ciò che è solare. Il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>
è ritenuto un animale empatico per le sue capacità sensitive tra le
quali quella di captare le energie negative dell’ambiente e di
catalizzarle su di sé, per questo motivo viene considerato terapeutico
per l’uomo. Il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> conosce
istintivamente i segreti del benessere e dell’armonia, infatti i monaci
zen ritenevano che era in grado di “mostrare la Via”. Gran parte delle
sue eccezionali qualità dipendono dai sensi. Un udito superfino, un
olfatto prodigioso, una vista che funziona anche al buio, sono
“strumenti” talmente sofisticati da permettere al <span class="casel_libro_strong">Gatto</span> di “vedere” una realtà molto più ampia di quella che è alla nostra portata. Per questa ragione in passato il <span class="casel_libro_strong">Gatto</span>
era considerato un essere soprannaturale e c’era chi lo venerava come
un dio, come gli antichi egizi, e chi invece lo riteneva diabolico e
infernale come accadeva nel Medioevo.</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Da notare come il nostro gatto fosse invece orbo da un occhio...</b></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
<br />
Un legame simbolico molto stretto unisce il<b> <span class="casel_libro_strong">Cane</span></b>
alla morte, in molte tradizioni antiche: sia nella sua funzione di
guardiano delle porte dell’ade, sia come animale psicopompo, nella sua
funzione di guida che accompagna i morti nell’aldilà. In Egitto, Anubi
il dio dei morti, è rappresentato con una testa di <span class="casel_libro_strong">Cane</span> o di sciacallo. Garm, <span class="casel_libro_strong">Cane</span> mostruoso, della tradizione germano-scandinava, è il guardiano del regno dei morti.<!--[if gte mso 9]><xml>
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</div>
<span style="font-family: "Comic Sans MS";">P</span>er i Celti questo animale era visto come un essere appartenente a due mondi: quello umano e quello spirituale. E' simbolo di protezione della comunità umana dei vivente, ma anche dei defunti, essendo il guardiano del regno dei morti, animale caro alla Dea, come guardiano del suo regno e dei suoi misteri. Il cane ha anche funzioni di guaritore, ed è quindi associato alle acqua curative e al potere di guarigione.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="hasCaption" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="500" src="http://4.bp.blogspot.com/-beokEyfzo5Q/UUJdgNxKuCI/AAAAAAAAD28/EAAs8bkia2o/s640/Pinocchio_melampo.jpg" width="640" /></span></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-FsWFt6Fcb9U/UUJdBPPyGNI/AAAAAAAAD2Q/Z6wuhK1c37Q/s1600/pinocchio+battiloro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-FsWFt6Fcb9U/UUJdBPPyGNI/AAAAAAAAD2Q/Z6wuhK1c37Q/s640/pinocchio+battiloro.jpg" width="482" /></a></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: blue;"><u><b>Illustrazione di Rosaria Battiloro</b></u></span></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel <a href="http://www.irreer.it/bestiario/beslat/testgreci.html#balena">Fisiologo greco</a> si dice che c'è
un mostro nel mare detto balena: ha due nature. La sua prima natura è
questa: quando ha fame, apre la bocca, e dalla sua bocca esce ogni profumo
di aromi, e lo sentono i pesci piccoli e accorrono a sciami nella sua bocca,
ed essa li inghiotte. Così anche il demonio e gli eretici, con la seduzione
e l'inganno, che sembra essere un soave profumo, adescano i piccoli e coloro
che non hanno il senno adulto. L'altra natura del mostro: esso è di
proporzioni enormi, simile a un'isola; ignorandolo, i naviganti legano ad
esso le loro navi, come in un'isola, e vi piantano le ancore e gli arpioni;
quindi vi fanno fuoco sopra per cuocersi qualcosa: ma non appena esso sente
caldo, s'immerge negli abissi marini e vi trascina le navi. Anche l'uomo,
se si tiene sospeso alla speranza del demonio, questi lo trascina con sé
nel fuoco eterno. La balena non compare nel Bestiario latino.<br />
Nel <a href="http://www.irreer.it/bestiario/beslat/testo.html#balena">Bestiario d'amore</a> è riportata la
seconda natura della balena per concludere così: "Per questo io dico
che ci si deve fidare meno di ciò che al mondo sembra piú sicuro.
Cosí accade alla maggior parte delle donne che si fanno un amico. Vi
è chi dice di morire d'amore mentre non sente né male né
dolore; uomini simili ingannano le donne sincere".<br />
L'immagine della balena/isola si diffonde
anche in ambito agiografico o della più tarda arte dell'incisione.</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="544" src="http://4.bp.blogspot.com/-LZCNNxvco6o/UUGk6JIF03I/AAAAAAAADyA/wfuoxuzAlxA/s640/Carmen_Arvizu_Messico.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">illustrazione di Carmen Arvizu (Messico)</span></span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La <span class="casel_libro_strong">Balena</span></b> è un grande mammifero
marino. Per la sua forma rotonda, l’immensità della sua bocca e la sua
natura pacifica, partecipa del significato di matrice (nella
terminologia esoterica la matrice simboleggia un luogo originale e sacro
da dove ha inizio la vita; essa forma un universo chiuso e protetto,
sede simbolica della fusione prima della sua distruzione con la nascita
del mondo). Quindi la <span class="casel_libro_strong">Balena</span> entra nell’universo simbolico come agente trascendente e vettore di iniziazione.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
<span class="hasCaption">
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-GVxM6HwXlA8/UUGk4QSWsSI/AAAAAAAADxw/2n_JzY0E2sA/s1600/Autore+-Manon+Gauthier.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<span class="hasCaption"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-JOVk8DCIZvE/UUGk4ss6FkI/AAAAAAAADx4/3nwaG6IIYlA/s1600/15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="478" src="http://1.bp.blogspot.com/-JOVk8DCIZvE/UUGk4ss6FkI/AAAAAAAADx4/3nwaG6IIYlA/s640/15.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">acrilico 25x30 di Chiara Giorgiutti "Incredibilmente Pinocchio"</span></span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<i><b><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il </span></span></span></b></i><span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">naso lungo:</span></span></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> la tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo." </span></span></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">(La fata nel Capitolo 17)</span></span></b></i>
</span></div>
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-YYrNEh0e8Xk/UUGk7Pl9C_I/AAAAAAAADyQ/Ubx61DhT__Q/s1600/02-cover-varie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></span></div>
<span class="hasCaption">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-DOcd9fazaNs/UUGk8-efldI/AAAAAAAADyo/0M6nxleFMvU/s1600/Tim+Coffey.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-DOcd9fazaNs/UUGk8-efldI/AAAAAAAADyo/0M6nxleFMvU/s640/Tim+Coffey.jpg" width="436" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">illustrazione di Tim Coffey</span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> "La miseria, quando è miseria davvero, la intendono tutti: anche i ragazzi."</span></span></b></i></span><br />
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> (Il narratore nel capitolo 8)</span></span></b></i>
</span><br />
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span class="hasCaption">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZhTwPy0T_LE/UUGlAIe9UMI/AAAAAAAADy4/0Sej7AWea6Y/s1600/frezzato_pinocchio_800_800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZhTwPy0T_LE/UUGlAIe9UMI/AAAAAAAADy4/0Sej7AWea6Y/s640/frezzato_pinocchio_800_800.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">illustrazione d Massimiliano Frezzato</span></span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-6hBxOelqzlw/UUGlBW06RbI/AAAAAAAADzA/I6yeDXRKQ9E/s1600/pinocchio_ceccoli_NICOLETTA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-6hBxOelqzlw/UUGlBW06RbI/AAAAAAAADzA/I6yeDXRKQ9E/s640/pinocchio_ceccoli_NICOLETTA.jpg" width="492" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><u><b>Nicoletta Ceccoli</b></u></td></tr>
</tbody></table>
</span><i><b><br /></b></i><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"Tentazioni: cose errate che paiono giuste dapprima. Ma... ehm... per </span></span></b></i></span><br />
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> quanto ciò che giusto può sembrare errato a volte, ehm... accade che </span></span></b></i></span><br />
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> cose sbagliate, ehm... siano giuste a tempo debito o... ehm... </span></span></b></i></span><span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">viceversa. "</span></span></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">(Grillo parlante)</span></span>
</b></i></span></div>
<span class="hasCaption"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-t1z2Hpst2M8/UUGlCbOGnnI/AAAAAAAADzI/OvgvTTN6_Xg/s1600/pinocchio2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></span></div>
<span class="hasCaption">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-C9xvo-Sb28U/UUGk6TUufcI/AAAAAAAADyE/HcCd0f_6gEU/s1600/Autore-+Silvia+Lonati_Pinocchio+e+il+suo+temperamento-chine+e+matite.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://3.bp.blogspot.com/-C9xvo-Sb28U/UUGk6TUufcI/AAAAAAAADyE/HcCd0f_6gEU/s640/Autore-+Silvia+Lonati_Pinocchio+e+il+suo+temperamento-chine+e+matite.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span class="hasCaption"><br /></span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_51426c126dec53c34848582">
<span class="hasCaption"><i><b>"PINOCCHIO E IL SUO TEMPERAMENTO"<br /> (titolo dell'illustrazone a chine e matite di Silvia Lonati)</b></i></span></div>
<span class="hasCaption">
</span></td></tr>
</tbody></table>
</span><span class="hasCaption"></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Aspirazioni future:<br /> « – Fra tutti i mestieri del mondo non ce n’è che uno solo, che veramente mi vada a genio.<br /><span class="text_exposed_show"> - E questo mestiere sarebbe?…</span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> - Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo. »</span></span></span></b></i></span></div>
<span class="hasCaption"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span></span><br />
<span class="hasCaption"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-LW4dm_L7enw/UUJc-4En0sI/AAAAAAAAD14/B-2KsW5YHV4/s1600/MARTA+MORELLI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="638" src="http://3.bp.blogspot.com/-LW4dm_L7enw/UUJc-4En0sI/AAAAAAAAD14/B-2KsW5YHV4/s640/MARTA+MORELLI.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">illustrazione di Marta Morelli</span></span></span></b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"> <i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">"In questo mondo, quando si può, bisogna mostrarsi cortesi con tutti,<br /> se vogliamo esser ricambiati con pari cortesia nei giorni del bisogno."</span></span></b></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><i><b><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> (Il grillo parlante nel Capitolo 36)</span></span></b></i></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ZbXRR0sJrp0/UUKAMS-dzVI/AAAAAAAAD4U/FkyZy4H7G6g/s1600/Sarolta+Szulyovszky-Sogno+di+liberta-acrilico+30x40.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-ZbXRR0sJrp0/UUKAMS-dzVI/AAAAAAAAD4U/FkyZy4H7G6g/s640/Sarolta+Szulyovszky-Sogno+di+liberta-acrilico+30x40.jpg" width="476" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Sarolta Szulyovszky-Sogno di libertà-acrilico 30x40</b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="hasCaption"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ncwP5Yg6KbA/UUJdAPLgfaI/AAAAAAAAD2A/U87M9HTmHA0/s1600/pinocchio+e+il+serpente_jpg+CECCO+MARINIELLO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"> <span class="hasCaption"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Chi ha fatto il miracolo?<i>(Gianni Rodari)</i><br /> <br /> Qui per poco ancora dura<br /> di Pinocchio l'avventura,<br /> che dormendo sogna e sente<br /><span class="text_exposed_show"> sussurrare dolcemente:<br /> "La tua testa fu più forte<br /> d'ogni colpo della sorte,<br /> c'è un buon cuore nel tuo legno:<br /> d'esser uomo ormai sei degno".<br /> Dal bel sogno il sole in festa<br /> coi suoi raggi lo ridesta.<br /> Ma chi balza dal lettino<br /> del nasuto burattino?<br /> "Guarda, guarda, non c'è più<br /> il mio naso a punta insù:<br /> se lo specchio mi è sincero<br /> son di carne, sono vero!".<br /> Nella tasca del vestito<br /> un tesoro chi ha cucito?<br /> (certi sarti stanno, o gente,<br /> nelle fiabe solamente...)<br /> In tinello ecco Geppetto:<br /> è guarito il buon vecchietto<br /> e abbracciando il suo figliolo<br /> torna a fare il legnaiolo.<br /> "Della Fata fu un portento!",<br /> dice il bimbo, arcicontento.<br /> Ma di fate, ben si sa,<br /> c'è oggigiorno scarsità:<br /> il portento - aprite l'occhio -<br /> l'ha operato il buon Pinocchio...<br /> Tanto errò, soffrì, imparò,<br /> che un vero uomo diventò. </span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span></span><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><b><i>« E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi » </i></b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><span class="hasCaption"><b><i>(<small>Vangelo secondo Giovanni 1, 14</small>)</i></b></span></span></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-UZQyeNl9mi4/UUJdei2gpMI/AAAAAAAAD2w/Jtx6iK5FJqg/s1600/Monsini+Stefania+-+The+end.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-UZQyeNl9mi4/UUJdei2gpMI/AAAAAAAAD2w/Jtx6iK5FJqg/s640/Monsini+Stefania+-+The+end.jpg" width="452" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>"THE END"</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: x-small;">fotografia</span> </span>di</span> <span style="font-size: small;">Monsini Stefania</span></b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /><span class="text_exposed_show"></span></span></span></span></div>
</div>
</div>
<span class="hasCaption">
</span><span class="hasCaption"></span>
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="hasCaption"><br /></span></div>
</div>
<span class="hasCaption">
</span><span class="hasCaption">
</span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
</div>
<span class="hasCaption">
</span>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
</div>
<span class="hasCaption">
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="text_exposed_show"><b>NOTE e APPRFONDIMENTI</b></span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="text_exposed_show">*</span></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="text_exposed_show"> </span> In ebraico <b><i>Qabbaláh</i></b> (ebr. <b>קבלה</b>)
è l'atto di ricevere, la tradizione (la parola ebraica designa anche la
ricevuta, ad esempio in una transazione commerciale, e la funzione di
ingresso del sabato, la maggiore festa ebraica); secondo questi insegnamenti essa rappresenta il livello più elevato e profondo dell'ebreo poi manifesto nel metodo d'interpretazione esegetica ebraica della Torah definito in ebraico <i>Sod</i>, <i>segreto</i>. La Cabala, secondo i suoi cultori, venne trasmessa da Dio anche ad Adamo e ad Abramo.La cabala ebraica non va confusa con la cabala o le cabale di tradizione occidentale, anche se queste sono ad essa direttamente ispirate.Aleister Crowley, considerato uno dei fondatori del moderno occultismo, diede la seguente definizione di Cabala:<br />
<table style="background: none; color: black; font-size: 95%; margin-bottom: .5em; padding: 0; text-align: left; width: auto;">
<tbody>
<tr>
<td style="border: none; padding: 0 1.2em 0 2.4em;"><b>«</b> La Cabala è:
<br />
<ol>
<li>Un linguaggio atto a descrivere certe categorie di fenomeni, e a
esprimere certi tipi di idee che sfuggono alla normale fraseologia. Puoi
paragonarla alla terminologia scientifica della chimica.</li>
<li>Una terminologia multiforme ed elastica mediante la quale è
possibile mettere a confronto processi mentali che appaiono diversi a
causa delle costrizioni imposte dalle peculiarità delle varie
espressioni letterarie. Puoi paragonarla a un lessico, o ad un trattato
di religione comparata.</li>
<li>Un simbolismo che consente a chi pensa di formulare le proprie idee
con assoluta precisione, e uno strumento per interpretare simboli il cui
significato è divenuto oscuro, è stato dimenticato, o è mal compreso,
stabilendo le necessarie connessioni fra l'essenza delle forme, i suoni,
le idee semplici (come i numeri) ed i loro equivalenti spirituali,
morali o intellettuali. Puoi paragonarla alla interpretazione delle arti
antiche mediante considerazioni estetiche determinate da fatti
fisiologici.</li>
<li>Un sistema di classificazione di idee multiformi che rende in grado
la mente di aumentare il suo vocabolario di pensieri e di fatti mediante
la loro organizzazione e correlazione. Puoi paragonarla alla <i><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Tavola_pitagorica" title="Tavola pitagorica">tavola pitagorica</a></i>.</li>
<li>Un sistema per procedere dal noto all'ignoto mediante principi simili a quelli della matematica. Puoi paragonarla all'uso della <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Radice_quadrata" title="Radice quadrata">radice quadrata</a> di meno uno, o del numero « <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/E_%28costante_matematica%29" title="E (costante matematica)">e</a> », eccetera.</li>
<li>Un criterio sistematico mediante il quale l'esattezza delle
corrispondenze può essere verificata grazie all'esame delle scoperte
nuove alla luce della loro coerenza con l'intero corpo della dottrina.
Puoi paragonarla all'esame del carattere e della posizione di un
individuo in base alle convenzioni educative e sociali. <b>»</b></li>
</ol>
</td>
</tr>
</tbody></table>
L'interesse odierno per la Cabala è causato dai suoi sottili riferimenti psicologici che, secondo gli appassionati, ne fanno un ottimo strumento di riflessione e indagine dell'animo umano, addirittura paragonato per potenza alla mitologia greca.</div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
</div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5141a326522194604198642">
<span class="hasCaption"><span style="font-family: Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">**</span></span>Il <b>fiore della vita</b> (anche: <i>rosa dei pastori</i>, <i>rosa carolingia</i>, <i>rosa celtica</i>, <i>stella fiore</i>, <i>stella rosetta</i>, <i>fiore a sei petali</i>, <i>fiore delle Alpi</i>) è una figura geometrica composta da cerchi multipli sovrapposti e composti in una simmetria esagonale, a formare una figura simile ad un fiore. Il centro di ogni cerchio è posto sulla circonferenza di sei cerchi sovrapposti dello stesso diametro.<br />
<div style="text-align: justify;">
Nella decorazione architettonica e plastica è nota la presenza di
questa figura simbolica in molte parti del mondo, ed in area Italica sin
dall'VIII secolo a.C.; successivamente ha avuto larga diffusione dal Medioevo fino ai giorni nostri. Molte credenze spirituali sono associate al simbolo del <i>fiore della vita</i>, che è considerato un simbolo di geometria sacra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo alcuni, è la rappresentazione del fiore primaverile del narciso o giunchiglia. Questo fiore spunta dai pascoli alpini solo a primavera ad annunciare la buona stagione solare: per questo motivo è diventato già dalla preistoria dell'uomo simbolo di rinascita, rigenerazione, gioia e speranza. È un simbolo direttamente collegato ai primitivi culti del sole
Per questo motivo il simbolo lo troviamo spesso accompagnato alle
figure del toro e del serpente. È proprio per la sacralità ed il valore
che ha questo fiore che da millenni le popolazioni alpine vanno a
raccogliere le giunchiglie. Vedasi per esempio la festa delle Giunchiglie di Logarghena nel Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
E sempre per questo motivo il suo profilo è inciso nelle case e nei
mobili alpini. L'ampia diffusione mondiale è dovuta al fenomeno della
internalizzazione dei simboli che ci arrivano dalla preistoria. Adottato poi dalla Chiesa, in epoca medievale, quale simbolo di risurrezione. Chiamato anche "Sole delle Alpi" appunto per l'ampia diffusione in tutto l'Arco Alpino.Leonardo da Vinci studiò la figura del <i>fiore della vita</i> e le sue proprietà matematiche. Leonardo disegnò figure geometriche quali i solidi platonici, la sfera, e un toro, oltre alla sezione aurea, ognuno dei quali può essere derivato dal modello del Fiore della Vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
***</div>
Il carisma specifico del fondatore dell'ordine degli <b>Scolopi</b> consiste nel formare e istruire i
fanciulli e i giovani, specialmente quelli poveri e abbandonati, fin dai
primi elementi della cultura e, in primo luogo, insegnare loro la pietà
e la dottrina cristiana ( Pietas et Litterae). Gli scolopi tendono alla "perfezione della carità" non tanto mediante la consacrazione (i voti di povertà, obbedienza e castità)
ma con il dedicarsi all'insegnamento (gli scolopi si impegnano mediante
un quarto voto a dedicarsi all'educazione della gioventù).<sup> </sup>Sono particolarmente sentite la devozione eucaristica (sia i
religiosi che gli studenti dedicano parte del loro tempo all'adorazione
eucaristica) e quella a Maria, madre di Dio (le preghiere comuni vengono fatte terminare con l'invocazione <i>Sub tuum praesidium</i>). Lo stemma dell'ordine reca il monogramma coronato di Maria e le lettere greche MP e ΘY, abbreviazioni per μήτηρ θεοῦ (madre di dio)<br />
<br />
****<br />
<div style="text-align: justify;">
Sri Nisargadatta Maharaj, al secolo <b>Maruti Kampli</b>
(Bombay, 17 aprile, 1897-8 settembre 1981) è stato un maestro spirituale
indiano. Illetterato, crebbe nella suburra di Bombay, dove aprì un
piccolo negozio di tabacchi che ebbe una discreta fortuna. Quando aveva
da poco varcato i trentanni, conobbe Sri Siddharameshwar Maharaj (da cui
prese il cognome). Sotto la sua guida intraprese una disciplina che gli
fece provare esplosive esperienze mistiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni libri: “Io sono Quello”, “Alla sorgente dell’Essere”, “Nessuno nasce, nessuno muore”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un estratto del suo pensiero:</div>
<div style="text-align: justify;">
“<i>Quando
non chiedi niente né al mondo né a Dio, quando non vuoi nulla, non
cerchi nulla, non attendi nulla, allora lo Stato Supremo verrà da te
inaspettatamente, senza che tu l’abbia invitato! Il desiderio di verità
è il migliore fra tutti, ma è pur sempre un desiderio. Tutti i desideri
devono essere abbandonati perché la Realtà affiori. Ricordati che tu
sei. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco il tuo capitale con cui puoi lavorare. <i>Fallo
circolare e ne trarrai notevole profitto. Quando incontri il dolore, la
sofferenza, stai lì, non andartene. Non precipitarti ad agire. Non sono
né il sapere né l’azione che possono veramente aiutare. Stai insieme al
dolore e metti a nudo le sue radici. Il mondo è appeso al filo della
coscienza: se non c’è la coscienza non c’è nemmeno il mondo. Quando ti
rendi conto che il mondo è una tua proiezione, sei libero dal mondo. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
L’uomo
realizzato sa quello che gli altri conoscono per sentito dire, ma non
hanno mai sperimentato direttamente. Ogni cosa esiste nella mente; anche
il corpo è l’insieme di un’infinità di percezioni sensoriali che si
integrano nella mente, e ogni percezione è uno stato mentale…Sia la
mente che il corpo sono stati intermittenti. Il sommarsi di questi
momenti di percezione crea l’illusione dell’esistenza. La mente non può
sapere quello che c’è aldilà della mente, ma quello che sta aldilà
della mente conosce la mente. </div>
<div style="text-align: justify;">
*****<br />
Con il termine <b>ceppo </b>s'intendono cose diverse, tutte però collegate
al blocco di legno che è il significato originario del termine.<br />
Ceppo
per antonomasia è il ciocco di legno, specificamente la parte basale
dell'albero abbattuto, che si usava mettere ritualmente a bruciare nel
camino per la notte di Natale.<br />
Ceppo è la festa di Natale,
indicata con questo nome in Toscana e anche altrove. Deriva dall'uso di
bruciare il ceppo nel camino.<br />
Ceppo è il nome del dono, del regalo
o omaggio che si fa, in particolare ai bambini, ma in genere a parenti,
amici o conoscenti in occasione del Natale.<br />
Il ceppo era anche un
tronco scavato, richiuso, lasciando una fessura dalla quale si
infilavano le monete. Si poneva in un luogo per raccogliere fondi a fini
di beneficenza: ospedali, ospizi, orfanotrofi, riscatto degli schiavi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>fonti e siti di riferimento per i testi </b></div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.ilsoffioultrafanico.net/pag08_medianitaultrafanica.htm</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.rangers.it/empoli/pinocchioaempoli.htm<br />
http://www.toscanaoggi.it/Cultura-Societa/Natale-la-tradizione-del-Ceppo<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span><br />
<span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span><span class="hasCaption"><b>ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA DI ROSARIA BATTILORO</b> </span></div>
</div>
</span>nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-65484442032727194032013-03-01T10:28:00.003-08:002013-03-01T11:24:00.480-08:00LOGOS- Il potere della parola- <div style="text-align: justify;">
A cosa pensereste se leggeste ‘ghiaccio’? Probabilmente al freddo. E se
invece leggeste ‘bacio’? A qualcuno che avete amato, probabilmente. Ecco. Se basta una sola parola, dovunque sia stata letta,o ascoltata ad evocare
il sentimento che abbiamo provato per qualcuno, o a far sorgere una
sensazione, allora stiamo sperimentando il <b>potere della parola</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>“Per poter essere forte, diventa un artista della parola; perché la forza dell’ uomo è nella lingua, e la parola è più potente di ogni arma”</i><br />
Questo è uno dei fondamentali insegnamenti che il maestro spirituale egizio Ptahhopte*(poi divinizzato) concede nei suoi <b>Sebayt</b> ... Sebayt è il nome egizio di un genere letterario alquanto diffuso nell'Antico Egitto, che spesso viene tradotto in italiano con <b>Ammaestramenti</b>. Si trattava di componimenti di genere sapienzale costituiti da suggerimenti, consigli e raccomandazioni.,dati ai giovani del tempo. In questo passo in particolare si sofferma sul potere della parola considerata un vero e proprio strumento di offesa o di difesa pronta a colpire in modo diplomatico o non, gli ”avversari intellettuali“.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GXUyZA1zCS4/UTDx4raMkeI/AAAAAAAADwY/jUUCVAP0hB8/s1600/17_publication_713_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-GXUyZA1zCS4/UTDx4raMkeI/AAAAAAAADwY/jUUCVAP0hB8/s400/17_publication_713_1.jpg" width="240" /></a></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://cronologia.leonardo.it/antica49.htm" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-zblOKClXF0g/UTDyRZ0BPgI/AAAAAAAADwg/vxCYthum-PY/s400/ptahhotep.jpg" width="303" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">clicca qui per leggere gli Ammaestramenti di Ptahhopte</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Anche nelle successive civiltà “classiche” greco-romane la diplomazia
e l’arte di sfruttare le giuste parole a proprio favore sono state il
mezzo di coloro che hanno fatto del discorso il principio della loro
vita . Il logos <br />
fu protagonista indiscusso dell’ oratoria, il
genere letterario in prosa che si realizzò in forma di discorso con
l’obiettivo di persuadere l’uditorio. Per Filone Alessandrino noto anche
come <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Filone_di_Alessandria" target="_blank"><b>Filone l'Ebreo</b></a> (Alessandria d'Egitto, 20 a.C. circa – 45 d.C<sup>.</sup>),
Dio è trascendente rispetto al mondo e, a far da mediatore tra il primo
e il secondo, è proprio il logos, sulla cui base verrà modellato
l’intero universo.E’ proprio per questo motivo che il mondo può essere
considerato “liber dei”, ovvero un libro scritto da Dio. Il logos con
questo ruolo compare anche nel prologo del Vangelo di Giovanni, dove il
Verbo divino, creatore di tutte le cose e identificato con Gesù, si fa
carne nella figura storica del Cristo“abitando tra noi “</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-zblOKClXF0g/UTDyRZ0BPgI/AAAAAAAADwg/vxCYthum-PY/s1600/ptahhotep.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma se alla parola è dato di evocare questa parte di realtà, di vita,
allora vuol dire che non è sempre necessario, per uno scrittore,per esempio, fare
appello a tutto il suo vocabolario. Spesso il narratore può dire poco,
meno di quanto si pensi.<b>Stephen Crane</b>, ad esempio, non sarebbe stato
considerato tra i maggiori esponenti del realismo letterario americano
se non avesse avuto, dalla sua, la capacità di <b>raccontare senza raccontare</b>. Una delle sue opere maggiori, considerata tra i classici della letteratura americana, è <i>Il segno rosso del coraggio</i>,
romanzo ambientato sullo sfondo della Guerra Civile Americana, che ha
come protagonista il soldato Henry Fleming. In un atto di vigliaccheria,
il giovane scappa dal suo plotone e vaga nella foresta. Venuto a
sapere, poi, che il suo battaglione l’ha avuta vinta nello scontro,
prova pena per se stesso, e decide di tornare sui suoi passi. E’ qui che
Crane racconta l’episodio di un incontro particolare:<br />
<div align="center">
<i> </i><i>“Seduto, con la schiena contro un albero
simile a una colonna, un morto lo stava guardando. Il cadavere portava
un’uniforme che già era stata blu, ma ora si era scolorita in una
melanconica sfumatura di verde. Gli occhi che fissavano il giovane
avevano assunto quella tinta opaca che si vede sul fianco di un pesce
morto. La bocca era aperta, e il suo rosso s’era cambiato in un giallo
orribile. Sulla grigia pelle del viso correvano minute formiche. Una
sospingeva una specie di involto lungo il labbro superiore.”</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-sRGPUt44gqs/UTDjNK7rm2I/AAAAAAAADvw/TK6STKyUFH0/s1600/il-segno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-sRGPUt44gqs/UTDjNK7rm2I/AAAAAAAADvw/TK6STKyUFH0/s400/il-segno.jpg" width="231" /></a></div>
<div align="center">
<br /></div>
Il narratore dice quello che vede. Non serve sapere tutto. I
particolari che leggiamo, sulla scia del ‘ come se ’ della scrittura
impressionista, sono solo colori, descrizioni, scatti. Sono segnali da cui il lettore elabora. Proprio come nei
quadri impressionisti. Le <b>schegge di realtà</b> bastano a
farci percepire il sentimento di Henry, che diventa anche il nostro
sentimento. Non abbiamo bisogno di leggere lo ‘sgomento’, noi percepiamo
lo sgomento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b> </b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>Il potere delle parole</b></i> (conosciuto anche come <i>Potenza della parola</i> e titoli simili) è un racconto breve scritto da Edgar Allan Poe. La storia, <i>Dialogo di Eiros e Charmion</i> è scritta in forma di dialogo tra due interlocutori e racchiude al sé anziché il genere dell'orrore, quello della fantascienza.<br />
Inoltre la conversazione filosofica tra i due protagonisti vede come argomento alcune tesi formate dai filosofi greci Anassimene e Aristotele. Molti sono i temi della moderna fantascienza che hanno avuto in Edgar Allan Poe un ispirato precursore. "Il Dialogo di Eiros e Charmion", apparso per la prima volta sul Burton’s Gentleman’s Magazine nel 1839, è un tipo di storia con cui Poe ha categorizzato un genere: quello della "fine del mondo". Vi si narra di una cometa che, nell’attraversare l’atmosfera terrestre, ne altera con i gas in essa contenuti la composizione chimica facendo perire ogni forma di vita. La struttura narrativa di questo racconto è abbastanza curiosa, in quanto nella prima parte è narrato come una specie di dialogo che intercorre tra due spiriti, mentre nella seconda diventa un monologo che costituisce il nucleo vero e proprio della vicenda. È quest’ultima parte che fa rientrare il racconto nella fantascienza più pura, tratteggiando un’apocalittica catastrofe planetaria in modo per quell’epoca davvero originale. Più tardi, nel 1906, H. G. Wells ipotizzò una simile sciagura per la specie umana nel suo romanzo "I Giorni della Cometa".<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nD5zkMZJe6M/UTDkQKx6E3I/AAAAAAAADv4/zeFNZph8t7E/s1600/Image.ashx.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-nD5zkMZJe6M/UTDkQKx6E3I/AAAAAAAADv4/zeFNZph8t7E/s320/Image.ashx.jpg" width="194" /></a><b><span class="mw-headline" id="Trama">Trama</span></b>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Le due anime Oinos (che in greco vuol dire: "Vino") e Agatos ("Valoroso") si ritrovano a conversare durante la traversata della Costellazione di Orione.
Essi intendono parlare dell'infinità dell'essere e Oinos, giacché è
trapassato da poco, chiede ad Agatos di spiegargli meglio la tesi.
Agatos, dato che l'amico non capisce bene le sue teorie all'inizio,
decide di fargli un esempio riguardante la Terra. Secondo Agatos esiste un Dio
in rapporto col mondo, ma solo dal principio quando ha creato tutti
noi, in seguito si mantiene in contatto con noi solo tramite l'aria.
Infatti per Agatos qualsiasi movimento fatto da qualsiasi essere entra
in contatto sia con Dio che con un altro essere, sia vicino che lontano.
Quindi Agatos attribuisce all'aria e al soffio l'origine della terra e
lo dimostra a Oinos anche soffiandogli in viso mentre parla,
manifestando la teoria del potere della parola. Superate alcune stelle, le due anime si fermano davanti ad una grande e
magnifica stella e Agatos comincia a piangere sommessamente; Oinos
chiede spiegazioni e l'amico risponde che quella è il frutto di tutti i
suoi pensieri sia felici che tristi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo l'exscursus letterario la riflessione che mi viene di fare è:oggi il potere della parola dove si esprime maggiormente? Mi viene subito da pensare alla radio, alla pubblicità, alla musica, alla politica, ci sarebbe molto da dire però il fenomeno che più mi incuriosisce è quello di tendenza, attuale che tratta la parola come mezzo di guarigione spirituale o emotiva o psicologica che dir si voglia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla scia del potere della parola infatti, oggi si stanno evolvendo nuovi linguaggi medici, curativi, comportamentali, sociali direi. Molti filoni new age o di nuove tendenze vedono la parola come strumento di guarigione per creare la propria realtà ne sono un esempio la PNL, la EFT,<b> </b>l'Ho'oponopono giusto per citare i più famosi. Ma vediamo di cosa si tratta</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>programmazione neuro linguistica</b> (<b>PNL</b> o, in inglese, <b>NLP</b> da <i>Neuro-linguistic programming</i>) è una tecnica che postula la possibilità di influire sugli schemi comportamentali di una persona tramite la manipolazione di processi neurologici attuata tramite l'uso del linguaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo i fondatori del movimento, Richard Bandler e il linguista John Grinder,
la PNL sarebbe strumentale "all'individuazione delle modalità per
aiutare le persone ad avere vite migliori, più complete e più ricche".</div>
<div style="text-align: justify;">
Essi coniarono il termine per denotare un presunto collegamento
teorico fra i processi neurologici ("neuro"), il linguaggio
("linguistico") e gli schemi comportamentali che sono stati appresi con
l'esperienza ("programmazione"), sostenendo che questi schemi possono
essere organizzati per raggiungere specifici obiettivi nella vita.Secondo gli autori, questa tecnica sarebbe stata capace di intervenire
su problemi in cui gli psicoterapeuti incorrevano di frequente, quali fobie, depressione, abitudini ossessive, disturbi psicosomatici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>EFT</b> <b>(Emotional Freedom Techniques)* </b>ossia letteralmente tecniche di libertà emotiva<b> </b>è il risultato dell' unione di due strumenti potenti della
guarigione: la medicina antica orientale, e la psicologia moderna occidentale.Infatti una definizione che viene spesso utilizzata spesso per descrivere EFT è:
"EFT è un po' come l'agopuntura insieme alla consulenza
psicoterapeutica. Però senza gli aghi, senza anni di studi,
senza lo psicologo, molto più immediata e molto più semplice."</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.emofree.it/" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-1OG_eySSSjQ/UTDsWvsBB6I/AAAAAAAADwQ/raeu5e42gBI/s640/Mappa-dei-punti-EFT.png" width="408" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">clicca sull'immagine per entrare sul sito </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ho'oponopono</b><br />
L'idea alla base di Ho'oponopono scaturisce dal significato stesso
della parola, arrivata fino a noi dalla cultura Hawaiana. Tradotto
Ho'oponopono significa " mettere le cose al posto giusto",o in termini
più semplici, aggiustare le cose.Ognuno di noi ha delle cose da mettere a posto,e Ho'oponopono non solo è
un modo per aggiustare praticamente qualsiasi cosa si possa
immaginare,ma è anche così facile da usare che non c'è nessuna ragione
per non avvantaggiarsi di questa tecnica così potente.<br />
Il concetto basilare dietro Ho'oponopono richiede prima di tutto il
rendersi conto della verità immutabile che la propria intera esistenza
nasce da dentro,non dall'esterno.
John Assaraf ha espresso perfettamente questo concetto durante i suoi
insegnamenti nel film The Secret. John dice " non esiste il là fuori o
il qui dentro " ,e questa è la verità .Noi siamo un tutt'uno con tutte le cose in ogni tempo. Può essere dura
da buttare giù per qualcuno ma è vero. Siamo semplicemente delle
estensioni della " fonte di energia" ,che è poi la " cosa " di cui è
fatto l'Universo intero. Quindi,se siamo fatti di energia,e lo siamo, basandoci sulla fisica
quantistica,siamo tutti creatori della propria esistenza (e lo siamo),
allora la verità semplicemente è una sola e è innegabile:tutto è creato da noi stessi!<br />
Tutto quello che vedi,ascolti,senti,odori,tocchi,pensi,ricordi,che ti
provoca una reazione emotiva, sono tutte cose che tu hai creato. E
si,comprese le cose belle ma comprese anche quelle brutte. Ognuna di
queste cose esiste perché a qualche livello tu uoi che esistano, e
questo ci riporta a Ho'oponopono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #8e7cc3;"><b><span style="font-size: x-large;"> Dunque a cosa pensate se dico : </span></b></span><br />
<span style="color: #8e7cc3;"><b><span style="font-size: x-large;">"Grazie Ti amo "?</span></b></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/audio/__grazie-ti-amo-ihaleakala-hew-len.php?pn=3108" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="450" src="http://2.bp.blogspot.com/-iGsepBcwa50/UTD-6GoeZDI/AAAAAAAADwo/ja3xdNFAYjo/s640/grazie-ti-amo-3d.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: large;">clicca qui per ricevere lo sconto del 15% </span><b><br /></b></span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Ora vorrei essere nelle vostre teste! Non vi dico cosa penso io ma vi consiglio di provare!<br />
<br />
Sul principio dell'Ho'oponopono nasce il cd che proprongo oggi. Perchè ? Perchè cosa c'è di più bello al mondo che sentirsi dire <span style="font-size: x-large;">"Grazie. Ti amo"</span>? Il CD Audio infatti contiene un sottofondo musicale molto rilassante su cui
viene ripetuto piu' volte la frase "Grazie ti Amo" in 23 lingue diverse e
con interpreti diversi. E il tutto dura un'ora... un'ora di pace e
serenita'.<br />
Le affermazioni "Grazie, Ti amo" in 23 lingue contenute in questo CD Audio<b> innescano il processo di pulizia delle memorie che possiamo utilizzare</b>:<br />
<ul>
<li>In auto</li>
<li>In negozio</li>
<li>In uno studio</li>
<li>In un centro</li>
<li>In casa</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Ihaleakala Hew Len Ph. D., Mary Koehler, Stefania Montagna, Nello Ceccon:<b>
</b> gli autori sono grati alla Self I-Dentity through Ho'opo-nopono e al
dono della pulizia che ha portato nelle loro vite. Ricordano che ogni
giorno e ogni occasione è una opportunità per distaccarsi dalle memorie e
permettere al Divino di agire.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Non so dirvi se funziona, non so dirvi se queste tecniche abbia<span style="font-size: large;">n</span>o o meno base scientifica e se siano adatte a tutti, certamente però sono un esempio di quanto il potere della parola sia da sempre il protagonsta indiscusso su cui la società umana ha basato, il potere, la creatività e ora anche la guarigione emotiva!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">chiudo salutandovi così</span></div>
<span style="color: #8e7cc3;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #8e7cc3;"><b><span style="font-size: x-large;">GRAZIE! E <i>LIBER</i>i<i>AMO</i>ci</span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/audio/__grazie-ti-amo-ihaleakala-hew-len.php?pn=3108" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="315" src="http://3.bp.blogspot.com/-SuMtMRDMkXc/UTDl9bMaA9I/AAAAAAAADwA/qgXqqm2qUWQ/s320/grazie-ti-amo-cd.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">cliccando qui avrai lo sconto del 15% sull'acquisto del cd</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><span style="font-style: normal;">
<b>*</b></span></span><br />
<br />
Sappiamo che Ptah-Hotep fu visir di Djedkara Isesi, penultimo re della V dinastia. Divenne celebre per aver scritto un libro di insegnamenti, una raccolta di precetti che venne poi largamente usata nelle scuole del paese.<br />
La solida morale contenuta nelle Massime di Ptah-Hotep insegna il rispetto per l'ordine costituito e la gerarchia, e doveva senz'altro convenirsi alla formazione dei futuri funzionari reali.<br />
Il testo delle Massime ci è noto attraverso il papiro Prisse (Biblioteca Nazionale di Parigi). <br />
In queste sentenze, scritte circa quattromilacinquecento anni fa, troviamo insegnamenti di valore universale: <br />
<br />
" Non ti inorgoglire per quello che sai e non fondare la tua sicurezza sulla tua istruzione. Accetta i consigli dell'ignorante come del sapiente. Nessuno giunge all'apice della propria arte, nessun artista attinge alla perfezione. Un saggio proposito è più raro di una pietra preziosa, ma si può imparare anche dai servi costretti alla mola. Se sei saggio, costruisci una casa e fonda un focolare. Ama tua moglie come si conviene, nutrila e vestila. Obbedisci al tuo cuore quanto vuoi, non fare altro nel tempo consacrato al piacere, perché niente è più odioso per l'anima che privarla del suo tempo. Quanto accade è ciò che Dio ha voluto, non gli uomini".</div>
<br />
**<br />
<div class="textwidget">
<span style="font-size: x-small;">EFT è stata applicata con successo a migliaia
di casi da persone di ogni parte del mondo e sulle più svariate
problematiche. Nonostante questo, e nonostante vi siano ricerche
scientifiche che sembrano indicarne una buona efficacia, EFT deve essere
ancora considerata allo stadio sperimentale.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Per questo ognuno deve prendersi le proprie responsabilità nell'utilizzo di questa tecnica.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Non esiste nessuna garanzia che EFT sarà efficace nella sua circostanza specifica.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">EFT è uno strumento di auto-aiuto ed è destinato ad essere
utilizzato, nel caso, in aggiunta e MAI in sostituzione di terapie
mediche e/o psicologiche.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">EFT non deve essere utilizzato da persone con gravi disturbi
psicologici senza il preventivo consenso del terapeuta o del medico o
comunque senza il supporto necessario previsto dal caso specifico.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">EFT può avere un effetto rilassante su chi lo pratica, e questo
effetto è diverso a seconda della persona che lo pratica. Pertanto se ne
sconsiglia l'uso nel caso in cui sia assolutamente necessaria la
massima prontezza mentale.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Inoltre né Andrew Lewis, il creatore di www.emofree.it, né Gary
Craig, il creatore della tecnica, di www.emofree.com e di
www.energypsych.org, sono medici, o psicologi. Sono entrambi
coach/trainer, ed insegnano tecniche e metodi per migliorare le proprie
performance. Non possono pertanto essere ritenuti moralmente o
legalmente responsabili per qualsiasi evento o effetto negativo o
indesiderato da voi riscontrato.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Consulta sempre il tuo medico, o la persona da cui sei in cura, prima di utilizzare EFT per il tuo problema.</span><br />
<span style="font-size: x-small;">In qualunque contesto vengano utilizzare le parole “trattare”,
“curare”, “guarire”, “risolvere” e parole derivanti o sinonimi, esse si
intendono soltanto a livello spirituale della persona.</span></div>
<br />nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-76611456102800808322013-02-05T12:30:00.001-08:002013-02-05T12:30:17.393-08:00Break the Chain<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-NJ0JGpEaj_U/URFYyfWdGQI/AAAAAAAADhw/WXFX08H8BB4/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="http://4.bp.blogspot.com/-NJ0JGpEaj_U/URFYyfWdGQI/AAAAAAAADhw/WXFX08H8BB4/s640/2.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;"> Il 14 febbraio, la Festa degli Innamorati, è il giorno
scelto per far sapere a quella parte del mondo che l’ha dimenticato,
qual<span style="font-size: large;">'</span>è il giusto modo di trattare una donna. </span></b></div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: center;">
<blockquote class="tr_bq">
<b><span style="font-size: large;">“No more rape or incest, or
abuse<span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">.</span></span></span></b> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<b><span style="font-size: large;">Women are not a possession” </span></b></blockquote>
</div>
</blockquote>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-size: large;">R</span>ecita la canzone-inno della
giornata. </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">L’evento è organizzato da V-Day, un movimento globale nato per
fermare le violenze sulle donne.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-JfWFvh5hivc/URFpyVFAUHI/AAAAAAAADiE/bKtWH-_dGiw/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="600" src="http://4.bp.blogspot.com/-JfWFvh5hivc/URFpyVFAUHI/AAAAAAAADiE/bKtWH-_dGiw/s640/3.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><i>Questo è il logo dell'evento che avrà come DRESS CODE i colori ROSSO e NERO e loghi del One Billion Rising.<br />Tutte le immagini ,video, testimonianze, condivisioni di quello che succederà il 14 febbraio contribuiranno alla creazione di film e libri creati dal V-day internazionale sull'evento.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Se ancora non avete studiato la coreografia fatelo, ma se non lo fate chiamate le vostre amiche e i vostri amici, figli, parenti, fidanzati, mariti, vicini di casa e venite lo stesso a ballare.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Se ancora non siete convinti, credeteci: cambieremo il mondo.<br />Non vorrete essere tra quelli che sono solo stati a guardare?!</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Così recitano gli slogan nel blog di One Billion Rising e questo sotto è il video ufficiale della canzone testimonial dell'evento con la coreografia che sarà in tutte le piazze nel giorno di San Valentino.</div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fL5N8rSy4CU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<em><strong>“If I can't dance - I don't want to be part of your revolution.”</strong> Emma Goldman</em></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<strong>SPEZZA LA CATENA</strong></div>
<div style="text-align: center;">
<em>Sollevo le braccia al cielo</em><br />
<em> Prego in ginocchio</em><br />
<em> Non ho più paura</em><br />
<em> Io attraverserò quella soglia</em><br />
<em> Cammina, danza, sollevati</em><br />
<em> Cammina, danza, sollevati</em><br />
<em> Posso vedere un mondo dove tutte viviamo</em><br />
<em> Sicure e libere da ogni oppressione</em><br />
<em> Non più stupro, o incesto, o abuso</em><br />
<em> Le donne non sono proprietà</em><br />
<em> Tu non mi hai mai posseduta, neppure sai chi sono</em><br />
<em> Io non sono invisibile, sono semplicemente meravigliosa</em><br />
<em> Sento il mio cuore prendere la corsa per la prima volta</em><br />
<em> Mi sento viva, mi sento straordinaria</em><br />
<em> Danzo perché amo</em><br />
<em> Danzo perché sogno</em><br />
<em> Danzo perché non ne posso più</em><br />
<em> Danzo per arrestare le grida</em><br />
<em> Danzo per rompere le regole</em><br />
<em> Danzo per fermare il dolore</em><br />
<em> Danzo per rovesciare tutto sottosopra</em><br />
<em> E’ ora di spezzare la catena, oh sì</em><br />
<em> Spezzare la catena</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Nel mezzo di questa follia, noi ci ergeremo</em><br />
<em> Io so che c’è un mondo migliore</em><br />
<em> Prendi per mano le tue sorelle e i tuoi fratelli</em><br />
<em> Cerca di raggiungere ogni donna e ogni bambina</em><br />
<em> Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro</em><br />
<em> Basta scuse, basta abusi</em><br />
<em> Noi siamo madri, noi siamo maestre,</em><br />
<em> Noi siamo bellissime, bellissime creature</em><br />
<em> Danzo perché amo</em><br />
<em> Danzo perché sogno</em><br />
<em> Danzo perché non ne posso più</em><br />
<em> Danzo per arrestare le grida</em><br />
<em> Danzo per rompere le regole</em><br />
<em> Danzo per fermare il dolore</em><br />
<em> Danzo per rovesciare tutto sottosopra</em><br />
<em> E’ ora di spezzare la catena, oh sì</em><br />
<em> Spezzare la catena</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Sorella, non mi aiuterai? Sorella, non ti solleverai?</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Danza, sollevati</em><br />
<em> Questo è il mio corpo, il mio corpo è sacro</em><br />
<em> Basta scuse, basta abusi</em><br />
<em> Noi siamo madri, noi siamo maestre,</em><br />
<em> Noi siamo bellissime, bellissime creature</em><br />
<em> Danzo perché amo</em><br />
<em> Danzo perché sogno</em><br />
<em> Danzo perché non ne posso più</em><br />
<em> Danzo per arrestare le grida</em><br />
<em> Danzo per rompere le regole</em><br />
<em> Danzo per fermare il dolore</em><br />
<em> Danzo per rovesciare tutto sottosopra</em><br />
<em> E’ ora di spezzare la catena, oh sì</em><br />
<em> Spezzare la catena</em><br />
<em> Spezzare la catena.</em></div>
<div style="text-align: center;">
<em>(traduzione di Maria Di Rienzo)</em></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<em> </em><a href="http://3.bp.blogspot.com/-GzhMsEXrzAA/URFYlEmrR0I/AAAAAAAADho/xVkqbF4aCgg/s1600/561573_4848361684014_1411385819_n.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="http://3.bp.blogspot.com/-GzhMsEXrzAA/URFYlEmrR0I/AAAAAAAADho/xVkqbF4aCgg/s640/561573_4848361684014_1411385819_n.jpg" width="640" /> </a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/gl2AO-7Vlzk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_51115a15f3c7d4694788717" style="text-align: center;">
APPUNTAMENTI di ONEBILLIONRISING <br /> previsti in Italia per il 14 febbraio 2013 </div>
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_51115a15f3c7d4694788717" style="text-align: center;">
<strong><em>nel gruppo fb </em></strong><a href="https://www.facebook.com/events/229749633828894/">https://www.facebook.com/events/229749633828894/</a> tutte le date<br /> <br /><span class="text_exposed_show"> 1 • Qui passi e coreografia per le vostre prove! <br /> <a href="http://www.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DmRU1xmBwUeA&h=nAQGhKYZ7&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank"><span>https://www.youtube.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>watch?v=mRU1xmBwUeA</a><br /> Altri tutorial / coreografie:<br /> Da MODENA: <a href="http://www.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Ffeature%3Dplayer_embedded%26v%3DBnHO6QMuc-w&h=cAQHJnueS&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank"><span>https://www.youtube.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>watch?feature=player_embedd</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>ed&v=BnHO6QMuc-w</a><br /> Da ROMA: <a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Ffeature%3Dplayer_embedded%26v%3Dm3Yr9WBfI-I&h=BAQGeyzQO&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank"><span>http://www.youtube.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>watch?feature=player_embedd</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>ed&v=m3Yr9WBfI-I</a><br /> 2 • Qui il sito ufficiale di onebillionrising Italia:<br /> <a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fobritalia.livejournal.com%2F&h=KAQFozmWJ&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank"><span>http://</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>obritalia.livejournal.com/</a> -<br /> 3 • qui il gruppo fb nazionale:<br /> <a href="https://www.facebook.com/groups/onebillionitalia/536758193015917" rel="nofollow" target="_blank"><span>https://www.facebook.com/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>groups/onebillionitalia/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>536758193015917</a></span></div>
<div class="fbInfoIcon" style="text-align: center;">
<img class="img" height="16" src="https://fbstatic-a.akamaihd.net/rsrc.php/v2/yT/r/K6_TY47YS3x.png" title="Descrizione" width="16" /></div>
<div style="text-align: center;">
<span itemprop="description"><span class="fsl"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span itemprop="description"><span class="fsl"><span class="text_exposed_show"> Se volete indire voi un nuovo evento, registratevi sul sito madre, utilizzando questo form: <br /> <a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.onebillionrising.org%2Fpage%2Fevent%2Fcreate&h=2AQGyz2PY&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank"><span>http://</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span><span>www.onebillionrising.org/</span><wbr></wbr><span class="word_break"></span>page/event/create</a></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-70230454658102621682013-02-04T05:07:00.000-08:002013-02-04T05:19:00.422-08:00La vita notturna degli alberi <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-vita-notturna-degli-alberi.php?pn=3187" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-Lxs6C2IdGmI/UQ-dMVlyvOI/AAAAAAAADhU/4gSeipHyqiU/s640/la-vita-notturna-degli-alberi_29796.jpg" width="481" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">clicca sulla copertina per acquistare il libro e vedere la scheda</td></tr>
</tbody></table>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"><span class="" id="result_box" lang="it"><span class="hps">"La vita</span> <span class="hps">notturna</span> <span class="hps">degli alberi</span> <span class="hps">è stato</span> <span class="hps">concepito quando</span> <span class="hps">Tara</span> <span class="hps">ha portato</span> <span class="hps">gli artisti</span> <span class="hps">Gond</span> <span class="hps">fino a</span> <span class="hps">Chennai</span> <span class="hps">per lavorare</span> <span class="hps">con loro</span>. <span class="hps atn">I </span><span class="">Gond</span> <span class="hps">vivono</span> <span class="hps">nello stato settentrionale</span> <span class="hps">del Madhya</span> <span class="hps">Pradesh</span>, a 600 <span class="hps">chilometri dalla città</span> <span class="hps">di Bhopal</span> <span class="hps atn">.</span> "Abbiamo notato che <span class="hps">c'era un albero</span> <span class="hps">in ogni storia</span> che raccontano <span class="hps">-</span> <span class="hps">chiedi loro di</span> <span class="hps">disegnare una persona</span>, <span class="hps">la</span> <span class="hps">disegneranno </span> <span class="hps">sotto un albero</span>, <span class="hps">chiedete loro</span> <span class="hps">di</span> disegnare <span class="hps">un fiume</span>, <span class="hps">disegnano</span> <span class="hps">un fiume che scorre</span> <span class="hps">davanti a un</span> <span class="hps">albero,</span> <span class="hps">chiedete loro</span> di disegnare<span class="hps"> un uccello</span>, <span class="hps">sarà</span> <span class="hps">un uccello</span> <span class="hps">seduto su un ramo di un albero</span> <span class="hps atn">"</span> <span class="hps atn"></span></span><span class="" id="result_box" lang="it"><br /></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><b>Ogni notte, quando finalmente il lavoro
di questi alberi maestosi giunge al termine, inizia la vita segreta
degli spiriti che li abitano. </b></span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">
<div style="text-align: justify;">
Le loro storie profonde e senza tempo
sono dipinte e raccontate da Bhajju Shyam, Durga Bai e Ram Singh Urveti,
tre artisti contemporanei della tradizione Gond (India centrale).</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Le immagini sono stampate in serigrafia tradizionale su carta seta</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi riporto alcune delle storie e molte immagini che però non rendono merito alla bellezza della carta e delle stampa, è sicuramente un libro da sfogliare dal vivo... </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span></span></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: center;">
<b>IL SACRO ALBERO DEL DUMAR</b></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><b>I</b><b>l sacro albero
del Dumar,</b> i cui frutti hanno l'aspetto di piccoli uccelli, è
adorato nelle nove notti della festa di Navratri. Protegge i matrimoni e
il suo legno viene usato per fabbricare il baldacchino nuziale. Nessun
mortale ha mai avuto modo di vedere il fiore del Dumar. Se qualcuno ci
riuscisse sarebbe nientemeno che un dio.<b> </b></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<b> </b><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-97kcA48m-Ag/UQ-ZJhv3ZDI/AAAAAAAADcM/tUhEpLsGNyA/s640/4176833754_ebca9b9ed1.jpg" width="456" /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><b>L'ALBERO DELLA MUSICA</b></span></span></span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">
</span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><b></b><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span></span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">
</span></span><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">C'erano
una volta sette fratelli della tribù Gond che volevano cedere la loro
proprietà e unirsi alla gente comune. Il grande Dio apparve in sogno al
fratello più giovane e gli disse che il loro compito era di sedersi
sotto l'albero del Saja e suonare musica per lodare Dio. Adesso il Saja è l'albero della musica. </span></span></div>
</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-0d4Uy-TYEW8/UQ-ZMJphqJI/AAAAAAAADc0/y1Yjkpviy_0/s1600/Cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-0d4Uy-TYEW8/UQ-ZMJphqJI/AAAAAAAADc0/y1Yjkpviy_0/s640/Cover.jpg" width="456" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>IL CONGEDO DEGLI OSPITI</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> </b>Tutti
sappiamo che sacri spiriti vivono nel Sembar. Quando cala la notte i
suoi ospiti diurni prendono congedo:alcune api, un uccello e due
camaleonti <b><br /></b></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_rhZonc6a80/UQ-ZILMl0sI/AAAAAAAADbs/oaupSHQx1ro/s1600/14649.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-_rhZonc6a80/UQ-ZILMl0sI/AAAAAAAADbs/oaupSHQx1ro/s640/14649.jpg" width="464" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span class="" id="result_box" lang="it"><span class="" id="result_box" lang="it"><span class="" id="result_box" lang="it"><b>LA NOTTE DEL SEMBAR RISPLENDENTE</b></span></span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><br /></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
</span><span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><b> </b><span class="" id="result_box" lang="it"><b> </b><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-lgkYX1f5w68/UQ-ZLOKUxsI/AAAAAAAADck/EPMBw6sCLV8/s640/978-84-96957-83-1i4.jpg" width="451" /></span></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
</span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><br /></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
</span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><b> LA CREAZIONE DEGLI ALBERI</b></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
<div style="text-align: justify;">
<img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-6xerfla_5qw/UQ-ZQhD-SKI/AAAAAAAADd8/M62rviyYRR4/s640/ilustra1.gif" width="441" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> I SERPENTI E LA TERRA </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-pbZCuLTqM3g/UQ-ZLXRCduI/AAAAAAAADcs/OhvQa2L1KEU/s640/4274385690_c7185b0bcb.jpg" width="464" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> </b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<b> IL SOGNO DELLO SCOIATTOLO</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-RfDq6kNW2fo/UQ-ZRLwoUdI/AAAAAAAADeE/gvChiUZJYaA/s640/ilustra3.gif" width="441" /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> LE NOZZE DI DESIDERIO ED EBBREZZA</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b> </b><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-okou9Z8dWpE/UQ-ZZR0b12I/AAAAAAAADfQ/GTEuYUiET4c/s640/page6_blog_entry152-lavidanocturna1.jpg" width="468" /> </div>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><b> LA NASCITA DI UN FRUTTO</b></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
<div style="text-align: justify;">
quando questo albero genera un frutto viene celebrata una cerimonia nunziale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio come per le persone </div>
</span></div>
<br />
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><span class="" id="result_box" lang="it"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-i8ztCbowBSI/UQ-ZcTcyy9I/AAAAAAAADf8/IunJjmSGhzc/s640/trees4.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">particolare</td></tr>
</tbody></table>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><br /></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><b>L'AVVOLGENTE KHIRSALI</b></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
</span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it">dal suo legno si ricavano le assi di steccati, tetti, cancelli delle case </span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-Rc36LvFJcio/UQ-ZH4Fv-GI/AAAAAAAADbo/Mp_MXQnpg4Q/s640/10092561.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">particolare</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
e poi ancora in questo magnifico libro troviamo le storie con le serigrafie preziose de </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>L'albero delle Dodici Corna... </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b> </b><b>L'albero del pavone</b></span></div>
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it">L'albero che si veste
di piume fiammeggianti alla danza del pavone.</span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="" id="result_box" lang="it"><span style="font-size: large;"><b> </b><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"></span></span></span><b><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description"><span style="font-size: large;">L'albero del Peepul</span>, </span></span></b><span class="" id="result_box" lang="it"><span itemprop="description">che ha la stessa forma delle sue foglie.</span></span><b> </b></span></div>
<span class="" id="result_box" lang="it">
<div style="text-align: justify;">
E' un libro per intenditori, per collezionisti, un libro arte da sfogliare e da ammirare<b>.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
I <a href="http://www.joshuaproject.net/people-profile.php?peo3=16855&rog3=IN" target="_blank"><b>Gond</b></a> sono una minoranza etnica indiana che abita principalmente la zona del Madhya Pradesh. I Gond sono discendenti delle antiche popolazioni dravidiche e nonostante le inevitabili influenze con le altre etnie indiane hanno mantenuto quasi intatte le caratteristiche originali.Quella dei Gond è una delle maggiori comunità indigene dell'India. Per
loro l'espressione artistica è un punto centrale della propria
esistenza. L'arte tribale Gond è quindi fortemente legata alla loro
stessa vita, con uno stile estetico inconfondibile e praticata da
moltissime persone.</div>
</span><span class="hps"></span><span class="" id="result_box" lang="it"></span></div>
</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">L'arte Gond
non è interessata al realismo,alla prospettiva, alla luce o alla
tridimensionalità. Essa è più attenta al significato che alla
rappresentazione: la sua energia deriva da linee fluenti, intricati
motivi geometrici e simboli che fanno da tramite tra l'essere umano e il
cosmo. E poichè i Gond sono sempre stati per lo più abitanti della
foresta, gli alberi occupano un grande spazio nella loro
immaginazione.</span> </span></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText">Alcuni esponenti di questa correNte artistica sono RAM
SINGH URVETI, DURGA BAI, BHAJJU SHYAM.Vediamo in questo video la realizzazione della Vita notturna degli alberi vi servirà per comprendere quanto prezioso lavoro c'è dietro ogni serigrafiaed è a mio avviso anche un bel documentario</span></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/TYIr4m--Sko?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"> Qui invece ci sono altri alberi realizzati sempre dai Gond ma non presenti nel libro almeno non nell'edizione di Salani che ho io del 2008</span>. So infatti che l'ultima edizione è stata aggiornata in data 03 Gennaio 2013.</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"> </span><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-rxZJ-O87qwY/UQ-ZIHWca7I/AAAAAAAADbw/ZzO1d0AeIfc/s400/14637.jpg" width="290" /> <img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-SmVmOT5bbm8/UQ-ZJCW3TXI/AAAAAAAADcE/dSegREu5ybs/s400/250447-jangarh-kalam-contemporary-art.jpg" width="262" /></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"> </span><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-MlSdrIVq_PI/UQ-ZX5B0_fI/AAAAAAAADfE/OJK0kHnzmtY/s400/pardhan-gond-paintings-venkat-raman-singh-shyam-and-rajendra-kumar-shyam.png" width="290" /><a href="http://1.bp.blogspot.com/-dYL18GCois4/UQ-ZfGkkNAI/AAAAAAAADgg/xDCRO5BM7XE/s1600/untitled-koushal-prasad-tekam.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-dYL18GCois4/UQ-ZfGkkNAI/AAAAAAAADgg/xDCRO5BM7XE/s400/untitled-koushal-prasad-tekam.jpg" width="266" /></a></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
<span class="fbPhotoCaptionText"> </span><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-8SuD11Yoj0w/UQ-ZdcYkbBI/AAAAAAAADgQ/Vgp0-deCxjk/s400/untitled-japani-shyam.jpg" width="255" /><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-rmXWy_nzj4M/UQ-ZfAtsIOI/AAAAAAAADgk/DEgYLAVmKsQ/s400/untitled-koushal-prasadtekam.jpg" width="275" /></div>
<div class="fbPhotoCaption" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-IWEL8aEpB6g/UQ-ZGDdT-gI/AAAAAAAADbQ/Tw3T1_GfI8A/s1600/-tree-with-snake-faces-bhajju-shyam.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-IWEL8aEpB6g/UQ-ZGDdT-gI/AAAAAAAADbQ/Tw3T1_GfI8A/s400/-tree-with-snake-faces-bhajju-shyam.jpg" width="295" /></a></div>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gj5Z-Nw0-Uw/UQ-ZGnWXdeI/AAAAAAAADbU/qBQrTKODQQo/s1600/1-untitled-suresh-kumar-dhurve.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-gj5Z-Nw0-Uw/UQ-ZGnWXdeI/AAAAAAAADbU/qBQrTKODQQo/s400/1-untitled-suresh-kumar-dhurve.jpg" width="257" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gj5Z-Nw0-Uw/UQ-ZGnWXdeI/AAAAAAAADbU/qBQrTKODQQo/s1600/1-untitled-suresh-kumar-dhurve.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-e2XKDmn7vRk/UQ-ZGUril9I/AAAAAAAADbY/9xlnK0vvGVc/s1600/1-untitled-koushal-prasad-tekam.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-e2XKDmn7vRk/UQ-ZGUril9I/AAAAAAAADbY/9xlnK0vvGVc/s400/1-untitled-koushal-prasad-tekam.jpg" width="286" /></a></div>
<img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-RBYWFl1d6f0/UQ-ZTkNFMjI/AAAAAAAADes/smvL7ukiGmk/s400/owls-and-birds-in-a-tree-subhash-vyam.jpg" width="308" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Rc36LvFJcio/UQ-ZH4Fv-GI/AAAAAAAADbo/Mp_MXQnpg4Q/s1600/10092561.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-HYC5naLnMRo/UQ-ZKGtyDNI/AAAAAAAADcU/07zX_hnSwiE/s640/31.jpg" width="368" /><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-xBUwIUS1nUc/UQ-ZO9UWdUI/AAAAAAAADdc/lTmHAEok37Y/s400/fox-imagery-durgabai-and-subhash-vyam.jpg" width="262" /><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-pCEDTdWfzkc/UQ-Zaf9LLFI/AAAAAAAADfY/ELYCkEQp9NA/s400/serpent-tree-ram-singh-urveti.jpg" width="210" /><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-pIh72K9vax4/UQ-Za_vJWfI/AAAAAAAADfg/uwJcVI1oB1U/s400/some-big-and-small-deer-sit-under-tree-subhash-vyam.jpg" width="264" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_rhZonc6a80/UQ-ZILMl0sI/AAAAAAAADbs/oaupSHQx1ro/s1600/14649.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rxZJ-O87qwY/UQ-ZIHWca7I/AAAAAAAADbw/ZzO1d0AeIfc/s1600/14637.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-ZZ4KpQ6JHMw/UQ-ZPu-NYXI/AAAAAAAADdo/W_eAUK4vfk8/s400/horse-and-man-flying-above-tree-venkat-raman-singh-shyam.jpg" width="284" /><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-6AbMphrsAwY/UQ-ZbxDRLMI/AAAAAAAADfw/XXeBU_wcJGM/s400/tree-with-birds-10-suresh-kumar-dhurve.jpg" width="264" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-MqYK3n8wBLU/UQ-ZIQbKgYI/AAAAAAAADb0/mrkXkCQS09k/s1600/242readentryfull.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-S623LfoutBw/UQ-Zg6LVdyI/AAAAAAAADg8/siZaduoFCnw/s400/untitled-ramsingh-urveti.jpg" width="288" /><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-e4MS3be4QUM/UQ-Zgo4CSrI/AAAAAAAADg4/p9mpWWfy43c/s400/women-under-tree-and-fish-rajendra-shyam-raju.jpg" width="266" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-SmVmOT5bbm8/UQ-ZJCW3TXI/AAAAAAAADcE/dSegREu5ybs/s1600/250447-jangarh-kalam-contemporary-art.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-1ceZz5MgCT4/UQ-ZXdocUGI/AAAAAAAADfA/8mC31oC8lVo/s400/ram-singh-urveti-1.jpg" width="280" /><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-tydoeoRF-FE/UQ-ZZjtQICI/AAAAAAAADfU/3brOnb1_Lvw/s400/ram-singh-urveti-2.jpg" width="285" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-97kcA48m-Ag/UQ-ZJhv3ZDI/AAAAAAAADcM/tUhEpLsGNyA/s1600/4176833754_ebca9b9ed1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-6XONV-oSpgY/UQ-ZdBnr4yI/AAAAAAAADgE/5fY2RXLR36g/s400/untitled-heeraman-urveti.jpg" width="284" /><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-oY-B4XqTMmg/UQ-ZN03NFRI/AAAAAAAADdU/rNi4DUAQCnU/s400/Ramsinghurveti2.jpg" width="300" /><br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-HYC5naLnMRo/UQ-ZKGtyDNI/AAAAAAAADcU/07zX_hnSwiE/s1600/31.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a>
<img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-znN667GZOEA/UQ-ZRiWoXVI/AAAAAAAADeI/AvkCm8Zy5us/s400/jungle-life-1-japani-shyam-.jpg" width="257" /><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-SFinmcE6giw/UQ-ZS7unfaI/AAAAAAAADeg/d_3kLeaIhSg/s400/mermaid-with-tree-japani-shyam.jpg" width="288" /><br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-HYC5naLnMRo/UQ-ZKGtyDNI/AAAAAAAADcU/07zX_hnSwiE/s1600/31.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a>
<img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-ZbtiSWoc01s/UQ-ZS3tGvJI/AAAAAAAADec/ihDlBQs8ssw/s400/lion-heeraman-urveti.jpg" width="291" /><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-igtiJp1lL4Y/UQ-ZNyo378I/AAAAAAAADdk/lsP2EqZTbPw/s400/btarsugond0001.jpg" width="291" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-BASWc2ZLLzI/UQ-ZK7ma-tI/AAAAAAAADcc/iQp8zm_bngA/s1600/6f451c54-7de6-11de-a3f8-000b5dabf636.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="http://1.bp.blogspot.com/-BASWc2ZLLzI/UQ-ZK7ma-tI/AAAAAAAADcc/iQp8zm_bngA/s400/6f451c54-7de6-11de-a3f8-000b5dabf636.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-lgkYX1f5w68/UQ-ZLOKUxsI/AAAAAAAADck/EPMBw6sCLV8/s1600/978-84-96957-83-1i4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="255" src="http://1.bp.blogspot.com/-K7Y-iDJXzuU/UQ-ZSuT-NfI/AAAAAAAADeY/X9QeXTo9q3c/s400/jungle-scene-3-japani-shyam.jpg" width="400" /><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-dcr1IuBVrqg/UQ-ZfTBD0dI/AAAAAAAADgo/UwBWR8zzHXw/s400/untitled-rajendra-kumar-shyam.jpg" width="375" /><a href="http://2.bp.blogspot.com/-sVHlZGYtgvE/UQ-ZLlfv3vI/AAAAAAAADco/Iw6aiU0HKeI/s1600/Arthur+Singer+Bird+watcher%27s+guide+cover+Flickr.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-sVHlZGYtgvE/UQ-ZLlfv3vI/AAAAAAAADco/Iw6aiU0HKeI/s640/Arthur+Singer+Bird+watcher%27s+guide+cover+Flickr.jpg" width="547" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="297" src="http://2.bp.blogspot.com/-KKYHJtmduPo/UQ-ZdUesVqI/AAAAAAAADgI/mXK0L65kc1I/s400/tribal-village-hiraman-urveti.jpg" width="400" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="393" src="http://1.bp.blogspot.com/-6NImXOkp7t4/UQ-ZQHFEJYI/AAAAAAAADd0/VNl3077HtLg/s400/elephant-and-the-crocodile-shambhu-dayal.jpg" width="400" /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-Uadwd5ePDAc/UQ-ZUXs8ByI/AAAAAAAADe0/W3zcUtG2uVc/s400/p1020956.jpg" width="400" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-OrdO2azBNHo/UQ-ZNwEX3MI/AAAAAAAADdQ/cPzxAKhCCmI/s1600/db1027fa1a9436acc09e8ef69ff34ab2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-OrdO2azBNHo/UQ-ZNwEX3MI/AAAAAAAADdQ/cPzxAKhCCmI/s320/db1027fa1a9436acc09e8ef69ff34ab2.jpg" width="314" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1971360546248455965.post-43258707800606784872013-02-02T12:42:00.003-08:002013-02-02T12:42:53.556-08:00Arbres<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-l7DQj0rgZPU/UQjog4vanGI/AAAAAAAACfw/zLyzQfxP-WM/s1600/fdfdfdf.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-l7DQj0rgZPU/UQjog4vanGI/AAAAAAAACfw/zLyzQfxP-WM/s400/fdfdfdf.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Titolo Alberi. (Testo francese a fronte)<br /> Autore Prévert Jacques</span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> </span></span><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-qY1UuL7dM40/UQ15bGKpRHI/AAAAAAAADbA/BbwphKA4BeY/s400/alberi.jpg" width="400" /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">
Stampato per la prima volta nel 1968 Alberi è una raccolta che
possiede ancora(ma forse anche di più), se mai l’avesse persa, la
pienezza di senso, di attualità, di pregnanza politica che aveva al
tempo della sua composizione. Di sicuro è uno dei miei libri preferiti,
l'ho regalato a persone care e l'ho messo in palio per dei concorsi, fatto girare nel bookcrossing<span class="text_exposed_show">. E' un libro di poesia si certo ma oltre ad essere un
capolavoro è un manifesto ecologista e quasi una dichiarazione
d'amore per gli alberi...<br /> <br /> Descrizione<br /> La questione ecologica oggi ha
varcato i confini della coscienza individuale per ricoprire un ruolo da
protagonista nell'agenda politica mondiale e sulle prime pagine dei
giornali. Ma molto prima che diventasse una priorità condivisa e
innescasse un dibattito ideologico, è giunto il fiuto, l'istinto del
poeta. Grazie a un lessico e a un'iconografia di incredibile attualità,
Jacques Prévert conia veri e propri slogan da stampare sui manifesti o
da gridare nelle piazze; così incisivi e potenti che, come scrive
Edoardo Albinati nella sua introduzione, non crederci sarebbe quasi
"segno di malafede, di cattiva coscienza". <br /> <br /> Dice Albinati,
nella sua bella introduzione al volume, che Prévert è stato capace di
anticipare il pensiero ecologista moderno, ricollegandosi ai temi già
trattati dai poeti romantici, ma sconosciuti ai più, e dargli una forma
accessibile a tutti coniando “…l’intero vocabolario e l’iconografia
(l’imagery) che ci accompagna e ci accompagnerà per un bel pezzo
ancora”. E in effetti, come dargli torto leggendo versi come questi:</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Gli alberi parlano albero</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> come i bambini parlano bambino</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Quando un piccolo</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> d’uomo e di donna</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> a un albero rivolge la parola</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> l’albero gli risponde</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> il piccolo capisce</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> In seguito</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> il bambino parla arboricoltura</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> con i maestri e i genitori</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Più non intende la voce degli alberi</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> non sente più</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> la loro canzone al vento</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Eppure</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> talvolta una fanciulla</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> lancia un grido disperato</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> In un giardino</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> di cemento armato</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> di erba vizza</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> e di lurida terra.</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> ….</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br />
Non ricorda a tutti e a ciascuno qualcosa? Una storia attuale che
abbiamo vissuto? Una sensazione provata? Una emozione dolente? Per
alberi scomparsi improvvisamente dal nostro orizzonte quotidiano per
fare posto ad un marciapiede o a una pista ciclabile, ad un nuovo
edificio, a un vuoto angosciante e silenzioso…<br /> <br /> I giorni degli alberi<br /> presero a peggiorare<br /> gli uomini disprezzavano gli alberi<br /> gli uomini disprezzavano le donne<br /> bisognava sentirli<br /> tutto il santo giorno<br /> Inutili come un fiore<br /> stupidi come l’amore<br /> insipidi come la libertà.<br /> …<br /> Quando nel loro campo visivo<br /> un albero spuntava ancora<br /> vedevano verde<br /> verde di rabbia del rimpianto<br /> …<br /> (da La Speranza Verde)<br /> <br />
Ma Prévert non si limita alla denuncia, a sollecitare emozione, al
lancio di uno slogan indica la strada dell’azione, simile a quella già
tracciata da Jean Giono, ma più “cittadina”, più vicina al suo essere
“umanissimo commediante urbano”, precorritrice e ispiratrice dei
“guerrilla gardeners” di oggi:</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Quello che pianterà</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> un albero segreto</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> in Rue Pillet-Will</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> non vedrà il suo nome inciso</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> su nessuna facciata</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> ma i passanti senza saperlo</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> gli saranno assai riconoscenti</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> ascoltando in questa strada accattona</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> stretta e vedova di tutto</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> un’arietta musicale</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> verde insolita</span></span></span><br />
<span class="fbPhotosPhotoCaption" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> salutare.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-D2lmZfCz5mk/UQjpHh7EdyI/AAAAAAAACf8/0pCuj_gwkXE/s1600/270494_452461751466564_1054818154_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-D2lmZfCz5mk/UQjpHh7EdyI/AAAAAAAACf8/0pCuj_gwkXE/s640/270494_452461751466564_1054818154_n.jpg" width="425" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
Prèvert è il poeta dell'amore, forse non è il mio poeta preferito ma mi piace leggerlo e ascoltarlo, vi regalo un classico<u> </u>della sua poesia con le immagini degli alberi ...non conosco abbinamento più bello...</div>
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nanitahttp://www.blogger.com/profile/15781616720854154235noreply@blogger.com0