sabato 9 novembre 2013

Mindfulness. Sconfiggere lo stress meditando


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STRESS TEST

Lo stress: suggerimenti

–Le sorgenti di stress sono così numerose e variegate da richiedere soluzioni specifiche. Tuttavia un primo e valido aiuto, in tutte le circostanze, può venire dalla capacità di riconoscere che si è stressati. In una vita frenetica come quella odierna non siamo infatti abituati ad ascoltarci e, spesso, dobbiamo aspettare sintomi talvolta anche seri per cominciare a pensare un po’ di più a noi. 
Per riconoscere se si è stressati è sufficiente porsi alcune semplici domande: 
-«Mi sento in forze»? 
-«Faccio pensieri ottimistici e creativi?» 
-«Sto sviluppando nella mia mente l’idea di evadere o di scappare?» 
-«Ho dei sintomi tra quelli descritti nel testo, da alcune settimane?» 
Esse forniscono il quadro della situazione. A ognuno spetta ovviamente la responsabilità di prendere in mano la situazione, sebbene in periodi di grande stress è difficile essere lucidi anche su questo punto. Un blando rilassamento, favorito da tecniche di massaggio dolce e superficiale, oppure da una distensione immaginativa, potrebbe aiutare a focalizzare la situazione e iniziare un percorso utile a uscire dallo stress.

Cos'è lo stress? E perché dallo stress si origina la malattia?

Lo stress è una sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici, anche cronici, che ricadono nel campo della psicosomatica.Ogni stressor che perturba l'omeostasi dell'organismo richiama immediatamente delle reazioni regolative neuropsichiche, emotive, locomotorie, ormonali e immunologiche.
Anche eventi di vita quotidiana possono portare a mutazioni anche radicali dovute all'adattamento. Malgrado ciò, l'adattamento è un'attività complessa che si articola nella messa in atto di azioni finalistiche destinate alla gestione o soluzione dei problemi, alla luce della risposta emotiva soggettiva suscitata da tali eventi.


Stress: cos’è
Lo stress è uno stato di maggiore attivazione dell’organismo rispetto alla norma, come risposta di adattamento a situazioni e contesti percepiti come problematici o pericolosi. A livello fisico è sostenuto principalmente dagli ormoni adrenalina e cortisolo, prodotti dalle ghiandole surrenali. Lo stress può essere acuto o cronico e il suo perdurare nel tempo può portare a sintomi psicofisici e predisporre all’insorgenza di alcune malattie, tra cui in particolare quelle gastroenteriche e cardiovascolari.

Stress: che cosa vuol dire.

Lo stress è costituito da uno stato di allerta che ha, almeno all’inizio, una funzione importante e salutare: il soggetto sente la presenza di pericoli, oggettivi o immaginari ma vissuti sempre come reali, che mettono a rischio il suo equilibrio psicoemotivo oppure di condizioni che richiedono una risposta immediata ed efficace. Di conseguenza si “allerta” per essere in grado di superarle queste situazioni. Tuttavia lo stress può trasformarsi, da stato temporaneo di attivazione delle risorse, una condizione patologica di continua ansia o sovraffaticamento psichico del tutto slegata da una qualche funzione utile. La maggior parte delle fonti di stress “patologico” sono: la paura del giudizio; il timore di non farcela e che le cose “vadano male”; la paura degli imprevisti, la preoccupazione di un possibile un disastro economico, di una separazione, di una perdita. Lo stress, inoltre, può diventare uno stile di vita al punto che mente e corpo a volte lo preferiscono rispetto a uno stato di rilassamento. Ciò può avere una funzione evolutiva: se lo stato di allerta lascia il campo all’abitudine troppo velocemente, l’organismo può trovarsi indifeso rispetto a pericoli inaspettati. 

Gli ormoni che entrano in gioco con lo stress sono carichi di importanti valenze simboliche: il cortisolo rappresenta l’istinto alla sopravvivenza, la capacità di cavarsela di fronte a ogni situazione. Tanto è vero che chi ha subìto un forte trauma nell’infanzia, per esempio una separazione affettiva, soprattutto dalla madre, tende a mantenere alti livelli di cortisolo nel sangue e quindi la tendenza a stare in allerta, anche da adulto, quando l’evento è ormai archiviato. L’adrenalina, che costituisce la “benzina” per le funzioni cardiocircolatorie (cuore e pressione arteriosa) rappresenta invece il senso di pienezza della vita. È legata perciò alle intense emozioni. Non è un caso che nella quotidianità molte persone cerchino costantemente situazioni “cariche di adrenalina”, a indicare il bisogno di percepirsi e di sentirsi vivi, anche se ciò può spingere a rischi.

Lo stress si esprime di solito attraverso sintomi psichici come ansia, attacchi di panico, disturbi ossessivo-compulsivi, tic; oppure fisici come tensione muscolare, cefalea, gastrite, ipertensione, colite, dermatite, tachicardie, stanchezza cronica.

Imparare a meditare per combattere lo stress

Un aiuto per rilassare la mente e il corpo può venire dal alcune tecniche meditative. 
Meditare in tibetano si dice Gom che significa familiarizzare, abituare. La meditazione è un esercizio per la mente capace di renderla più consapevole, calma e positiva.
Se il corpo non fa mai esercizio fisico diminuisce la sua capacità di muoversi agilmente, lo stesso vale per la mente. Siamo abituati a sollecitarla in continuazione. La meditazione, invece, ci consente di non dipendere più da stimoli esterni modificando il nostro solito modo di affrontare la vita.

La meditazione può aiutare a controllare reazioni negative?
Anche la nostra mente, come il nostro corpo, obbedisce a delle abitudini. Esserne consapevoli è l’unico modo per modificare questi atteggiamenti. Ad esempio, se sono una persona che si arrabbia facilmente più mi arrabbio più tenderò ad arrabbiarmi.
Finché si tratta di reazioni positive non ci sono problemi, ma se sono reazioni negative e sentimenti difficili da controllare allora abbiamo la netta sensazione di non essere noi a decidere. Ecco perché è importante conoscere se stessi e avere la consapevolezza dei propri pensieri. La meditazione ci aiuta proprio a lavorare sulle abitudini e sugli atteggiamenti negativi acquisiti negli anni. Meditare non vuol dire svuotare la mente, ma direzionarla verso qualcosa di più costruttivo.


Qui in questo video ho caricato una bellissima meditazione che uso personalmente e che mi aiuta a combattere lo stress, ma nel web ne trovate moltissime, l'unico consiglio che posso darvi è di iniziare sempre dalla respirazione. Il respiro consapevole è la prima tecnica di meditazione e rilassamento che porta benefici a tutto l'organismo. Quando siete in grado di concentrarvi sul respiro potete passare ad altre tecniche di meditazione.

Alcune tecniche per combattere lo stress le trovate invece qui

LA GESTIONE EFFICACE DELLO STRESS


In questo libro invece Il programma Mindfulness trovate moltissime tecniche per combattere lo stress, l'ansia, il panico, la depressione, il dolore cronico ecc.... Io sto aspettando che mi arrivi a casa per leggerlo e imparare nuove tecniche anche per la gestione del dolore della mia malattia.



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Meditazione per l’ansia e lo stress









Ma cos'è la Mindfulness?
In ambito psicologico significa essenzialmente “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni.

Il concetto di Mindfulness deriva dagli insegnamenti del Buddismo (Vipassana), dello Zen e dalle pratiche di meditazione Yoga, ma solo ultimamente questo modello è stato assimilato ed utilizzato come paradigma autonomo in alcune discipline psicoterapeutiche italiane, europee e d'oltre oceano.

Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell'hic et nunc, intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.



Gli interventi terapeutici mindfulness-based riguardano principalmente la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) e la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), sviluppata da Jon Kabat-Zinn nel 1979 presso il Medical Center della University of Massachusetts.

Queste tecniche, derivate sostanzialmente dalla terapia cognitiva classica, sono asservite al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore.

Leggiamo ora cosa ci promette questo volume

Descrizione di Il Programma Mindfulness - Libro

Stress e dolore sono quasi inevitabili al giorno d’oggi, poiché fanno ormai parte della condizione umana.

Spesso possono renderci irritabili, tesi, sopraffatti e demotivati. La chiave per mantenere l’equilibrio consiste nel rispondere allo stress non tanto con la frustrazione e l’autocritica, quanto piuttosto con la consapevolezza della piena presenza mentale senza giudizio, riferita al corpo e alla mente.

Impossibile? 
In realtà, è più facile di quanto sembri.

In poche settimane, potrete ridurre lo stress con Il Programma Mindfulness, un metodo clinicamente testato per alleviare lo stress, l'ansia, il panico, la depressione, il dolore cronico e una vasta gamma di problemi di salute.

Questo potente approccio viene insegnato nelle aule e cliniche di tutto il mondo e mostra come potete concentrarvi sul momento presente allo scopo di cambiare permanentemente la vostra modalità di gestione dello stress.

Con questo manuale, imparerete a sostituire le abitudini che generano il vostro stress con altre abitudini, basate sulla piena consapevolezza: un’abilità che porterete con voi per il resto della vostra vita. 

Bene appena mi arriverà ve lo saprò dire! ...e allora mi raccomando 

 LIBERiAMOci dallo stress


Fonti:
Dizionario Riza
www.wisesociety.it
www.curenaturali.it

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